Il sindaco: «Ci scusiamo per questi anni di ritardo ma finalmente dalla prossima stagione il porto canale sarà restituito nella sua nuova forma»
Questa mattina (martedì 17 ottobre) il sindaco Michele de Pascale e l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani hanno fatto un sopralluogo al cantiere per la demolizione del ponte Baronia sul canale Destra Reno a Casal Borsetti.
«Siamo venuti a Casalborsetti per verificare l’andamento dei lavori per la demolizione del ponte – ha commentato il sindaco de Pascale –. Si trattava di uno dei problemi più gravi di tutti i nostri lidi. Il ponte era stato solo parzialmente demolito quando era stato realizzato il porto turistico ed era un’opera di degrado pesante, proprio nel centro di Casal Borsetti. I lavori stanno andando avanti, al termine rimarranno anche due punti di osservazione molto caratteristici lungo il canale. È un intervento che ritenevamo importantissimo e dobbiamo anche scusarci con gli operatori turistici, con i cittadini e con i turisti di Casalborsetti per questi anni di ritardo. Purtroppo abbiamo dovuto escutere la fideiussione e realizzare noi, come Comune, la demolizione che inizialmente era prevista a carico del privato. Finalmente nella prossima stagione Casalborsetti vedrà restituito nella sua nuova forma il porto canale. Ovviamente ci sono tanti altri lavori da fare, cose importanti, compreso il rilancio del porto turistico, ma questa era una promessa fatta che finalmente riuscirà a venire completata».
«Sono in corso i lavori di demolizione del ponte – ha dichiarato l’assessore Fagnani – un’opera tanto attesa dai cittadini di Casal Borsetti che si era arenata a metà del duemila a causa dei problemi del soggetto attuatore e della quale il Comune si è fatto carico, riscuotendo la fideiussione di circa 200 mila euro. I lavori sono iniziati il due di ottobre e termineranno a metà dicembre. Finalmente riusciamo a dare continuità a questo intervento di riqualificazione tanto aspettato».
Il ponte era interrotto da tempo ed è stato sostituito da quello di via delle Maone. La durata contrattuale per il completamento dell’intervento è di sessanta giorni. La struttura del ponte è in corso di demolizione e verranno sistemate le fasce laterali soprastanti le spalle del manufatto.
Volley Superlega / Domani, mercoledì 18 ottobre (inizio ore 20.30), i ravennati sfidano in trasferta i campioni d’Italia della Cucine Lube in un match da dentro o fuori che vale l’accesso alla Final Four. Soli: «Sarà fondamentale giocare sereni e aggressivi, provando a ‘rubare’ un set per poi vedere come prosegue la partita»
Lo schiacciatore argentino Cristian Poglajen
La Bunge scende in campo domani sera, mercoledì 18 ottobre, per il terzo impegno in otto giorni, sfidando a Civitanova i campioni d’Italia della Cucine Lube (inizio ore 20.30, arbitri Armando Simbari di Milano e Fabrizio Pasquali di Ascoli). Dopo l’esordio in campionato con Piacenza, i ravennati tornano a disputare una gara di Coppa Italia e affrontano nei quarti di finali i temibili marchigiani in virtù della brillante vittoria negli ottavi a Vibo Valentia. Si tratta di un match da dentro o fuori e chi vince approderà nella Final Four, in programma il 27 e il 28 gennaio. La partita sarà inoltre la prima di due appuntamenti consecutivi previsti all’Eurosuole Forum di Civitanova: domenica 22 ottobre, infatti, Orduna e compagni se la vedranno ancora con la Lube, in occasione della seconda giornata della Superlega.
A parte Mazzone, che ha ripreso ad allenarsi a parte, tutti i giocatori dovrebbero essere a disposizione dell’allenatore Fabio Soli. Queste le sue dichiarazioni alla vigilia del match: «Ci siamo guadagnati il diritto di disputare questa partita con la bella vittoria di Vibo Valentia – spiega il coach – e quindi vogliamo continuare a sognare in questa competizione. Noi proveremo a giocarcela, con tutte le energie possibili, senza pensare che dopo qualche giorno dovremo scendere ancora sul campo di Civitanova. Dai miei ragazzi mi aspetto l’attenzione e la spavalderia dei primi due set contro Piacenza, vista anche in alcune fasi della quarta frazione e del tiebreak, anche se sappiamo bene che per quanto riguarda l’aspetto tecnico il match contro la Lube sarà ancora più difficile».
I padroni di casa marchigiani nel corso dell’estate hanno operato sul mercato rinforzando in modo ulteriore una formazione già molto competitiva, costruita intorno ai pezzi da novanta rimasti alla base come l’opposto Sokolov (uscito però nel corso del primo set nella gara a Vibo Valentia), il suo vice Casadei, gli schiacciatori Juantorena e Kovar, il regista Christenson, i centrali Stankovic, Candellaro e Cester (quest’ultimo un ex) e il libero Grebennikov. A completare un team di stelle sono arrivati il ‘vecchio’ Cmc Zhukouski, il giovane martello Milan e lo schiacciatore statunitense Sander, quest’ultimo uno dei più importanti colpi del volley mercato. Nuovi anche il libero Marchisio e soprattutto il tecnico, Giampaolo Medei, già secondo allenatore biancorosso negli anni dal 2001 al 2006. «Affrontiamo i campioni d’Italia – riprende Soli – che compongono uno squadrone e che esprimeranno la massima intensità per chiudere nei tempi più brevi possibili a loro favore la sfida. Non credo proprio che verremo sottovalutati e sarà fondamentale giocare sereni e aggressivi, provando a ‘rubare’ un set per poi vedere come prosegue la partita. I nostri avversari hanno qualche elemento non al meglio della condizione e quindi forse scenderanno in campo con un assetto diverso da quello visto finora. In ogni caso, chiunque giochi, se Civitanova esprime la sua pallavolo per noi sarà davvero dura».
In TV La partita all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche tra Cucine Lube e Bunge sarà trasmessa in diretta domani dalle ore 20.30 su Lega Volley Channel (piattaforma Eleven Sports).
Il programma Coppa Italia (quarti di finale, gara unica, mercoledì 18 ottobre, ore 20.30): Cucine Lube Civitanova-Bunge Ravenna (arbitri Simbari e Pasquali), Azimut Modena-Calzedonia Verona (giovedì 19 ottobre, La Micela e Braico), Diatec Trentino-Gi Group Monza (Satanassi e Florian), Sir Safety Conad Perugia-Kioene Padova (Cesare e Gnani).
È prevista la copertura di circa 58mila unità immobiliari. Investimento da 20 milioni di euro
Partiranno il 25 ottobre e termineranno tra non prima di tre anni i lavori su tutto il territorio comunale frutto della convenzione siglata tra Comune di Ravenna e Open Fiber Spa., società compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, per la realizzazione di un’infrastruttura a banda ultra larga interamente in fibra ottica, che consentirà una velocità di connessione fino a 1 Gbps (1000 Megabit al secondo). È prevista la copertura di circa 58mila unità immobiliari.
L’accordo consente di sistematizzare le modalità e i tempi di lavoro, oltre alle relative autorizzazioni; attribuisce a Open Fiber la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura, oltre che la sua realizzazione; impegna la società a stabilire e rispettare standard tecnici e di sicurezza per le proprie ditte appaltatrici in modo da ridurre al massimo i disagi per i cittadini durante i lavori.
La prima, e fondamentale, fase del Piano di Open Fiber consiste nel “walk-in”: si tratta dell’accesso da parte del personale della Società Ericsson (per conto della quale lavorano le imprese Mediacom, Tecnosoft e Actwo) – incaricato da Open Fiber e che sarà riconoscibile tramite apposito tesserino identificativo – esclusivamente nei locali contatori dei condomini per effettuare un sopralluogo. In caso di fattibilità, l’edificio verrà contestualmente predisposto all’intervento. In questa fase non verrà richiesto l’accesso agli immobili dei privati, i quali non saranno minimamente interessati dalle attività del “walk – in”. Tale intervento non prevede costi od oneri per i cittadini, e gli elementi installati non necessiteranno di alimentazione elettrica. Gli amministratori e i condomini saranno informati prima dell’avvio delle suddette attività tramite apposito materiale illustrativo. «Eventuali comprovati danni che dovessero essere arrecati durante la costruzione o l’esercizio di tale opera di utilità pubblica – spiega in una nota il Comune – dovranno essere prontamente liquidati dalla ditta che realizza i lavori».
Giovedì 19 ottobre alle 11 nella sala Dantesca della biblioteca Classense si svolgerà il convegno “Le nuove infrastrutture digitali per la competitività economica e sociale di Ravenna”, promosso dal Comune di Ravenna e da Open Fiber, l’occasione per presentare questo importante progetto di infrastrutturazione «e tutti i vantaggi e i benefici che ne deriveranno per i cittadini, le aziende e la pubblica amministrazione», scrivono dal Comune.
Ravenna è tra le prime 30 città in Italia – e tra le prime in regione – ad essere cablata, con un investimento da 20 milioni di euro; il progetto rientra nella Strategia italiana per la banda ultra larga approvata dal Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di fare fronte alla carenza infrastrutturale del Paese e colmarne il ritardo digitale. Interverranno: il sindaco Michele de Pascale; Stefano Esposto per Open fiber; Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida spa; Dimitri Tartari, coordinatore dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna; Michele Vianello, digital evangelist; Massimo Cameliani, assessore allo Sviluppo economico e Ravenna digitale.
Coffari replica alle accuse dell’opposizione: «Perderemo parcheggi con il lungomare di Milano Marittima? Togliere lamiere e caso per metterci verde e arte credo sia un miglioramento…»
L’11 ottobre il sindaco di Cervia Luca Coffari in visita a Papa Francesco per donargli il sale di Cervia, come tradizione
Nell’ambito del nostro approfondimento su Cervia, abbiamo girato alcune delle obiezioni poste dall’opposizione al sindaco Luca Coffari, in questi giorni all’udienza del Papa per la tradizionale consegna del sale, tralasciando le questioni più politiche e concentrandoci su quelle più concrete.
Sindaco, da più parti arriva l’obiezione: puntare sull’apertura di tanti locali in luoghi “rigenerati” non è una mossa priva di visione? Non è preoccupato per il possibile impatto sull’esistente?
«Ma non è vero che si stanno aprendo solo ristoranti. Dei cinquanta luoghi da rigenerare sui quali stiamo lavorando (molti dei quali realizzati) c’è il Woodpecker che diventerà un parco delle arti e della musica; l’ex Cral ha un caffè letterario e un teatrino per iniziative, il Kursaal sarà un locale da ballo, il Magazzino del Sale sarà un grande piazza coperta con musica, moda, arte e cultura. L’eno-gastronomia in alcuni di questi è presente anche perché per noi vuol dire socialità e valorizzazione del territorio. Poi c’è il Borgomarina con un importante recupero. Detto questo, portare luoghi di successo porta più gente nella città a beneficio di tutti». E la spiaggia sempre aperta? Non si rischia di danneggiare la rete dei ristoratori e del commercio esistente?
«Mi pare non si siano verificati particolari squilibri. I bagni aperti con la ristorazione sono stati pochi ma di qualità». Altro progetto importante è quello sul lungomare di Milano Marittima: ma un piano parcheggi esiste? Non sarebbe stato meglio pensarci prima?
«Abbiamo fatto vari incontri. Gli operatori sono contenti dei lavori e stiamo affinando con loro le soluzioni di mobilità alternativa (si perderanno circa cinquecento posti auto, ndr). Togliere però lamiere e caos, e metterci verde, percorsi e arte crediamo sia un significativo miglioramento». Come sarà spesa la tassa di soggiorno?
«Ne stiamo discutendo con associazioni di categoria e commissione consiliare, andranno tutti in favore del turismo: opere e cura della città, mobilità, promozione e grandi eventi, sicurezza e pulizia». Cosa risponde a chi la accusa di interventi a spot, senza una chiara visione complessiva?
«La visione complessiva è chiara e si trova scritta nero su bianco: ad esempio per il turismo abbiamo condiviso ed approvato il piano strategico. Facciamo molti atti d’indirizzo ad esempio su porto e saline. Il tutto è sintetizzato nel Psc (piano strutturale comunale) e Dup (documento unico di programmazione). Sono tutti consultabili sul sito del Comune».
Basket / Nella terza giornata di Serie B maschile cadono a Palermo i faentini, che però fanno ricorso per un presunto errore degli addetti al tavolo, e a Crema i lughesi. In A2 femminile non c’è storia senza Ballardini: netto ko casalingo contro La Spezia
SERIE B MASCHILE
Palermo-Faenza 85-83
(25-22, 38-43, 61-63)
GREEN BASKET PALERMO: Gullo 9, Nicosia, Vitale ne, Biondo 2, Lombardo G. 17, Tabbi 8, Trevisano 2, Genovese ne, Marchini 9, Lombardi A. 10, Venturelli 28. All.: Verderosa.
REKICO FAENZA: Aromando 10, Samorì ne, Perin 16, Silimbani 8, Benedetti, Venucci 17, Iattoni 7, Pagani 6, Milosevic ne, Chiappelli 15, Brighi 4. All.: Regazzi.
ARBITRI: Barilani e Silvestri
NOTE – Usciti per cinque falli Perin e Silimbani.
Il play della Rekico Mattia Venucci
Termina con un “giallo” la trasferta della Rekico a Palermo. I faentini perdono 85-83 sul campo del Green Basket, ma a fine gara la dirigenza presenta ricorso per un presunto errore degli addetti al tavolo che ha condizionato il finale. Questi i fatti: a 7’77’ Marchini fallisce entrambi i liberi sull’84-83 per i siciliani e la Rekico chiama time out. L’accompagnatore della Rekico chiede agli addetti al tavolo il tempo mancante alla fine della gara, visto che il tabellone non presentava i centesimi di secondo come da regolamento ed era di difficile lettura. Gli addetti al tavolo dice 0’77 secondi e non 7’7 secondi comunicandolo anche agli arbitri. Faenza rimette così il pallone che finisce nelle mani di Silimbani, che spara il tiro della disperazione da metà campo leggendo pure lui come tutto il PalaMangano, il tabellone in maniera errata, supportato poi dalla pronuncia degli addetti al tavolo. Le proteste dei giocatori di Faenza non fanno cambiare idea agli arbitri e così il Green Basket chiude i conti.
Passando al resto del match, la Rekico non chiude i conti nel terzo quarto sul vantaggio di 45-56, subendo nel giro di poche azioni una tripla di Marchini e un gioco da quattro punti (tripla + libero) di Venturelli, autore di 28 punti. Nel finale il Green Basket prende l’inerzia e mantiene qualche punto di vantaggio, ma nonostante tutto la Rekico riapre il match con le triple di Perin e Venucci arrivando nel concitato finale sotto 85-83 e con la palla in mano. Poi il discusso finale.
Non decolla l’Orva lontano dalle mura amiche, fermata per 71 a 58 al Palacremonesi contro Crema che ha condotto sempre la gara con autorità. Partenza in sordina per la formazione di coach Galetti, con Dagnello e Paolin che ne approfittano per portare il vantaggio dei padroni di casa in doppia cifra con Amanti, che firma il +16 (23-7) dopo solo 7’30” di un primo quarto che Crema chiuderà avanti per 28 a 14. Nel secondo periodo è sempre la formazione di coach Salieri a fare la partita, con gli Aviators costretti a inseguire i lombardi, scappati sino sul +20 (42-22) a 4’ dal termine, che chiudono in vantaggio per 42-25 all’intervallo lungo.
Dopo l’intervallo lungo gli Aviators rientrano in campo con maggiore determinazione e riescono a portarsi sino sul -11 (46-35), prima del nuovo allungo di Crema firmato da due triple consecutive di Peroni (52-35), con i lombardi che chiudono sul 59-42 in proprio favore la terza frazione di gioco. Gli ultimi dieci minuti di gara vedono Crema gestire con autorità il proprio vantaggio, con l’Orva che riesce solo a ridurre in modo parziale il gap nei minuti finali, con il suono finale della sirena che sancisce il meritato successo cremasco per 71-58.
Risultati (terza giornata): Tigers Forlì-Gimar Basket Lecco 78-68, Gordon Nuova Pall. Olginate-Tramarossa Vicenza 82-85, Bakery Piacenza-Iseo Serrature Costa Volpino 82-76, NTS Informatica Rimini-Virtus Padova 69-66, Green Basket Palermo-Rekico Faenza 85-83, Pallacanestro Crema-Orva Lugo 71-58, Bmr Basket 2000 Reggio Emilia-Lissone Interni Bernareggio 61-69, Baltur Cento-Pallacanestro Aurora Desio 76-65.
Classifica: Crema, Vicenza e Cento 6 punti; Rimini, Piacenza, Padova, Bernareggio e Forlì 4; Olginate, Lugo, Lecco, Palermo e Faenza 2; Desio, Costa Volpino e Reggio Emilia 0.
Orfana di capitan Ballardini, in panchina infortunata, la Infinity Bio si inchina in casa alla Carispezia, che espugna il campo delle faentine senza grossi affanni, totalizzando più del doppio dei punti. L’equilibrio c’è solo nella prima frazione, poi sul parquet si vedono solo le liguri, alla prima vittoria stagionale. Partenza a rilento per entrambe le compagini: pochi canestri e a metà quarto si è solo 4-6 per le spezzine, con Templari a segnare tutti i punti delle bianconere. Per Faenza, Soglia trascina le locali sull’11-8, prima che Linguaglossa infili il canestro dell’11-10 di fine prima frazione.
Alla ripartenza c’è tutta un’altra Carispezia in campo, che piazza un parziale di 12-0, portandosi sull’11-22. L’Infinity Bio prova a ricucire con Schwienbacher, ma sono sei punti consecutivi di Lavinia Da Silva a incrementare il vantaggio ospite, col 19-36 dell’intervallo lungo. Nella ripresa è sempre la Carispezia a tenere il pallino del gioco, allungando a +18 sul 23-51. Franceschelli e Schwienbacher provano provano a riavvicinare le romagnole con un parziale di 5-0, ma vengono ricacciate indietro dai canestri di Da Silva e Cadoni, per il 29-55 di fine terzo quarto. L’ultima frazione vede la Carispezia incrementare il proprio vantaggio e chiudere 37-76.
Risultati (terza giornata): Tigers Rosa Libertas Forlì-Surgical Virtus Cagliari 63-60, Pall. Femm. Umbertide-Andros Basket Palermo 53-69, Progresso Femm. Bologna-Ceprini Costruzioni Orvieto 81-42, La Molisana Campobasso-Mercede Alghero 77-58, Infinity Bio Faenza-Carispezia Cestistica Spezzina 37-76, Rosa Scotti Empoli-San Raffaele Roma 69-65, RR Retail Galli S.G.Valdarno-Cestistica Savonese 82-68. Riposa: Infa Feba Civitanova M.
Classifica: S. G. Valdarno, Bologna e Palermo 6 punti; Empoli*, Orvieto e Campobasso 4; Civitanova M.*, Forlì*, Spezzina, Roma, Umbertide e Faenza 2; Savonese, Cagliari e Alghero 0 (* una gara in meno).
La ravennate Erica Liverani fra i talent del programma televisivo in onda tutti i giorni alle 14 su Rai 2
Caterina Balivo in un momento della trasmissione su Rai 2
La ravennate Erica Liverani, vincitrice della quinta edizione del talent-show culinario Masterchef nel 2016, entra nella squadra di Detto Fatto, il programma televisivo condotto da Caterina Balivo in onda su Rai 2 dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 16.30. È la stessa Liverani a dare la notizia dalla sua pagina Facebook con una sua foto scattata davanti all’ingresso della Rai: «Volete condividere con me una nuova avventura? Entro a far parte della grande famiglia di Detto Fatto con la mitica Caterina Balivo!». Il programma è una striscia quotidiana di intrattenimento nato nel 2013: al suo interno trovano spazio diversi momenti, molti dedicati alla cucina con ricette e consigli utili.
Il giovane acquirente si è giustificato: «Mi serviva, vado ad un compleanno». Il pusher a casa aveva 500 munizioni per fucili da caccia
«Mi serviva stasera, dovevo andare ad una festa di compleanno». Così sabato scorso ha risposto un ventiduenne ai carabinieri che lo hanno sorpreso mentre comprava circa 2,5 grammi di eroina. Il giovane, di Brisighella, l’aveva appena acquistata da un 36enne di Casola Valsenio. La vendita è però avvenuta sotto gli occhi dei carabinieri che erano in pattuglia a Castel Bolognese e hanno assistito allo scambio.
I militari si erano appostati quando hanno riconosciuto il 36enne, chiaramente in attesa di qualcuno. Quando il pusher ha visto i carabinieri avvicinarsi ha strappato la droga all’acquirente, cercando di nasconderla nelle scarpe. Tentativo inutile. A quel punto è scattata la perquisizione domiciliare, negativa per quanto riguarda la droga. I carabinieri hanni però trovato 500 cartucce da caccia che non poteva vere perché tempo fa gli era stato revocato il porto d’armi. Denunciato per quest’ultimo fatto e arrestato per spaccio, è stato processato questa mattina ed ha patteggiato otto mesi di reclusione e 850 euro di multa, con pena sospesa.
Il giovane rompe il silenzio: «Non credo che la città sia razzista. Ognuno è libero di affittare a chi vuole ma pensavo che non ci fossero più opinioni di questo tipo»
Si dice rattristato ma ormai, con il sostegno degli amici, si è lasciato tutto alle spalle. Rompe il silenzio il 19enne vittima dell’episodio razzista a Bologna. Al giovane, residente da sempre a Ravenna e nato in Etiopia, era stato rifiutato l’affitto della stanza di un appartamento perché straniero. Il giovane ringrazia chi gli è stato vicino sia a Bologna sia a Ravenna, in primis Carlo Donati, l’amico che ha raccontato quanto avvenuto.
Chiarisce che «io non considero Bologna una città razzista. Anzi è una città multiculturale in cui l’ integrazione tra persone di diverse etnie è accettata e consolidata. Ognuno è libero di affittare a chi vuole il proprio appartamento, l’ unica cosa è che in questo caso è stato fatto per un pregiudizio che credevo ormai non condizionasse più l’immaginario collettivo, tutto ciò mi ha rattristato molto ma non ha cambiato la mia visione sulla società odierna». Quello che definisce un «episodio spiacevole» è ormai alle spalle anche «grazie alla solidarietà ricevuta».
“Attivo” e “non attivo” non chiarirebbe se si può passare o no. Mozione di Lista per Ravenna per una variazione
Il caso, lo diciamo subito, è avvenuto a Reggio Emilia ma sarebbe applicabile anche a Ravenna. Il giudice di pace nella città emiliana ha annullato 17 sanzioni ad un anziano che aveva passato ripetutamente un “varco attivo”. Il problema sta proprio in questa dicitura, che a Reggio Emilia come a Ravenna, indica il momento in cui le auto non possono transitare. Il varco non attivo invece indica il passaggio libero.
Stefano Donati, consigliere cittadino del centro storico in quota LpRa, ha presentato una mozione ad hoc per una modifica urgente. All’origine, ricorda, LpRa «contestò la contraddittorietà del messaggio di preavviso posto sui pannelli elettronici» da cui sono scaturite «molte multe che hanno colpito in buona fede persone non diversamente informate, specialmente anziani e forestieri»
Lo stanziamento regionale interessa una cinquantina di Comuni. Alla provincia di Ravenna vanno 115mila euro per due interventi
Un pacchetto di 46 cantieri, che vale 3 milioni e 200mila euro, per continuare l’opera di nella messa in sicurezza del territorio colpito dalle ultime ondate di maltempo. Previsti interventi di consolidamento, sistemazione di strade provinciali, arginature e opere idrauliche. Si tratta di lavori in gran parte urgenti distribuiti su quasi tutto il territorio regionale.
A finanziare le opere sono 1 milione 311mila euro messi direttamente a disposizione dal bilancio della Regione, cui si affiancano 1 milione 895mila euro di “economie”, ovvero dirisparmi su interventi precedentiche ora vengono reinvestiti. Nel complesso lo stanziamento regionale interessa una cinquantina di Comuni. Alla provincia di Ravenna vanno 115mila euro per due interventi.
Si tratta della sistemazione della frana, il ripristino dell’argine, i drenaggi e le difese spondali sul fiume Ronco, a San Bartolo e Coccolia sono stati previsti 65mila euro. Di questo intervento si occuperanno i tecnici dell’Area Romagna dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile. A Casola Valsenio sarà ripristinato il muro di sostegno posto in località Via Soglia – Ponte Soglia
«L’impegno per la sicurezza del territorio prosegue perché è una vera priorità della nostra Regione: vogliamo spendere fino all’ultimo euro disponibile, senza lasciare inutilizzata nessuna risorsa”- ha commentato l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo-. Per questo, oltre ai fondi stanziati direttamente con il bilancio regionale, abbiamo avviato un’importante azione di ricognizione delle economie derivanti da precedenti interventi: è stato così possibile rintracciare oltre un milione di euro da tradurre in nuovi cantieri e, quindi, nuovo lavoro».
Calcio a 5 B / Seconda affermazione di fila della squadra di Castellani, che espugna Fermo e mantiene la testa della classifica a punteggio pieno
Futsal Cobà-Faventia 3-4 FUSTAL COBA’: Quondamatteo, Vitale, Mindoli, Gabaldi, Mancini, Bottolini, Sgolastra, Sestili, Siviero, Bagalini, Di Gioacchino, Moretti. All.: Osimani.
FAVENTIA: Conti, Gatti, Barbieri S., Lombardi, Caria, Barbieri I., Hassane, Cavina, Argnani, Vignoli, Lesce, Resta. All.: Castellani.
RETI: 10’ pt Cavina, 11’ pt e 11’ st Caria, 1’ st Vignoli, 5’ st e 8’ st Sgolastra, 12’ st Gabaldi.
NOTE – Amm. Cavina, Vignoli, Caria, Vitale.
I giocatori del Faventia prima del calcio d’inizio
Grande prestazione a Fermo del Faventia, che sul difficile campo del Futsal Cobà si aggiudica l’intera posta in palio portandosi in vetta alla classifica a punteggio pieno. Nel primo tempo la squadra di Castellani domina a lungo incontrastata e si porta in doppio vantaggio nel giro di due minuti, a metà della prima frazione, con Cavina e Caria. La formazione manfreda allo scadere avrebbe anche la possibilità di andare sul 3-0, quando Mindoli al 19′ si fa espellere per fallo di mano da ultimo uomo all’interno dell’area di rigore. Moretti però ipnotizza Lesce e para il penalty.
Nel secondo tempo il Faventia inizia col piede giusto, quello di Vignoli che al 3’ con una rasoiata precisa trova la rete del 3-0. Il passivo e il rischio di terminare la partita subendo una goleada sveglia i padroni di casa marchigiani, che con un po’ di fortuna e uno scatenato Sgolastra accorciano due volte le distanze nel giro di quattro minuti. Gli spettri di una inaspettata remuntada spingono i manfredi a chiudersi meglio in difesa e a ripartire in contropiede. All’11′ Barbieri recupera palla e sfugge alla marcatura sull’out di destra servendo Caria piazzato sul secondo palo, il quale deposita in rete, facendo respirare il Faventia. La pressione però non diminuisce, perché un minuto dopo Gabaldi riporta sotto i padroni di casa con un bel tiro dal limite dell’area. Negli 8 minuti successivi i biancazzurri, cinici e pragmatici, si chiudono bene, amministrando il vantaggio e conquistando i tre punti al triplice fischio.
Classifica: Castelfidardo e Faventia 6 punti; Lucrezia e Alma Fano 4; Torresavio Cesena* e Gadtch 3; Cobà ed Eta Beta 1; Cus Ancona*, Forlì e Corinaldo 0 (* una gara in meno).
I consiglieri regionali sostengono la proposta dei Consori di bonifica che chiede una nuova legge “Ravenna” sul modello di quella che nel 1980 intervenne per limitare i danni dovuti al fenomeno
I consiglieri regionali ravennati Mirco Bagnari, Gianni Bessi e Manuela Rontini (tutti del Pd) firmano per chiedere sovvenzioni contro la subsidenza. La proposta di legge è quella presentata dall’Anbi (Associazione nazionale consorzi di gestione tutela del territorio e acque irrigue, in sintesi i consorzi di bonifica) che chiede già dalla prossima legge di bilancio «adeguate sovvenzioni» allo Stato per garantire un’accurata manutenzione degli impianti idrovori dei Consorzi di bonifica, anche consentendo di risparmiare risorse grazie all’eliminazione degli oneri di sistema per le utenze di fornitura di energia elettrica per il sollevamento e lo scolo delle acque.
«Nell’ampia area tra Ravenna, Ferrara e Rovigo, l’abbassamento del suolo è dovuto sia a cause naturali, sia ad altre legate all’intervento umano. Nel 1980, la legge 845 fortemente voluta da Benigno Zaccagnini, intervenne proprio per limitare i danni dovuti alla subsidenza – richiamano i consiglieri – La ‘legge Ravenna’, particolarmente innovativa per quanto riguarda la capacità che ha avuto di favorire la collaborazione tra enti e istituzioni di diverso livello e competenza territoriale, introduceva da un lato regole per limitare l’abbassamento del suolo dall’altro e un sistema di finanziamenti finalizzato a realizzare interventi organici per la difesa e risanamento del territorio».
Spiegano i consiglieri: «Le risorse con gli anni sono venute meno. Il fenomeno della subsidenza invece non si è arrestato. Oggi non siamo ancora in una situazione di emergenza, ma agire per evitare di finirci è lungimirante sia sul piano ambientale, sia su quello economico. La difesa del suolo è un investimento per il futuro e diventa un costo solo quando non si fa adeguata prevenzione. Lo strumento normativo per agire c’è già, auspichiamo che si attivi anche la leva dei finanziamenti».