sabato
28 Giugno 2025

Marcegaglia, nel piano investimenti intelligenza artificiale e linee che si parlano

Il gruppo dell’acciaio arrivò a Ravenna nel 1985 e ora per via Baiona è pronto a stanziare 250 milioni di euro in cinque anni per aumentare la produzione e la qualità, migliorare la sicurezza dei lavoratori e ridurre la bolletta della luce da 50 milioni di euro annui con una centrale a gas. Previste cento assunzioni

Marcegaglia Ravenna Centro ServiziIl piano degli investimenti di Marcegaglia, gruppo italiano tra i leader mondiali nella lavorazione dell’acciaio con 5,3 miliardi di euro di fatturato annuo, prevede 250 milioni destinati allo stabilimento di Ravenna nei prossimi cinque anni, il 40 percento del totale degli stanziamenti del colosso nato sessant’anni fa producendo ferri per tapparelle e oggi, tra le altre cose, contribuisce al conio delle monete Euro con i suoi acciai. Le cifre e i dettagli tecnici sono stati illustrati dai fratelli Emma e Antonio Marcegaglia, figli del fondatore Steno e amministratori delegati, nella sala del consiglio comunale stamani, 21 giugno, in compagnia del sindaco Michele de Pascale e davanti ai rappresentanti del tessuto economico locale.

I primi 150 milioni riguardano progetti già avviati che si completeranno nell’arco di un biennio: un nuovo impianto di laminazione, 16mila mq di nuovi capannoni, digitalizzazione delle linee, intelligenza artificiale al servizio della sicurezza sul lavoro e una centrale di produzione di energia elettrica. La previsione è di un centinaio di nuove assunzioni (870 oggi i dipendenti diretti e altri mille esterni, in totale il gruppo ne conta 4.300 di cui il 20 percento all’estero), concentrate soprattutto nella fase iniziale del piano denominato Ravenna 2020.

Impianto di laminazione: il quarto a Ravenna, progettato con un’azienda tedesca, ha una capacità produttiva annua di 550mila tonnellate, definito come «il più moderno al mondo» dal direttore dello stabilimento Aldo Fiorini, sarà capace di ridurre lo spessore dell’acciaio fino a 0,23 millimetri.
Capannoni: saranno usati per magazzinaggio dei prodotti finiti e imballaggio per spedizioni navali per un totale di 16mila mq (quasi due campi da calcio) che amplieranno la superficie coperta ora di 225mila mq (540mila mq l’area complessiva in via Baiona).
Linee interconnesse (progetto Master Model): la produzione diventa intelligente e ogni linea conoscerà in anticipo le caratteristiche del prodotto in uscita dalla linea precedente per adattarsi in automatico e ottenere migliore qualità a maggiore velocità, sarà come se le diverse linee del ciclo produttivo potessero parlare fra loro.
Lavoro in rete (progetto Supply Chain): un software collegherà gli stabilimenti per gestire le richieste del cliente e individuare la materia prima ideale nel tempo richiesto.
Sicurezza sul lavoro (progetto Icoy): con la consulenza di Itway, società ravennate attiva nell’informatica di alto livello e cyber sicurezza, verrà realizzato un sistema di intelligenza artificiale capace di riconoscere se un lavoratore sta entrando in una zona di pericola e avvisarlo per evitare incidenti.
Impianto di cogenerazione: in collaborazione con Engie, avrà tre motori alimentati a gas naturale per una potenza elettrica di 30 MW e termica di 24 MW, da cui verranno rispettivamente il 67 percento e la totalità del fabbisogno dello stabilimento per abbattere così i costi delle utenze che oggi ammontano a circa 50 milioni di euro all’anno.

Marcegaglia è presente a Ravenna dal 1985, momento dell’acquisizione della Maraldi che contava 300 dipendenti ed era in regime di amministrazione straordinaria secondo la legge Prodi. «Non saremmo chi siamo ora senza questo stabilimento – ha detto Antonio Marcegaglia –. E pensare che l’avevano sconsigliato a mio padre perché gli dicevano che Ravenna era troppo sindacalizzata. In quasi 35 anni il totale investito dal gruppo a Ravenna è quantificabile in un miliardo di euro». Il presidente del gruppo considera Ravenna lo stabilimento principale dell’azienda (all’anno due miliardi di euro di valore di produzione con 2,9 milioni di tonnellate di acciaio), reso tale per tre caratteristiche: «La posizione sul mare che facilità la logistica via nave in entrata e in uscita, l’attenzione genuina della comunità locale verso le iniziatie industriali serie, la dedizione di manager e operai».

Lunga trasferta laziale per il Godo contro la seconda della classe Nettuno City

Baseball A1 / Domani, sabato 22 giugno, sono in programma entrambe le partite: gara1 al via alle ore 16 (lanciatore Galeotti), gara2 alle 20.30 (Hernandez)

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I rossoblù Servidei e Bucchi in una azione di difesa

Il Godo Baseball sta per affrontare una lunga e dura trasferta, presentandosi allo stadio “Steno Borghese” per affrontare il Nettuno City, formazione che si trova in seconda posizione assieme a Parma e San Marino a sole tre vittorie dalla prima in classifica, il Bologna. Entrambe le partite sono in programma domani, sabato 22 giugno: la prima inizia alle ore 16, la seconda alle 20.30.

Nel girone di andata, sul proprio terreno, la squadra rossoblù ha affrontato al meglio gli avversari, tenendo loro testa fino al nono inning e facendo loro sudare la vittoria. Contro i forti laziali i lanciatori ravennati dovranno cercare dentro di loro tutta la concentrazione necessaria per giostrare i lanci al meglio: i battitori del Nettuno sono molto forti, con una media di squadra di 0.320. Il manager Bortolotti non avrà a disposizione Eugenio Monari, che per un infortunio non potrà giocare. La squadra che scenderà in campo sarà così formata: esterno destro Melandri/ Minghelli, esterno centro Meriggi G., esterno sinistro Meriggi D., interbase Servidei L., terza base Servidei M., seconda base Bucchi M., prima base Gelli E., mentre la batteria sarà composta per gara1 da Reda ricevitore e Galeotti a lanciare, mentre la sera ci sarà Evangelista dietro casa base a ricevere i lanci di Hernandez.

Ravenna Fc, arrivata la fumata bianca: il centrocampista Papa rinnova per due anni

Calcio C / Ufficiale il rinnovo del giocatore classe ’90, che si lega ai colori giallorossi con un biennale. «Restare era una mia priorità. Si riparte con lo stesso spirito combattivo della passata stagione»

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Il centrocampista classe ’90 del Ravenna, Salvatore Papa

L’estate giallorossa prosegue con un altro rinnovo importantissimo: quello di Salvatore Papa. Il perno del centrocampo del Ravenna FC ha infatti firmato per altre due stagioni. Il giocatore classe ’90 era stato il primo acquisto della stagione ’17/18 nell’ottica di rinforzare la squadra per il ritorno tra i professionisti ed era diventato subito elemento imprescindibile del centrocampo sia di Antonioli, sia di Foschi, totalizzando in queste due stagioni 70 presenze condite da 7 reti. Curiosamente in entrambe le annate ha battezzato con un gol la prima uscita stagionale di Coppa Italia (contro il Santarcangelo nel ’17/18 e contro il Rimini nel ’18/19).

«Ho sempre detto – sottolinea Papa – che la mia priorità era di rimanere a Ravenna. Questo era l’obiettivo anche della società e abbiamo trovato un accordo che mi terrà in giallorosso per altre due stagioni. Ovviamente non posso che essere felicissimo di questo. Pensando all’anno prossimo, si riparte con lo stesso spirito combattivo della scorsa stagione. L’augurio, sia a livello di collettivo che personale, è quello di ripetere quanto di buono fatto in questo campionato. Sappiamo che non sarà facile ma ci faremo trovare preparati».

In provincia cresce la raccolta differenziata ma è ancora la peggiore della regione

Nel Ravennate la media è 55,9 percento sul totale dei rifiuti solidi urbani, ancora lontano dall’obbiettivo del 73 fissato per il 2020. Massa Lombarda la più green, Brisighella maglia nera

Raccolta DifferenziataCresce la raccolta differenziata dei rifiuti in provincia di Ravenna: alla fine del 2018 è arrivata al 55,9 percento con un aumento dell’1,1 percento rispetto all’anno precedente. Un risultato però ben al di sotto della media regionale del 68 percento e che infatti lascia Ravenna all’ultimo posto per differenziata tra le nove province dell’Emilia-Romagna. E ancora più distante da quel 73 percento fissato come obiettivo per il 2020 dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr) che invece è già stato raggiunto da tre province (Ferrara, Parma, Reggio Emilia). Sono dati divulgati dalla Regione.

Dai numeri emerge che la produzione totale dei rifiuti urbani in regione nel 2018 è stata pari a 3 milioni di tonnellate (con un aumento contenuto rispetto al 2017) e la raccolta differenziata ha avuto incrementi in tutte le province. Ma la variazione ravennate dell’1,1 percento è migliore solo di Forlì-Cesena (dove è appena entrata in funzione la nuova gestione in-house con Alea) e di Parma (che vanta già un 78,3 percento). Questo il dettaglio di tutte le province: a Parma la differenziata si attesta al 78,3% (+0,7% sul 2017), a Reggio Emilia al 77% (+5,7%), Ferrara al 76,2% (+8,2%), Modena al 70,7% (+2,9%), Piacenza al 68,7% (+7,6%), Rimini al 66,6% (+3,1%), Bologna al 63,8% (+4,8%), Forlì-Cesena al 56,6% (+0,2%).

Scendendo nel dettaglio delle amministrazioni locali, 128 Comuni della regione (il 39 percento dei 329 totali) hanno già raggiunto il target del 73 percento fissato dal Prgr. In 93 Comuni (il 30 percento degli enti) la soglia è oltre quota 80 percento di raccolta differenziata, mentre in 14 Comuni (4%)addirittura oltre il 90 percento. Tra i diciotto comuni ravennati la performance migliore è di Massa Lombarda che arriva al 67,9, in fondo c’è Brisighella con solo il 36,1.

Il ponte sul Lamone a Errano è inagibile: vietato il transito anche a bici e pedoni

La struttura è degli anni ’40, accertamenti hanno mostrato un degrado generale. Da luglio 2018 era già chiusa in via precauzionale al passaggio degli autoveicoli. Il Comune progetta una sovrastruttura per il transito ciclopedonale

ErranoIl ponte sul fiume Lamone alla chiusa di Errano, nel territorio faentino, non è più sicuro nemmeno per pedoni e biciclette: già chiuso al transito degli autoveicoli in via precauzionale da luglio 2018, a distanza di un anno viene chiuso completamente. Il provvedimento è in vigore da oggi, 21 giugno, ed è in corso il posizionamento dell’apposita segnaletica e di alcune barriere new jersey in cemento per impedire l’accesso.

La decisione delle autorità è stata presa dopo il completamento degli accertamenti tecnici sulle condizioni del ponte. Costruito come soluzione provvisoria verso la fine degli anni ‘40, le verifiche hanno confermato il generale degrado della struttura, esteso alla pavimentazione, ai parapetti, alle travi portanti che presentano diverse fessurazioni e ai cunei d’appoggio, non più in grado di garantire una capacità portante adeguata.

Il Comune si è da tempo attivata per la progettazione di una nuova sovrastruttura che consentirà la futura riapertura al solo transito ciclo-pedonale, i cui costi di realizzazione sono stati stimati in circa 300mila euro.

Alla Rocca Brancaleone la festa della comunità filippina dell’Emilia-Romagna

Il 23 giugno dalle 10 balli tradizionali, esposizioni di oggetti tipici e momenti di svago per il 121esimo anno dell’indipendenza delle Filippine

La comunità filippina dell’Emilia-Romagna organizza il suo raduno annuale per la prima volta a Ravenna: alla Rocca Brancaleone domenica 23 giugno dalle 10 si comincia con la parata dei gruppi di tutti i capoluoghi regionali in abiti tradizionali, alle 11.30 i saluti del console delle Filippine in Italia Irene Susan B. Natividad e dell’assessore allo Sviluppo economico Massimo Cameliani poi fino alle 17 balli tradizionali delle diverse regioni filippine e sarà possibile visitare un’esposizione di oggetti tipici. Si tratta di una iniziativa pubblica, aperta a tutta la cittadinanza curiosa di conoscere meglio la cultura e le tradizioni filippine.

La giornata è organizzata nell’ambito della celebrazione del 121esimo anno dell’indipendenza filippina, ed è patrocinata dal Comune. L’organizzazione della giornata è a cura dell’associazione italo-filippina ravennate Mabuhay, con il supporto di CittAttiva e di RoccaLab, la nuova gestione del parco della Rocca Brancaleone.

Tragedia a Mirabilandia, una decina di indagati per la morte del piccolo Edoardo

L’unica persona formalmente avvisata per ora è però la madre del bambino di 4 anni probabilmente annegato a Mirabeach

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Una veduta di Mirabeach

Sono una decina – riportiamo un’agenzia dell’Ansa – gli indagati per omicidio colposo in cooperazione in seguito alla morte di Edoardo Bassani, il bimbo di quattro anni di Castrocaro Terme (Forlì-Cesena) probabilmente annegato mercoledì pomeriggio in una piscina di “Mirabeach”, area all’interno del parco Mirabilandia di Ravenna. È quanto emerso in seguito a un briefing in tarda mattinata tra gli inquirenti. L’unica persona formalmente avvisata, per ora, è la madre del piccolo.

Alla riunione – continua l’Ansa –, oltre ai pm titolari Alessandro Mancini e Daniele Barberini, hanno partecipato carabinieri e ispettori della Medicina del Lavoro dell’Ausl. Si stanno individuando aree di eventuale responsabilità penale: oltre a chi aveva il compito di vigilare sul bimbo, e cioè la madre, anche il servizio di salvataggio e la sua organizzazione interna. Domani (22 giugno) l’incarico per l’autopsia. Al momento la Procura ravennate non ha rilevato violazioni in materia di sicurezza: per questo motivo non si sono poste esigenze di sottoporre a sequestro beni o cose del parco.

Marcegaglia investe 250 milioni su Ravenna. «In arrivo cento nuovi posti di lavoro»

Presidente e vice del Gruppo hanno presentato il piano degli investimenti per i prossimi cinque anni

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Emma Marcegaglia durante la presentazione in municipio

Antonio ed Emma Marcegaglia – rispettivamente presidente e vicepresidente – hanno presentato il piano degli investimenti del Gruppo per i prossimi cinque anni, in municipio a Ravenna.

Allo stabilimento ravennate sono stati assegnati 250 milioni – di cui 150 già definiti e che si concretizzeranno nel giro dei prossimi due anni – sui 600 di investimenti previsti complessivamente dal Gruppo.

Le nuove risorse saranno utilizzate per l’innovazione e la digitalizzazione degli impianti, oltre che per la costruzione di nuovi capannoni.

La ricaduta occupazionale per Ravenna – hanno dichiarato i vertici di Marcegaglia – sarà di nuovi cento posti di lavoro, in particolare di personale qualificato. Al momento sono 870 i dipendenti diretti del Gruppo a Ravenna, a cui se ne devono aggiungere altri mille che lavorano nell’area ma in maniera indiretta, assunti da altre ditte o cooperative.

Avvistati trigoni a riva, anche nel Ravennate: «Non infastiditeli, possono pungere»

Sono pesci simili a razze, parenti degli squali. Cercano le acque basse per partorire. Il vademecum del centro Cestha

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Un trigone avvistato a Marina di Ravenna

È iniziata la stagione delle nascite per i trigoni, pesci cartilaginei molto comuni nell’Adriatico (simili a razze nell’aspetto ma parenti lontani anche degli squali), che tra giugno e luglio si avvicinano alla costa, in acque basse, per partorire i piccoli. Negli ultimi giorni sono stati avvistati anche a Ravenna.

I trigoni sono dotati di un aculeo sulla coda che può provocare fastidiose punture nelle persone. Ma l’animale può utilizzare l’aculeo per difendersi solo se avverte pericolo o viene toccato. Tutta la pelle del trigone inoltre è ruvida, perché presenta dentelli dermici, quindi questo organismo non deve essere afferrato senza adeguate protezioni. Se viene avvistato vicino a riva meglio allontanarsi e lasciare che l’animale compia le sue attività, accoppiamento o riproduzione: appena terminate ritornerà a largo.

Ecco un piccolo vademecum su come comportarsi, stilato da Cestha, centro sperimentale per la tutela degli habitat di Marina di Ravenna:

– non infastidire l’esemplare, accerchiandolo, inseguendolo provando ad accarezzarlo o altro, il suo scopo non è ferire nessuno;
– non spiaggiare forzatamente l’esemplare, oltre a essere un gesto stupido è anche pericoloso per lui e per noi umani;
– solo nel caso in cui un’onda lunga o un’errata valutazione di manovra porti l’animale a essere fuori dall’acqua, lo si può aiutare a tornare immerso anche con l’aiuto di un piccolo bastone se lo riteniamo opportuno.

Per qualsiasi dubbio Cestha è dotato di un numero di emergenza attivo 24 ore su 24 da chiamare in questi casi: 351 8544072.

Dal Comune di Ravenna 350mila euro per il parterre della tribuna allo stadio Benelli

Saranno montati seggiolini gialli e rossi. Il cantiere durerà novanta giorni

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L’area dove verranno realizzati i lavori

Inizieranno lunedì i lavori di manutenzione straordinaria sui calcestruzzi delle gradinate del parterre della tribuna coperta dello stadio Bruno Benelli per un valore di 350mila euro a carico del Comune di Ravenna.

«L’intervento – afferma l’assessore allo Sport Roberto Fagnani – continua l’opera di risanamento avviata nel 2017 che ha permesso di riguadagnare la totale agibilità della curva dei tifosi locali e consente un ulteriore notevole miglioramento di una struttura sportiva a cui i ravennati di ogni età sono molto affezionati».

Con questi ulteriori lavori si tratta quindi di attuare il risanamento e l’impermeabilizzazione del parterre della tribuna coperta, sia delle superfici orizzontali sia delle superfici verticali, il ripristino dei giunti strutturali, il trattamento di finitura colorato e antiscivolo delle superfici trattate e il montaggio di seggiolini gialli e rossi, a colori alternati, dotati di schienale.

Tra i lavori da realizzare la sabbiatura completa delle superfici, la preparazione dei supporti mediante la riprofilatura degli spigoli delle gradinate, la posa dell’impermeabilizzazione costituita da resina liquida con armatura sulle superfici verticali delle gradinate, le finiture colorate, di colori diversi, su tutte le superfici.

L’intervento complessivo coinvolgerà una superficie di circa 1.350 metri quadrati e dovrebbe concludersi entro i novanta giorni previsti.

Considerato che i lavori si eseguiranno in una zona recintata (parterre della tribuna coperta) non pregiudicheranno le future attività sportive, “compatibilmente con le necessarie autorizzazioni degli enti preposti al pubblico spettacolo”, scrivono dal Comune.

Riecco l’allerta meteo: un sabato con temporali, fulmini e (forse) grandine

Allerta gialla per tutta la provincia di Ravenna

TemporaliTorna la pioggia. Almeno secondo una nuova allerta meteo della Protezione civile regionale, che prevede temporali nella giornata di sabato 22 giugno. L’allerta è gialla per tutta la provincia di Ravenna.

«Si prevede – si legge nel documento – la possibilità di un’organizzazione dei fenomeni temporaleschi, più probabili durante le ore centrali della giornata, che saranno in esaurimento nelle ore serali sul settore centro-occidentale della regione e nelle ore notturne sulla costa. In concomitanza dei fenomeni temporaleschi potranno verificarsi raffiche di vento di moderata intensità e fulminazioni. Si valuta una bassa probabilità di accadimento di eventi grandinigeni».

Maltempo di maggio, 180mila euro per ripristinare l’argine del Montone a San Marco

In totale dalla Regione 335mila euro per 4 interventi. A Casola verrà costruito un nuovo ponte Bailey

San Marco, Argine Dx Montone A Rischio Di Cedimento (2)Uno stanziamento di 335mila euro dalla Regione per quattro interventi in provincia di Ravenna in risposta alle criticità più gravi aperte dalle piogge intense che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel mese di maggio. La giunta regionale ha deliberato gli stanziamenti, in totale 1,8 milioni per tutta la Regione.

In provincia la quota maggiore (180 mila euro) servirà per la messa in sicurezza e il ripristino della frana golenale e arginale lungo il fiume Montone, in località San Marco, comune di Ravenna. Sul fiume Ronco, in località Coccolia, sarà rimosso legname depositato dalla piena di metà maggio e che è causa di rischi di erosione spondale. A Casola Valsenio (100mila euro) sono partiti ieri i lavori di demolizione del ponte in via dei Mulini e realizzazione di un nuovo Bailey per evitare l’isolamento delle abitazioni: sostituirà il precedente accrescendo i livelli di sicurezza. Un finanziamento di 40mila euro servirà per la rimozione di quanto rimane dell’ex campo sportivo “Enea Nannini”, coinvolto da una frana e 15mila euro saranno spesi per indagini geofisiche e rilievi sul dissesto che interessa la stessa area.

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