giovedì
11 Settembre 2025

Un corso gratuito per imparare ad accudire i gattini rimasti orfani

Organizzato dall’Enpa a Lugo con il patrocinio dell’Unione della Bassa, iscrizioni entro il 26 gennaio: «Saranno affrontati i temi dell’allattamento, svezzamento e cura durante la crescita»

Gattini SopravvissutiAllattare un gattino rimasto orfano è sempre stato il vostro sogno? A Lugo l’Ente nazionale protezione animali propone un corso per diventare balie di gatti con lo scopo di creare una rete di persone disponibili a imparare e a allevare i gatti piccoli abbandonati. Il corso gratuito si terrà lunedì 28 gennaio alle 20.30 all’hotel Ala d’oro in via Matteotti 56 (iscrizione obbligatoria entro sabato 26 gennaio). Durante l’appuntamento interverrà il dottor Simond Valgimigli.

«Il corso – spiega l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna che patrocina l’evento – mira a preparare le persone interessate ad accudire gattini rimasti orfani che hanno bisogno di essere allattati. Saranno affrontati i temi dell’allattamento, svezzamento e cura durante la crescita. Si tratta di un’esperienza gratificante, ma anche molto impegnativa, che richiede tempo e cure».

Sono tante le richieste ricevute da Enpa da parte di persone interessate a diventare balie di gattini che non sanno come comportarsi e cosa è corretto fare: «Molto spesso ci si trova impreparati di fronte a una cucciolata di gattini rimasti senza mamma e non si pensa per esempio al fatto che vanno tenuti  al caldo per permettere loro di acquisire una temperatura corporea adeguata oppure si commette l’errore di dargli latte vaccino quando invece necessitano di un’alimentazione adeguata».

Per iscriversi è necessario inviare una mail a lugo@enpa.org o contattando l’Enpa nella sua pagina Facebook.

«Il nuovo regolamento del Comune per le case-famiglia è un favore alle coop»

I consiglieri comunali di opposizione Ancarani (Forza Italia) e Tardi (Cambierà) firmano una nota congiunta dopo aver esaminato la bozza del testo che verrà presentata alle associazione di categoria «ma di cui l’opposizione non era stata messa al corrente»

Casa Famiglia Per Anziani In Via GermanicoIl Comune di Ravenna sta lavorando a un nuovo regolamento per l’attività delle case-famiglia e secondo i consiglieri comunali Alberto Ancarani e Samantha Tardi, rispettivamente di Forza Italia e Cambierà, l’orientamento dell’amministrazione sarebbe quello di arrivare a una serie di imposizioni insostenibili per i privati che si ritroverebbero costretti a chiudere a vantaggio delle strutture gestite dal mondo cooperativo. I due consiglieri di opposizione si sono fatti questa idea dopo aver esaminato una bozza del regolamento di cui sono venuti in possesso da alcuni gestori preoccupati.

«La sensazione che si scorge – scrivono Ancarani e Tardi in una nota inviata alla stampa – è che il sindaco De Pascale, approfittando del clamore creato dalle tristi vicende capitate a causa di mele marce esistenti nel mondo della case-famiglia (questo caso e questo, ndr), voglia usare le leve di un nuovo strumento normativo per dare respiro al mondo cooperativo, messo in crisi dalla diminuzione delle entrate dovute al drastico taglio governativo al business dell’immigrazione creando insomma un regolamento che costringa i privati a chiudere, a tutto beneficio  dunque proprio della cooperazione».

Nell’ipotesi di regolamento, «che il 21 gennaio verrà proposto alle associazioni senza che l’opposizione non ha mai formalmente visto», il gestore è sottoposto agli oneri anche burocratici addirittura prevedendo organizzazioni di visite guidate a musei: «Il gestore di casa-famiglia non è un agente turistico e tali oneri diventano oneri economici che inevitabilmente verrebbero caricati sulle famiglie».

Alla luce di tutto ciò, Tardi e Ancarani annunciano che convocheranno quanto prima una commissione consiliare «nella quale finalmente il regolamento-fantasma che circola potrà essere reso finalmente pubblico e tutti potranno contestarne la ratio, compresi i rappresentanti veri delle case-famiglia».

Terminata la pausa, il Ravenna torna in campo sfidando in trasferta il Sudtirol

Calcio C / Domani, sabato 19 gennaio, a Bolzano (ore 14.30) i giallorossi sfidano i pericolosi altoatesini nella prima gara del 2019. Foschi: «Dobbiamo puntare a confermarci»

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Il centrocampista del Ravenna Salvatore Papa

La prima gara ufficiale del 2019 vede il Ravenna affrontare domani, sabato 19 gennaio, la trasferta in Alto Adige dove allo stadio Druso di Bolzano affronterà il Sudtirol (inizio ore 14.30, arbitro Gualteri di Asti). La squadra allenata da Zanetti è stata la vera grande sorpresa della precedente stagione, quando dopo avere raggiunto un inaspettato secondo posto alle spalle del Padova è riuscita a farsi onore anche nei playoff, fermandosi solo in semifinale contro il Cosenza, poi promosso B.

Il rendimento degli altoatesini in questa stagione è stato inferiore rispetto a quanto fatto vedere in primavera, ma in classifica si assestano a soli tre punti di distanza dai giallorossi e sono in linea con gli obiettivi stagionali, vantando un’ottima difesa che ha garantito a Offredi la porta inviolata nella metà delle gare disputate. La formazione biancorossa fin qui non ha subito particolari movimenti di mercato, eccezion fatta per il bomber Costantino, autore fin qui di quattro marcature, che dopo una lunga trattativa ha deciso di trasferirsi a Trieste. Questa cessione non rende meno ostico l’avversario, che conta una rosa di prim’ordine che vede tra le proprie fila due elementi noti al pubblico ravennate come il giovane difensore Ierardi, che ha indossato la casacca giallorossa nella passata stagione, e Turchetta, ravennate di nascita e figlio d’arte (papà Franco ha vinto uno scudetto a Verona).

Tra le fila dei padroni di casa saranno assenti Crocchianti per infortunio e Oneto squalificato, mentre è in dubbio l’ex Mestre Fabbri. Per quanto riguarda il Ravenna, oltre a Maleh, che sta continuando il recupero dall’infortunio e tornerà a disposizione di mister Foschi nei primi di febbraio, mancherà il capitano Lelj, che deve scontare l’ultimo turno di squalifica dopo l’espulsione di Imola. Convocato il neo-arrivato Salvatore Esposito, reduce dalla bella prestazione condita con gol su punizione con la nazionale Under 19 contro la Spagna.

I complimenti per l’ottima posizione in classifica non interessano l’allenatore Luciano Foschi, che ha tracciato una linea ben marcata su quello che si aspetta dai suoi in questo 2019. «A questo punto del campionato continuare a parlare di quello che si è fatto è pericoloso. L’importante è confermarsi. Se siamo stati in grado di conquistare 30 punti nel girone di andata, adesso dobbiamo essere bravi a fare altrettanto se vogliamo prendere le lodi di quanto fatto finora. Altrimenti quello che abbiamo fatto non vale niente. Per dare forza e valore alle proprie qualità, alle proprie capacità ognuno dei nostri calciatori deve avere ben chiaro questo obiettivo».

Sedici licenziamenti all’Errebi, lavoratori protestano davanti alla sede di Fornace

La storica azienda di distribuzione bevande ha deciso di chiudere lo stabilimento di Ferrara e di dare in appalto l’attività di magazzino a Ravenna

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Il presidio all’Errebi di Fornace Zarattini

Giornata di sciopero all’Errebi contro il licenziamento di 16 dipendenti della storica azienda ravennate che si occupa di distribuzione nel settore alimentare del “food & beverage”. Un gruppo di lavoratori ha organizzato un presidio davanti alla sede di Fornace Zarattini dopo l’esito negativo dell’incontro di giovedì 17 gennaio in Regione sulla procedura di licenziamento collettivo.

A denunciare il caso le organizzazioni sindacali di categoria (Filcams Cgil di Ferrara e Ravenna, Fisascat Cisl di Ravenna, Uiltucs Uil di Ravenna). Si tratterebbe di una riorganizzazione aziendale che ha portato Errebi alla decisione di chiudere lo stabilimento di Ferrara, accentrando l’attività di distribuzione su Ravenna e licenziando così tutti i lavoratori ferraresi: le due impiegate degli uffici amministrativi e i cinque magazzinieri della logistica. A questi si aggiungono – dicono i sindacati – i nove lavoratori della logistica attualmente impegnati nell’attività di magazzino di Ravenna che l’azienda ha deciso di appaltare a una cooperativa (che si impegnerebbe a riassumere i lavoratori, ma a condizioni evidentemente diverse rispetto a quelle attuali).

I sindacati – fanno sapere in una nota – «avevano presentato diverse proposte per affrontare le ricadute delle decisioni aziendali che consistevano nella continuità occupazionale alle medesime condizioni contrattuali per i lavoratori interessati dal licenziamento e un piano di incentivazione volontario all’esodo. Non essendoci, al momento, risposte soddisfacenti da parte della Errebi, i lavoratori hanno aderito all’unanimità allo sciopero odierno perché le scelte dell’azienda mettono in grave difficoltà economica almeno 16 lavoratori e lo loro famiglie».

La Conad chiama a raccolta i suoi tifosi per il match fondamentale con Cutrofiano

Volley A2 femminile / Domenica 20 gennaio le ravennati affrontano al PalaCosta (ore 17) le pugliesi per centrare una vittoria che tenga viva la speranza Poule Promozione. Ingresso al prezzo speciale di soli 5 euro. Caliendo: «Tanta voglia di riscatto»

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L’opposta cubana della Conad Yaremis Mendaro

Dopo l’ultimo incontro giocato a San Giovanni in Marignano il 30 dicembre scorso la Conad torna in campo per due partite che, nel giro di otto giorni, decideranno le sorti del suo cammino. Domenica 20 gennaio, alle ore 17 (arbitri Brancati e Scotti), al PalaCosta si disputerà il match contro Cutrofiano, al momento appaiato in classifica a 18 punti con le ravennati. L’attuale situazione permette infatti alle biancorosse di sperare ancora di agganciare la Poule Promozione. La quinta della classe Sassuolo è infatti avanti di cinque punti, ma ha una sola partita da giocare, per di più a Trento che è in lotta per il vertice della girone. Sperando in un passo falso delle modenesi, capitan Bacchi e compagne ce la metteranno tutta per uscire vittoriose nelle partite che mancano al termine della regular season (Cutrofiano in casa e Marsala, fanalino di coda, in trasferta) e in tal modo conquistare l’ultimo pass per la Poule Promozione. In caso contrario i punti conquistati contro le pugliesi e le siciliane potranno comunque essere importanti ai fini della Poule Salvezza.

Gli infortuni di Canton e Lombardi, entrambe operate al ginocchio, e di Aluigi, già in fase di recupero, non rendono facile la gestione della squadra, ma il coach Nello Caliendo è fiducioso nella tenuta delle atlete che restano a sua disposizione: «Gli intrecci di calendario ci hanno portato a riposare il 6 gennaio e a godere così di una lunga pausa che, vista la situazione d’infermeria, ci ha dato la possibilità di recuperare un po’ e di lavorare soprattutto dal punto di vista fisico. La lunga sosta è stata gestita soprattutto nell’ottica di programmare qualche recupero in più e ovviamente tutto è stato combinato con il lavoro tecnico con la palla».

All’andata la Conad ha lasciato l’intera posta in palio in Puglia, dando vita a una delle prestazioni meno brillanti della stagione. Questa volta però si giocherà al PalaCosta e il calore delle mura amiche e del pubblico di Ravenna sapranno dare la giusta spinta alle biancorosse. Domenica 20 gennaio sarà perciò necessario tutto il supporto degli appassionati bizantini e per far sì che possano assistere al match e portare il proprio calore quanti più sostenitori possibili, i dirigenti dell’Olimpia Teodora hanno deciso di offrire i biglietti ingresso al prezzo speciale di 5 euro, mentre per tutti i ragazzi e ragazze sotto i 12 anni l’ingresso sarà gratuito. Tutto questo sarà possibile anche grazie al sostegno del match sponsor Lidi Group, azienda con sede a Porto Garibaldi, leader nella sterilizzazione e lavanderia industriale, partner ideale delle aziende sensibili al tema dell’igiene e delle aree sterili di lavoro (settore sanitario, case di riposo).

Dall’altra parte della rete si presenterà la matricola Cutrofiano guidata dal tecnico Antonio Carratù e rinforzata in estate dall’arrivo di sei nuove giocatrici, tra cui l’opposto americano Lutz, una “gigante” di 208 centimetri, il libero Barbagallo (proveniente da Olbia), la centrale Manzano (da Scafati) e le esperte laterali Moneta (da Baronissi) e Lotti (da Perugia). «Ci siamo allenati bene, concentrandoci su di noi – riprende Caliendo – consapevoli che ci aspetta un impegno importante e guardiamo solo a quello. L’ambiente è abbastanza sereno e nello spogliatoio c’è la giusta tensione. A Cutrofiano abbiamo subito una sconfitta netta e questo di sicuro ci darà un ulteriore stimolo per fare attenzione e per riscattare il 3-0 dell’andata».

Biglietteria: ingresso 5 euro. I bambini sotto i 12 anni entrano gratuitamente.

Classifica: Bartoccini Gioiellerie Perugia* 32, Delta Informatica Trentino 29, Barricalla CUS Torino 27, Omag S. Giov. in Marignano 26, Canovi Coperture Nolo 2000 Sassuolo* 23, Conad Olimpia Teodora Ravenna 18, Cuore Di Mamma Cutrofiano 18, Sorelle Ramonda Ipag Montecchio 14, Sigel Marsala 5 (* una partita in più).

Fanghi lasciati nelle casse oltre i termini, condannati ex dirigenti di Ap e Cmc

La sentenza di primo grado assolve gli ex vertici di Sapir (proprietaria dei terreni) e condanna Di Marco, Foschini e Fucchi: pene da 16 mesi a 9 mesi. Il giudice ha stabilito il ripristino dei luoghi a carico degli imputati

Tre condanne e tre assoluzioni. È la sentenza di primo grado arrivata oggi, 18 gennaio, in tribunale a Ravenna nel processo sui fanghi dragati dal porto dal 2008 in poi e lasciati in una cassa di colmata oltre i termini concessi dalle autorizzazioni. Il giudice ha stabito che la sospensione della pena sia subordinata al ripristino dello stato dei luoghi. La notizia è riportata dal sito de Il Resto del Carlino.

Le condanne sono arrivate per Galliano Di Marco (presidente dell’Autorità portuale dal 2012 al 2016), Dario Foschini e Maurizio Fucchi (rispettivamente ex ad e membro del cda della Cmc). Nell’ordine: 16 mesi e 14mila euro di ammenda, 9 mesi e 10mila euro di ammenda, 9 mesi. Sentenza di assoluzione per Matteo Casadio e Roberto Rubboli (ex presidente e ad di Sapir) e Alfredo Fioretti (presidente di Cmc dal 2017, in precedenza vice). La prescrizione aveva già deciso i percorsi processuali di Giuseppe Parrello (ex presidente Ap), Giordano Angelini (ex presidente Sapir) e Guido Leoni (Cmc).

In buona sostanza sono stati condannati il committente dei lavori (Ap) e appaltatore degli stessi (Cmc) ed è stato assolto il proprietario dei terreni su cui sorgono le casse (Sapir). Sono state dissequestrate le casse e restituite alla proprietà, venendo così respinta la richiesta di confisca dei terreni avanzata dalla procura (pm Marilù Gattelli).

La sentenza, soprattutto nella parte che riguarda il ripristino dei luoghi, potrebbe avere ripercussioni sul progetto da 230 milioni di euro per l’escavo dei fondali: l’iter autorizzativo è completato e nelle prossime settimane si attende la pubblicazione del bando per la ricerca del committente con la previsione di iniziare a dragare entro il terzo trimestre del 2019. Alcune delle casse coinvolte nel processo dovrebbero essere utilizzate per i nuovi lavori.

Il primo commento alla sentenza è di Massimo Manzoli, consigliere comunale di Ravenna in Comune, da tempo particolarmente attento alle vicende dello scalo ravennate. «Il giudizio ha stabilito che i fanghi sono rifiuti e il loro deposito nelle casse ad autorizzazione scaduta si configura come gestione di discarica abusiva ai sensi dell’art. 256 del Dlgs 152/2006. I tre sono stati condannati al pagamento delle spese processuali. Soprattutto, tutti sono stati condannati a provvedere, in solido tra loro, al recupero e allo smaltimento dei fanghi di dragaggio presenti all’interno delle casse di colmata denominate “Avamporto Porto Corsini”, “Centro Direzionale”, “Nadep Interna e Centrale”, “Nadep Viale Trieste”, “Trattaroli 1, 2 e 3”, oltre al ripristino dello stato dei luoghi».

Chiusura E45, preoccupazione anche in provincia di Ravenna. «Governo faccia presto»

Il vicesindaco Fusignani al vertice a Cesena. Allarme anche di Confesercenti. E la Codacons fa partire la class action…

PuletoAnche il vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani ha partecipato all’incontro di oggi (venerdì 18 gennaio) a Cesena, dove il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha fatto il punto con rappresentanti di Comuni e istituzioni coinvolti dalla chiusura del viadotto Puleto sull’E45, al confine tra Toscana e provincia di Forlì-Cesena.

«Ho condiviso la preoccupazione di tutti i partecipanti – afferma il vicesindaco – sottolineando l’importanza strategica che la superstrada rappresenta per il mondo economico ravennate. In particolare si mettono in difficoltà i settori turistico e portuale che rappresentano elementi importanti di sviluppo a livello regionale e non solo e che non possono sottostare a situazioni strutturali emergenziali e venire così pesantemente penalizzati».

«Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura – continua Fusignani – ora è il momento dell’agire, e in fretta, da parte del Governo, al quale si chiede di intervenire con un provvedimento di somma urgenza per ricollegare, anche con percorsi alternativi, la viabilità ora interrotta. La criticità della condizione dell’E45 deve diventare una priorità, perché l’attuale interruzione che taglia in due l’Italia accentua una già difficoltosa situazione viaria per Ravenna causata dalla chiusura di un tratto della statale Ravegnana, di cui siamo in attesa di sapere dalla Regione Emilia-Romagna la tempistica sulla riapertura dopo i lavori. Auspico che il Governo faccia un’assunzione di responsabilità e che valuti l’importanza di uno sviluppo sostenibile che passa anche dalla realizzazione e manutenzione di grandi opere. Torna d’attualità l’importanza di mettere al centro della programmazione strategica l’E55, come da sosteniamo da decenni».

Anche il sindaco di Cervia Luca Coffari è intervenuto sul tema, su Facebook: «L’E45 chiusa è un grave disagio per i cittadini romagnoli e per il turismo che proviene dal centro Italia. Le deviazioni ora sono davvero troppo lunghe. Spero che Anas e Governo intervengano al più presto per mettere in sicurezza l’infrastruttura che resta ovviamente la priorità».

Preoccupata, in una nota, anche la Confesercenti della provincia. «Considerando l’asse strategico rappresentato dall’E45 nella viabilità di collegamento tra centro e nord per il traffico merci come per il turismo, i pubblici esercizi ed il commercio, è necessario un intervento immediato e urgente per ripristinare in sicurezza la viabilità. Governo, istituzioni, forze politiche, parlamentari e ovviamente Anas si muovano all’unisono per affrontare con urgenza questa nuova emergenza che penalizza oggi i nostri territori in un momento già in sé difficile».

E nel frattempo il Codacons ha lanciato un’azione risarcitoria collettiva. «La chiusura del viadotto ha inevitabilmente colpito una moltitudine di cittadini e automobilisti, con ingorghi, macchine incolonnate, studenti romagnoli e toscani bloccati, tir costretti a tornare indietro – spiega il Codacons -. Le ripercussioni, in particolare sul trasporto merci e l’attività delle aziende locali, tagliate fuori dal cuore dell’Italia, sono apparse subito molto pesanti, e purtroppo il conto dei danni si aggrava giorno dopo giorno. È di tutta evidenza quindi il diritto dei cittadini coinvolti nella vicenda e delle attività commerciali lese di agire dinanzi la magistratura per ottenere il giusto risarcimento nei confronti dell’Anas e di tutti i soggetti che saranno ritenuti responsabili di irregolarità od omissioni».

Tutti gli interessati possono aderire seguendo le indicazioni pubblicate a questo link.

Il Faventia prova a riprendere la marcia verso i playoff in casa contro Corinaldo

Calcio a 5 / Domani, sabato 19 gennaio, i biancazzurri affrontano i marchigiani al PalaCattani (ore 15) con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle il ko di Gubbio

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Foto di gruppo per calciatori e staff tecnico del Faventia

Vincere come unica alternativa. Non ci sono altri scenari per il Faventia, atteso domani, sabato 19 gennaio, dal match casalingo contro il Corinaldo, in programma alle 15 al PalaCattani, gara in cui dovrà conquistare il bottino pieno per ritornare nella zona playoff, abbandonata dopo il ko a Gubbio. Una sconfitta che ha dato alla squadra ancora maggiori motivazioni, facendole vivere una settimana di intenso allenamento dove non è mai mancata la giusta concentrazione. «Abbiamo esaurito tutti i bonus a nostra disposizione – sottolinea il mister Davide Placuzzi – e dalla partita con il Corinaldo dobbiamo mettere in campo quell’umiltà e quel cuore che ci sono troppe volte mancati negli ultimi mesi. Dobbiamo crescere dal lato della mentalità, trovando continuità di rendimento nel corso della partita: siamo troppo disuniti e questo ci ha fatto perdere molti punti, nonostante abbiamo giocato buone gare. Anche a Gubbio abbiamo gettato al vento una possibile vittoria, venendo puniti per colpa della poca precisione sotto porta. Ai miei giocatori non manca di certo la qualità: devono solo crescere dal lato psicologico e lo devono fare già dalle prossime partite. Contro Corinaldo e Perugia dobbiamo ottenere sei punti, altrimenti la dirigenza dovrà fare una bella riflessione e prendere provvedimenti».

Contro il Corinaldo sarà comunque una gara molto insidiosa. «La pressione sarà tutta sulle nostre spalle e dovremo essere bravi a gestire il match nella maniera migliore, mettendo in campo lucidità e quella cattiveria agonistica necessaria per chiudere le partite al momento giusto. Da dicembre il Corinaldo ha trovato buoni assetti di gioco e sono convinto che verrà in casa nostra senza nulla da perdere, pensando a difendersi e a ripartire in contropiede».

Ancora una volta ci saranno delle defezioni, soprattutto nel reparto dei portieri. «Conti è indisponibile e anche il suo vice Carpino non è al meglio. Nel riscaldamento valuteremo se riuscirà a scendere in campo, altrimenti giocherà Tronconi, il nostro terzo portiere. Inoltre mancherà Garbin, che sconterà l’ultima delle tre giornate di squalifica. In ogni caso non ci sono alibi: dobbiamo vincere ad ogni costo».

In 17mila per la mostra del Mar di Ravenna. Che punta sulle foto di Oliviero Toscani

I dati di “War is over” e i prossimi progetti del museo. Nel 2020 protagonista Paolo Roversi

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Il sindaco al Mar vicino all’opera di Picasso durante una delle iniziative nell’ambito della mostra War is Over

Sono 17.200 (di cui 10mila a pagamento) i visitatori registrati nel corso di oltre tre mesi di apertura dalla mostra “War is over” del Mar di Ravenna, terminata lo scorso 13 gennaio. Si è trattato della prima cosiddetta “grande mostra” dopo l’addio dello storico curatore Claudio Spadoni, la prima, su indicazione della nuova Amministrazione, allestita nel periodo invernale e non più in quello canonico primaverile.

Un anno fa furono invece circa 15mila le presenze registrate alla mostra “Montezuma, Fontana, Mirko”, l’evento principale della Biennale del Mosaico.

L’ultima mostra di Spadoni, nel 2016, aveva registrato 28.500 visitatori (ma con un mese in più di apertura, da febbraio a giugno) mentre il record risale ancora a quella del 2003 dedicata al critico Roberto Longhi, con circa 55mila visitatori. Nei 13 anni di attività sotto la direzione di Spadoni, la media di visitatori alle grandi mostre del Mar è di poco superiore ai 31mila biglietti staccati, con budget variabili dai 900 ai 500mila euro degli ultimi anni.

L’ultima mostra, “War is Over”, è costata invece 700mila euro, di cui 200mila spesi in promozione e 100mila coperti da sponsor privati e altri 100mila arrivati grazie a finanziamenti europei.

Complessivamente nel 2018 sono stati circa 40mila i visitatori del museo ravennate.

Quest’anno al Mar tornerà la Biennale del mosaico ma è stata già annunciata una grande mostra fotografica con un nome d’eccezione: in primavera è infatti in programma “Oliviero Toscani: più di 50 anni di magnifici fallimenti”, a cura di Nicolas Ballario, un’esposizione che mette in scena la potenza creativa e la carriera del fotografo, attraverso le sue immagini più note che hanno fatto discutere il mondo su temi come il razzismo, la pena di morte, l’Aids e la guerra. La mostra sarà accompagnata da altri due eventi espositivi: “Arrigo Dolcini, professione fotografo”, a cura di Alessandra Dragoni e Gabriele Pezzi, da uno dei fondi inediti più ricchi della Biblioteca Classense, uno sguardo sull’umanità della provincia italiana nei ritratti ravennati degli anni ’50; “Looking on”, in collaborazione con l’Osservatorio Fotografico di Ravenna, sguardi e prospettive sulla nuova fotografia italiana.

Nel 2020 sarà invece la volta del fotografo ravennate di fama mondiale Paolo Roversi.

Stime Cisl: 6,6 famiglie su cento potrebbero ricevere il reddito di cittadinanza

La proiezione sommaria del sindacato per Ravenna: calcoli provvisori. La provincia con la percentuale più bassa in regione

Secondo le prime elaborazioni del sindacato Cisl in provincia di Ravenna il 6,6 percento delle famiglie residenti, equivalente a circa 11.800 nuclei, potrebbe godere del reddito di cittadinanza introdotto dal Governo Conte con l’ultima legge di Bilancio. Ravenna è la provincia romagnola dove la percentuale di famiglie potenzialmente beneficiarie è minore: 8 su 100 a Rimini e 7,2 a Forlì-Cesena (la media regionale è 7,4). In regione con percentuale minore solo Piacenza (6,5). Il primo requisito scriminante è un reddito Isee annuale inferiore a 9.300 euro. Subentrano poi altri fattori legati al patrimonio immobiliare. Va specificato che si tratta di calcoli provvisori, ogni singolo caso andrà poi valutato: al momento il sindacato ha fatto una stima prudenziale arrotondata per eccesso.

«Questa proiezione è in linea con la situazione reddituale dei cittadini romagnoli, come abbiamo evidenziato in un nostro recente studio – afferma Filippo Pieri, segretario generale Cisl Romagna – mentre in regione sarebbe nella provincia di Parma il maggior numero di famiglie che potrebbero ricevere questo sussidio, con un tasso dell’8,5 percento che è pari a quello medio italiano».

Pieri definisce «ben accetti» tutti gli interventi che danno un aiuto alle famiglie in difficoltà ma critica «la cancellazione dell’esperienza degli anni scorsi, il cosiddetto reddito di inclusione (Rei), che è andata a regime proprio nel 2018 dopo alcuni anni di sperimentazione, mentre ora occorrerà cominciare daccapo».

L’erogazione del reddito di cittadinanza sarà collegata a un percorso da attivare nei Centri per l’Impiego dove dovranno essere assunti addetti: «Occorreranno quindi parecchi mesi prima che questi diventino operativi. L’esperienza del Reddito di Inclusione ci insegna che per far partire procedure così complesse, che coinvolgono diversi enti e istituzioni, occorre tempo ed un’adeguata istruttoria al fine di evitare distorsioni e abusi nell’applicazione».

Ampliamenti abusivi al ristorante Pousada, via alla demolizione delle strutture

Ordinanza del sindaco per rimuovere le parti su suolo pubblico. Coffari: «Ripristinata la legalità». Il locale può continuare la sua attività nella parte interna

34699769 1954179741323842 2366188940400001024 OÈ cominciata la demolizione di due strutture abusive nel noto ristorante Pousada a Milano Marittima. La polizia locale è intervenuta ieri, 17 gennaio, per eseguire l’ordinanza di abbattimento di strutture in ampliamento su suolo pubblico. I due fabbricati sono attigui e gestiti come una medesima attività. La demolizione non riguarda la struttura edilizia del fabbricato che dunque potrà all’interno continuare la sua attività regolarmente.

«Le verifiche e relative sanzioni pecuniarie ed accessorie – spiega una nota divulgata dal Comune di Cervia – sono state avviate diverso tempo fa e l’attività aveva subito negli anni scorsi anche alcune chiusure per cinque giorni per aver ampliato l’area di occupazione di suolo pubblico autorizzata con tavoli e sedie dopo vari controlli della polizia municipale edilizia e commerciale». In particolare questa prima ordinanza, in via di esecuzione da parte dei gestori sotto il controllo del Comune, ha visto la demolizione della struttura non autorizzata attigua all’edificio ubicato in viale Rismondi posto sul verso monte mentre una seconda verrà eseguita, non appena terminato l’iter di legge, nel secondo fabbricato verso mare sul fronte strada. Le operazioni per rispettare la prima ordinanza dovranno completarsi a breve, in caso contrario sono pronti i mezzi ed operai del Comune.

48425197 2333779646697181 193179605975171072 OL’attività è stata sanzionata anche per altri abusi edilizi nel fabbricato vero e proprio per i quali sono stati già emessi da tempo le ordinanze di demolizione avverso le quali è però pendente il ricorso giudiziario.

La pubblica amministrazione prosegue ricordando che «i controlli della polizia municipale sono numerosi  sia in ambito edilizio che commerciale per garantire il rispetto delle autorizzazioni rilasciate, è un lavoro discreto che viene svolto spesso in borghese anche per non disturbare l’ignara clientela presente. A questa attività segue poi il lavoro degli uffici tecnici e l’avvocatura comunale in caso di ricorsi al Tar o al Presidente della Repubblica, come in questo caso».

Sul caso è intervenuto anche il sindaco Luca Coffari: «Si è ripristinata la legalità e questo è un fatto importante ed un obiettivo primario della nostra amministrazione che sta lavorando molto per sostenere le attività economiche ma sempre nel rispetto delle norme e con la leale collaborazione tra le parti. La stragrande maggioranza di pubblici esercizi rispetta le metrature autorizzate e le norme per la collocazione di arredi, tavoli, sedie e fioriere oppure delle strutture coperte autorizzate».

Aggiudicata di nuovo alla coop Atlantide la Casa delle Farfalle di Milano Marittima

La riapertura con una festa nel weekend del 16 e 17 marzo. Circa 40mila visitatori all’anno nell’ultimo triennio

SerrafarfalleÈ ufficiale la notizia della aggiudicazione di Atlantide come gestore della Casa delle Farfalle di Milano Marittima per i prossimi 6 anni, con la possibilità di ulteriori 3 anni di rinnovo. La concessione prevede un canone fisso di 8.000 euro l’anno e un valore presunto complessivo del servizio determinato dal Comune in oltre quattro milioni di euro per i sei anni.

Riparte quindi per la cooperativa cervese l’avventura tra farfalle e insetti: nata da un’idea congiunta della stessa Atlantide e del Comune di Cervia, la Casa delle Farfalle in oltre 16 anni di attività è cresciuta come centro educativo, attrazione turistica, polo dedicato alla biodiversità, con oltre 500.000 visitatori totali e con circa 40.000 visitatori all’anno nell’ultimo triennio.

«La diffusione della cultura scientifica è da sempre il cuore del nostro lavoro e Casa delle Farfalle, dalla sua inaugurazione del 2002, viene gestita da Atlantide in quest’ottica – dichiara il presidente di Atlantide Massimo Gottifredi –. Tempo libero-divertimento e scienza-ricerca sono spesso considerati ambiti disgiunti e inconciliabili, eppure il tema scientifico possiede da sempre un lato spettacolare che lo rende curioso e attraente. Il nostro obiettivo primario è conciliare questi due concetti avvicinando e stimolando in maniera semplice e intuitiva l’interesse del pubblico nei confronti della scienza e della ricerca».

Negli anni la Casa delle Farfalle si è arricchita e strutturata in un sistema più articolato e complesso che abbraccia il tema della biodiversità, realizzando anche nel concreto progetti per la reintroduzione di specie autoctone di lepidotteri (nel 2010 è stato realizzato “Il Bruco”, serra delle farfalle locali, in collaborazione con l’Università di Bologna). Tante le novità in programma per il futuro e un grande obiettivo: realizzare un polo dedicato alla biodiversità e alla divulgazione  scientifica/ambientale, sia come didattica per la scuola sia come sensibilizzazione nei confronti del grande pubblico.

La stagione ripartirà con una grande festa di apertura, in programma il 16 e 17 marzo, che vedrà protagonista il territorio cervese: durante la prima giornata infatti l’ingresso e la partecipazione alle attività proposte saranno completamente gratuiti per i residenti della città.

Per il 2019 inoltre altre novità. La prima un concorso di idee per la realizzazione di un murales che valorizzi la parete di Casa degli Insetti rivolta verso il giardino interno.

Altra novità 2019 sarà un festival di letteratura per ragazzi in collaborazione con la cooperativa di giornalisti Corso Bacchilega, nell’ottica di avviare un percorso di coinvolgimento di un pubblico più giovane.

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