domenica
27 Luglio 2025

Per giorni al lavoro senza riposi per 900 euro mensili: il calvario dei 5 lavoratori

Arrestati per sfruttamento due coniugi che gestivano due case di riposo a Mezzano e Bagnacavallo. I dipendenti venivano pagati in parte in nero: tutti avevano situazioni familiari di disagio con il timore di perdere l’unico reddito

Casa Famiglia Per Anziani In Via GermanicoQuando la guardia di finanza è entrata nelle due case di riposo, con un mandato di perquisizione, alcuni degli operatori erano talmente esausti che c’è voluto un po’ per ricordare da quanti giorni consecutivi erano in servizio, senza riposi e senza aver mai lasciato le strutture dove avevano solo un divano per stendersi. Sfruttati da mesi con turni di lavoro massacranti per assistere dodici anziani 24 ore su 24 in cambio di 900 euro al mese, una parte percepiti in nero. Questo lo scenario che il 29 maggio ha portato all’arresto di una coppia di Lugo: la 43enne Antonella Michela Tassinari, titolare delle case famiglia La Reale a Mezzano e Il Filo di Arianna a Bagnacavallo, e suo marito Denis Gualandi (45) che non figura come socio o dipendente ma dagli inquirenti è considerato gestore insieme alla moglie. L’uomo risulta assunto da una cooperativa della zona.

Le manette sono scattate in flagranza di reato per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, quello che nel gergo comune viene definitivo caporalato. Che fa la sua comparso in un settore economico diverso da edilizia o agricoltura, tradizionalmente feudi di queste condotte illecite. Al momento non risultano condotte consolidate per il reclutamento del personale.

I lavoratori tenuti in condizioni di presunto sfruttamento erano cinque, su otto totali: quattro donne e un uomo che si occupavano di tutte le mansioni operative, dalla pulizia alla preparazione dei pasti, tutti stranieri di varie nazionalità sulla trentina con situazioni personali difficili per varie ragioni che li rendevano vulnerabili, in condizioni di bisogno estremo di lavorare con il timore di perdere l’unica fonte di reddito. Una circostanza che ha colpito positivamente gli investigatori è che, nonostante i ritmi di lavoro così estenuanti, non risultano vessazioni ai danni degli anziani ospiti che sono stati trasferiti in altre strutture solamente perché non c’era più personale in grado di accudirli. Insomma i lavoratori non sfogavano lo stress sugli anziani indifesi.

L’attività delle due case di riposo è partita a fine 2018. I lavoratori avevano una regolare assunzione con un contratto ma, secondo l’ipotesi accusatoria, le pretese del datore di lavoro si sarebbero spinte ben oltre i paletti dei contratti. Agitando lo spettro del licenziamento, con rapida sostituzione con altre braccia, come contromisura drastica di fronte alle lamentele.

Ma qualcuno che non ce l’ha fatto c’è stato. Una ex dipendente che si è licenziata perché incapace di reggere quel clima e si è rivolta alla Finanza fornendo un quadro che da subito agli investigatori è apparso circostanziato e grave. Non solo la durata dei turni. Ma anche la mancanza di spazi dove potersi coricare, di uno spogliatorio per il personale, il divieto di utilizzare la cucina per preparare i propri pasti (non è escluso che anche l’Ausl possa individuare elementi irregolari). Quando le Fiamme Gialle hanno bussato all’alba di mercoledì scorso in vie Reale e in via Chiusa non hanno trovato nessuno che ha tentato di coprire i gestori: tutti i lavoratori si sono aperti svelando un mondo di pressioni continue.

Dopo la convalida dell’arresto l’1 giugno, in cui i due indagati sono rimasti in silenzio, il gip ha accolto la richiesta della difesa (avvocata Cristina Bernardo) e attenuato la misura restrittiva iniziale dei domiciliari: i due coniugi hanno l’obbligo di dimora nel comune di Lugo e obbligo di firma alla polizia giudiziaria per tre volte a settimana. Nei prossimi giorni è atteso il conferimento dell’incarico da parte dell’accusa (pm Monica Gargiulo) per un accertamento tecnico irripetibile sui computer e sui cellulari dei coniugi sequestrati dalle Fiamme Gialle.

Anche se, come detto, in questo caso non risultano vessazioni e maltrattamenti nei confronti degli ospiti, i casi di Mezzano e Bagnacavallo riportano al centro della cronaca ravennate presunte gravi irregolarità nel mondo delle case famiglia, strutture private per l’accoglienza di anziani. Era successo un anno fa a Sant’Alberto e a settembre in centro a Ravenna. Dall’opposizione erano arrivate richieste di interventi urgenti e decisivi. Il sindaco Michele de Pascale aveva manifestato l’intenzione di assegnare maggiori poteri alla polizia municipale.

Il Comune conferma l’abbattimento dei pini di via Maggiore

«Un agronomo ha verificato che gli alberi sono in condizioni critiche». La mattina del 4 giugno un gruppo di manifestanti aveva protestato contro la scelta dell’amministrazione

Pini
I manifestanti in via Maggiore

I lavori di abbattimento dei pini di via Maggiore è stato «solo rinviato di alcuni giorni per garantirne lo svolgimento in condizioni di massima sicurezza». Lo scrive il Comune in una nota dopo che questa mattina, lunedì 4 giugno, un drappello di manifestanti si è presentato in strada per protestare contro l’abbattimento. Pare comunque che non servirà a molto. Da Palazzo Merlato confermano infatti che «i lavori annunciati nei giorni scorsi di messa in sicurezza del manto stradale e dei marciapiedi in via Maggiore, resi sconnessi dalle radici degli alberi, sono e rimangono necessari, ivi compresi gli abbattimenti dei sette alberi che, a seguito di una verifica da parte di un agronomo incaricato, sono risultati in condizioni critiche e rientrano, appunto, nella classe di rischio per la quale è necessario l’abbattimento».

L’intervento riguardante i lavori di sistemazione di un tratto di strada, sottostrada e marciapiedi «era stato preceduto da una attenta e scrupolosa fase di progettazione, valutazione e comunicazione».  Per la centralità di via Maggiore, l’alta densità di traffico, la pericolosità e il conseguente tasso di incidentalità «questo cantiere rappresenta un passo avanti necessario per il tanto atteso miglioramento complessivo della fruibilità, anche ciclabile e pedonale, dell’area. Le scelte dell’amministrazione sono prioritariamente orientate a tutelare la sicurezza dei cittadini».

 

Coldiretti premia le scuole che si sono impegnate maggiormente nella biodiversità

Grande festa questa mattina a Faenza. L’impegno quest’anno si è concretizzato in un percorso didattico nato per far incontrare didattica e agricoltura

Festa Parco TassinariL’impegno di Coldiretti e Campagna Amica è da sempre rivolto ai più piccoli con l’obiettivo di formare alla sana alimentazione, alla tutela dell’ambiente e alla spesa consapevole quelli che saranno poi i cittadini del futuro. Un impegno che anche quest’anno si è concretizzato, grazie al lavoro di Coldiretti Donne Impresa Ravenna e al sostegno di Coldidattica, nell’ampio progetto di Educazione alla Campagna Amica condotto nelle scuole materne ed elementari della provincia.

Il percorso, dedicato per questa edizione al tema ‘Biodiversità contro omologazione’, ha coinvolto centinaia di alunni e si è concluso questa mattina con una grande festa nel verde del Parco Tassinari di Faenza. Momento clou dell’evento, preceduto dai giochi di una volta, dagli agrilaboratori e dalla tradizionale merenda contadina, la premiazione degli elaborati realizzati dalle classi partecipanti. Il percorso didattico, nato per far incontrare il mondo della scuola e l’agricoltura, è infatti abbinato ad un concorso che prevede la realizzazione di un elaborato sul tema annuale.

Ad aggiudicarsi il contest sono state le classi terze della Scuola Primaria Carchidio di Faenza. Coordinati dall’insegnante Maria Mazzotti, gli alunni hanno creato l’opera ‘Albero dei frutti dimenticati’, lavoro che – si legge nella motivazione della giuria – “coglie a pieno l’importanza della ‘partita’ che si gioca tra biodiversità e omologazione al fine di preservare l’ambiente che ci circonda e il patrimonio agricolo per le future generazioni”.

Festa Educazione CATre menzioni speciali sono, inoltre, state attribuite ai lavori ‘Semi, anime della terra’ delle classi 1A e 5B della scuola primaria Tolosano (Faenza), ‘L’albero della Biodiversità’ delle classi prime della scuola primaria Carchidio (Faenza) e ‘La mela cotogna’, realizzato dalle classi seconde B e D, sempre della Carchidio. I partecipanti sono stati premiati dal Presidente Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte, dalla Responsabile provinciale Coldiretti Donne Impresa, Laura Cenni e dall’Assessore alle Politiche Agricole e Ambiente del Comune di Faenza Antonio Bandini. “Il tema della biodiversità – ha affermato il Presidente Dalmonte – è per tutti noi centrale poiché significa conoscere meglio il proprio territorio e saper valorizzare le sue ricchezze. Sono proprio i nostri giovani, cittadini e consumatori di oggi e domani, che possono far crescere la consapevolezza nella società nei confronti di concetti importantissimi come l’educazione alimentare, il rispetto dell’ambiente e, appunto, della sua biodiversità”.​

Ferisce la moglie con un coltello durante la lite: arrestato un trentenne

Questa mattina si è tenuta la direttissima e il giudice ha convalidato l’arresto. L’episodio è avvenuto a Villanova di Bagnacavallo

CarabinieriNon potrà tornare a casa e avvicinarsi alla consorte l’uomo arrestato dai carabinieri di Massa Lombarda nella notte tra lunedì 3 e martedì 4 giugno a Villanova di Bagnacavallo. L’arrestato è un trentenne originario dell’Europa dell’Est che – al culmine dell’ennesima lite – ha sferrato una coltellata alla moglie, ferendola all’avambraccio sinistro. Solo il pronto intervento dei carabinieri ha scongiurato esiti più preoccupanti. Questa mattina si è tenuta la direttissima e il giudice ha convalidato l’arresto e adottato il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento della consorte.

In piazza Dante Marescotti apre la rassegna letteraria curata da Eraldo Baldini

L’attore romagnolo presenta la sua opera prima, una raccolta di racconti autobiografici dal sapore delle storie di una volta

Ivano Marescotti
Ivano Marescotti

Sarà Ivano Marescotti con il suo libro Fatti Veri ad aprire mercoledì 5 giugno alle 21.15 la rassegna letteraria di Eraldo Baldini a Russi in piazza Dante.  Fatti veri,  edito da Vague, è la prima opera narrativa dell’attore ed è una raccolta di racconti autobiografici dal sapore delle storie di una volta. Quelle narrate e tramandate nelle sere d’inverno davanti al camino. Il viaggio nel passato, che vede come indiscussi protagonisti la terra d’origine (la Bassa Romagna), i suoi abitanti e il suo dialetto, si apre con la nascita dell’autore e si chiude con la morte prematura del figlio. Passa dai banchi della scuola elementare e fa tappa sul palco del Teatro Alighieri di Ravenna dove avviene la sua consacrazione ad attore professionista. Nel mezzo, un susseguirsi di aneddoti esilaranti, ricordi sofferti, momenti teneri e ambientazioni surreali.

Marescotti, con naturalezza, senza maschere e senza falsi pudori, orchestrando i dialoghi e le narrazioni con la maestria di chi sa muoversi sulla scena, svela la miseria familiare negli anni del dopoguerra, l’insofferenza per il lavoro impiegatizio, gli esordi teatrali dettati dal caso, le passioni amorose e politiche, i viaggi rocamboleschi, i drammi personali. Una saga romagnola che affonda le radici nella cultura dei padri, ma che comunica nella lingua universale dell’arte e della creazione.

Durante le serate sarà possibile cenare, usufruire del servizio bar, cantina e gelateria e acquistare libri grazie alla collaborazione fra il Bar Gelateria Centrale, la gastronomia Delithia e la libreria LibriMi.

Questi i prossimi appuntamenti:

· Mercoledì 12 giugno
Carla Baroncelli
presenta il suo libro “Caso Cagnoni – Ballestri: le ombre del femminicidio”

· Mercoledì 19 giugno
Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi
presentno il libro “Tra storie, leggende …e poesie”

· Mercoledì 26 giugno
Paolo Cortesi e Davide Gnola
presentano il libro “Il ‘codice romagnolo’ di Leonardo Da Vinci”

Nicola Piovani e Dori Ghezzi alla presentazione del libro del Ravenna Festival

A Faber il Festival dedicherà due concerti-spettacolo: uno con lo stesso compositore, l’altro con Neri Marcorè

Senza Titolo 4È arrivato il libro della XXX edizione di Ravenna Festival: sarà presentato giovedì 6 giugno, alle 11.30 alla Sala Corelli del Teatro Alighieri, ospiti speciali Dori Ghezzi e Nicola Piovani per un ricordo di Fabrizio De André, del quale ricorrono i 20 anni dalla scomparsa. E se a Faber il Festival dedicherà due concerti-spettacolo (l’uno dello stesso compositore premio Oscar, l’altro con Neri Marcorè accanto allo GnuQuartet), è il titolo stesso di quest’edizione – “per l’alto mare aperto” – che richiama uno dei protagonisti indiscussi, il mare appunto, della poetica del cantautore genovese. Sempre il 6 giugno a Palazzo Rasponi inaugurerà una mostra dedicata a Faber.

Piovani in particolare è stato partner artistico del cantautore per due fra i suoi album più significativi, Non al denaro non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato. Una chance, quindi, doppiamente preziosa quella di giovedì: da una parte per condividere la testimonianza di due protagonisti della vicenda artistica e umana di De André, dall’altra per scoprire in anteprima il libro del Festival 2019. E magari per farsi un regalo: il libro sarà infatti in vendita a 30 euro  presso la Biglietteria del Teatro Alighieri e nei luoghi di spettacolo nelle sere di eventi, ma i partecipanti alla presentazione potranno acquistarlo al prezzo speciale di 20 euro.

Dieci concerti in estate: a Lugo è Summer Live festival. Si suona in piazza Martiri

Terza edizione della rassegna che spazierà dalla musica italiana e internazionale tra pop, rock, blues, country e soul dagli anni ’70 al 2000

Lugo Summer FestivalAnche quest’anno torna Lugo Summer Live, dieci concerti in altrettanti weekend d’estate. La terza edizione della rassegna sarà dedicata alla musica italiana e internazionale tra pop, rock, blues, country e soul dagli anni ’70 al 2000, con alcune delle migliori tribute band in circolazione, il ritorno dei mitici Skiantos, e la presenza per l’ultima serata di Claudio Golinelli, storico bassista di Vasco Rossi, con la sua Gallo Team. Tutti i concerti si terranno alle 21.30 in piazza Martiri, nell’area verde adiacente alle mura della Rocca estense, presso Lug – La birreria del Pavaglione. I concerti sono a offerta libera. In caso di maltempo il concerto verrà posticipato alla domenica; per informazioni e prenotazioni contattare Lug – La birreria del Pavaglione al numero 333 4750066, email borgodibagna@gmail.com.

Si comincia venerdì 14 giugno con gli Angels Pink Floyd Sound. Gli Angels condividono da anni la loro passione per i Pink Floyd dentro e fuori dal palco, ricreando le stesse atmosfere musicali e promuovendo un sound di totale esclusività e maniacale ricerca; veneti d’origine, propongono al pubblico i pezzi più rappresentativi che caratterizzato il primo periodo musicale della band inglese, tra cui la suite di “Atom heart mother” e la versione integrale di “Live at Pompei”. Il risultato finale è un trasporto totale del pubblico, che si cala in una dimensione psichedelica e con forte impatto emotivo. La band è composta da Alberto Pauletto (voce e basso), Francesco Costantino (chitarra), Federico Feltrin (batteria), Sandro Martino (tastiere).

Sabato 15 giugno suoneranno i Bad Guys Blues Power: una reunion della band di Mr Doctor Bob, una miscela esplosiva di ballad, blues e rock anni ’60-’90, con contaminazioni funky soul. Clapton, Presley, Gilmour, Mark Knopfler, passando tra Dylan e BB King; ospite speciale della serata Mr JP Worrell da Detroit (sax, flauto e voce). Sul palco Luigi Gianstefani (piano hammond), Marco Riccio (batteria), Moreno Fabbri (basso), JP Worrell (sax, flauto e voce), Doctor Bob (voce, chitarra solista).

Attachment 2019 06 04T164420.922Venerdì 12 luglio tributo a Bruce Springsteen con la Glory Days band. Grazie alla passione dell’associazione Nebraska, sul palco una band che trasmetterà la magia delle canzoni di Springsteen, tra cavalcate rock e ballate acustiche, passando anche dai brani di Elvis, Bob Dylan, Creedence Clearwater Revival, Chuck Berry, che il Boss stesso ama reinterpretare dal vivo; non un tributo-fotocopia, ma un vero omaggio rivisto con personalità e passione. Sul palco Lorenzo Semprini (chitarra, armonica, voce), Renato Tammi (chitarra, voce), Alessio Raffaelli (piano e fisarmonica), Marco Ferri (batteria), Andrea Giaro (basso), Diego Alloj (sax).

Sabato 13 luglio tributo ai Rolling Stones con All down the line. Band emiliano-romagnola, riconosciuta a pieno titolo tra le Italian tribute bands Rolling Stones, gli All down the line si formano a Bologna nell’inverno 2013. Dopo alcuni avvicendamenti ai vari strumenti, il vocalist Giuseppe Bruni, cofondatore della Band con Luca Zambrella, insieme a Danilo Marozzi (Machine Dan) alla batteria, in sella fin dal primo live, e Davide Blandamura al basso, vedono il definitivo completamento del progetto con l’ingresso di un trio di chitarristi dalla verace anima Stones, vale a dire Alberto Rancan, Lorenzo Buratti e Andrea Venturi. Numerosissimi live che toccano la penisola dal nord al sud regalano agli All down the line grandi consensi per la qualità espressa nel proporre il repertorio della stagione d’oro degli Stones che si colloca tra il 1969 e il 1978.

Attachment 2019 06 04T164427.945Venerdì 16 agosto sarà il turno dei Cosmo’s Factory Creedence, un tributo ai Creedence Clearwater Revival nel cinquantesimo anniversario di “Proud Mary”. Il brano infatti comparve sul mercato il 5 gennaio del 1969 all’interno del secondo album di studio del gruppo “Bayou Country” e in quegli stessi giorni venne pubblicato anche come 45 giri. John Fogerty raccontò di aver composto la melodia mentre aveva in mente la Quinta sinfonia di Beethoven; per il testo, che racconta le vicende di un vagabondo che sopravvive tra Memphis e New Orleans facendo il lavapiatti, si ispirò alla storia di una domestica. Ma dato che a Fogerty i primi accordi della canzone facevano venire in mente il suono della ruota di un battello a vapore, “Proud Mary” divenne anche una canzone su una nave che naviga sul Mississippi. Fondendo la loro passione per blues, rock’n’roll, country e psichedelia, i Cosmo’s Factory trovano naturale realizzazione nelle canzoni dei Creedence, di cui si propongono come tribute band dal 2008. La band è composta da Matteo Tassinari (chitarra, voce), Yari Fabbri (chitarra), Stefano Barbieri (basso), Filippo Rossi (batteria).

Dai Creedence a Jimi Hendrix con il concerto dei Voodoo Factory di sabato 17 agosto, in occasione del 50esimo anniversario del concerto di Jimi al festival di Woodstock del 1969. Il gruppo si stringe attorno a uno dei più grandi artisti mai esistiti, un omaggio a colui che ancora oggi rappresenta una pietra miliare nella storia del rock, un rivoluzionario della chitarra e un punto di riferimento per qualsiasi musicista. L’intento del gruppo è quello di interpretare il vero spirito di Hendrix, il quale si è sempre dichiarato contrario alla mercificazione della sua musica preferendo a questa nuove vie sperimentali. Fin da subito i Voodoo Factory si affermano nel cuneese suonando in diversi locali e festival della zona. Negli anni seguenti il gruppo allarga il raggio d’azione partecipando a svariati festival in Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Dal 2015 vengono scelti tra le varie tribute band per partecipare al “Jimi Hendrix Live Day”, festival che si svolge ogni anno a Bologna a cui partecipano le migliori band tributo a Jimi Hendrix. Loro sono Oliviero “Olli” Rocca (chitarra e voce), Fausto Cappellino (basso), Lorenzo Coniglio (batteria).

Venerdì 23 agosto rientro in Italia con i Monotoni Skiantos Tribute. Gli Skiantos hanno formato la migliore cover band di loro stessi, siccome nel gruppo troviamo Granito Morsiani, Luca Tornado, Gianluca Lamolla e Max Magnus, alcuni dei veri componenti della mitica band bolognese. Da “Le sbarbine” a “Sesso & karnazza”, da “Kakkole” a “Ti amo terrone”, gli Skiantos ripropongono i loro classici più conosciuti. I Monotoni sono Luca “Tornado” Testoni (chitarra, voce), Massimo “Magnus” Magnani (basso, voce), Roberto “Granito” Morsiani (batteria, voce), Gianluca “Lamolla” Schiavon (batteria, voce).

Sabato 24 agosto sarà una serata all’insegna del soul, dedicata alla musica di Aretha Franklin con la Lady Soul band. Aretha con le sue canzoni e la sua espressività ha saputo indirizzare idee e tendenze musicali sin dalla fine degli anni Cinquanta. La voce calda e carica di struggente aggressività “Regina del soul” raccontava le sfumature della musica che risuonava nella città industriale di Detroit: blues, soul, jazz, rock, sonorità che la giovane cantante seppe convogliare anche nei successivi brani di carattere pop. La band è composta da Elena Giardina (voce), Alessio Alberghini (sax), Giacomo Fantoni (chitarra), Valerio Chetta (tastiere), Francesco Boni (basso), Alberto Coda (batteria).

Venerdì 6 settembre suoneranno i Magic Queen: appaiono sulle scene nel 2002 come autentico tributo alla band inglese, riproducendone in maniera fedele le sonorità e lo show. Il concerto ripercorre la storia del gruppo dagli esordi negli anni ’70 fino alla scomparsa di Freddie Mercury nel 1991, proponendo inoltre alcuni brani tratti dall’album postumo “Made in Heaven” del 1995. I Magic Queen si esibiscono su tutto il territorio nazionale e propongono strumentazioni, scenografie, luci e costumi di scena estremamente fedeli. La Band è composta da Alessandro Stucchi (voce), Stefano Ragazzini (chitarra solista), Luca Villa (batteria), Alberto Fragorzi (basso e cori).

Ultimo appuntamento sabato 7 settembre con quattro nomi che non passano inosservati agli amanti del rock italiano: si tratta del Gallo Team, quattro artisti che da anni prestano il loro talento ai più grandi rocker italiani, da Vasco alla Nannini, passando per Zucchero, gli Stadio e per l’indimenticato Ivan Graziani. Sul palco Claudio Gallo Golinelli al basso (Vasco Rossi), Fabrizio Foschini alle tastiere (Stadio), Adriano Molinari alla batteria (Zucchero), Cristian Cicci Bagnoli alla chitarra (Steve Rogers band).

La rassegna è stata presentata martedì 4 giugno in conferenza stampa nella Sala Baracca della Rocca di Lugo alla presenza del direttore artistico della manifestazione Livio Venturini, di Giovanni Pezzi di La birreria del Pavaglione e di alcuni rappresentanti degli sponsor: Giulio Carone di Banca Mediolanum e Filippo Capra della concessionaria Toyota – Suzuki. Gli eventi sono organizzati con il patrocinio del Comune di Lugo, il contributo di Confesercenti, Confcommercio Ascom Lugo e la partecipazione di attività commerciali della città e del territorio; la direzione artistica è di Livio Venturini.

La città celebra i sessant’anni dalla rinascita del palio del Niballo

La mostra sarà inaugurata venerdì al Palazzo delle Esposizioni. I visitatori potranno scoprire come è rinata la storica giostra

Cavalieri2 Morini2016Nella ricorrenza dei 60 anni del Palio la Deputazione per il Niballo offrirà alla città una mostra intitolata “Un bersaglio cercato da secoli – 1959 fu l’inizio del Palio del popolo di Faenza”, per raccontare come è nato il Palio dell’epoca moderna a Faenza e per far conoscere al pubblico cosa avviene dietro le quinte del Niballo.

Accompagnando i visitatori a conoscere ciò che è accaduto nel giugno del 1959 con la rinascita del Palio di Faenza e poi via via attraverso l’esposizione di costumi, armature e insegne oggi non più visibili al grande pubblico, la mostra divulgherà la memoria di quanto accaduto in questi primi 60 anni di Palio.

La mostra sarà inaugurata venerdì 7 giugno alle ore 18 a Palazzo delle Esposizioni – Corso Mazzini, 92 Faenza, e sarà aperta al pubblico dal 9 giugno al 26 giugno, tutti i giorni tranne il lunedì, dalle ore 17 alle ore 20. Per prenotazioni di gruppi e per visite guidate è possibile contattare il numero di telefono 339- 4308411.

Aprono l’inferriata e rubano la cassa: colpo notturno al ristorante Radicchio Rosso

Misero bottino per i ladri nel noto locale tra Ravenna e Porto Fuori

ZANI3452Continuano i colpi notturni nel Ravennate. A essere preso di mira nella notte tra lunedì e martedì è stato il noto ristorante Radicchio Rosso, in via Stradone (tra Ravenna e Porto Fuori).

ZANI3467I ladri sono riusciti a entrare allargando – probabilmente con un cric – l’inferriata di una finestra e in breve tempo sono riusciti a rubare il registratore di cassa, contenente però solo un centinaio di euro. Più consistenti i danni procurati, visto che per entrare i malviventi hanno danneggiato anche la recinzione e una zanzariera.

Lavoratori sfruttati in due case di riposo: caporali arrestati, sono moglie e marito

Cinque stranieri costretti a restare nelle strutture anche per giorni di seguito con turni di lavoro senza riposi o ferie, a disposizione solo un divano per stendersi e condividevano il bagno con gli anziani ospiti

Foto FinanzaI lavoratori di due case di riposo in provincia di Ravenna, utilizzati come tuttofare adibiti a qualsiasi mansione, venivano impiegati ininterrottamente 24 ore su 24 per più giorni, senza alcun rispetto delle norme sull’orario di lavoro, sul riposo settimanale, sull’aspettativa obbligatoria e sulle ferie. Secondo la guardia di finanza i caporali erano una coppia di coniugi residente a Lugo: i due sono stati arrestati e sono finiti ai domiciliari per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ai danni di cinque dipendenti stranieri. Convalidato l’arresto, moglie e marito ora hanno l’obbligo di dimora nel comune di residenza. I Servizi Sociali di Ravenna e Lugo hanno provveduto a ricollocare immediatamente gli anziani ospiti in altre case di riposo.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, gli operatori erano di fatto impossibilitati ad uscire per giorni dal luogo di lavoro, dove permanevano continuativamente, sempre a disposizione degli anziani ospiti delle strutture e delle loro improvvise ed impellenti esigenze anche nelle ore notturne. Il personale era anche costretto ad una situazione alloggiativa degradante: per loro non era disponibile nemmeno una stanza con un letto per riposare ma si stendevano su un divano. Inoltre non potevano nemmeno contare su uno spogliatoio né un servizio igienico autonomo, condividendo con gli anziani ospiti l’unico bagno presente nella struttura.

I cinque lavoratori, tutti in condizioni di bisogno economico e quindi costretti ad accettare le condizioni di lavoro imposte, ricevevano una retribuzione difforme dai parametri indicati dai contratti collettivi ed ampiamente sproporzionata rispetto alla quantità e qualità del lavoro effettivamente prestato, peraltro spesso erogata in ritardo ed in parte anche in nero.

Le indagini sono partite da un esposto presentato da una ex dipendente. Dopo i primi accertamenti dei Finanzieri, altri due lavoratori hanno denunciato lo stato di presunto sfruttamento. Le Fiamem Gialle hanno denunciato i due coniugi e la procura (pm Alessandro Mancini e Monica Gargiulo) hanno disposto la perquisizione delle due strutture. Di fronte a uno scenario di apparente palese sfruttamento è scattato l’arresto in flagranza.

Cittadini protestano in strada: i sette pini da abbattere (per ora) sono salvi

Presentata anche una diffida contro il taglio degli alberi di via Maggiore, a Ravenna

Pini
I manifestanti in via Maggiore

È stato al momento sospeso l’abbattimento di sette pini lungo via Maggiore, a Ravenna. Il cantiere per la sistemazione e la riasfaltatura del manto stradale e dei marciapiedi (danneggiati dalle radici) è partito come previsto questa mattina (4 giugno) ma ad attendere gli operai c’erano anche alcuni cittadini che si sono organizzati in questi giorni per protestare contro la decisione del Comune. Contro la quale è stata inviata (anche alla procura) una diffida formale firmata da Francesca Santarella per conto di Italia Nostra, diffida in cui si chiede un’alternativa all’abbattimento e comunque l’impegno a valutare altre perizie sugli alberi in questione, considerato in particolare anche il periodo di nidificazione che vedrebbe coinvolti anche i pini di via Maggiore.

Gli operai e gli addetti comunali hanno così desistito e al momento i pini sono salvi, anche se non è chiaro ancora per quanto tempo. I manifestanti si sono impegnati a presentare una nuova perizia sui pini da abbattere, per capire se davvero si trovano in situazioni “critiche” come affermato nella nota stampa inviata dal Comune.

Ruba borse e zaini a quattro bagnanti ma una vittima lo riconosce il giorno dopo

Arrestato un 51enne di Faenza trovato in possesso di oggetti personali di altre persone

Spiaggia Lido di Dante
Spiaggia Lido di Dante

In un weekend ha rubato borse e zaini ad almeno quattro bagnanti sulla spiaggia ravennate ma una delle vittime lo ha riconosciuto a distanza di un giorno e lo ha fatto arrestare. In manette un 51enne faentino (F. Z. le iniziali) per furto aggravato continuato.

L’intervento delle forze dell’ordine è stato richiesto in un bagno di Marina di Ravenna nel pomeriggio del 2 giugno. Un bagnante aveva bloccato una persona che, a suo dire, il giorno precedente si era appropriata del suo zaino contenente effetti personali per il quale aveva formalizzato regolare denuncia. L’uomo risultava in possesso di due zaini ed un borsello poi accertati essere di proprietà di un secondo bagnante che ne aveva patito il furto poco prima quando tali effetti erano custoditi all’interno di una cabina dello stabilimento balneare.

Gli uomini in divisa sono riusciti ad individuare l’auto del 51enne: nascosto sotto al sedile del passeggero anteriore, è stato rinvenuto un ulteriore zaino contenente effetti personali, documenti e denaro risultati di proprietà di un terzo bagnante che ne aveva patito il furto un’ora prima da uno stabilimento di Lido di Dante; all’interno dell’auto anche una carta bancomat intestata ad una quarta persona. L’ulteriore perquisizione dell’abitazione del faentino ha permesso di recuperare lo zaino e gli effetti personali dell’intestatario della carta bancomat.

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