Calcio B femminile / La ex giocatrice di Lugo, Imola, Cervia e Ravenna rivestirà il ruolo di responsabile del vivaio giallorosso: «E’ un progetto ambizioso al quale sono convinta di potere dare un contributo importante»
Il nuovo responsabile del settore giovanile del Ravenna Women, Alessandra Ghirardelli
Il Ravenna Women continua nell’opera di costruzione delle basi per un progetto solido, duraturo e di prospettiva. Dopo l’insediamento del direttore generale Sollima si aggiunge un altro tassello all’organigramma societario. Scende in campo infatti Alessandra Ghirardelli, che occuperà un ruolo di assoluto rilievo nello scacchiere giallorosso, quello di responsabile del settore giovanile femminile.
La neo-dirigente ha alle spalle una lunghissima carriera da giocatrice sempre ad alto livello, avendo giocato sia in B che in A con la maglia del Lugo con la quale ha vinto anche una Coppa Italia, prima di passare a Imola, Cervia, Ravenna. In seguito ha passato un’esperienza anche come allenatrice di settori giovanili maschili e ora è pronta ad affrontare con la consueta determinazione anche la nuova avventura. «E’ un compito difficile – spiega – ma sono molto stimolata. Sono convinta che ci sia la possibilità di creare qualcosa di nuovo ed entusiasmante. E’ un progetto ambizioso al quale sono convinta di potere dare un contributo importante. Credo che Ravenna sia un terreno molto fertile per il calcio femminile: negli ultimi mesi ho fatto attività promozionale nelle scuole e ho avuto riscontri molto positivi. Al di là del calcio è importante il lavoro che può essere fatto a livello emotivo e di crescita delle ragazze: sono i valori basilari dello sport».
Grande visibilità al calcio femminile viene data anche dalla partecipazione al mondiale della nazionale, uno sport che in Italia però ha sempre vissuto un alone stereotipato: «Può essere un anno importante per lo sviluppo di questo sport in Italia. Oramai non è più considerato un ghetto dove a calcio giocavano solo le ragazze più mascoline, anzi i tempi sono maturi per avere più apertura mentale. Al riguardo posso dire di essere un esempio, avendo sempre giocato a calcio, ma riuscendo a coniugare anche una vita “normale”: mi sono sposata, ho avuto un figlio, una famiglia. Non è quindi uno sport che precluda qualcosa, anzi tutt’altro».
Tra acrobazie, musica e comicità, seguendo le orme del Cirque Bidon. A Faenza dal 7 al 16 giugno, con spettacoli anche sui migranti
Una scena di “Panikommedia”
La grande ispirazione è il Cirque Bidon, «ma loro sono organizzati in modo gerarchico, il nostro è un vero collettivo orizzontale». A parlare è Andrea “Biondo” Niccolai, tra i fondatori del Circo Paniko – atteso dal 7 al 16 giugno al complesso Ex Salesiani di Faenza – tra le prime compagnie di circo contemporaneo a essere nate in Italia, «la prima con il tendone», ci assicura. Un tendone da circo giallo con cui girano il mondo in un gruppo che va da un minimo di 10-15 persone, fino alla trentina di partecipanti alle riunioni plenarie. «Non siamo famiglie di giostrai, non siamo abituati a vivere in viaggio; lo facciamo, con circa 120 repliche in 12 città all’anno, ma capita spesso che qualcuno si fermi per poi raggiungere il gruppo in un altro momento o che qualcun altro faccia figli che poi quando crescono lo costringono a fermarsi un po’…».
Tutto è nato in maniera molto spontanea, «per cercare di fare altro piuttosto che lavorare o studiare all’università», nel 2009, da due gruppi di artisti di strada: «Uno ha fatto un viaggio in India su un ex autobus di linea appositamente “camperizzato”, da Perugia fino a New Delhi; l’altro in Grecia facendo un po’ di acrobatica sulle navi. Al ritorno abbiamo incontrato un artista francese che vendeva la sua tenda gialla e da lì tutto è cominciato, con il primo spettacolo a Barcellona, sull’onda dell’entusiasmo che in quel momento c’era all’estero attorno al mondo del cosiddetto circo contemporaneo».
Il collettivo Paniko unisce infatti numeri acrobatici, comicità e musica dal vivo, «ma da autodidatti, in maniera naif, con un taglio quasi sociale e l’obiettivo di riempire le piazze, lontano dai teatri dove invece si sta rinchiudendo oggi il circo contemporaneo, sempre più vicino al teatro contemporaneo, un po’ snob e altezzoso. Ecco, quello che ci differenzia dai colleghi è proprio ancora il nostro spirito piratesco, la tendenza a puntare più sull’atmosfera che sui virtuosismi tecnici, mantenendo poi una delle caratteristiche del circo, quella per cui ognuno fa un po’ di tutto e tutto è autocostruito, dai costumi agli attrezzi…».
Difficile tracciare un identikit del collettivo, con ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero («c’era un argentino, adesso ci sono una franco-spagnola, un danese, una ragazza dall’Uruguay…»), con Bologna che è forse la città in cui più spesso il gruppo fa base. Un po’ ovunque, invece, il successo è (quasi) assicurato. «In realtà facciamo date anche piuttosto sfigate – sorride Niccolai – però sì, solitamente abbiamo il tendone pieno e la gente entusiasta. Cerchiamo di coinvolgere i cittadini al nostro arrivo suonando come una banda in piazza prima degli spettacoli, facendo gli strilloni, con i volantini, ma a funzionare crediamo sia molto il passaparola». Come finanziamento, invece, solo il cappello a fine spettacolo. «Non partecipiamo a bandi pubblici, campiamo solo grazie alla gente e, a volte, al cachet dei festival che ci invitano, cercando di lasciare l’ingresso libero per far avvicinare tutti (anche se c’è una sorta di tariffario “fortemente” consigliato, ndr) e anche per questo motivo siamo forse la compagnia che meno lavora sulla creazione in senso stretto, siamo più legati all’improvvisazione perché principalmente non abbiamo tempo, troppo impegnati a cercare di campare con quello che raccogliamo, o a mettere via i soldi… In questo modo però il vantaggio è che lo spettacolo cambia molto da replica a replica, sulla base anche del pubblico». E qual è il pubblico di riferimento? «Tendenzialmente facciamo quello che piace a noi ma sempre cercando di rendere lo spettacolo accessibile. Quando siamo fortunati lo spettacolo è per tutti, proprio perché non è per nessuno…».
Una vita on the road è senza dubbio anche piena di aneddoti… «Mi viene in mente Pantelleria: avevamo portato per la prima volta un circo sull’isola e mentre stavamo smontando il tendone una donna eccentrica ci invitò a fare uno spettacolo privato per lei e i suoi ospiti, nella sua villa con piscina. Al momento di pagare però finì in acqua con tutti i contanti, che ci diede poi fradici. Li mettemmo ad asciugare stesi con le mollette, sembrava di essere veramente in un film di Kusturica…».
A Faenza il Circo Paniko porterà anche due nuove proposte: «Per la prima volta due ragazzi del collettivo porteranno uno spettacolo teatrale sotto la tenda, sul tema migranti. E poi ci sarà una collaborazione con Cinéma du Désert, progetto che porta il cinema nei paesi poveri, con proiezioni su un camion. Noi porteremo invece il monitor dentro il tendone e proietteremo documentari di viaggio, sempre sui migranti ma anche sul mondo dell’arte e del circo».
Aggiornamenti sugli spettacoli a Ravenna del Circo Paniko nel 2023
A Lugo arriva il Circo Paniko: sarà al Pavaglione dall’1 al 10 aprile 2023. Proporrà “Abracabaret”, spettacolo comico di circo contemporaneo che unisce i numeri più classici a quelli più sperimentali e di ricerca.
La star americana: «Felice di essere in Italia e suonare su un palco a due passi dal mare»
Nel tardo pomeriggio di giovedì 6 giugno La Campaza ha ospitato una star della musica mondiale, l’americana Anastacia, in procinto di suonare questa sera (venerdì 7) al Comacchio Beach Festival 2019 (prima di lei si esibiranno Bianca Atzei e i Geisha ).
Anche in questa sesta edizione il fil rouge sono educazione ambientale e sostenibilità e nella conferenza stampa che ha tenuto a Fosso Ghiaia la cantante americana ha dichiarato di sentirlo pienamente suo, e ha raccontato di essere la prima a prestare particolare attenzione all’ambiente, a partire dal suo quotidiano facendo lei stessa la raccolta differenziata.
Anastacia ha inoltre raccontato di essere molto felice di trovarsi in Italia in questa estate e di poter esibirsi su un palco a due passi dal mare; sarà infatti questo il suo primo concerto in questa location (il lungomare di Porto Garibaldi).
Con lei in conferenza anche Stefano Salvati, direttore artistico dell’evento, il sindaco di Comacchio Marco Fabbri, la consigliera regionale Marcella Zappaterra e Ted Tomasi, presidente di Visit Comacchio.
Anastacia, dopo aver risposto alle svariate domande dei giornalisti in maniera ironica e professionale, ha annunciato che le sue hit più famose non potranno certo mancare sul palco di Comaccchio, ma che proporrà anche due brani del suo nuovo album Evolution uscito a gennaio.
La serata a La Campaza si è conclusa insieme ad Anastacia e al suo staff con l’immancabile buffet attento alle tradizioni locali e non solo…
Grave un 28enne che era a bordo del veicolo insieme alle due vittime, tutti della provincia di Reggio Emilia
L’incidente sull’Adriatica in cui hanno perso la vita due ragazzi
Incidente mortale, nella notte tra giovedì e venerdì, a Cervia. Un quarto d’ora circa dopo la mezzanotte sulla Statale 16, poco prima dell’Hotel Infinity, nello scontro frontale tra un’auto e un camion hanno perso la vita un 26enne e un 30enne mentre un 28enne è stato condotto all’Ospedale di Cesena in codice tre, ossia di massima gravità.
Le due vittime dell’incidente, Matteo Paolini (a sinistra) e Francesco Rossi
Illeso il 60enne alla guida del camion. Le vittime sono della provincia di Reggio Emilia. Alla guida – i nomi sono riportati sulla testata Reggionline.com – si trovava il 30enne Matteo Paolini, ottico, di Borzano d’Albinea, morto sul colpo così come il 26enne Francesco Rossi (noto per giocare a calcio in Prima Categoria, nella Vianese, e per allenare una squadra di bambini), che si trovava nel sedile posteriore. Grave il loro amico che viaggiava nel sedile del passeggero, il 28enne Daniele Tagliani, compagno di squadra di Rossi (entrambi di Scandiano).
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con un’automedicalizzata e tre ambulanze, oltre ai Vigili del Fuoco, i Carabinieri e i Vigili Urbani.
Su Facebook il Comune e il sindaco di Cervia si dicono vicini a tutte le persone coinvolte.
Investimento in via Convertite con la riconversione di uno stabilimento per la produzione di biogas: userà i sottoprodotti della filiera agroalimentare. L’8 giugno open day con visite guidate e merenda
Dai sottoprodotti della filiera agroalimentare, i reflui delle attività di distillazione e della filiera agroindustriale, alla produzione di energia. Con un investimento di 9 milioni di euro la Caviro Extra, società dell’omonimo noto gruppo faentino, diventa il primo produttore di biometano avanzato da impianto agroindustriale in Italia. Il nuovo impianto nasce dalla riconversione del già esistente impianto di biogas in via Convertite a Faenza: è già in funzione con una capacità produttiva annua di 12 milioni di Nm3 di biometano, l’equivalente del rifornimento di 18mila vetture (stando alla comunicazione di Caviro che cita Quattroruote come fonte per i consumi medi di una utilitaria 1.400 di cilindrata che percorre 11.200 km annui). Il volume prodotto verrà immesso nella rete nazionale Snam.
Stamani, 6 giugno, la cerimonia del taglio del nastro con le autorità. Sabato 8 giugno invece l’evento di presentazione alla cittadinanza: un pomeriggio di festa dalle 15 all’Oasi delle Cicogne adiacente allo stabilimento. Il programma dell’open day prevede visite guidate al nuovo impianto e alla colonia delle cicogne faentine, con possibilità di vedere i nidi e i nuovi nati; intrattenimento musicale; giochi, animazione e gadget per i più piccoli; merenda per tutti.
La moderna tecnologia adottata per il nuovo impianto (un upgrading a Membrane) permette a Caviro Extra di ricavare due correnti in uscita, una di biometano ed una di CO2. Il gruppo fa sapere che sta lavorando per poter riutilizzare anche questa seconda componente in modo da evitare la sua immissione in atmosfera. Già sottoscritto un protocollo di intesa con un importante operatore del settore per il riutilizzo.
Oltre al biometano e alla CO2 c’è un terzo prodotto in uscita dai biodigestori faentini: i residui che rimangono dopo il processo di digestione, ricchi di sostanza organica pertanto un’ottima matrice per la produzione di ammendante, un fertilizzante naturale in agricoltura, andando di fatto a completare il processo di economia circolare.
«Con questo progetto la nostra realtà cooperativa continua sulla strada dell’innovazione e dell’apertura al cambiamento – sottolinea Carlo Dalmonte, presidente Gruppo Caviro -. Caviro Extra è una società ad alta densità di investimenti che negli anni hanno contribuito a farne un esempio di modernità e sostenibilità sia in Italia che all’estero. Il rispetto per l’ambiente è un tema a noi molto caro sul quale intendiamo impegnarci sempre di più, collaborando e seguendo le indicazioni delle istituzioni e sposando appieno gli obiettivi delineati dall’Onu nell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile del nostro pianeta».
«Il biometano in uscita dal nostro impianto è classificato come avanzato, in quanto realizzato dai sottoprodotti della filiera agroalimentare e quindi senza sottrarre terreno all’agricoltura per la produzione di colture adatte a diventare biogas – sottolinea Fabio Baldazzi, direttore generale Caviro Extra -. Ciò che entra nei nostri digestori sono i reflui delle attività di distillazione e della filiera agroindustriale del territorio (lattiero-casearia, dolciaria, alimentare ecc.) che vengono da noi depurati attraverso un processo di digestione anaerobica. Il gas in uscita dopo il processo di raffinazione è quindi più puro di quello tradizionalmente presente nella rete nazionale, in quanto privo di idrocarburi di origine fossile».
I due stavano simulando una lotta e il genitore impugnava una mazza da baseball giocattolo, il minorenne invece ha afferrato un coltello da cucina e lo ha colpito al petto. A luglio il processo in abbreviato dall’esito già segnato
La perizia di uno psichiatra ha stabilito che il 14enne che uccise il padre 50enne con una coltellata durante un gioco il 3 gennaio scorso a Cervia non era capace di intendere e volere al momento dell’accaduto. La circostanza, che si apprende dalle pagine de Il Resto del Carlino di oggi, avrà inevitabilmente un peso sull’accusa di omicidio volontario pluriaggravato a carico del minorenne: il processo in abbreviato si terrà a luglio, i giudici saranno chiamati a valutare la pericolosità sociale del ragazzino che si trova ancora nella struttura dove è stato portato dopo la tragedia.
Il 14enne soffre da tempo di disturbi psichici ed è seguito da un medico ma non aveva mai manifestato atteggiamenti violenti. Padre e figlio quella sera stavano simulando una lotta e il genitore impugnava una mazza da baseball giocattolo. L’adolescente afferrò un coltello da cucina e colpì l’uomo al petto sotto gli occhi della madre. Erano le 22 passate da poco, la morte arrivò quattro ore dopo in ospedale.
In manette una 50enne per resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha convalidato l’arresto e rinviato l’udienza a luglio
Prima ha tentato la fuga a piedi e quando è stata bloccata ha provato a mordere un’agente della polizia municipale che la stava trattenendo. Una 50enne cinese residente a Milano, massaggiatrice abusiva sulla spiaggia di Lido Adriano, è stata arrestata ieri 5 giugno per resistenza a pubblico ufficiale.
La donna è stata trovata ad esercitare l’attività irregolare sull’arenile e quando è stata bloccata la sua fuga non ha voluto declinare le proprie generalità né fornire un documento di identità e soggiorno. Durante le fasi di accompagnamento per l’identificazione si è gettata a terra, scalciando e opponendosi energicamente, tentando anche, senza riuscirvi, di mordere una delle agenti operanti, mentre l’altro agente ha riportato una lesione al polso che il pronto soccorso ha giudicato guaribile in sette giorni.
Sorrisoni e sguardi ammiccanti senza mai parlare accanto al fantomatico controllore della regolarità della gara surreale del programma “Realiti”. La 29enne partecipò al Gf del 2014 e posò nuda per la rivista spagnola Interviù nel 2016
L’occhiale da vista da tenere per la stanghetta e far roteare c’era, la camicetta bianca aderente pure e la minigonna nera certo che sì: non mancava nulla a Veronica Graf, 29enne originaria di Faenza, per impersonare la figura della segretaria sexy dell’immaginario collettivo a metà fra porno-chic e B-movies all’italiana. E quello è il ruolo che ricopre a “Realiti”, il nuovo programma condotto da Enrico Lucci su Rai2 a partire da ieri sera, 5 giugno (in onda ogni mercoledì alle 21.20).
Per la precisione la modella, tra i concorrenti al Grande Fratello del 2014, è la segretaria del fantomatico notaio, un personaggio fittizio che condisce il programma condotto dalla ex Iena con il solito sarcasmo sfornando un incrocio tra satira politica, critica agli atteggiamenti distorti del mondo social e ironia sulla televisione. E come vuole lo stereotipo di bella senza favella, la bionda non ha proferito parola: si è limitata a sorridere ammiccante nelle inquadrature a lei dedicate. Nell’ultimo periodo dal suo profilo Instagram (83mila follower) aveva annunciato un imminente lavoro su Rai2, senza dettagli espliciti.
Quando arrivò alla tredicesima edizione del Gf – dove restò appena 14 giorni – si presentò con un curriculum che citava due puntate a Lucignolo su Italia Uno con le “Lezioni di sesso” del pornoattore Franco Trentalance e un ruolo da “Coniglietta di Playboy”. Nel 2016 fu a un passo dall’ingresso nella versione canadese del Grande Fratello ma è in Spagna che fece il botto posando nuda per la rivista iberica Interviù. Nel 2018 ha lanciato Indomabile, una linea di costumi da mare. Oggi vive di fatto quasi stabilmente a Ibiza come ama raccontare spesso da Instagram e ora ha aggiunto un nuovo tassello alla saga dei ravennati in tv.
Per il comico e fondatore del Movimento 5 Stelle un passaggio fugace allo stabilimento balneare di Massimo Casanova, di recente eletto al Parlamento Europeo con la Lega di Salvini
Beppe Grillo al Papeete Beach di Milano Marittima. Il titolare Massimo Casanova è stato eletto al Parlamento Europeo con la Lega
Toccata e fuga stamani, 6 giugno, al bagno Papeete Beach di Milano Marittima per Beppe Grillo. Il comico e fondatore del Movimento 5 Stelle si è fermato sulla spiaggia del noto stabilimento per un pranzo con amici. O almeno è questo quanto si è potuto apprendere. Il Papeete è già da tempo agli onori delle cronache politiche perché frequentato abitualmente dal vicepremier Matteo Salvini e il titolare, Massimo Casanova, ha appena conquistato l’elezione al Parlamento europeo proprio con la Lega.
Al Pala De Andrè dal 23 agosto all’8 settembre. Il segretario provinciale Barattoni: «Siamo orgogliosi di aver dimostrato che la partecipazione è un valore, che la politica si fa insieme e ogni contributo è importante»
Un momento della festa dell’Unità nazionale a Ravenna
La Festa nazionale dell’Unità organizzata dal Partito democratico torna a Ravenna per il secondo anno consecutivo. Appuntamento nell’area del Pala De Andrè dal 23 agosto all’8 settembre, con la conclusione affidata al segretario Nicola Zingaretti.
Il Pd ha deciso quindi di ripetere la scelta fatta nel 2018 quando la kermesse dei dem per tre settimane propose dibattiti, presentazioni di libri e confronti pubblici con ospiti anche internazionali e grande affluenza di pubblico. Da Ravenna passarono, tra gli altri, la seconda e terza carica dello Stato, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone, Pepe Mujica, l’ex premier Matteo Renzi, deputati e senatori, sindaci e amministratori locali, intellettuali, giornalisti e opinionisti delle più importanti testate nazionali.
Comprensibile la soddisfazione di Alessandro Barattoni, segretario provinciale: «L’anno scorso siamo stati insieme per diciotto sere, ci siamo confrontati sulla nostra idea di politica, ci siamo seduti a tavola e ci siamo divertiti. Abbiamo chiuso la festa con un patrimonio ancora più grande di generosità, di sentimenti, di passioni e di valori che appartengono al Partito Democratico e a un’intera comunità. Siamo orgogliosi di aver dimostrato che la partecipazione è un valore, che la politica si fa insieme e ogni contributo è importante perché il partito è di tutti e vive con il sostegno di tutti. Anche quest’anno siamo pronti per accogliervi con grandi concerti, incontri e ottima cucina. Sarà una bellissima esperienza, una grande festa popolare».
Paolo Calvano, segretario del Pd Emilia-Romagna, ringrazia il segretario Zingaretti e tutta l’organizzazione nazionale «per aver posto nuovamente fiducia nelle nostre capacità: per tutto il Pd regionale è motivo di grande orgoglio e felicità». Calvano promette che si faranno trovare pronti «affinché la festa sia un grande momento di incontro e di confronto, democratico e partecipato e di popolo, per rafforzare ulteriormente il Pd e costruire l’alternativa a questo Governo. Ripartiamo da Ravenna, ripartiamo dall’Emilia-Romagna».
Anche il sindaco Michele de Pascale si unisce al coro: «Un’ulteriore conferma che, come dimostrato dalle recenti elezioni amministrative, il centrosinistra del nostro territorio rappresenta un modello nazionale di riferimento per unità, apertura al civismo, partecipazione e accoglienza.
Come hanno comprovato le tante occasioni mediatiche e i numeri di presenze riscontrati lo scorso anno, la Festa a Ravenna rappresenterà anche una positiva occasione di visibilità nazionale e di incoming per tutta la città».
Interrogazione in Regione. La replica dell’Ausl: nei codici di massima gravità in cui è necessario un medico viene inviata sempre anche un’ambulanza così da garantire un team di soccorso completo
«Nelle province di Forlì-Cesena e Rimini l’equipaggio dell’automedica è formato da un infermiere e un medico, mentre a Ravenna è costituito da un autista e un medico». A intervenire sulla composizione dell’equipaggio delle automediche del 118 dell’Ausl Romagna, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, è la Lega. Nell’atto ispettivo si evidenzia che «la normativa regionale parla, per i requisiti organizzativi del personale, della presenza di un medico e di un infermiere sul luogo dell’intervento dell’automedica». Il Carroccio chiede alla giunta Bonaccini di intervenire per garantire anche ai cittadini del Ravennate le stesse condizioni dei vicini di casa.
La replica arriva a stretto giro di posta dalla direzione aziendale dell’Ausl: «A prescindere dal modello organizzativo adottato, che in questo caso presenta alcune differenze territoriali, il servizio finale offerto agli utenti è il medesimo, rispettando in questo un ovvio principio di equità di trattamento di tutti i cittadini romagnoli. Questo appare chiaro se si pensa a come concretamente si svolge un servizio di soccorso in emergenza sul territorio del Ravennate: nel caso di codice di maggiore gravità, o comunque laddove sia appropriata la presenza del medico, la centrale operativa Romagnasoccorso invia sempre sia un’autoambulanza, il cui equipaggio è composto da autista soccorritore e infermiere, sia un’auto medicalizzata, con autista soccorritore e medico a bordo. Risulta evidente pertanto che in tutti i casi in cui interviene il medico, questi è sempre assistito, nel caso, da un infermiere, in modo che il team assistenziale sia il più appropriato ovunque, indipendentemente dal tipo di organizzazione adottato».
In totale 86 proiezioni e quattro incontri con registi e attori. Prologo il 6 giugno con una serata dedicata alle colonne sonore
Per il 35esimo anno a Bagnacavallo torna l’Arena delle Cappuccine, la rassegna estiva di cinema all’aperto nel parco di via Berti: da venerdì 7 giugno fino al 31 agosto 86 serate consecutive di proiezioni (56 film diversi con il 65 percento della programmazione dedicata a pellicole italiane ed europee) e quattro incontri con registi e attori. Si comincia con La casa dei libri di Isabel Coixet (qui il programma completo).
Prologo della rassegna giovedì 6 con “Colonne sonore al bar”, serata conviviale a ingresso gratuito: dalle 21.30 il dj Barnaba proporrà le colonne sonore italiane degli anni Sessanta e Settanta accompagnate dalle immagini dei film, una serata per riascoltare e celebrare la musica che ha reso indimenticabili alcune pellicole del cinema italiano.
La rassegna “Bagnacavallo al cinema” è gestita da Ivan Baiardi e Gianni Gozzoli del Cinecircolo Fuoriquadro per il Comune. Le proiezioni iniziano alle 21.30. Biglietti: intero 6 euro, ridotto 5 euro (fino a 18 anni, soci Libreria Alfabeta); tessera abbonamento 10 ingressi euro 40; ingresso ridotto il martedì per chi il lunedì ha partecipato al Bibliocaffè. Per informazioni: 329 2054014, cinemabagnacavallo@gmail.com.