lunedì
29 Settembre 2025

«La messa in sicurezza della Statale 16 sia inserita tra le massime priorità»

Ancisi dopo la tragedia di sabato: «Varianti dell’Adriatica sono nel Piano regionale ma solo tra quelle solo di priorità secondaria. Il Pd cambi idea»

Incidente Glorie
L’incidente che ha visto coinvolto Giacomo Cavallini

Tanti, troppi  morti e feriti sulla Statale 16 da inizio 2018 ad oggi, con una ventina di scontri gravi che hanno provocato sei vittime nel tratto tra Camerlona-Mezzano-Glorie e due in quello tra Fosso Ghiaia e Mirabilandia.
A ricordare i numeri, il giorno dopo la tragedia in cui sono morte tre persone sulla Reale, è Alvaro Ancisi (consigliere di LpRa).  In questo scenario «ogni intervento preventivo sul posto, impiantistico, tecnologico o edilizio, utile a ridurne le cause, deve essere messa in campo subito, come chiesto anche dai residenti».

Per Ancisi, la soluzione strutturale è però una sola: la costruzione di due varianti dell’Adriatica, ad ampio raggio stradale, esterne a questi paesi, di cui il piano regolatore di Ravenna  ha pienamente identificato dal punto vista tecnico i tracciati: lunghi 9,82 chilometri tra Ravenna e Alfonsine e 3,65 tra Fosso Ghiaia e Mirabilandia.
«Trattandosi di strade statali, il primo passo perché vengano prese in considerazione è il loro inserimento nel Piano Regionale Integrato dei Trasporti dell’Emilia-Romagna (PRIT), da cui però, nella prima edizione del 1998, tuttora vigente, non sono mai state neppure nominate, nonostante le incessanti richieste della nostra lista civica».

Ora «con decisione tardiva della Giunta regionale, è stata inserita nella proposta di nuovo Prit la variante di Fosso Ghiaia, e, con un emendamento presentato dal Pd nella Commissione Territorio e Ambiente di venerdì scorso, quella di Mezzano. Il Pd ha invece bocciato gli emendamenti, proposti da Lista per Ravenna e presentati nella stessa commissione dal consigliere regionale della Lega Nord Pompignoli, relatore del Prit in sede di istruttoria di commissione, che in sostanza sono identici sia per Fosso Ghiaia che per Mezzano), salvo richiedere che siano con priorità 1, cioè fattibili entro il 2025». Quelli di priorità 2 scritti nel Prit – dice in sostanza Ancisi – è come se non esistessero.

Martedì il nuovo Prit sarà adottatoe e «Il Pd va incalzato perché ci ripensi, cosicché le varianti dell’Adriatica nel territorio ravennate entrino nel Prit5 sulla strada principale. Le tre parole “con priorità 1” vogliono dire: cerchiamo di fare al più presto perché la strada che attraversa Fosso Ghiaia, Camerlona, Mezzano e Glorie non si chiami più “omicida”».

«In città avremo sempre meno pini, ma il saldo degli alberi deve essere positivo»

Legambiente chiede ai Comuni più trasparenza e di rendere noti in anticipo i piani di abbattimento. Il dato: Ravenna tra le 17 città italiane con almeno un albero ogni quattro abitanti

Ravenna è tra le 17 città italiane che hanno almeno un albero ogni quattro abitanti. Lo dice l’ultima edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto annuale sulle performance ambientali delle città stilato da Legambiente in collaborazione con Il Sole 24 Ore. In altre parole le pagelle al verde pubblico che sopravvive tra l’asfalto. Nel dettaglio a Ravenna si contano 27 alberi ogni cento abitanti, al comando della classifica c’è Modena dove addirittura ci sono più alberi che residenti (108 ogni 100).

Lorenzo Mancini, esponente della sede regionale dell’associazione ambientalista, parte da questi numeri per una riflessione sulla situazione ravennate: «Se restiamo in Emilia-Romagna e guardiamo agli esempi di Modena ma anche di Rimini, con i suoi 33 alberi ogni cento abitanti, si vede che si può fare di meglio. Sarebbe interessante che i Comuni rendessero pubblici con anticipo i piani di abbattimento e ripiantumazione sia per vedere il saldo che per facilitare il dialogo e magari valutare nel modo migliore dove realizzare gli interventi di compensazione nei casi di abbattimenti inevitabili. Sarebbe fondamentale avere un saldo positivo tra alberi tolti e alberi piantati».

Al momento le norme dispongono la necessità di ripiantumare ma non c’è un saldo minimo da garantire e nemmeno è obbligatorio dove: «In alcuni casi però sarebbe opportuno non perdere la presenza del verde in alcuni punti». È il caso recente dei pini in via Maggiore: «Una perizia del Comune ha valutato che alcune piante erano pericolanti e sono state abbattute. Magari si poteva aspettare fine luglio per la nidificazione. Come Legambiente abbiamo chiesto che si intervenga mettendo a dimora altre piante di altre essenze che danneggino meno l’asfalto». Le radici superficiali del pino domestico, albero nel dna ravennate, sono infatti spesso causa di spaccature e buche nelle strade. Un po’ alla volta li vedremo sparire e sostituiti? «Il pino è molto identitario per Ravenna, c’è anche una questione affettiva. Ma non ha caratteristiche adatte per convivere con il contesto urbano. Può darsi che nel tempo se ne vedranno meno in certi punti, l’importante è che siano altre essenze ad assolvere la funzione di verde urbano».

A volte può succedere che questa funzione la assolva un’area non proprio pensata per questo scopo. È quanto accaduto in via Nizza: un lotto di verde senza attrezzature per la fruizione è diventato una risorsa per i cittadini del quartiere Nullo Baldini. Oltre duemila le firme raccolte dalla petizione che chiede di non ridurre quello spazio per costruire una scuola nuova: «Legambiente invita sempre a privilegiare il riutilizzo prima di costruire del nuovo e la legge regionale va nella stessa direzione del consumo suolo zero. Per questo è meglio valutare prima se riqualificare l’ex scuola infermieri in via Palestro, pensando anche una viabilità che non necessariamente debba consentire di arrivare con l’auto sul cancello…».

Spadoni si aggiudica all’asta il Molino Lovatelli di Borgo San Rocco

Lo storico edificio del XIII secolo acquisito dall’azienda che sta riqualificando il mercato coperto in centro storico. Acquisizione per 650mila euro

Molino Lovatelli
Molino Lovatelli (foto Fai)

Molino Spadoni si è aggiudicato all’asta il complesso dello storico Molino Lovatelli che si trova a Ravenna nel Borgo San Rocco. La nuova proprietà scrive in una nota che l’edificio non ha per il momento una destinazione d’uso definitiva. L’acquisto è stato effettuato nell’ottica di sottrarre all’abbandono un molino che risale al XIII secolo. Molino Lovatelli era all’asta ed è stato aggiudicato al nono tentativo, alla cifra di 650mila euro.  Per ora Molino Spadoni resta concentrato sull’apertura del Mercato Coperto, non appena l’impresa incaricata dei lavori terminerà l’intervento, e su tutte le altre attività poste in essere.

La presenza della struttura è documentata fin dal 1237 e utilizzava come fonte di energia le acque del canale del Molino, che derivava dal fiume Montone e che congiungeva trasversalmente quest’ultimo con il fiume Ronco. Lo slargo di fronte all’edificio rimane testimonianza dell’antica presenza del bacino di raccolta delle acque che, attraverso tre grandi voltoni, defluivano dal molino in prosecuzione del canale Molino.

Tragedia sulla Reale: auto contro un trattore, muoiono tre persone

Le vittime: un 72enne è morto insieme ai due figli: una ragazza e un ragazzo di poco più di trent’anni

RAVENNA 29/06/2019. SCONTRO FRONTALE FRA UN’ AUTO ED UNTRATTORE. E’ Di Tre Morti Il Bilancio Provvisorio Di Un Incidente Stradale Accaduto Poco Dopo Le 15 A Glorie Di Mezzano In Provincia Di Ravenna

La Reale è di nuovo teatro di un grave incidente che questa volta è costata la vita a tre persone. Le vittime sono il 72enne Walter Cembali, residente ad Alfonsine, e i suoi due figli: la 34enne Federica Cembali e il 32enne Roberto Cembali. Vivevano nel Forlivese. Illeso il conducente del trattore, un 27enne.

L’incidente è avvenuto alle 15 a Glorie di Mezzano, all’incrocio con via Ferrovia: le tre persone morte erano a bordo di una Punto che per motivi in fase di ricostruzione dalla polizia stradale si è scontrata con un trattore che proveniva dalla parte opposta. L’utilitaria stava viaggiando da Ravenna a Mezzano. Sul luogo dell’incidente il 118 che si è portato in zona con elisoccorso e ambulanze, oltre ai vigili del fuoco e la polizia stradale. Per le tre persone a bordo della macchina non c’è stato nulla da fare. La strada è rimasta chiusa dalle 15 alle 19 per permettere i rilievi e sgombrare la sede stradale dai mezzi pubblici.

Nel pomeriggio flash mob in piazza del Popolo a favore della Sea Watch

A convocarlo su Facebook Andrea Maestri (Possibile) dopo l’arresto della capitana Carola Rackete

Italy Europe Migrants

Flash mob in piazza del Popolo alle 18.30 a favore della Sea Watch e della capitana Carola Rackete che è stata arrestata questa notte per aver attraccato a Lampedusa contro il parere del governo. L’appelle alla cittadinanza, lanciato su Facebook dal profilo dell’avvocato ravennate Andrea Maestri, ex deputato di Possibile: «Resistiamo insieme! Insieme manifestamoci! Per la pace, i diritti umani, la solidarietà, la Costituzione, lo Stato di diritto. Con le magliette rosse per i diritti umani».

 

 

Lelj non rinnova il contratto: si separano le strade del Ravenna Fc e del difensore

Calcio C / La società giallorossa: «la volontà da parte nostra era di dare continuità al gruppo che in questi anni ha trascinato la squadra verso risultati sempre più entusiasmanti. Ciò nonostante nella trattativa ha prevalso la volontà di Tommaso di affrontare nuove sfide professionali»

Lelj Renate
Il 34enne difensore Tommaso Lelj lascia il Ravenna

Si separano le strade del Ravenna Fc e di Tommaso Lelj, con il contratto del difensore trentaquattrenne che giungerà a naturale scadenza il 30 giugno, non venendo più rinnovato. Come scritto in una nota della società, «la volontà da parte nostra era di dare continuità al gruppo che in questi anni ha trascinato la squadra verso risultati sempre più entusiasmanti, come testimoniato anche dai recenti rinnovi contrattuali ad altri “senatori”. Ciò nonostante nella trattativa ha prevalso la volontà di Lelj di affrontare nuove sfide professionali». Il club giallorosso, esprimendo gratitudine per l’impegno sempre profuso dentro e fuori dal campo, augura a Tommaso «i migliori auguri per il proseguimento della carriera».

All’avvio della nuova stagione sportiva il Ravenna riparte con rinnovate ambizioni e motivazioni nell’allestire una squadra che possa ripetere i recenti risultati sportivi. Mantenendo come punto fermo il rispetto del modello aziendale che ha contraddistinto la gestione societaria fino a questo momento e che ha riportato la città nell’élite del calcio italiano.

Via ai lavori di manutenzione negli edifici scolastici: interventi per 4,468 milioni

L’interventi più costoso a Lido Adriano dove prosegue la costruzione della nuova scuola media capace di 12 aule e dotata di una palestra regolamentare per il basket e una tribuna da 90 posti

Scuola Elementare Bambini GenericaArriva l’estate e le scuole si svuotano di alunni: è il periodo migliore per realizzare lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, adeguamento o strutturali negli edifici scolastici che lo richiedono. Il valore complessivo degli interventi previsti quest’anno ammonta a 4.468.200 euro. L’intervento più consistente è a Lido Adriano dove prosegue la costruzione della nuova scuola secondaria di primo grado (scuola media), capace di 12 aule e dotata di una palestra regolamentare per il basket e una tribuna da 90 posti. È prevista l’apertura delle aule in settembre, mentre entro l’anno sarà terminata la palestra. Il costo dei lavori è di tre milioni e mezzo di euro. Sono poi tante le scuole, in città, nel forese e al mare, interessate da cantieri di manutenzione straordinaria e adeguamento.

Nella primaria (elementare) Moretti a Punta Marina Terme è prevista la prima parte dei lavori per l’adeguamento sismico della palestra e per quello alle norme di prevenzione incendi (250mila euro); a Mezzano, nella scuola secondaria di primo grado, sono in corso lavori per l’adeguamento alle norme di prevenzione incendi e alla installazione di un ascensore (200mila euro); la scuola primaria Torre in via Pavirani è interessata dalla posa di frangisole elettrificati (51mila euro) mentre alle scuole secondarie di primo grado Novello di piazza Caduti e Randi di via Marconi sono in corso lavori di rifacimento delle pavimentazioni sportive nelle palestre e di adeguamento delle attrezzature sportive (82.500euro); al Pettirosso, scuola d’infanzia a Porto Fuori, è previsto il rifacimento della copertura (93.700 euro) mentre a Castiglione, nella scuola secondaria di primo grado, è in corso il rifacimento dei servizi igienici (63mila euro); rifacimento parziale degli intonaci e tinteggiatura dei locali riguardano le scuole dell’infanzia Le Ali (38mila euro) e G. A. Monti (50mila euro); all’asilo nido Darsena in via Capodistria si sta provvedendo alla riparazione dei pilastri e alla ripresa dei calcestruzzi (27mila euro); è in corso di rifacimento il manto di copertura della scuola dell’infanzia di Madonna dell’Albero (52mila euro). Infine sono previsti interventi di adeguamento antincendio al nido di Marina di Ravenna, nella scuola dell’infanzia Il Piccolo Principe di San Pietro in Vincoli, nelle primarie Mameli di Marina di Ravenna, Torre, Cavina di Porto Fuori, Martiri del Montone di Roncalceci e nell’istituto musicale Verdi (61mila euro complessivi).

Papilloma virus, estesa la possibilità di vaccinarsi alle giovani fino a 26 anni

Il vaccino potrà essere somministrato in concomitanza della prima chiamata per lo screening del tumore del collo dell’utero

La profilassi anti-papilloma virus, già di routine per gli adolescenti di entrambi i sessi a partire dagli undici anni di età, viene estesa – gratuitamente – anche alle giovani donne fino a 26 anni,mai vaccinate in precedenza. Lo ha deciso la Giunta regionale, rafforzando il proprio impegno per la tutela della salute delle persone grazie alle vaccinazioni. In questo caso per prevenire l’infezione da Papillomavirus Umano (Hpv), causa di tumore alla cervice dell’utero e di altri tumori dell’apparato genitale maschile e femminile. Grazie al provvedimento adottato, si amplia la platea dei possibili destinatari.

«Questo è un nuovo e importante passo in avanti nell’ambito delle politiche di prevenzione sanitaria- spiega Sergio Venturi, assessore alle Politiche per la salute- che ha come obiettivo quello di contrastare con efficacia le patologie causate dal virus Hpv, riducendone la circolazione. Nel piano vaccini della nostra Regione contro le infezioni da Papilloma virus- aggiunge l’assessore- la strategia adottata in un primo tempo è stata quella di vaccinare le ragazze in età precoce per intervenire prima dell’inizio dell’attività sessuale e, successivamente, quella di introdurre la vaccinazione attiva anche per i maschi. Ora estendiamo la gratuità del vaccino ad una platea più ampia per consentire una protezione anche in età più elevata contro il rischio di lesioni che possono trasformarsi in tumori».

Il vaccino potrà essere somministrato in concomitanza della prima chiamata per lo screening del tumore del collo dell’utero. Rientrano nell’ampliamento della copertura vaccinale gratuita anche le donne che abbiamo subito recenti trattamenti per il trattamento delle lesioni Hpv correlate, per ridurre il rischio di possibili recidive. Infine, la gratuità di questa vaccinazione è stata estesa anche alle persone che debbano svolgere terapie con immunomodulatori e immunosoppressori.

I dati della copertura vaccinale regionale per Hpv, aggiornati al 31/12/2018 e raccolti dall’Anagrafe vaccinale regionale, mostrano per i diversi anni di nascita che hanno goduto dell’offerta attiva e gratuita (a partire dalle ragazze nate nel 1997) una percentuale che si aggira tra il 75 e l’80%. Per i ragazzi dodicenni nati nel 2006 (primo anno di estensione del vaccino anche ai maschi) l’adesione alla prima dose del ciclo vaccinale in Emilia-Romagna è stata alta (67,4%) e circa il 32% ha già completato il ciclo.

Anche le percentuali riferite dal ministero della Salute (aggiornamento al 31/12/2017) confermano il buon livello di copertura raggiunto in Emilia-Romagna, che si colloca tra i primi posti a livello nazionale per la vaccinazione contro l’Hpv nelle dodicenni. Prendendo in considerazione i dati riferiti alle bambine nate nel 2005 (la vaccinazione delle nate nel 2006 è ancora in corso), la percentuale di vaccinate in regione era del 71,01%, in Italia del 49,92%. /Ti.Ga.

Maratona di Ravenna, domenica 30 giugno termina il secondo step per iscriversi

Podismo / Ancora pochi giorni per poter poter partecipare a un prezzo agevolato alla 42 km e alla “mezza” in programma il 10 novembre

Maratona 2018 Partenza
La partenza della scorsa edizione della Maratona di Ravenna

È fissata per domenica 30 giugno la data entro la quale sarà possibile iscriversi a prezzo super agevolato alla 42,195 km della Maratona di Ravenna Città d’Arte, così come alla Mezza Maratona da 21,0975 km, le due gare che partiranno in contemporanea da Via di Roma, nei pressi del MAR, alle ore 9.30. Entro il 30 giugno tutti i runner potranno effettuare l’iscrizione alla Maratona a 42 euro, quota davvero conveniente per un evento di caratura internazionale come quello del prossimo autunno. Dal 1° luglio la quota passerà a 47 euro e resterà tale fino al 30 Settembre. Dal 1° ottobre ulteriore step a 53 euro fino al 5 novembre. Le iscrizioni rimarranno poi chiuse nelle giornate di mercoledì 6 e giovedì 7, prima dell’apertura dell’Expo Marathon Village, la grande tensostruttura espositiva creata in occasione dell’evento nei giardini Pubblici di Ravenna dietro la Loggetta Lombardesca. All’interno dell’Expo, aperto da venerdì 8 a domenica 10 novembre, sarà data l’ultima opportunità per iscriversi fino a pochi minuti prima del via a 65 euro. Discorso similare per la Mezza Maratona con la quota attuale di 28 euro prevista fino al 30 giugno. Dal 1° luglio si salirà a 33 euro e dal 1° ottobre a 36 euro. Iscrizione all’Expo Marathon Village dall’8 al 10 novembre a 40 euro.

Il pacco gara di Maratona di Ravenna Città d’Arte e Mezza Maratona conterrà la t-shirt ufficiale della manifestazione griffata Joma e numerosi altri prodotti e gadget. Per tutti gli iscritti che taglieranno il traguardo è prevista poi la meravigliosa medaglia in mosaico realizzata a mano con l’originale tecnica bizantina nei laboratori di Annafietta Mosaicisti in Ravenna. Una vera opera d’arte che caratterizza da nove anni la manifestazione, non acquistabile e riservata solamente ai finisher, ovvero coloro che porteranno a termine la gara alla quale hanno scelto di prendere parte.

Per quanto riguarda la Martini Good Morning Ravenna, manifestazione non competitiva da 10,5 km che partirà sempre domenica 10 novembre ma alle ore 9.45 circa, la medaglia è riservata solamente ai primi tremila iscritti a questo evento con quota a 15 euro fino al 5 novembre. Le iscrizioni alla Martini Good Morning Ravenna rimarranno comunque aperte anche dopo il superamento dei primi tremila iscritti senza nessun limite, pur senza medaglia in mosaico, e per tutti è previsto un ricco pacco gara comprensivo anche di t-shirt ufficiale Joma. Sono previste inoltre di iscrizione agevolate per società sportive e gruppi composti da almeno dieci persone. Tutte le informazioni a questo riguardo, come per qualsiasi altro dettaglio, sono consultabili sul sito web maratonadiravenna.com.

Da evidenziare inoltre le quote previste attualmente per chi sceglie di iscriversi sia a Maratona di Ravenna che a Ravenna Park Race, il trail in programma il 15 settembre nel Parco del Delta del Po quale assoluta novità per la stagione 2019 di Ravenna Runners Club. Fino al 15 agosto il pacchetto Maratona + Park Race sarà disponibile a 60 euro, mentre Mezza Maratona + Park Race a 43 euro. Quote da tenere in considerazione anche perché nel 2019 Ravenna ospiterà il campionato italiano Fidal di Maratona sia per la categoria Assoluti che per quella Master, un grande riconoscimento concesso a Ravenna Runners Club dalla Federazione italiana Atletica Leggera che ha scelto il capoluogo romagnolo quale sede di assegnazione del titolo tricolore per ben quattro volte negli ultimi cinque anni.

Polizia municipale: giro di vite contro i camper, 8 sanzioni per campeggio abusivo

Cinque pattuglie impiegate sul litorale tra Marina di Ravenna e Lido di Dante. Staccate multe per 800 euro

CamperLa polizia locale di Ravenna, ha effettuato controlli nelle località balneari per verificare il rispetto dell’ordinanza sindacale con la quale si vieta il campeggio abusivo su area pubblica senza preventiva autorizzazione.

Nella circostanza sono state impiegate cinque pattuglie le quali hanno effettuato controlli presso le località di: Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Lido Adriano e Lido di Dante. Durante il servizio, conclusosi in tarda serata, sono stati controllati diversi camper e complessivamente sono state otto le sanzioni elevate per un totale di 800 euro.

L’area verde di via Nizza è salva, la scuola si farà altrove

Si lavora a un’ipotesi alternativa ai cittadini. E il parco di via Agro Pontino è destinato ad ampliarsi

Parco Via Nizza Foto 2Una petizione che in pochi giorni ha superato le duemila firme e un intero quartiere che si mobilita per evitare di perdere un’area verde in cui il Comune anni fa aveva previsto di costruire una scuola. Una questione che è diventata rapidamente anche politica perché la battaglia per salvare il parco è stata indetta pure dall’opposizione con Lista per Ravenna in testa, con prese di posizione anche di Ravenna in Comune. E per la quale si è mossa, neanche a dirlo, anche Legambiente. E che ora potrebbe avere un finale a lieto fine. Siamo al cosiddetto “villaggio Nullo Baldini” e più precisamente in via Talamone dove un riquadro di verde di oltre 5mila mq era rimasto vergine dall’edificazione (vedi foto satellitare). Qui un vecchio piano urbanistico prevedeva la possibilità di dedicarne una parte alla realizzazione di un scuola. E l’Amministrazione comunale è decisa a realizzare nel breve periodo proprio una scuola, finanziata per i due terzi del quasi milione di euro da fondi europei gestiti dalla Regione. «In quell’area – ci spiega il sindaco De Pascale – ci sono tre asili nido che hanno bisogno di importanti lavori di adeguamento sismico, lavori che ne comporterebbero la chiusura. Per questo abbiamo pensato di realizzare un complesso nuovo. A chi dice che c’è un calo demografico che quelle necessità potrebbero essere superate, rispondo che mantenere i posti di asili nido a fronte di un calo delle nascita significa aumentare la copertura di posti rispetto alla popolazione in quella fascia di età, uno dei nostri obiettivi da sempre. E poi si tratterebbe di organizzare meglio l’offerta sulla scuola materna pubblica». Dunque la scuola serve, ma forse non deve necessariamente sorgere su via Talamone. «Gli uffici correttamente hanno per prima individuato l’area prevista dal piano regolatore, ma poi sulla base anche di alcune riflessioni emerse in queste settimane abbiamo studiato anche soluzioni alternative che non includano quell’area. Per quanto l’intervento non avrebbe occupato più di un quinto del lotto». Appare quindi chiaro ormai che l’area di via Talamone non solo sia salva, ma possa aspirare in un futuro nemmeno troppo remoto a diventare addirittura un vero parco con tanto di arredi. Quale sia il “piano b” del sindaco lo si scoprirà all’incontro a breve con i cittadini promotori della petizione. Si dovrebbe trattare di un’area in zona oggi non fruibile al pubblico, ma di certo non del recupero auspicato di alcuni dell’ex scuola infermieri che sorge dentro il parco di via Agro Pontino. «Il recupero di strutture per farne scuole – spiega il sindaco – è quanto mai complicato per ragioni di sicurezza sismica i cui standard sono al massimo. Non è come riconvertire un edificio per uso uffici o appartamenti». A questo si aggiunga che l’ex scuola infermieri è oggi accessibile solo da una strada chiusa e presenta quindi una viabilità complessa. Ma il futuro di quella struttura immaginato dall’Amministrazione non dovrebbe certo scontentare gli ambientalisti: l’edificio dovrebbe infatti essere raso al suolo per un ampliamento del parco in cui sorge.

Ricercato per tentato omicidio in Germania, arrestato mentre lavorava al porto

Si tratta di un 22enne. Arresto anche per un 39enne senza fissa dimora che non aveva scontato una pena del 2012

PoliziaDue arresti della Polizia di Stato a Ravenna, oggi venerdì 28 giugno. In mattinata infatti è stato arrestato un 22enne cittadino rumeno in esecuzione a un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità tedesche. Recentemente la sala operativa S.I.Re.N.E. del Ministero dell’Interno, che funge da collegamento tra le autorità giudiziarie e di polizia di un paese con i corrispettivi degli altri stati Schengen, ha informato gli investigatori della Squadra Mobile di Ravenna, circa la presenza in questa provincia della persona ricercata. L’indagine si è conclusa nella tarda mattinata odierna, quando tre investigatori della Squadra Mobile dopo essersi camuffati da operai, hanno rintracciato ed arrestato l’uomo mentre stava lavorando in una banchina del porto San Vitale. Il 22enne, che non ha opposto resistenza all’arresto, è accusato dall’Autorità Giudiziaria tedesca di tentato omicidio in concorso, reato commesso nel febbraio del 2017 in Germania nella città di Mülheim, quando, nel corso di una rapina in abitazione compiuta con la complicità di due uomini, di cui uno già arrestato in Germania e l’altro il 25 giugno scorso a Roma, ha ferito gravemente la vittima colpendola con un colpo d’ascia al capo.

Un 39enne originario dell’Ucraina, in Italia senza fissa dimora, è stato invece arrestato per i reati di furto aggravato e possesso di un documento di identificazione -valido ai fini dell’espatrio- contraffatto di cui era stato dichiarato colpevole nel 2012 a Porto Corsini ma si era poi reso irreperibile costringendo così i giudici dell’esecuzione a revocare il beneficio concesso e ripristinare l’ordine di esecuzione della pena di undici mesi che ora dovrà scontare.

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