sabato
02 Agosto 2025

Nuovo piano della mobilità verso l’approvazione, le proposte del centrodestra

FI, Lega e LpRa chiedono che le Ztl previste entro il 2020 siano «attivate con gradualità» e non prima del via a servizi pubblici adeguati

171956298 872f9396 122a 482f 8f63 037e1123079aEntro gennaio il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile sarà discusso in Consiglio Comunale. Una volta approvato diventerà realtà in maniera definitiva le linee guida che entro il 2020 dovranno essere ampiamente sviluppate nel centro storico della città con la possibilità di estenderne gli stessi limiti di traffico a nuove zone a particolare rilevanza urbanistica (Zpru) che non si trovano in pieno centro. Il centrodestra – con FI, Lega Nord e LpRa – proprio in vista di questa rivoluzione propone dunque dei correttivi e adeguato cautele affinché il Pums, «al di là delle giuste enunciazioni accademiche e degli obiettivi generici,  non produca gli stessi effetti dei passati piani» che hanno prodotto il «traffico impossibile che distingue Ravenna» da altre città di dimensioni simili.

Il centrodestra propone quindi di perseguire con gradualità l’attuazione delle nuove Ztl e Zpru, anteponendo ad essere «misure di salvaguardia e facilitazione della loro accessibilità». Il tutto attraverso «la realizzazione e/o il potenziamento dei parcheggi a loro servizio con tariffe opportunamente calmierate». Propone poi «l’introduzione di navetti pubblici gratuiti tra le periferie urbane e il centro stesso, ambientalmente sostenibili». Terzo punto, l’attuazione «di collegamenti diretti con «piste ciclabili tra i punti strategici delle circonvallazioni ed il cuore stesso della città, senza interruzioni e in piena sicurezza». Infine si chiede «l’applicazione di un progetto di logistica urbana per la distribuzione delle merci, tuttora neppure abbozzato, che eviti nelle strade riservate ai pedoni e ai ciclisti il cos del traffico motorizzato di trasporto e di consegna dei prodotti».

Nell’amichevole di lusso di Parma il Ravenna ritrova un buon ritmo campionato

Calcio C / I padroni di casa emiliani fanno valere la differenza di categoria vincendo con cinque gol. Buone indicazioni per i giallorossi, che hanno dimostrato nessun timore reverenziale nei confronti dei ducali e nel finale hanno sfiorato la rete

Parma-Ravenna 5-0
PARMA: Sepe (1′ st Frattali), Iacoponi (25′ st Gazzola), Dimarco (25′ st Gobbi), Stulac (25′ st Munari), Deiola (25′ st Dezi), Ceravolo (25′ st Baraye), Barillà (25′ st Sprocati), B. Alves (35′ st Davordzie), Siligardi (25′ st Ciciretti), Biabiany (25 st Di Gaudio), Bastoni (1′ st Gagliolo). 
A disp.: Camara. 
All.: D’Aversa.
RAVENNA FC 1913: Venturi (11′ st Spurio), Eleuteri (1′ st Pellizzari), Galuppini (11′ st Magrassi), Nocciolini (11′ st Raffini), Selleri (11′ st Barzaghi), Lelj, Bresciani (11′ st Sabba), Ronchi (11′ st Trovade), Siani (1′ st Martorelli), Jidayi (11′ st Esposito), Papa (11′ st Boccaccini). 
All.: Foschi.
ARBITRO: Campagnolo di Bassano del Grappa.
RETI: 10′ pt Iacoponi, 20′ pt Biabiany, 25′ st Siligardi, 46′ st Sprocati, 47′ st Ciciretti.

Parrav 9
Una immagine della amichevole tra Parma e Ravenna

Finisce 5-0 l’amichevole di lusso in terra emiliana del Ravenna contro i crociati del Parma, con i giallorossi ben messi in campo che hanno sempre cercato il gioco nonostante la differenza di categoria, senza però trovare il gol anche grazie a uno strepitoso intervento di Frattali su Magrassi allo scadere. Al di là del risultato, comunque, buone indicazioni per il Ravenna che ha dimostrato nessun timore reverenziale nei confronti dei ducali e che ha giocato a testa alta contro una formazione chiaramente di altra categoria. Da segnalare l’esordio in giallorosso per Esposito, subentrato a Papa nella ripresa che ha dimostrato notevole personalità in mezzo al campo.

Squadre che si presentano in campo con i classici moduli: nel Ravenna Foschi sceglie Siani come terzo di centrocampo, mentre D’Aversa deve rinunciare a Gervinho e Inglese. Sono i crociati che si affacciano per la prima volta dalla parte di Venturi con Ceravolo che imbeccato da Deiola conquista un corner. Nella mischia salta più in alto di tutti Iacoponi che porta in vantaggio i padroni di casa. E’ lo stesso Ceravolo che ci riprova al 15’, ma di nuovo trova Venturi pronto alla respinta. Passano cinque minuti e il Parma trova il raddoppio, Stulac cerca e trova Biabiany abile a eludere la trappola del fuorigioco del Ravenna e a depositare in rete. Al 23’ prima opportunità offensiva per i giallorossi con Siani che prova ad anticipare di testa sul cross di Papa ma non centra la porta. Colossale occasione per il Ravenna al 32′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Bruno Alves che compie l’unica sbavatura della partita permettendo a Jidayi di rimettere un pallone velenoso a centro area su cui svetta Nocciolini, ma l’incornata è alta e non regala il più classico dei gol dell’ex. L’ultima emozione del primo tempo la regalano i padroni di casa con Siligardi che ruba palla a Papa in ripartenza e si presenta a tu per tu con Venturi che però si dimostra già in forma campionato e gli nega la gioia del gol.

Nella ripresa si riparte con un’altra grande parata di Venturi sull’incornata a colpo sicuro di Barillà, anche in questo caso l’ex giallorosso (vestiva la casacca del Ravenna nell’ultimo anno in serie B) non punisce la sua ex squadra. Al 24’ è bravo Siligardi a trovare il terzo gol dei crociati con un bel destro su assist di Iacoponi. La partita scorre via tra le numerose sostituzioni per permettere a tutti gli effettivi di trovare il ritmo partita e si accende nei minuti finali. Al 46’ è Sprocati che, smarcato da Dezi, lascia partire un sinistro sul quale Spurio non può fare nulla. Nel minuto successivo l’occasione più grande per il Ravenna: Magrassi riesce a scappare con un sombrero a Gagliolo e scarica un destro all’interno dell’area, il riflesso di Frattali è prodigioso e nega la gioia del gol all’attaccante giallorosso. Sul conseguente corner stacco di Pellizzari, ma il suo colpo di testa si ferma sul palo. C’è ancora tempo per la quinta segnatura, con Ciciretti che si presenta al limite dell’area e fa partire un tiro che, complice una deviazione, finisce alle spalle di Spurio.

Con Italia in Comune Pietro Vandini torna in campo: «Rivivo l’approccio del 2008»

L’ex capogruppo del Movimento 5 Stelle esclude il dialogo solo con i vecchi compagni di partito e la Lega. «Per amministrare serve un approccio pragmatico»

RAVENNA 12/01/2019.ITALIA IN COMUNE. Fedrico Pizzarotti A Ravenna
Federico Pizzarotti (in piedi). Alla sua sinistra Pietro Vandini

Aperti a tutti gli interlocutori tranne due: il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord. Italia in Comune a Ravenna si è presentata nel pomeriggio di sabato con il fondatore, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Al suo fianco c’è l’ex capogruppo del Movimento 5 Stelle Pietro Vandini che sarà coordinatore del partito a Ravenna e che torna così protagonista di un progetto politico. È lui a spiegare quali saranno gli interlocutori sul territorio: «Sarebbe stupido avere dei pregiudizi ma posso dire che a Ravenna non saranno il Movimento 5 Stelle, perché non saprei da che parte cominciare, e la Lega Nord per un fatto di valori antitetici al nostro». Va qui ricordato che Vandini, dopo l’esperienza terminata nel 2016 come consigliere comunale, è uscito ufficialmente dal Movimento all’inizio del 2018. Una rovente polemica interna aveva frantumato i Cinque Stelle ravennati. Vandini si è allontanato, ormai deluso anche dalla piega che avevano preso le cose a livello nazionale.

In questo contesto è maturato l’avvicinamento a Pizzarotti, sindaco di Parma che era stato espulso dal Movimento 5 Stelle. Spiega ancora Vandini: «Mi sono rimesso in moto dopo due anni di pausa dall’attivismo politico ma in fondo ho l’impressione di non essermi mai fermato: mi pare invece di essere tornato al 2009 e al 2008. con un approccio basato sulle competenze e il pragmatismo, perso dal Movimento 5 Stelle dove ho militato per tanto tempo». Quando si entra nelle istituzioni, aggiunge Vandini, «si capisce che certe cose che si sostenevano nelle piazze non è possibile realizzarle, per tanti motivi. Bisogna spiegare il perché si cambia idea e, con una approccio pragmatico, affrontare i problemi. Altrimenti si fa sempre propaganda. Invece questa maturazione è necessaria. Questo approccio l’ho ritrovato in Federico Pizzarotti che mi ha proposto questo progetto e con la garanzia di persone come Fabio Forlivesi e Alessandro Vallicelli (presidente e tesoriere della sezione ravennate ndr.) ho accettato di rimettermi in gioco, sicuro che non ci saranno situazioni simili a quelle che ho vissuto in passato. Per me è la prima pagina di un nuovo libro».

Pizzarotti ha illustrato le prossime mosse del movimento, che sta aprendo sezioni in tutta Italia. Per quanto riguarda le amministrative, non sono escluse partecipazioni ad eventuali liste civiche «ma solo dove riterremo di essere pronti, perché le cose devono lievitare». Per le Europee e le Regionali i ragionamenti sembrano ancora prematuri. In Emilia-Romagna, però, un appoggio ad una coalizione di centrosinistra è possibile «La nostra regione potrebbe essere l’ultimo argine alla Lega Nord che sta dilagando. Vedremo. La Regione ha fatto buone cose ma si può sempre fare meglio, tendendo a scegliere l’interesse pubblico piuttosto a quello di qualcuno. Di certo siamo pronti a dialogare perché l’idea di isolamento in politica è arida. Quel che serve è il dialogo».

«Pronto soccorso in difficoltà, servono subito soluzioni per evitare il collasso»

I consiglieri: «La questione deriva da questioni ormai croniche: è stata fino ad ora attuata una politica sanitaria di accentramento e non di decentramento»

10 05 2012 Operativitˆ Nuovo Pronto Soccorso RavennaSuper lavoro al pronto soccorso con turni insostenibile. Questa volta a fare presente il problema sono stati i sindacati infermieristi di Nursind e Uil Fpl, riprese poi da Alberto Ancarani (FI) e Samantha Tardi (CambieRà).  «In questo periodo dell’anno, come ogni anno – dicono –  il Pronto Soccorso affonda ed affoga in un numero di accessi giornalieri sconcertanti, con 670 dimissioni solo negli ultimi tre giorni. Numeri insostenibili ed inaffrontabili per gli operatori sanitari, medici, infermieri e operatori socio sanitari, che ora dopo ora si ritrovano a lavorare con stress, fretta e confusione costante, aumentando i rischi di errore in maniera esponenziale». Nonostante le «annuali richieste d’aiuto» il problema resta ciclico e, dicono i due consiglieri comunali, «ci troviamo di fronte a criticità che necessitano soluzioni molto più ampie ed impattanti, per evitare un collasso ormai imminente».

E’ pertanto «ormai evidente – scrivono Ancrani e Tardi – a tutti quanto il Santa Maria delle Croci sia entrato, per non si sa quali motivi, nella lista nera della Dirigenza ASL di Area Vasta Romagna, a dimostrazione del fatto che, come spesso accade, un territorio, senza un proprio peso specifico forte, come nel caso di Ravenna, quando entra nelle macro aree ottenga più problemi che vantaggi. Giochini politici e permali personali, questi, che non colpiscono solo gli “avversari di tavolo”, ma si ripercuotono sulla pelle dei cittadini, i quali, sono stati o potrebbero essere, prima o poi, pazienti, compresi anche coloro che oggi si stanno preoccupando solo dei propri interessi o mal di pancia».

Il problema del Pronto Soccorso, comunque, «deriva da criticità più lontane: è stata fino ad ora attuata una politica sanitaria di accentramento e non di decentramento, concentrando quindi gli ingressi ed i flussi sull’ospedale, anziché lavorare su una migliore e più capillare medicina territoriale».

Maltrattamenti e spaccio: due uomini residenti a Faenza finiscono ai domiciliari

Nei confronti della figlia un 57enne ha commesso reati di lesioni personali e sequestro di persona nel 2012 e nel 2013

Foto Commissariato
Il commissariato di Faenza

La polizia di Stato ha dato esecuzione a due ordinanze applicative delle misure di detenzione domiciliari emesse nei confronti di un 57enne ed una 48enne domiciliati a Faenza.

Gli agenti squadra Anticrimine del commissariato di Faenza ha proceduto al rintraccio di un 57enne albanese domiciliato a Faenza nei confronti del quale ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Bologna con la quale lo straniero è stato sottoposto al regime di detenzione domiciliari per un anno anni, quattro mesi e ventidue giorni in seguito alla condanna per i reati di maltrattamenti verso familiari, lesioni personali, sequestro di persona, commessi negli anni 2012 e 2013 ai danni della figlia.

Analogo provvedimento restrittivo è stato eseguito dai poliziotti faentini nei confronti di un 48enne residente a Faenza nei confronti della quale il Tribunale di Sorveglianza di Bologna ha disposto il regime della detenzione domiciliari per il periodo di due mesi e 24 giorni in seguito alla condanna per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti commesso a Ravenna nel febbraio 2011.

Inaugurato il centro di cottura di Gemos dedicato alla memoria di Dario Alvisi

In memoria del socio della cooperativa, malato di Sla, è stato inaugurata nella mattinata di sabato la struttura che consentirà di cucinare fino a 4mila pasti al giorno

Centro Cottura GemosSi è tenuta questa mattina, sabato 12 gennaio, a Montaletto di Cervia l’inaugurazione del centro di cottura «Alvisi Dario», realizzato dalla cooperativa di ristorazione Gemos. La struttura sorge in via Dell’Industria 3 e si estende su una superficie di circa 780 metri quadrati, compresi i servizi per il personale e l’aula di formazione. «Teniamo in modo particolare a questo progetto – ha spiegato la presidente di Gemos Mirella Paglierani -. Ci piaceva l’idea di ricordare Dario con qualcosa che durasse nel tempo e un pezzo del nostro cuore è qui».

L’inaugurazione è stata un’occasione importante per ricordare Dario, socio Gemos malato di Sla recentemente scomparso, insieme alla moglie Debora Donati che, proprio pochi mesi fa, ha fondato l’associazione «Insieme a te» in sua memoria. «Gemos c’è sempre stata e ci ha fatto sentire la sua vicinanza in tutti questi anni – ha detto Debora Donati che ha partecipato alla cerimonia insieme alle loro tre figlie -. Sono molto felice di ritrovare tutti qui oggi. Tra i soci fondatori dell’associazione “Insieme a te” ci sono tante persone di Gemos e questo per me è molto importante. Anticipo già che nella prossima stagione lo stabilimento balneare (una struttura attrezzata per l’accoglienza di persone con disabilità anche gravi realizzata dall’associazione Insieme a te nda) sarà aperto per due mesi interi e invito tutti coloro che volessero contribuire come volontari a unirsi a noi».

Il nuovo centro di cottura di Montaletto attualmente produce circa 2.500 pasti scolastici al giorno, con possibilità di aumentare il numero fino a 4.000 in futuro. Si tratta di un centro cottura all’avanguardia – prosegue la presidente -. Fra centro e servizi esterni vengono impiegate complessivamente 36 persone e, ad oggi, i territori serviti sono quelli di Cervia, Bellaria, Rimini, Savignano e Cesena».

È infatti in crescita l’impegno di Gemos nel settore della refezione scolastica: oltre a varie scuole nel Comune di Cesena, nei territori serviti dal nuovo centro cottura, nel 2018 la cooperativa faentina ha chiuso altri importanti appalti con alcuni Comuni del Trasimeno, di Castel San Pietro Terme e Ozzano dell’Emilia. «Abbiamo cercato di allargare il ventaglio delle municipalità servite – conclude Mirella Paglierani – guardando anche al di fuori dei territori in cui già siamo presenti e conosciuti, un obiettivo che continueremo a perseguire anche nel 2019, perché vogliamo che Gemos diventi un importante attore nel panorama della ristorazione italiana».

Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri: l’Assessore al Turismo e al Commercio della Regione Emilia Romagna Andrea Corsini; l’assessore alla Sicurezza e Partecipazione del Comune di Cervia Giovanni Grandu; il presidente di Confcooperative Ravenna-Rimini Luca Bracci; il direttore di Confcooperative Emilia Romagna Pierlorenzo Rossi.

Rekico, il ritorno inizia subito con un big match: al “Cattani” arriva Orzinuovi

Jacopo Silimbani
Il pivot della Rekico Jacopo Silimbani

Sarà un caldissimo big match a inaugurare il girone di ritorno della Rekico. Domani, domenica 13 gennaio, arriverà  alle ore 18 al PalaCattani l’Agribertocchi, tra le pretendenti alla promozione in A2. Una partita da non perdere, che richiamerà come sempre il pubblico delle grandi occasioni. Dici Orzinuovi e pensi subito alla grande rimonta dello scorso 7 ottobre, quando la Rekico recuperò 21 punti nell’ultimo quarto, vincendo poi 75-73 al supplementare. Le due squadre si ritrovano dopo quattro mesi ed entrambe occupano le posizioni nobili della classifica: Faenza la vetta e i lombardi il terzo posto insieme a Milano, Padova e San Vendemiano. L’Agribertocchi avrebbe potuto avere un piazzamento migliore se avesse avuto un rendimento più costante: nel girone d’andata infatti ha alternato grandi vittorie come quella in casa di Cesena a impreviste sconfitte come il ko a Lugo, ai tempi ultima della classe. Attenzione però al rendimento dei lombardi, che si esaltano in trasferta dove hanno conquistato cinque delle nove vittorie complessive.

Il tecnico Stefano Salieri ha comunque trovato i migliori equilibri del gioco, potendo contare da un paio di settimane anche sul nuovo arrivato Mattia Mastroianni, che ha esordito domenica scorsa contro Cremona. Rispetto all’andata non ci saranno l’under Lazar Kekovic e capitan Michele Peroni, trasferitosi nei giorni scorsi al Green Basket Palermo in Serie B. «Abbiamo disputato un ottimo girone d’andata ben superiore alle aspettative estive – spiega il pivot Jacopo Silimbani – ed è una grande soddisfazione per la dirigenza, per i tifosi e per noi giocatori. Dodici vittorie in quindici partite e la qualificazione alla Coppa Italia sono un grande traguardo raggiunto, ma ora dobbiamo dare continuità a questi risultati nel ritorno. La seconda parte di stagione inizierà con la difficile partita contro Orzinuovi, squadra molto attrezzata che ha cambiato alcuni giocatori rispetto all’andata, ma non la sua mentalità. Il gruppo ha grandissima intensità difensiva come vuole l’allenatore e grande aggressività, svolgendo inoltre molto bene gli schemi in attacco. Serviranno grande attenzione e determinazione e dovremo ritornare ad avere quella identità difensiva e offensiva che ci ha permesso di vincere molte partite. Ripensando al match dello scorso ottobre, credo sia stato surreale: abbiamo avuto di sicuro fortuna, ma siamo stati bravi a sfruttare ogni episodio ed è quello che dovremo fare anche nei prossimi mesi».

Gli avversari L’Agribertocchi può contare su un gruppo di giocatori esperti che si dividono equamente i punti, riuscendo tutti ad essere decisivi. Il miglior realizzatore è l’ala Giacomo Siberna, con 11 punti, seguito dal play Andrea Tassinari (10.5) e dalle guardie Mirco Turel (10.2) e Tommaso Bianchi (10.1). Di grande impatto sono anche l’under Marco Timperi e il centro Lorenzo Galmarini, giocatore da 8.4 punti e 6.4 rimbalzi di media, compagno di Petrucci nello scorso campionato a Montecatini. Senza dimenticare poi il lottatore Lorenzo Varaschin e il pivot Vincenzo Pipitone, con un passato in serie A2. A portare ulteriori muscoli e punti è poi arrivato Mastroianni, positivo al suo esordio nella larga vittoria casalinga contro Cremona.

Mancato pagamento tassa di soggiorno: cinque albergatori denunciati

Il sindaco comunque soddisfatto della grande adesione e della collaborazione della quasi totalità delle strutture. «I proventi saranno destinati al turismo»

KeysIl primo anno di tassa di soggiorno a Cervia è andato bene. Sono solo cinque le strutture che non hanno versato l’imposta nel 2018 e che ora rischiano grossi guai perché il Comune ha fatto partire le denunce verso Corte dei conti e Procura.

Alle giornate di informazione e formazione fatte dal Servizio Tributi in merito alla disciplina regolamentare e all’utilizzo del portale messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale per dar corso agli adempimenti previsti dal vigente regolamento, ha fatto seguito una quotidiana attività di collaborazione con gli gestori delle strutture ricettive. Inoltre, da maggio, sono iniziati anche i controlli, discreti ed in borghese, ad opera della polizia municipale, nelle varie strutture per controllare le presenze ed i registri.

All’esito di quest’anno è emerso che sono solo cinque le strutture ricettive che, nonostante i solleciti del Servizio Tributi, hanno omesso, in tutto o in parte, gli adempimenti dichiarativi e/o di riversamento. Si è reso pertanto necessario ed opportuno il coinvolgimento della Guardia di Finanza, Tenenza di Cervia, che ha garantito una grande disponibilità e competenza, provvedendo, all’esito delle opportune indagini, alle prime denunce alle competenti autorità.

«Siamo molto soddisfatti – dichiara il sindaco Luca Coffari – della positiva collaborazione degli albergatori e dei gestori delle altre strutture ricettive che hanno capito che questo contributo richiesto ai turisti viene poi speso a loro vantaggio per opere, manutenzione, sicurezza, promozione e grandi eventi, facendo crescere l’economia turistica stessa. Risultano operative all’interno del gestionale n. 975 strutture ricettive, che hanno dichiarato e riversato l’Imposta di Soggiorno per l’anno 2018. Sono state individuate, in corso d’anno, solo 5 strutture che non avevano provveduto agli adempimenti e per questo, nonostante i numerosi solleciti, si è stati costretti con la Guardia di Finanza ad intervenire, anche per tutelare gli altri operatori onesti. Il prossimo anno, partirà una ulteriore campagna d’informazione verso gli appartamenti affittati e continuerà l’opera di controllo per la verifica del rispetto degli obblighi dichiarativi e di regolare riversamento da parte delle strutture ricettive di quanto incassato. Crediamo sia giusto infatti che tutti riscuotano e poi riversino al Comune il contributo richiesto ai turisti per migliorare la città».

Nell’allenamento congiunto la Conad piega con buona autorità il Montecchio

Volley A2 femminile / Al PalaCosta le ravennati battono in tre set le venete, dimostrando di essere in buona forma e risultando positive soprattutto al centro

Ravenna-Montecchio Maggiore 3-1
(25-18, 25-19, 25-23, 22-25)
CONAD OLIMPIA TEODORA RAVENNA: Bacchi 12, Mendaro 15, Gioli 20, Torcolacci 10, Agrifoglio 1, Calisesi, Rocchi (L), Ubertini 9, Vallicelli 1. Ne: Fusaroli, Altini. All.: Caliendo.
SORELLE RAMONDA IPAG MONTECCHIO: Bovo 1, Larson 2, Trevisan 6, Fiocco 7, Frison 6, Pamio 12, Bartolini 8, Pericati (L), Giroldi 1, Carletti 11, Michieletto 7. All.: Beltrami.
NOTE – Ravenna: bs 9, bv 5, errori 18, muri 13; Montecchio: bs 12, bv 7, errori 17, muri 5. Durata set: 20′, 21′, 23′, 20′ (tot. 84′).

Gioli
Ben venti punti nel test per la centrale Simona Gioli

Buon test in vista per i prossimi appuntamenti per la Conad, che nell’allenamento congiunto disputato al PalaCosta piega in soli tre set la resistenza delle venete del Montecchio Maggiore. Le biancorosse, che nella volata finale dovranno affrontare in casa il Cutrofiano e in trasferta il Marsala, con l’obiettivo di acciuffare il quinto posto che vale la Poule Promozione, dimostrano di essere in buona forma, risultando positive soprattutto al centro (30 punti in due per Gioli e Torcolacci), dove hanno brillato in particolare a muro. Chiuso il match 3-0, è stato disputato anche un parziale supplementare, vinto 25-22 dalle ospiti vicentine.

Sestetti titolari Aluigi, Canton e Lombardi sono ferme ai box per infortunio e quindi il sestetto di Caliendo è obbligato, con capitan Bacchi e Ubertini bande, Mendaro opposto, Gioli e Torcolacci centrali, Agrifoglio al palleggio e Rocchi libero. Dall’altra parte della rete il tecnico Beltrami schiera invece Giroldi in regia, Bartolini e Fiocco al centro, Pamio e Michieletto schiacciatrici, Carletti opposto e Pericati libero.

Primo set Dopo una prima fase di equilibrio l’Olimpia Teodora si porta subito 8-4 e non viene più superata, anche grazie al gran lavoro a muro di Gioli. La Conad respinge un paio di tentativi di rimonta delle avversarie, 13-12 e 17-16, e allunga nel finale chiudendo i conti per 25-18.

Secondo set L’avvio vede Montecchio portarsi avanti prima 2-5, poi 5-10, ma il turno di servizio di Ubertini permette alle padrone di casa l’aggancio a quota 10. Ravenna ha in mano l’inerzia del parziale e vola via sul 21-15, chiudendo poi il set per 25-19 con un formidabile 73% in attacco.

Terzo set Le ospiti sostituiscono Fiocco e Michieletto con Bovo e Trevisan, ma è la Conad a trovare subito il break del 2-0. Si torna in parità sul 6-6, poi Mendaro con l’ace e un solido turno al servizio regala il vantaggio alle padrone di casa sul 14-8. Montecchio prova il colpo di coda, pareggia a quota 18 e si porta anche avanti sul 21-23, ma il ritorno al servizio di Mendaro spinge l’Olimpia Teodora alla rimonta, completata dal muro di Gioli per il definitivo 25-23.

Quarto set aggiuntivo Il coach Caliendo prova Vallicelli in regia. L’ace di Frison vale il 3-5 ospite e Montecchio allunga fino al 7-13. Ancora una volta il turno di servizio di Mendaro riporta in parità la Conad sul 14-14, poi il muro di Vallicelli vale il sorpasso sul 16-15. Ravenna si porta avanti 19-16, ma viene subito raggiunta, poi guadagna un altro break sul 21-19, ma subisce un parziale di 0-5 che decide le sorti della frazione, con le ospiti che chiudono il set al secondo tentativo per 22-25.

Tre nuovi primari all’ospedale nei reparti di Cardiologia, Medicina Interna e al 118

Sono Andrea Rubboli, Marco Domenicali e Maurizio Menarini. Confermato la struttura complessa a gestione universitaria che avrà in carico 60 posti letto

ospedale, ausl genericaTre nuovi primari all’ospedale di Ravenna. I nuovi direttori di Unità operativa sono i medici Andrea Rubboli per la Cardiologia, Marco Domenicali per la Medicina interna e Maurizio Menarini per la Centrale Operativa 118 Romagna ed Emergenza Territoriale della Provincia di Ravenna. I tre professionisti, che saranno presentati in via ufficiale nelle prossime settimana, stanno prendendo servizio in questi giorni. Si è dunque data una guida stabile e definitiva a tre servizi molto importanti e rispetto ai quali vi era forte attesa.

Il dottor Rubboli viene dall’Ospedale Maggiore e aveva già lavorato all’ospedale di Ravenna per circa due anni prima di recarsi a Bologna, ma ha avuto esperienze lavorative anche a Vicenza, Riccione e, sempre a Bologna, all’Ospedale “Sant’Orsola – Malpighi”. Laureatosi e specializzatosi all’Università di Bologna, il professionista ha maturato esperienze formative e lavorative anche all’estero, in particolare negli Stati Uniti, in Svezia e in Svizzera.

Il dottor Domenicali è medico geriatra, laureatosi e specializzatosi all’Università di Bologna rispettivamente nel 1996 e nel 2000. Dopo varie esperienze all’estero è stato nominato professore associato di Medicina Interna presso l’Alma Mater felsinea.

Il dottor Menarini si è anch’egli laureato e specializzato (in “Anestesia e rianimazione”) a Bologna col massimo dei voti. Ha lavorato presso il “Sant’Orsola – Malpighi” e successivamente, e fino ad ora, presso l’Ospedale Maggiore di Bologna, dove era responsabile medico dell’Elisoccorso. Docente presso l’università di Bologna è stato organizzatore e relatore di vari congressi medici, nazionali e internazionali, e ha all’attivo numerose pubblicazioni.

L’Ausl dà anche qualche notizia sulla nuova organizzazione di Medicina interna, confermando che sarà attivata la struttura complessa a  gestione universitaria che, pur operando sempre nell’ambito della disciplina internistica svilupperà maggiori competenze in settori più specialistici e alla quale sarà affidata la responsabilità dei 60 posti letto di un altro piano. Sul tema nei mesi scorsi erano arrivate alcune critiche, soprattutto riguardanti la mancanza di un approfondimento in sede istituzionali. L’Ausl però è convinta che «tutto ciò rappresenta un evidente arricchimento dell’ospedale, che potrà così beneficiare del prezioso apporto della ricerca associata alla pratica clinica, in un connubio virtuoso, con innegabili riflessi sull’assistenza offerta ai pazienti. Successivamente sarà poi bandito il concorso per il Direttore della Medicina Interna a gestione ospedaliera».

Inoltre l’azienda fa un bilancio delle assunzioni, sempre in risposta alle numerose critiche arrivate sul tema nei mesi scorsi: «Si coglie l’occasione per ricordare che, solo per le strutture dell’ambito territoriale di Ravenna, tra il 2016 e il 2018, sono state 15 (Ematologia, Gastroenterologia, Oncologia, Neurologia, Geriatria, Anatomia patologica ed Ostetricia – Ginecologia, Centro di salute mentale e Neuropsichiatria infantile e Direttore di Distretto per Ravenna; Chirurgia generale per Faenza; Pronto soccorso – Medicina d’urgenza, Medicina interna e Direzione medica per Lugo, e ancora direzione del Dipartimento di Cure primarie di Ravenna – Faenza – Lugo). Vale a dire più di uno ogni due mesi e mezzo. Si stanno già preparando inoltre le procedure selettive, che saranno espletate nei prossimi mesi, per le unità operative di Prevenzione oncologica e Chirurgia vascolare di Ravenna, Otorinolaringoiatria di Lugo, Medicina interna di Faenza e Direzione Infermieristica e tecnica per l’intero ambito territoriale di Ravenn! A livello aziendale, nello stesso periodo, sono state 51 le unità operative “coperte” nel medesimo periodo (quasi una e mezzo al mese).

Questo – conclude l’Ausl – «non significa certo che va tutto bene, nessuno dice questo, e molte cose ancora ci sono da fare (tanto per citare, oltre ad espletare i concorsi di cui sopra, completare l’implementazione della rete oncologica e della rete delle cure palliative romagnola, proseguire coi lavori di edilizia sanitaria per migliorare ulteriormente tutti i presidi) ma pare difficile negare che la base di partenza sia tutt’altro che negativa».

La rabbia dei pendolari in piazza ma prima di giugno nessuna soluzione definitiva

Circa duecento persone hanno manifestato sabato mattina in piazza del Popolo. La class action va avanti: «Chiederemo sconti sui prossimi abbonamento»

RAVENNA 12/01/2019. MANIFESTAZIONE PENDOLARI DELLE STAZIONI DI GODO E CLASSE

 

Circa duecento pendolari di Godo e di Classe in piazza e oltre due ore di incontro con il presidente della Provincia e sindaco di Ravenna Michele de Pascale. Questo è il bilancio della mattinata che ha visto la protesta contro i nuovi orari di Trenitalia in piazza del Popolo. Una manifestazione molto pacifica ma in cui si chiedeva con decisione di non dimenticare le due località ravennati, “saltate” dai treni verso Bologna e Rimini dopo l’entrata in vigore del nuovo orario, lo scorso 9 dicembre. La manifestazione è partita dalla stazione di Ravenna ed è arrivata in piazza poco prima delle 11. Megafoni, fischietti, cartelloni e slogan per chiedere più treni. Nonostante la delusione per il servizio tolto alle due località, non è mancata un po’ di goliardia, con un simpatico siparietto nel momento in cui due sposi in Municipio – ignari della manifestazione – si sono affacciati alla piazza per la foto matrimoniale prendendosi l’ovazione dei presenti che erano in attesa della fine dell’incontro tra la delegazione inviata a parlare con de Pascale. Lo stesso sindaco all’uscita ha definito «molto civile e corretto il confronto».

Presenti all’incontro, tra gli altri, anche Sergio Retini, sindaco di Russi, e Davide Ranalli, primo cittadino di Lugo. La città di Baracca – che ha visto la chiusura della biglietteria con enormi disagi -con il nuovo orario ha perso pure alcuni treni pomeridiani diretti verso Ravenna e verso Bologna che ora passano da Faenza. I Verdi, al fianco dei pendolari in piazza del Popolo, promettono una manifestazione anche a Lugo nelle prossime settimane. Al presidio era presente inoltre Andrea Bertani, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che ha presentato diverse risoluzioni e atti in Regione per chiedere un cambiamento sui nuovi orari.

De Pascale ha spiegato la situazione alle delegazioni dei pendolari: il presidente della Provincia definirà a breve con Trenitalia nuove soluzioni tampone per fare fronte ai disagi (autobus sostitutivi in primis) e si è impegnato nel chiedere alla Regione che, nel prossimo orario che entrerà in vigore a giugno, ci siano due servizi affiancati: uno capillare che faccia tutte le fermate della provincia – «con o senza la parte metropolitana di Bologna», precisa – e l’altro più veloce, in grado di collegare Ravenna, Bologna e Rimini in tempi ragionevoli. Si tratta in sintesi di creare un servizio che soddisfi le esigenze dei pendolari di lunga percorrenza e dei turisti e un altro che riesca a servire adeguatamente il territorio provinciale che ha nel treno il suo servizio di trasporto pubblico principale.  La proposta è già stata inoltrata ai vertici regionali che la lavoreranno nei prossimi mesi.

Da parte loro i pendolari hanno chiesto di conoscere in anticipo il nuovo orario dei treni  e di non trovarsi nella situazione del mese scorso, quando soltanto a ridosso del cambiamento si è saputo della rivoluzione. Il tutto, giova ricordarlo, con abbonamenti già pagati e orari stravolti da un giorno all’altro. La situazione ha fatto infuriare anche le istituzioni locali che infatti si sono schierate subito al fianco dei pendolari. In piazza, mentre aspetta l’uscita della delegazione, Bertani sintetizza: «E’ stato fatto un grosso pasticcio, abbiamo chiesto con diversi atti all’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini di rimediare». Donini aveva prospettato anche di tornare al vecchio orario da subito ma la soluzione sembra ormai tramontata e, almeno fino a giugno, l’orario resterà questo. «Questa situazione è insostenibile – aggiunge l’ex deputato dei Verdi Paolo Galletti -: si fanno misure antismog senza dare ai cittadini la possibilità di muoversi con il trasporto pubblico. L’Emilia-Romagna va trattata come un’area metropolitana, tra l’altro tra le più ricche d’Europa, con servizi adeguati. Invece sembra di essere in una zona depressa».

All’uscita, poco prima delle 13, la delegazione dei pendolari di Godo riassume quanto concordato in Municipio e spiega che si sentirà soddisfatta soltanto quando alle promesse seguiranno i fatti: «Vedremo quali soluzioni ci saranno proposte e soprattutto come sarà l’orario di giugno. Di certo la nostra azione legale va avanti: l’avvocato Emanuele Fregola ha detto che chiederà a Trenitalia un rimborso sugli abbonamenti pagati, eventualmente da utilizzare come bonus per quelli futuri. Per il resto, oggi si è entrati molto nel merito delle questioni e abbiamo depositato le petizioni ma aspettiamo prima di sbilanciarci e dirci soddisfatti». Il 9 dicembre 2018 è del resto ancora troppo vicino per alimentare grandi speranze.

Tornano i “Sabati del Moog” con un dialogo a due voci tutto al femminile

Il 12 gennaio, protagoniste la scrittrice Marina Mannucci, autrice di “Vite non conformi”, e la storica Laura Orlandini

Vite Non Conformi CoverCon un dialogo a due voci tutto al femminile, riprendono sabato 12 gennaio, alle 18, al club Moog di Ravenna (vicolo Padenna) gli incontri culturali curati da Ivano Mazzani. Protagoniste della serata, a ingresso libero, Marina Mannucci, autrice del libro Vite non conformi (editore Fernandel, 2018), e la storica Laura Orlandini.

«Amare è facile, succede e non si può evitare» è una delle chiavi di lettura del romanzo di Marina Mannucci che racconta la storia di Gerlanda, giovane donna siciliana figlia di due genitori progressisti grazie ai quali ha sviluppato una sensibilità verso gli immigrati che sbarcano sull’isola. Quando diventa adulta, Gerlanda sceglie di mettersi in gioco nel campo dell’accoglienza e dell’avviamento al lavoro delle donne rifugiate. Un’esperienza che le permetterà di venire a contatto con storie di vita che creano inaspettati coinvolgimenti nella popolazione locale e inevitabili scontri con quella criminalità che lucra sui drammi altrui.
Storia, geografia e paesaggi siciliani accompagnano il racconto di Gerlanda raccogliendo, giorno dopo giorno, le voci di chi la storia troppo spesso la subisce, cercando di avvicinarsi con attenzione e delicatezza al loro mondo e alla realtà feroce delle loro tragedia.

Marina Mannucci
Marina Mannucci

Marina Mannucci, dopo aver co-diretto per diversi anni la Scuola Materna e Doposcuola “il Girotondo”, è stata docente presso istituti di scuola superiore. Ha coordinato il progetto dell’Asilo aziendale della Struttura Ospedaliera privata “Domus Nova” di Ravenna e, per un breve periodo, ha operato all’interno del Centro di Documentazione di Tuzla (Bosnia). Dal 2007 collabora alla rivista “Casa Premium”, con articoli dedicati all’abitare dei migranti e agli spazi della cultura. Per Fernandel, nel 2014, ha pubblicato un saggio dal titolo Geografia dei femminismi tra Oriente e Occidente, all’interno del volume collettivo Femminismi musulmani. Un incontro sul Gender Jihad, da lei curato insieme ad altre tre studiose, e ha scritto l’introduzione del libro, a sua cura, di Alberto Mannucci, Uno qualsiasi (SBC edizioni, 2016).

Laura Orlandini
Laura Orlandini

Laura Orlandini è una studiosa ravennate impegnata in progetti di ricerca e divulgazione didattica sulla storia del Novecento. Formatasi tra l’Università di Bologna e l’Universitat “Pompeu Fabra” di Barcellona, è autrice di alcuni studi sulla Settimana rossa e ha dedicato buona parte dei suoi studi alla storia ravennate e romagnola, con particolare attenzione ai percorsi di laicizzazione della società e al ruolo delle donne nei processi storici. Collabora attivamente con l’Archivio Udi ravennate e nel 2015-16 è stata assegnataria di una borsa di studio indetta dalla Fondazione Nilde Iotti per condurre una ricerca su scala nazionale sui Gruppi di Difesa della Donna.

Gli incontri del “Sabato del Moog” proseguiranno fino a primavera con una ricca serie di ospiti ravennati su diversi linguaggi e timbri della cultura e dell’impegno sociale

 

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