martedì
29 Luglio 2025

Cervia in festa con lo Sposalizio del Mare, tra gastronomia e la caccia all’anello

Fino a domenica 2 giugno la 575esima edizione della rassegna. Partner è la regione del Beaujolais

Cervia Sposalizio Del Mare 2018 Pesca Dell'anello Ph Paolo CingolaniFino a domenica 2 giugno Cervia festeggia la 575esima edizione dello Sposalizio del Mare. Un evento di tradizione, dalle radici e dal sapore antico caratterizzato dalla grande partecipazione di tutte le realtà locali e dalla presenza ogni anno di un pubblico numerosissimo. Un evento che si è evoluto nel tempo, ma che mantiene di base il rito di benedizione del mare legato ad una antica leggenda e il lancio dell’anello, durante il quale la vera nuziale offerta alle acque dall’Arcivescovo di Ravenna e Cervia viene contesa dai pescatori dell’anello, giovani nuotatori che si sfidano per aggiudicarsi questo particolarissimo “trofeo”.

Partner della edizione 575 è la regione del Beaujolais riconosciuta Global Geopark dall’Unesco, insieme alla associazione La Bonne Europe. Una regione legata a Cervia da molti anni e caratterizzata da un intenso rapporto di scambio che si è evoluto e intensificato anche attraverso la partecipazione, dal 2015, alla manifestazione “Cervia Città Giardino”. Quest’anno la partecipazione alla kermesse floreale porterà la scuola paesaggistica Mfr di Saint Consorce che ricostruirà il paesaggio del Beaujolais con vigneti, muretti a secco.

Proviene dalla regione francese anche la dama dell’anello che sarà la neoeletta miss Rodano già miss Beaujolais, Chloé Prost. Presente la delegazione composta dal Presidente Daniel Paccoud Syndicat Mixte du Beaujolais, Antoine Duperray Vice Presidente del Dipartimento del Rhône (Rodano) Stéphanie Plaza Responsabile Cooperazione Lyon-Beaujolais Romagna, Presidente de La Bonne Europe et Ambasciatrice Onlylyon, David Bessenay giornalista e scrittore, Emmanuelle Baills corrispondente del giornale Progrès, Coralie Mongoin incaricata per la comunicazione di Très Beaujolais, Chantal Ledent Presidente del Comitato Miss Beaujolais, Ouda Méchain responsabile amministrativa SMB.

Il programma prevede eventi che si legano al mondo del mare e della pesca fra passeggiate patrimoniali ed enogastronomia, ma sono presenti anche eventi artistici di rilievo quale la mostra di opere d’arte che si potrà visitare ai magazzini del sale, curata da Vittorio Sgarbi.

Il momento ufficiale di incontro con la delegazione della città ospite e la consueta Cerimonia dell’Anello sarà sabato 1 giugno al teatro Walter Chiari alle ore 11.

Info e programma completo: http://turismo.comunecervia.it

Per quanto riguarda la gastronomia, si parte all’insegna del gusto e della tradizione gastronomica locale da giovedì 30 maggio con le proposte dello stand dell’associazione culturale La Pantofla in Piazzale Aliprandi, che sarà aperto fino a domenica e accompagnerà la festa dello Sposalizio del Mare con risotto, fritto e piatti di pesce del nostro mare cucinati dai marinai, ma anche musica dal vivo e animazione tutte le sere. Aperto a cena da giovedì a domenica, sabato e domenica anche a pranzo. Lo stand sarà inoltre teatro domenica sera della tradizionale cuccagna alle 21.

Nelle giornate dedicate alla festa tutta la città sarà allietata dalla tradizione gastronomica marinara con degustazioni e stand gastronomici sotto la torre San Michele da venerdì a domenica e in Piazzetta Pisacane sabato e domenica, a cura dei ristoranti del Consorzio Cervia Centro. Giovedì si terrà invece lungo il canale Borgomarina Vetrina di Romagna con il consueto mercato ed i ristoranti che proporranno menu a prezzi convenzionati.

La scuola Mordani torna in piazza Kennedy con un omaggio ai “Giochi senza frontiere”

Bambini, famiglie e insegnanti alla giornata finale del progetto didattico

Giochi Senza Frontiere MordaniLa scuola primaria ”Filippo Mordani” di Ravenna organizza venerdì 31 maggio (dalle 8.45 alle 13) l’ormai abituale evento sportivo di fine anno scolastico in piazza Kennedy, quest’anno legato al progetto didattico “Giochi senza barriere al Mordani”. Un appuntamento che vuole coinvolgere anche i cittadini, «sensibilizzandoli a muoversi nel rispetto dell’ambiente, promuovendo la mobilità sostenibile, sostenendo i diritti di ciascuno, compreso quello legato alla salute e allo sport, che devono essere estesi a tutti  gli individui», scrivono i responsabili.

Il progetto, che si sta svolgendo in questi mesi, prevede lezioni di atletica e di gioco-sport  a cura dell’Academy Ravenna Atletics di Ravenna,  lezioni di ciclismo a cura di ex campioni e della Società Ciclistica cotignolese, di educazione alla salute, di educazione alla cittadinanza e di educazione civica e di educazione stradale tenute dalla Polizia Locale.

L’evento sportivo,  che rappresenta la conclusione del progetto, prevede cinque prove legate a cinque discipline (ciclismo, atletica e tre giochi-sport, ossia corsa dei sacchi, corsa della carriola, gioco con l’acqua), che verranno affrontate a squadre, sullo stile dei vecchi “Giochi senza Frontiere”. Verrà predisposto in piazza un percorso a terra, dove i bambini daranno dimostrazione di ciò che hanno imparato durante questi mesi. All’evento sarà presente l’assessore Roberto Fagnani, che aprirà la manifestazione sulle note dell’inno nazionale. Saranno presenti tutti  gli alunni della scuola Mordani, le insegnanti, i genitori dei bambini e la Polizia Locale.

L’odissea di una madre: «Che valore ha per Asl e Comune il tempo dei disabili?»

Doctors Seek Higher Fees From Health InsurersRiceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera di Maura Masotti, segretaria provinciale dello Spi Cgil, che ci scrive come genitore di una ragazza con disabilità. «Penso che la mia lettera – scrive via mail – possa essere spunto per una riflessione pubblica, poiché i fatti riportati sono un problema che altri genitori ed altre famiglie di ragazzi con le stesse problematiche e residenti nel nostro territorio vivono o hanno vissuto».

Mi chiedo e vi chiedo: è accettabile per una ragazza con una disabilità attendere per un appuntamento per oltre 9 mesi in una struttura pubblica della nostra Asl (Csm) per una valutazione neuro cognitiva da parte di una psicologa, al fine di attivare un percorso di inserimento lavorativo  (tirocinio di tipo D) attraverso un finanziamento della Regione?

Mi pongo questa domanda da diversi mesi, da quando il 20 marzo del 2018 ho attivato presso l’assistente sociale del mio quartiere la presa in carico di mia figlia, per poterle fare un percorso in una struttura che io ho individuato e che già da ottobre 2017 frequenta per 2 pomeriggi alla settimana più sporadicamente in qualche altra giornata.
Una struttura, nella quale un gruppo di ragazze e ragazzi affiancati da operatori e volontari, hanno la possibilità di fare un’esperienza con un percorso di inserimento lavorativo al mattino, nella Locanda Sociale della Macina, e per altri 2 pomeriggi alla settimana vengono proposti laboratori di disegni, improvvisazione teatrale, ginnastica, pet- terapy con i cavalli, educazione stradale, e in cui i ragazzi imparano a conoscersi , a star insieme ad altre persone e a trovare una propria identità, una propria dimensione e una propria autonomia.
Bene, dopo una serie di tre colloqui con l’assistente sociale finalmente ad agosto 2018 approdiamo al servizio dell’Asl del Centro di salute Mentale per un primo colloquio conoscitivo e a cui mi viene detto, dal medico che incontriamo, che seguiranno colloqui fra una psicologa e la ragazza per valutarne le competenze, attitudini e fare il progetto, e che valuterà cosa sia più adatto per lei.

Passano i mesi e non ho più notizie , sollecito l’incontro e poiché non riesco a parlare con il medico, sollecito anche l’assistente sociale affinché si avvii questo percorso e finalmente il 4 aprile tramite sms riesco ad avere fissato un appuntamento per il 17 maggio alle 9.30 con la psicologa .

 Venerdi 17 maggio dopo aver atteso un ‘ora oltre all’orario fissato davanti alla porta di un ambulatorio vuoto e sollecitato più volte il centralino del servizio per poter parlare con qualcuno , vengo di nuovo, tramite sms , messa a conoscenza che “l’Appuntamento è stato spostato al 14 per esigenze organizzative, essendo fuori Ravenna per lavoro ci sentiamo lunedì” .

Alla mia domanda, sempre tramite sms , “spostato da chi e il 14 di quale mese e a quale orario”, segue per tutte risposta un altro messaggio “Mi scusi sono ad un Convegno ne parliamo al mio ritorno”.

Ora , premesso il mio gran rispetto nei confronti di tutte le persone che lavorano, e la consapevolezza delle insufficienti risorse economiche a disposizione anche nei Servizi e nella Sanità, la pazienza non è infinita.

Oggettivamente a distanza di 9 mesi mi aspetterei da un Servizio che gestisce casi di persone con disabilità,e fragilità psichiche un comportamento e una sensibilità diversa.

Scopro poi che l’appuntamento era stato anticipato per ragioni di servizio dalla psicologa al 14 maggio, anticipo che nessuno si era premurato di comunicarmi; riesco a recuperare un nuovo appuntamento per il  23 maggio parlando direttamente con la psicologa.

Ma al di là del fatto singolo, ritengo i tempi di attesa davvero troppo lunghi e ingiustificati. Il nostro non è un caso isolato, molti genitori che incrocio lamentano le stesse difficoltà ad avere risposte. Sono pochi i medici , o gli psicologi nel servizio, rispetto alla popolazione in difficoltà?

Una riflessione e una risposta è necessaria. Quando si parla  di salute mentale, quando si trattano casi di persone con disabilità o si trattano casi di persone  siano esse giovani o anziane affette da patologie neuro degenerative, le risposte non possono tardare mesi, nel nostro caso parliamo ormai di 15 mesi dall’inizio dell’iter.

Così si lede il diritto della persona a poter fare un percorso di inclusione e di vita dignitosa, trovo ciò una grande ingiustizia personale e sociale. Mi chiedo quanto tempo potrà ancora supportarmi l’Associazione Letizia Onlus che ha in carico mia figlia da quasi 2 anni e per la quale non riceve nessuna forma di sussidio o contributo  economico pubblico, e che quindi fino ad ora  ci ha supportato ed è stata l’unica a farsi carico di darmi una risposta. Mi domando inoltre, nel caso dovesse cessare anche la loro disponibilità, viste le numerose richieste di intervento che ricevono, quale soluzione ci si prospetta. Io dovrei chiedere una aspettativa dal lavoro per occuparmi a tempo pieno di mia figlia, con evidenti ripercussioni , ma anche il progetto per mia figlia di una migliore qualità della vita e di inserimento sociale verrebbe a cadere e con loro diverse altre opportunità di socializzazione.

I genitori di ragazzi con disabilità, chiedono risposte e dignità per i propri figli, chiedono per loro un futuro,e delle prospettive, cercano come me di costruire e immaginare di poterli lasciare un giorno, in una condizione (la migliore possibile)  in cui possano continuare la loro esistenza anche senza la mamma o il papà che si prenda cura di loro.

Sono passati 15 mesi nessuna risposta, NESSUNO, nè assistente sociale né altri che devono valutare il progetto hanno mai messo piede nella  struttura che ospita mia figlia, per vedere cosa fanno i ragazzi, per valutare quali possibilità potrebbero esserci per lei.

 Una psicologa, che  abbiamo incontrato il 23 maggio per la prima volta dovrà valutare   e attendiamo fiduciosi,il medico responsabile del servizio non dialoga  con me se non  attraverso sms; nel frattempo anche l’ assistente sociale con cui avevamo attivato l’iter oltre 1 anno e mezzo fa , da un mese non fa più parte dell’organico, per cui avremo un altro punto di riferimento nel servizio.

Chiediamo per i nostri ragazzi un futuro sereno e tranquillo e ci scontriamo invece con mille difficoltà, con i tempi di una burocrazia insopportabile, e ahimè  una scarsissima considerazione come persone.

Quintetto di ottoni in concerto al porto, 50 persone del pubblico arrivano in nave

Il 7 giugno l’orchestra giovanile Cherubini al centro direzionale Sapir, i primi 50 che si prenotano possono arrivare lungo il canale dalla Darsena di città

In primo piano il centro direzionale Sapir

Il quintetto di ottoni dell’orchestra giovanile Luigi Cherubini il 7 giugno si esibirà, per il cartellone del Ravenna Festival, in un inconsueto scenario portuale come la corte interna del centro direzionale Sapir e il terminalista pubblico, per festeggiare il suo ingresso tra i tanti luoghi dove in trent’anni si è svolta la kermesse musicale estiva, metterà a disposizione un servizio navetta gratuito in motobarca per 50 spettatori.

Nell’anno in cui Ravenna Festival celebra anche quelle onde che hanno modellato storia e identità della città, non poteva mancare la scoperta degli spazi del porto, area di incontro e scambio che ha già rivelato una vocazione a reinventarsi come spazio creativo.

RAVENNA 04/05/2017. FOTO AEREE SAPIR
Una veduta aerea della darsena San Vitale del canale Candiano (foto Sapir)

Partenza della motonave Stella Polare dalla darsena di città alle 17.30 e arrivo alla darsena San Vitale per il concerto delle 19, al termine un bus riporterà i passeggeri al punto di partenza. La prenotazione di quest’insolita prospettiva sulla darsena sarà possibile via Facebook dalle 12 di venerdì 31 maggio sulla pagina del Festival, fino a esaurimento posti disponibili. Sarà comunque possibile per chi non è riuscito a prenotarsi raggiungere il centro direzionale in via Zani 1 autonomamente. Il programma del concerto spazia da David Short e Duke Ellington a Debussy, Morricone, Lennon e McCartney (ingresso libero).

Teatro, parate, i concerti di Giacomo Toni e Savana Funk: la festa di Lido Adriano

Al Cisim si celebra la Repubblica con l’undicesima edizione del festival, in programma sabato 1 e domenica 2 giugno

Savana Funk Peruch
I Savana Funk con Nicola Peruch

Sabato 1 e domenica 2 giugno al Cisim di Lido Adriano è in programma l’undicesima Festa della Repubblica, organizzata dall’associazione culturale Il lato oscuro della costa e che celebra la conclusione della stagione invernale del Cisim.

Il festival – realizzato in collaborazione con Comune di Ravenna, Ravenna Teatro, Ravenna Festival, Osservatorio Fotografico e Coop Libra – partirà alle 19.30 di sabato 1 giugno con il debutto del laboratorio della non-scuola del Teatro delle Albe con i bambini e le bambine di Lido Adriano e Ravenna, dal titolo “Siamo tutti Alici”, liberamente tratto da “Alice nel Paese delle Meraviglie” (guide: Federica Francesca Vicari, Flaminia Pasquini Ferretti, Elena Pelliccioni e Anna Agati). A seguire verrà presentato il “quaderno n. 6” del Cisim “Me Myselfie and (the) Eye”, esito del laboratorio fotografico curato da Alessandra Dragoni con i ragazzi e le ragazze del centro polivalente Agorà di Lido Adriano.

Il festival riprenderà poi domenica 2 giugno la parata per le strade della località con i musicisti Francesco Giampaoli, Marco Zanotti, Diego Sapignoli e Tim Trevor Briscoe, con tanto di esibizione di danza a cura di DancER. Dalle 19 è in programma il reading della giovane poetessa Rachele Pavolucci,  “Grazie Ortica”, sull’importanza “nel dire e sentire di donne, uomini, animali e guerriere trasparenti”.

A seguire la serata culminerà con i concerti  del cantautore forlivese Giacomo Toni e della band emiliana Savana Funk (tra funk, suggestioni africane, richiami anglosassoni e blues), con alle tastiere il noto Nicola Peruch, che si esibirà anche in una performance in solo dal titolo “Macchine Parlanti”.

L’ingresso è gratuito ma riservato ai possessori di tessera Aics  2018/19 (quota di iscrizione 5 euro). Info: cisim.lidoadriano@gmail.com e 389 6697082.

Lugo, il “nuovo” Ranalli si gioca la credibilità tra auditorium e festival Purtimiro

Il programma del centrosinistra è ambizioso e attento alla cultura e dopo la vittoria al primo turno è lecito aspettarsi molto

Concerto Italiano Rinaldo Alessandrini
Il direttore Rinaldo Alessandrini durante la terza edizione del Purtimiro Festival

«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» . Questo era il pensiero che Giuseppe Tomasi di Lampedusa teorizzava nel suo Gattopardo. Le elezioni amministrative a Lugo, il 26 maggio scorso, sono state un paradigma di questa frase: tutto è rimasto com’era ma tutto è cambiato. Il Ranalli bis si apre meglio di quanto avesse previsto l’eletto in persona, il quale era già pronto all’ineluttabilità di un ballottaggio mai davvero vicino durante il pomeriggio di spoglio delle schede. I lughesi si confermano, quindi, ininterrottamente con la guida a sinistra dal Dopoguerra a oggi, ma, analizzando questa vittoria dal punto di vista programmatico, salta subito all’occhio una cifra importante che già nel primo mandato di Ranalli era portata a vessillo: la cultura. Probabilmente la grande attenzione a questo aspetto (al contrario degli altri candidati che lasciavano in fondo al programma – magari dedicando poche laconiche righe – questa importante area d’azione) ha portato punti essenziali al vecchio-nuovo sindaco. In particolare, è da rimarcare la grandissima attenzione alla musica colta, impropriamente detta classica.

La prima cosa che si nota, compresa nel primo punto del programma culturale ranalliano, è la tanto sospirata individuazione di un luogo dove creare un auditorium. Lugo ha dignità di città dal 1817, concessa dal romagnolo Papa Chiaramonti, e nel corso degli anni ha avuto tanti luoghi deputati all’esecuzione musicale extrateatrale: l’ultimo è forse stato quello che gli allora studenti del Malerbi, che lì svolgevano i saggi, chiamavano obitorio e che, chiuso una trentina di anni fa, si affacciava su Largo della Repubblica. Il futuro lughese potrà ritrovare, quindi, una dimensione più ampia grazie anche allo sviluppo di questa nuova dimora culturale che andrebbe a nutrire le possibilità di offerta musicale proprio in una zona centrale della città, l’attuale sede dell’Ipsia.

È interessante, all’interno del programma, l’accenno ai lavori del Teatro Rossini che partiranno a giorni. Ci si augura che la prossima stagione concertistica (sia essa la 2019-2020 o la 2020-2021) sia ancor più sostenuta dal Comune, in modo da poter continuare a offrire ai lughesi artisti di spessore, magari aumentando gli appuntamenti in cartellone. Certo l’apertura all’utilizzo da parte di realtà locali (citato in una riga minimale dal programma ranalliano e, invece, vero fiore all’occhiello di qualche concorrente) non dovrà, però, trasformare il glorioso Rossini in un banale teatro parrocchiale tanto più che, proprio allo stesso punto è prevista la ripresa di Purtimiro, con il cui respiro internazionale questa campanilizzazione striderebbe assai. Proprio il festival di musica antica sarà il vero banco di prova della credibilità di questa amministrazione: tanto amato e tanto odiato dai lughesi, bisognerà non solo metterlo in piedi nuovamente, ma rilanciarlo dopo un anno di pausa puntando di più e meglio non tanto sul lato artistico, già vertiginoso, ma sugli aspetti organizzativi e comunicativi, ricercando una collaborazione con quel sinedrio che è l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Anche alla luce di ciò ci si chiede perché Lugo che ha disposto fino a quest’anno di un festival musicale di caratura mondiale come Purtimiro, invece di ampliarlo e valorizzarlo sempre più, debba ricercare un sodalizio con il mostruosamente importante Ravenna Festival. Appare, ciò, un utilizzo di risorse che potrebbero essere impiegate per valorizzare il “prodotto locale”: la presenza, inoltre, del sindaco lughese nel consiglio di amministrazione di Ravenna Manifestazioni, forse, oggi risulta fuori luogo.

Capitolo Malerbi. La scuola musicale di tutta la Bassa Romagna senza dubbio merita una sede adeguata ed è in questo solco che, in continuità con quanto fatto precedentemente, quest’amministrazione vuole operare. In fondo è sulle spalle dei fratelli Malerbi che poggia lo studio rossiniano. Il Cigno di Pesaro è stato il grande protagonista dell’ultimo anno. Proprio con le celebrazioni del 150º anniversario della morte di Rossini si è finalmente ricominciato a guardare a quel piccolo patrimonio culturale che il grande compositore ha lasciato in città. Interessante dunque sarà non solo la ristrutturazione totale di Casa Rossini, ma anche come essa verrà utilizzata per avvicinare le nuove generazioni a una cultura musicale così distante dal mondo musicale odierno. In quest’ottica sarà molto curioso vedere l’orchestra di giovani “braccio artistico e operativo” che verrà impiegata nelle iniziative all’interno della città. Non meraviglierebbe che questo gruppo di musicisti altro non fosse che l’Orchestra Arcangelo Corelli, così grandemente impiegata dal comune durante il Festival rossiniano come testa di ponte per la diffusione della musica colta in tutti gli strati della popolazione.

Il programma 2019 presentato da Ranalli è ambizioso, ma, da come ha conseguito la vittoria alle urne, è giusto aspettarsi molto.

Auto fuori strada sull’A14: i morti sono due giovani fidanzati

Le vittime sono il 31enne Brahim Habbi e la 27enne Maria Shaitit

Brahim
Brahim Habbi

Sono due giovani fidanzati di origini marocchine le vittime dell’incidente di ieri mattina (mercoledì 29 maggio) in autostrada, all’altezza del casello di Faenza.

I due – stando a quanto riportano i quotidiani oggi in edicola – pare fossero diretti all’aeroporto di Bologna. E secondo quanto riporta il Carlino, a breve avrebbero annunciato il loro matrimonio.

Si tratta di Brahim Habbi, 31enne di Predappio, e Maria Shaitit, 27enne di Riccione. Alla guida si trovava la ragazza. Ancora da accertare le cause che hanno portato l’auto a finire fuori strada e finire – tragicamente – in un laghetto. Per i due ragazzi non c’è stato nulla da fare.

A Predappio è forte la commozione per Brahim Habbi che fino a pochi mesi fa giocava a calcio nella squadra locale di Seconda Categoria, poi abbandonata per motivi di lavoro (era dipendente di una ditta d’arredamento di Predappio).

Taverna Bukowski ancora chiusa, dubbi sulla riapertura del pub

Il locale storico sulla costa non è aperto. Dietro c’è un contenzioso tra la società concessionaria e il Demanio Forestale, legato ad alcune irregolarità emerse lo scorso anno

Taverna bukowski
Taverna bukowski

Uno dei locali storici di Marina di Ravenna, all’affacciarsi dell’estate, è ancora chiuso. La Taverna Bukowski, il grande e centralissimo pub di via delle Nazioni, è inchiodato ad un contenzioso con il proprietario dell’area: il Demanio Forestale. Molte sono le domande che in questi giorni si stanno facendo i residenti di Marina sul destino del pub, malinconicamente chiuso e con l’erba che cresce rigogliosa all’interno. Tanto che se ne sarebbe parlato di recente anche ad un consiglio territoriale, dove non erano tuttavia emerse notizie certe sul suo destino.

Taverna bukowski
Taverna bukowski

Dietro alla mancata apertura c’è un contenzioso nato da alcune irregolarità che hanno portato a contestazioni da parte dei carabinieri forestali. Irregolarità nate probabilmente da un esposto di altre attività. In questi giorni c’è stato un incontro tra la società concessionaria e la Forestale per superare le difficoltà che sono sorte. «Stiamo lavorando per adempiere a quanto ci è stato indicato e cercare di aprire per l’estate»: a parlare è Beppe Rossi, uno dei soci della srl concessionaria dell’area. «Ci sono stati alcuni problemi lo scorso anno riguardo ad alcune presunte irregolarità», spiega poi l’imprenditore.

Anche negli ambienti dei Forestali si parla di alcune inadempienze contrattuali che hanno portato al contenzioso con la società concessionaria. Nessuno dei protagonisti della vicenda si sbottona troppo, segno evidentemente di una situazione non semplice e di un dialogo tra le parti in corso. Quel che è certo è che – al momento – non c’è una data certa sulla riapertura del pub.

 

In 200 per “Paolone”: le vecchie glorie dell’Azzurra ricordano lo storico dirigente

A Porto Fuori un triangolare e una cena benefica in omaggio a Paolo Cortesi, morto in gennaio a 67 anni

PaoloneSaranno circa 200, tra “vecchie glorie” dell’Azzurra Rinascita e loro famigliari, a ricordare “Paolone”. L’appuntamento è per venerdì 7 giugno dalle 18 al campo sportivo di Porto Fuori, dove per un triangolare si ritroveranno in tanti, di diverse generazioni, cresciuti giocando a calcio al campo sportivo di via Zalamella, a Ravenna. Tutti accomunati da un forte legame nei confronti di Paolo Cortesi, “Paolone” appunto, storico dirigente dell’Azzurra Rinascita scomparso a 67 anni lo scorso 6 gennaio.

A dare il calcio d’inizio saranno i nipotini Alessia, Alice, Ginevra e Luca.

Paolo Cortesi Azzurra
Paolo Cortesi (a destra) con Roberto Della Torre

Esponente inizialmente della Rinascita, negli anni ottanta “Paolone” fu protagonista della fusione con l’Azzurra San Biagio in quella che per alcuni anni venne chiamata Azzurra Rinascita. Cortesi ne fu vicepresidente nonché protagonista per una ventina d’anni nella sede di via Zalamella, diventata la sua seconda casa. In tanti ricordano i suoi modi volutamente bruschi (le pacche sulle spalle, le mani “stritolate”, le simpatiche prese in giro), che nascondevano un grande affetto verso i più giovani. «Per tutti quelli che l’hanno conosciuto – sono state le parole del presidente onorario dell’Azzurra, Roberto Della Torre, appresa la notizia della morte –, Paolone sarà sempre il burbero buono, innamorato dei giovani, del calcio e della sua Azzurra».

In queste settimane la moglie Mirella e i figli Michela, Valentina e Yuri stanno organizzando l’evento del 7 giugno, raccogliendo decine e decine di adesioni. Dopo la partita, la serata terminerà con una cena e una lotteria il cui ricavato andrà in beneficenza all’associazione Letizia.

Fiumi Uniti, 38 capanni su 43 a rischio demolizione. La Lega chiede i motivi

Interrogazione in Regione sulle sorti delle strutture sulla golena dei Fiumi Uniti che non hanno ricevuto il nullaosta idraulico

I CapanniTrentotto capanni su 43 che si trovano sulla golena dei Fiumi Uniti non avrebbero ricevuto il nullaosta idraulico e, molto probabilmente, per questo verranno demoliti perché «secondo i tecnici della Regione ostacolerebbero il flusso dell’acqua in caso di piena». I consiglieri in Regione della Lega hanno presentato una interrogazione alla giunta con cui chiedono quali sono i motivi ostativi al rilascio del nullaosta e gli studi ingegneristici in possesso dei tecnici della Regione, se esiste un protocollo d’intesa nel quale sono indicati gli interventi in caso di piena dei fiumi, perché fino ad ora sia stata rilasciata l’autorizzazione a quei capanni e se la Regione intenda davvero abbatterli. In questo caso la richiesta è quella di capire «se sono previste forme di indennizzo ai proprietari o forme incentivanti per modificarne la struttura».

Secondo i leghisti l’eventualità che possano ostacolare il flusso dell’acqua è già stata smentita dagli studi idraulici fino ad oggi condotti. Infatti, sottolineano i leghisti, «i titolari dei capanni avrebbero anche sottoscritto un protocollo per le emergenze idriche che prevede il mancato accesso agli impianti da pesca solo in caso di piena dei fiumi». Tale protocollo, insiste la Lega, «sarebbe completo di relazione di un ingegnere che certifica che i capanni non costituiscono ostacolo in caso di piena».

Infine la Lega sottolinea anche «il danno che la mancata autorizzazione all’attività dei capanni costituirebbe dal punto di vista del turismo, della società ravennate e delle tradizioni locali».

Street food e mercatini dal tramonto a tarda notte con le saline sullo sfondo

Il 30 maggio Truck n’ Giostra, evento che unisce le specialità del territorio realizzate dai furgoncini itineranti con la musica e gli aperitivi del ristorante La Giostra

DSC 9463Dal tramonto a tarda notte tra street food, musica e mercatino vintage e artigianale. Giovedì 30 maggio al ristorante La Giostra in via Romea Sud, nella cornice del parco delle saline di Cervia, i migliori food truck di Romagna si riuniranno per inaugurare il primo evento di Truck n’ Giostra, il nuovo appuntamento dell’estate 2019, con la partecipazione straordinaria del Garage Sale.

Dalle 18 le cucine itineranti si racconteranno, preparando e proponendo specialità del nostro territorio in chiave creativa e street e poi aperitivi, vino, birra e cocktail. Non mancherà l’area market, curata da Garage Sale, con espositori handmade, vintage e secondhand per tutti i gusti e tutte le tasche. Alle 18 aprirà anche il djset di Garage Sale e, a seguire, le Clary’s Strings in versione live.

Cos’è quella statua coperta con un telo nero in piazza Marinai d’Italia a Marina?

Il 15 giugno l’inaugurazione dell’opera di Alberto Muro Pelliconi dedicata ai palombari

001 Monumento Piazzale Marinai d’Italia a Marina di Ravenna ospiterà un Monumento al palombaro. È quella statua che da qualche giorno si vede avvolta in un telo nero. Si tratta di un riconoscimento per le gesta del “lavoratore del mare”, così come lo definì Victor Hugo. La cerimonia di inaugurazione avverrà nel tardo pomeriggio di sabato 15 giugno. Alle 16 visite guidate al vicino Museo delle attività subacquee (Mas), alle 18 lo svelamento e alle 19 un buffet.

Il monumento avrà un’altezza altezza totale di 3,8 metri: base ottagonale in pietra d’Istria alta 30 cm e diametro 170, un cilindro alto un metro con diametro 115 ricoperto in mosaico in cui sono raffigurati quattro diversi sistemi d’immersione e una statua in bronzo di 2,3 metri di altezza realizzata col processo della cera persa da una fonderia di Verona. La statua è opera di Alberto Muro Pelliconi che ha scelto di lavorare gratuitamente.

L’annuncio arriva dalla società Hds Italia che nel 1998 ha realizzato negli spazi del centro civico il Mas, museo delle attività subacquee, dove è conservata la statua originale in gesso del “Cristo degli Abissi” plasmata da Guido Galletti nel 1954 e ora posta sotto vincolo da parte della Soprintendenza. Il Mas è l’unico museo del genere in Italia e uno dei pochi nel mondo.

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