martedì
19 Agosto 2025

Filtri d’olio per auto provenienti dalla Turchia sequestrati in banchina: maximulta

Le Fiamme Gialle hanno recuperato 552 pezzi di ricambio stipati in un container. Mancava l’indicazione del paese di provenienza

filtri d'auto La guardia di finanza ha fermato una possibile frode sui filtri olio per l’auto. Insieme all’Agenzia delle Dogane le Fiamme Gialle hanno individuato al porto un deposito di 552 filtri olio che stavano per essere introdotti in Italia dalla Turchia. L’irregolarità era nella provenienza perché i prodotti riportavano esclusivamente il marchio italiano dell’azienda destinataria, senza alcuna informazione circa l’effettivo luogo di produzione dei medesimi (cioè la Turchia), così risultando – segnala la nota della Finanza – potenzialmente in grado di indurre i consumatori finali a ritenere che gli stessi potessero essere di origine tutta italiana. In totale si tratta di 552 filtri olio. La merce era stipata in un container.

Pertanto, la partita di merce giunta dall’estero è stata sottoposta a sequestro ed al legale rappresentante dell’azienda italiana importatrice è stata contestata una sanzione amministrativa che va da un minimo di 10.000 ad un massimo di 250.000 euro.

 

Post razzista in ospedale, l’autore: «Ho inventato il furto del cellulare»

Aveva definito “scimmie” le persone di colore in stanza poi la scusa dello scherzo per difendersi dalle critiche di Selvaggia Lucarelli

1398 Opsedale Santa Maria Delle CrociNessuno gli ha rubato il telefonino per fargli uno scherzo usando il suo profilo Facebook e pubblicare un post razzista a sua insaputa ma è stato lui, nel pieno delle sue facoltà, a scrivere di zoo e scimmie a corredo di una foto scattata alla famiglia di colore con cui la moglie condivideva la stanza d’ospedale. Arriva l’ammissione di responsabilità da parte del ravennate finito nell’occhio del ciclione sul web il 13 giugno quando la celebre blogger Selvaggia Lucarelli sulla sua pagina Fb, che conta oltre un milione di fan, aveva condannato l’episodio proseguendo la sua personale campagna contro bullismo e razzismo sui social. La nuova versione dei fatti emerge dalle pagine odierne de Il Resto del Carlino che riporta il contenuto di una lettera di scuse scritta dall’uomo avvalendosi della tutela di un avvocato, visto che l’Ausl e le persone in foto stanno valutando azioni legali.

La figlia danneggiata dal vaccino e poi morta. «Noi risarciti, ma nessuno ne parla»

Fabrizio, direttore d’hotel ravennate, tra gli indennizzati dalla legge 210 del ’92: «Ero convintamente a favore dei vaccini, oggi penso che sia assurdo obbligare. Sarebbero utili esami preventivi»

Fabrizio Varani

«Voi giornalisti non dovete avere paura, lo dovreste dire che esistiamo, che siamo tantissimi. Invece è come se fossimo solo dei fantasmi». Fabrizio Varani, 54 anni, ravennate, direttore d’hotel, è uno dei cosiddetti “indennizzati” dalla 210 del 1992, la legge che prevede una sorta di rimborso per chiunque abbia riportato, “a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana”, lesioni o infermità, “dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica”.
Sua figlia Giada ha vissuto con un grave ritardo psico-motorio i cui sintomi sono comparsi inizialmente dopo il vaccino trivalente “morbillo-parotite-rosolia” (il farmaco era il Morupar, poi ritirato dal commercio qualche anno dopo), a cui era stata sottoposta a 15 mesi. Il danno è stato riconosciuto in tempi brevi e mai contestato, indennizzato tramite assegni mensili che sono serviti per le cure mediche. Giada è poi morta tre anni fa, quando aveva 12 anni.
Oggi Fabrizio ha un’altra figlia, di un anno e mezzo, che non è stata vaccinata. «Figuriamoci – ci dice al telefono –, credo che visto che la sorella è morta potrà essere esentata di diritto, anche in vista di questo nuovo decreto (di cui parliamo nel dettaglio alle pagine 10 e 11, ndr). Ma vorrei che fosse raccontata la mia storia solo per far riflettere le persone, per sottolineare l’assurdità di una legge che impone l’obbligo vaccinale. E voglio sottolineare che io era convintamente a favore dei vaccini, litigavo perfino con quelli che la pensavano diversamente. Per questo motivo oggi, dopo tutto quello che ho passato, continuo a pensare che non si possa prendere una posizione a prescindere, che ognuno debba fare le proprie valutazioni. Sarebbe utile l’introduzione degli esami pre-vaccinali, per capire in anticipo la reazione».

Insulta donne incinte e bagnanti: «Italiani di merda, questo Paese fa schifo»

A Punta Marina interviene la polizia: una donna di 57 anni denunciata per vilipendio e molestia

Polizia«Questo paese fa schifo, italiani di merda», ha urlato mentre gli agenti la stavano accompagnando in auto per identificarla, dopo che alcuni bagnanti avevano chiamato la polizia per il suo comportamento sopra le righe. Si tratta di una donna, lei stessa italiana, di 57 anni, che a detta dei presenti ha intavolato per tutta la giornata veementi discussioni con sconosciuti, in spiaggia a Punta Marina. Agli agenti – intervenuti mentre stava appunto litigando con un’altra bagnante che stava invece tentando in tutti i modi di sottrarsi al confronto – in un primo momento ha anche fornito generalità che si sono poi rivelate false.

Altre bagnanti hanno riferito alla polizia di essere state offese pesantemente sin dal mattino per il solo fatto di essere in stato interessante.

Invitata a salire sull’auto di servizio, la donna ha quindi iniziato a sentirsi male ed è stata accompagnata in ospedale, dove è stata poi comunque denunciata per i reati di molestia e disturbo alle persone, false generalità e vilipendio alla nazione.

Siccità, la Regione dichiara lo stato di crisi e chiede l’emergenza nazionale

Un decreto del presidente Bonaccini in attesa delle mosse del Consiglio dei Ministri. Il Consorzio di bonifica conferma che la situazione è preoccupante anche per il territorio ravennate, soprattutto nel distretto collinare

SiccitaUn decreto del presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dichiara lo stato di crisi idrica per tutta la regione. Il provvedimento è stato preso in attesa che il Consiglio dei Ministri riconosca lo stato di emergenza nazionale, come richiesto dalla Regione pochi giorni fa.

Il dipartimento nazionale di protezione civile concluderà oggi, 19 giugno, l’istruttoria sull’istanza, fondamentale per la deliberazione delle misure straordinarie necessarie ad affrontare la grave siccità che sta interessando in particolare le province di Parma e Piacenza.

Il provvedimento del presidente della Regione stabilisce la priorità dell’uso idropotabile dell’acqua nel caso in cui sia destinata a più utilizzi. Per le esigenze dell’agricoltura, la giunta Bonaccini ha inoltre previsto la possibilità di derogare agli attuali limiti di prelievo della risorsa idrica, per accelerare le procedure di realizzazione degli interventi urgenti.

Il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, che ha sedi a Lugo e Faenza e opera in un comprensorio di oltre duemila km quadrati (con una rete canali di 962 km) spalmato su cinque province tra cui in prevalenza quella di Ravenna, presenta la situazione attraverso il presidente Alberto Asioli: «Ci sono molte preoccupazioni per il protrarsi del periodo di siccità. Le nostre reti distributive in pressione e l’alimentazione dei vettori irrigui a cielo aperto (i canali di scolo che, grazie a opportune opere di regolazione collocate lungo il loro percorso, vengono adibiti alla funzione accessoria di adduttori per la distribuzione idrica alle aziende agricole del comprensorio di pianura del Consorzio) sono in funzione h24 da diversi giorni. A oggi abbiamo già distribuito oltre 16 milioni di mc di acqua, un 20 percento in più rispetto allo stesso periodo del 2016. In pratica un livello climatologico e di distribuzione che solitamente si raggiunge indicativamente verso metà luglio. Fino ad ora siamo comunque riusciti a soddisfare tutte le richieste irrigue che ci sono pervenute, con la massima attenzione al risparmio e alla salvaguardia di questa fondamentale risorsa». Nel distretto collinare e montano la situazione è un po’ più grave. La ventina di invasi interaziendali realizzati allo scopo di costituire una riserva d’acqua per irrigazione da utilizzare proprio nei periodo come questo sta svolgendo appieno la propria funzione ma chi non può attingere a tali invasi si troverà costretto a fare scelte agronomiche importanti per salvare le coltivazioni.

Ubriaco in spiaggia, turista prende a calci e pugni i carabinieri e rompe le manette

Nei guai un operaio di 49 anni che ha dato in escandescenze in uno stabilimento di Lido di Savio

CatturaA chiamare i carabinieri sono stati gli uomini del 118, allarmati per lo stato di un turista svizzero che, in uno stabilimento balneare di Lido di Savio, dopo aver bevuto troppo alcol ha iniziato a dare in escandescenze, ingiuriando e minacciando i presenti. I militari dell’aliquota Radiomobile della compagnia di Cervia, giunti sul posto, sono stati perfino aggrediti dall’uomo con calci e pugni, tanto che due carabinieri sono stati costretti in seguito a ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso, dove sono state loro riscontrate lesioni traumatiche giudicate guaribili in 15 giorni.

Il turista è riuscito anche a rompere una chiusura di un paio di manette prima di venire bloccato e ammanettato a terra, dove – citiamo la ricostruzione della nota inviata alla stampa dai carabinieri – ha continuato a inveire contro tutti, anche nei confronti della fidanzata, picchiando con la testa violentemente e ripetutamente a terra e provocandosi in questo modo una ferita lacero contusa al capo (7 giorni di prognosi). Dopo essere stato sedato, l’uomo è stato accompagnato in ambulanza in ospedale, dove gli è stato riscontrato un tasso alcolemico nel sangue pari a 2,09 g/l.

Il turista svizero – un operaio di 49 anni del Canton Ticino – è quindi stato arrestato per i reati di “violenza e resistenza a pubblico ufficiale”, “danneggiamento” e “ubriachezza”. Dopo avere trascorso un paio di notti in camera di sicurezza, lunedì mattina è comparso davanti al giudice del tribunale di Ravenna che ha convalidato l’arresto e fissato l’udienza per il prossimo 20 settembre.

Il mercatino “bio” di piazza San Francesco offre l’aperitivo per i suoi primi 3 anni

BiomarcheIl BioMarchè di Ravenna, il mercatino dei produttori biologici locali del martedì pomeriggio in piazza San Francesco, compie tre anni. Una vetrina per le produzioni biologiche della Romagna che si realizza con il supporto essenziale di AIAB (associazione Italiana agricoltura biologica), il patrocinio del Comune di Ravenna e la autorizzazione di Comune, Provincia e Curia Diocesana.

Per l’occasione Il BioMarchè martedì 20 giugno festeggia (dalle 18) offrendo a tutti i clienti uno spettacolo musicale delle FemmeFolk, gruppo femminile che propone canti popolari ballabili e di atmosfera. Inoltre, gli espositori del mercatino offriranno assaggi delle loro produzioni per un aperitivo.

Tre borse di studio per non dimenticare l’attore delle Albe Mandiaye N’Diaye

L’obiettivo è tenere vivo il dialogo Italia-Senegal. In luglio un evento di beneficenza al Cisim di Lido Adriano

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La consegna delle borse di studio in municipio

Sono state consegnate ai due artisti Adama Gueye e Fallou Diop e all’organizzatore Moussa N’Diaye le borse di studio dedicate all’attore senegalese del Teatro delle Albe Mandiaye N’Diaye, scomparso nel 2014.

«Ravenna non può dimenticare Mandiaye N’Diaye, colui che ha costruito un solido ponte tra questa città e il Senegal attraverso il suo lavoro di attore ma anche di cooperante», ha dichiarato durante la cerimonia di consegna in municipio, a Ravenna, l’assessora Ouidad Bakkali, a cui sono intervenuti anche i fondatori del Teatro delle Albe Marco Martinelli e Ermanna Montanari, la presidente del Ravenna Festival Cristina Mazzavillani Muti e Raffaella Sutter, in qualità di ex dirigente del Comune di Ravenna, persone che hanno fortemente voluto e sostenuto la realizzazione di questa attività formativa, insieme a Camst e a privati cittadini.

Mandiaye N’Diaye entrò nel Teatro delle Albe nel 1989 e come attore ottenne riconoscimenti in Italia e all’estero. Ma lui, che tanto amava Ravenna e l’Italia, a un certo punto della sua vita ha scelto di tornare a casa, in Senegal, con un preciso obiettivo: condividere e trasmettere ai ragazzi del suo villaggio natale, Diol Kadd, la passione per l’arte e il teatro come opportunità per una vita migliore. Ci è riuscito fondando il Takku Ligey (che in lingua wolof significa “Darsi da fare assieme”) Théâtre, con cui è stato al lavoro fino all’ultimo con lo spettacolo “Opera Lamb”, programmato al Ravenna Festival del 2014.

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Mandiaye N’Diaye

I tre premiati stanno partecipando a Inferno – chiamata pubblica per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri, prima parte del progetto La Divina Commedia: 2017-2021 di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, commissionato e prodotto da Ravenna Festival in coproduzione con Ravenna Teatro/Teatro delle Albe.

La borsa di studio mira a tenere vivo il dialogo Italia-Senegal ed è stata realizzata grazie al contributo di: Matilde Bedei, Camst, Maria Castellano, C.I.S.I.M, Comune di Ravenna, Angela Nevoso, Giuseppe Maniscalco, Cristina Mazzavillani Muti, Olinda, Raffella Sutter, Franco Tramonti, Ravenna Festival, Takku Likey, Teatro delle Albe/Ravenna Teatro.

Lunedì 17 luglio alle 20 al Cisim di Lido Adriano si terrà poi una cena tradizionale senegalese con performance musicale di sabar, per sostenere le attività di cooperazione internazionale dell’Associazione Takku Ligey.

L’evento è realizzato nell’ambito del progetto “S.T.E.Y. Senegal-Synergies, Training, womEn, Youth”, realizzato dal Comune di Ravenna con il contributo della Regione Emilia Romagna e ha come obiettivo il sostegno allo sviluppo in Senegal. L’asse principale dell’intervento è costituito da attività educative e formative, che vedono come beneficiari da un lato la popolazione giovane della banlieue di Dakar, dall’altro la popolazione di Diol Kadd, in particolare donne e bambini. Puntando a una sempre maggiore partecipazione consapevole dei beneficiari delle attività mediante istruzione, formazione e training degli stessi, all’attività formativa tradizionale si affiancano attività di educazione non formale, che trovano nei laboratori della non-scuola del Teatro delle Albe il proprio obiettivo e metodo.

Antonioli: «Mancavano solo dei dettagli. Stiamo lavorando già da tempo per la C»

Calcio Serie C / Il tecnico giallorosso non nasconde la sua soddisfazione per la conferma: «Restare qui era quello che volevo e sono contento di potermi giocare in questa piazza l’opportunità di guidare una squadra nei Prof»

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Il tecnico del Ravenna Mauro Antonioli

Arrivata un po’ più in ritardo del previsto, facendo alimentare voci su possibili problemi nell’accordo tra le parti, l’ufficializzazione della conferma di Mauro Antonioli alla guida del Ravenna anche nella prossima stagione ha tolto ogni dubbio ed è garanzia di continuità con il progetto avviato nella scorsa estate. A ribadire il fatto che c’era un’intesa già di massima tra lui e il club giallorosso è lo stesso allenatore: «Era da qualche settimana che si lavorava su questa soluzione con grande sintonia con i dirigenti – spiega Antonioli – e mancava giusto qualche dettaglio da definire. Restare a Ravenna era quello che volevo e sono contento di potermi giocare in questa piazza l’opportunità di guidare una squadra in Serie C. Inizio questa avventura con tanto entusiasmo, ben consapevole che andremo a disputare un campionato molto difficile, che ci metterà di fronte tanti ostacoli».

Antonioli è stato uno dei grandi protagonisti della promozione della squadra giallorossa, trovando un sorprendente rendimento in particolare nel girone di ritorno, con una grande rimonta che è valsa il salto in C. «Anche se eravamo partiti con un obiettivo diverso, era importante riportare il Ravenna e la sua città nella categoria che le compete, in un campionato professionistico. Abbiamo anticipato i tempi e di questo ne siamo tutti contenti, dai dirigenti fino ai tifosi, e ci stiamo adoperando proprio per prepararci al meglio per questa nuova esperienza».

Cambia la serie e di conseguenza cambiano anche le prospettive e i traguardi da raggiungere. Per riuscire in questa impresa tutto lo staff tecnico è stato confermato assieme ad Antonioli. «Sono tre anni, da quando alleno in prima squadra, che lavoro con loro. Stiamo parlando di persone molto valide, di professionisti oltre che di amici. Speriamo di vivere un anno altrettanto esaltante, tenendo bene a mente che il nostro prossimo obiettivo sarà quello di raggiungere la salvezza. Riuscire a raggiungere questo traguardo sarà per noi come vincere il campionato – termina il tecnico – e ci stiamo rimboccando le maniche per costruire un organico competitivo, capace di rendere ancora felici i tifosi giallorossi».

Mendicanti e venditori abusivi in centro a Ravenna, due denunce della Municipale

Entrambi sono risultati regolari sul territorio nazionale

QuestuaNuova operazione – sabato, per le strade del centro storico di Ravenna – della polizia municipale contro il fenomeno della questua molesta e della vendita abusiva. Un 44enne nigeriano, regolare sul territorio, residente nel faentino, fermato in via Cavour, è stato denunciato per questua molesta e segnalato alla Questura per il provvedimento di allontanamento dal territorio del Comune di Ravenna.

In via Guaccimanni, angolo via Mazzini, gli agenti hanno svolto accertamenti nei confronti di un cittadino senegalese, di 62 anni, intento a vendere braccialetti e articoli vari, proprio davanti a un’attività commerciale. L’uomo, risultato regolare sul territorio nazionale, in possesso di autorizzazione al commercio, è stato sanzionato per vendita abusiva nel centro urbano.

Si scontra in curva con un’auto, motociclista 41enne muore sul colpo

Mauro Bertaccini era presidente della società di volley della località sulle colline faentine. Famiglia nota in zona: il padre Franco è mastro polentaio alla sagra di San Cassiano

Secondo i primi rilievi delle autorità, ancora da confermare, la motocicletta è scivolata in una curva verso destra e ha invaso la corsia opposta andando a colpire il paraurti di un’auto che viaggia in verso opposto, un colpo violento costato la vita al motociclista: così sarebbe morto il 41enne Mattia Bertaccini, residente a San Cassiano di Brisighella, in un incidente avvenuto nella notte tra sabato e domenica sulla provinciale Brisighellese all’altezza della località Ponte Nono.

Dalle edizioni odierne dei quotidiani locali, Il Corriere Romagna e Il Resto del Carlino, si apprende il profilo della vittima: lavorava a Faenza per una ditta di bonifiche ambientali, accanito tifoso della Juventus e appassionato di sport in generale (era presidente della società di pallavolo di Brisighella). La famiglia è conosciuta nella zona perché il padre Franco è stato portalettere di Brisighella e oggi è un mastro polentaio alla sagra di San Cassiano.

Il Ravenna riparte da Antonioli e dal suo staff. Brunelli: «Scelta presa da tempo»

Calcio Serie C / Il club giallorosso ufficializza il rinnovo del contratto per il tecnico e i suoi collaboratori. Il presidente: «Non c’è mai stato un momento in cui non abbiamo pensato di proseguire insieme questa avventura»

CLASSE: PRESENTAZIONE NUOVO STAFF TECNICO RAVENNA CALCIO FOTO FIORENTINI
Al centro, tra il presidente Brunelli e il direttore tecnico Sabbadini, l’allenatore Mauro Antonioli

Già nell’aria da qualche settimana, il Ravenna FC 1913 ufficializza la riconferma dell’intero staff tecnico per la prossima stagione sportiva 2017/18. Sulla panchina della prima squadra, che disputerà la Serie C, siederà, dunque, ancora l’allenatore Mauro Antonioli, che sarà affiancato dal vice Ivan Piccoli, dal preparatore dei portieri Andrea Spinelli e dal preparatore atletico Davide Cosmi. Lo staff tecnico si è legato al club giallorosso con un contratto annuale.

Soddisfatto il presidente Alessandro Brunelli: «Come era stato già ampiamente definito, abbiamo provveduto a concludere le ultime operazione prettamente tecniche, per cui siamo molto felici di annunciare che lo staff che ha così tanto bene fatto nella passata stagione riprenderà il lavoro anche per l’anno prossimo. Siamo convinti della bontà del nostro progetto che dipende moltissimo anche da queste figure. Solleviamo quindi i dubbi che ci sono stati negli ultimi giorni, ma erano dubbi assolutamente illegittimi e mai sostenuti da fatti, in quanto non c’è mai stato un momento in cui non abbiamo pensato di proseguire insieme questa avventura».

La società giallorossa è al lavoro a pieno regime anche per quanto riguarda la rosa da affidare a mister Antonioli per il prossimo campionato: «Sono partite le operazioni di mercato – prosegue Brunelli – alle quali stanno lavorando il direttore tecnico e il direttore sportivo; i contatti sono buoni e ci sono tutte le prospettive di riuscire a mettere in piedi un’ottima squadra che vada incontro alle legittime richieste del nostro allenatore».

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