domenica
17 Agosto 2025

Rubati sei chilometri di cavi di rame all’impianto fotovoltaico dell’ex discarica

Nell’area di Hera in via Romea Nord. Un bottino dal valore di circa 70mila euro

Cavi Di RameOltre sei chilometri di cavi di rame, per un valore di oltre 70mila euro. È il bottino di un insolito furto avvenuto nella notte di domenica all’impianto fotovoltaico realizzato nell’area della vecchia discarica di Hera di via Romea Nord, alle porte di Ravenna.

Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino,  l’allarme sarebbe scattato regolarmente ma i vigilanti, al loro arrivo, non avrebbero notato nulla di sospetto. Si tratta del secondo furto di questo tipo perpetrato ai danni dell’impianto, che deve registrare anche il danno legato alla mancata produzione in questi giorni di energia elettrica.

15enne scomparsa da 24 ore, l’appello dello zio: «Chi la vede chiami le autorità»

Ancora non si trova la ragazza di Fornace Zarattini che si è allontanata da casa nel tardo pomeriggio del 3 maggio. Grande mobilitazione su Facebook e Whatsapp

[ARTICOLO AGGIORNATO A QUESTO LINK]

«Se qualcuno dovesse vederla per favore chiami le autorità, i genitori sono disperati». È l’appello lanciato da Facebook, e condiviso migliaia di volte da diverse parti d’Italia, dallo zio di Vittoria, la 15enne ravennate scomparsa dal tardo pomeriggio del 3 maggio quando si è allontanata dall’abitazione di Fornace Zarattini, periferia ovest di Ravenna. Dopo 24 ore di ricerche, scattate dopo la denuncia dei genitori, ancora nessuna traccia dell’adolescente. Su alcuni gruppi Whatsapp e Facebook nel pomeriggio di oggi è circolata la notizia del ritrovamento a Faenza ma la circostanza è stata subito smentita dalle fonti ufficiali e da persone vicine ai genitori.

La ragazzina è scomparsa mentre i genitori erano fuori. Quando padre e madre sono usciti lei era a casa e quando sono rientrati poche ore dopo c’era solo un biglietto con parole di affetto per la famiglia ma anche la manifestazione di un certo disagio personale.

Secondo quando si apprende, stamani la ragazza aveva il telefono acceso e avrebbe letto alcuni messaggi ricevuti su Whatsapp. Poi ha impostato il blocco alla ricezione dei messaggi. Le forze dell’ordine stanno cercando di risalire alla posizione della ragazza individuando la cella agganciata dal telefonino: sono in corso contatti con la compagnia telefonica ma al momento non arrivano informazioni utili.

Tra i dettagli su cui le forze dell’ordine stanno cercando di fare chiarezza ci sarebbe anche una foto che la ragazza scomparsa avrebbe inviato via Whatsapp, forse in una chat di amici. Nell’immagine si intravede una ferita a un braccio ma la dimensione dell’immagine non consente di stabilire se sia il braccio della ragazza ricercata.

Rifiuti, ancora problemi. Hera si giustifica: «A regime solo dal primo maggio»

La Lega Nord segnala elettrodomestici abbandonati e ritardi nella raccolta. L’azienda spiega che il nuovo appalto è operativo da pochi giorni

I bidoni pieni sul litoraleNon sono ancora finiti i problemi sulla gestione dei rifiuti. A segnalarlo, corredando quanto sostenuto con una serie di foto, è Samantha Gardin, consigliera comunale della Lega Nord. Hera replica che gli appalti, assegnati a fine marzo, sono entrati effettivamente in vigore solo a maggio, dopo il periodo necessario per tutti gli adempimenti previsti, «tra cui il passaggio del personale e il relativo inquadramento nei nuovi contratti, le verifiche dei mezzi, le procedure di sicurezza e quant’altro necessario da parte delle imprese appaltatrici per soddisfare i prerequisiti contrattuali».

La Lega Nord infatti notava che nonostante i bandi e il cambio di gestore «Ravenna e i lidi sono sommersi dai rifiuti: da Lido Adriano a Marina di Ravenna. In tutto questo, nessuno muove un dito». Gardin punta in dito contro «cassonetti traboccanti, sfalci di erba e potatura che non vengono raccolti da giorni, per non parlare dell’abbandono di rifiuti ingombranti: mobili, elettrodomestici, televisori, fusti di olii esausti». Senza contare, fa notare la Lega, che i bandi per il trasporto dei rifiuti e la pulizia dell’arenile «andavano a scadenza nei giorni scorsi, quindi mancherebbe ancora un pezzo del mosaico» Troppo poco, secondo il Carroccio, per giustificare «l’inerzia che si vede in giro».

Hera sostiene che «a valle delle numerose riunioni di coordinamento recentemente effettuate e in anche conseguenza del rilevante aumento economico di tali contratti è atteso un incremento della qualità dei servizi erogati da tali appaltatori, su cui Hera vigilerà puntualmente». Gli ultimi due contratti da assegnare – trasporti con mezzi di grande volumetria e pulizia spiagge – saranno conclusi entro «la metà del mese di maggio fermo restando che le attività in tale periodo saranno eseguite sulla base dei precedenti contratti».

Rifiuti Lavatrice

Per quanto riguarda la foto inviata dalla Lega, con una lavatrice abbandonata, Hera parla di «sintomo di inciviltà» ricordanto tuttavia che «dal primo di Maggio tutti i nostri centri di raccolta ubicati nei lidi sono aperti anche il sabato mattina ed è sempre disponibile il ritiro gratuito degli ingombranti previo appuntamento. Le attività di raccolta sono state eseguite secondo i calendari previsti»

Bucano il magazzino e rubano a Terremerse: sottratti prodotti agricoli

I ladri si sono impossessati di fitofarmaci e sono fuggiti a bordo di un furgone. Indagini in corso da parte dell’Arma

TerremerseLa “banda del buco” questa volta non ha colpito in una banca o in una gioielleria ma in una cooperativa agricole, a Terremerse di Bagnacavallo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i ladri si sono introdotti in un magazzino dove erano stoccati i prodotti utilizzati in agricoltura. Qui si sono impadroniti di un ingente quantitativo di fitofarmaci e sono fuggiti, probabilmente a bordo di un camion.

Sono in corso le indagini dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia supportati da personale del Reparto Operativo di Ravenna che procedevano ai rilievi del caso. Indagini in corso a cura del Nucleo Operativo della Compagnia di Lugo.

Per la prima volta a Ravenna la finale regionale dell’Arezzo Wave

Chi vince si esibirà a Milano il 23 e il 24 giugno. Sul palco Giulio Cantore & Almadira, Montauk, Well In Case e Moro & the Silent Revolution

Arezzo WavePer la prima volta arriva a Ravenna la finale delle selezioni delle band emiliano-romagnole in corsa per esibirsi ad Arezzo Wave, il festival più longevo d’Italia. L’appuntamento è per venerdì 5 maggio alla Darsena Pop Up. Dalle 18 aperitivo e dj-set a cura di Madesi (Area51 – Radio Città del Capo); dalle 20 partiranno i live dei quattro gruppi finalisti. Le band in gara si contenderanno un posto sul prestigioso palcoscenico della finalissima nazionale, in programma a Milano il 23 e 24 giugno.

Si tratta di Giulio Cantore & Almadira (progetto dell’artista di Meldola che mischia cantautorato, flamenco e ritmi africani), dei bolognesi Montauk (post-punk) e Well In Case (funk/jazz/rock/elettronica) e dei forlivesi Moro & the Silent Revolution (folk-pop). Ogni gruppo si esibirà per 30 minuti e una giuria di addetti ai lavori decreterà il vincitore, che parteciperà alla finalissima nazionale in programma il 23 e 24 giugno al Parco Forlanini di Milano, nell’ambito della Festa della Musica.

 

Calcio, festa promozione: il Ravenna invita tutti allo stadio poi birra e salsiccia

Il 7 maggio alle 15 al Benelli l’ultima gara di campionato con i giallorossi già vincitori del campionato e promossi in Lega Pro, poi all’albergo Classensis di Classe giocatori e tifosi per brindare all’impresa

ZANI5819Tutti allo stadio Benelli per un colpo d’occhio giallorosso da cartolina nell’ultima giornata di campionato, ininfluente per la classifica, e poi a Classe all’hotel ristorante Classensis per la festa promozione a base di birra e salsiccia in compagnia dei giocatori. Questo il programma della festa organizzata dal Ravenna per il 7 maggio per celebrare il passaggio dalla serie D alla Lega Pro, il ritorno nel calcio professionistico ottenuto con la vittoria del campionato davanti all’Imolese al termine di una rimonta iniziata mesi fa.

BRUNELLI TSHIRTLa prevendita per la gara in programma alle 15 avrà luogo alla segreteria del Benelli giovedì 4 e venerdì 5 dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 18, sabato 6 dalle 9 alle 12. Prezzi: parterre 8 euro, curva 4 euro (universitari parterre 4 euro, studenti 14-18 curva/parterre 2 euro). Per fare sì che la promozione del club sia una festa di tutto lo sport ravennate, chi si presenterà allo stadio con un abbonamento della stagione 2016/17 di Orasi Basket o del Porto Robur Costa Volley avrà la possibilità di accedere al parterre solo 5 euro. Chi acquista il biglietto in prevendita potrà ottenere, al prezzo di 7 euro, un coupon valido per una birra e un panino con salsiccia. Ai botteghini dello stadio il giorno della partita non sarà possibile acquistare il coupon per la festa promozione ma chi si presenta direttamente al Classensis potrà comunque partecipare alla festa pagando il coupon di 7 euro.

Prima della partita e durante la festa promozione sarà in vendita a 10 euro la tshirt celebrativa della promozione mentre nei prossimi giorni sul negozio online della società sarà acquistabile una maglia gara celebrativa (al prezzo di 45 euro) che sarà utilizzata dalla squadra nelle partite della poule scudetto della Serie D.

Giocano d’azzardo a dadi nel bar: sette persone denunciate dai carabinieri

Al tavolo erano in tre ma nei guai sono finiti anche i quattro gestori del locale, tutti presenti al momento del controllo

DadiAvevano trasformato il bar in una sorta di bisca in cui si giocava d’azzardo a dadi. Per questo sette persone sono state denunciate dai carabinieri di Milano Marittima. Tre delle persone finite nei guai erano i partecipanti al gioco: si tratta di un barista di 33 anni, di un cameriere di 50 e di un 38enne senza occupazione.

Era quasi mezzanotte quando, in un noto bar di Milano Marittima, i carabinieri sono entrati per un controllo soprendendo i tre che giocavano con i dadi, passatempo proibito. La tabella dei giochi d’azzardo non consentiti, peraltro, era appesa nel locale. I quattro gestori – riportano i carabinieri – tutti cervesi e di età compresa tra i 41 e i 70 anni, erano presenti nel locale. Per questo sono stati denunciati anche loro.

Servizi bibliotecari, Ravenna in Comune chiede garanzie sui diritti dei lavoratori

Secondo Raffaella Sutter la coop che ha vinto l’appalto utilizza contratti a chiamata e paga poco i dipendenti: «Situazione di estrema precarietà»

Ravenna In Comune chiede lumi sui diritti dei lavoratori nelle istituzioni culturali. Il riferimento è ai servizi acquisiti da una cooperativa di Udine che ha come oggetto l’affidamento dei servizi bibliotecari, museali e culturali del Comune di Ravenna e delle sue Istituzioni. Si tratta di un appalto quinquiennale da 2,8 milioni di euro che interessa servizi di vario genere che l’azienda svolge alla Classense, all’Oriani, al Mar e in via altri servizi culturali del Comune.

Secondo quanto scrive la capogruppo, Raffaella Sutter, l’imprea aggiudicatrice impiegherebbe «lavoratrici e lavoratori a chiamata», con una situazione lavorativa ritenuta «di assoluta precarietà» con retribuzioni mensili «spesso di poche centinaia di euro». Del caso si è già discusso nell’apposita commissione comunale.

Sutter chiede all’assessore quali siano «le criticità rilevate dall’amministrazione in merito alla gestione dell’attuale appalto dei servizi culturali» e, tra le altre cose, se non si ritenga «più garante dell’efficienza dei servizi e della dignità del lavoro assumere direttamente il personale necessario». Infine la capogruppo di Ravenna in Comune chiede di «adottare linee guida per gli appalti di servizi che non pongano come prioritario solo il risparmio di risorse economiche del Comune».

Film e teatro per piccolissimi con “Artebebé”

Spettacoli tra Alfonsine, Bagnacavalo e Lugo per tutto maggio

Tartaruga Rossa
Un fotogramma dal film “La tartaruga rossa”

Dal 4 al 27 maggio tra Alfonsine, Bagnacavallo e Lugo va in scena “Artebebè 2017 – L’importanza del colibrì”, festival di Arte e Teatro per bambini e bambine da 1 a 11 anni. Drammatico Vegetale propone come di consueto da dieci anni, in collaborazione con le rassegne “La città dei bambini” di Lugo e di Bagnacavallo e per il terzo anno con il cinema Gulliver di Alfonsine, un’edizione primaverile di “Artebebé”. L’immagine del festival di arte e teatro per la prima infanzia è stata affidata all’illustratore marchigiano Luca Di Sciullo (i suoi disegni sono apparsi su “Lo Straniero” e su “Hamelin”), il cui lievissimo colibrì, il volatile più piccolo del mondo, rappresenta  la composita meraviglia dei bambini: come magiche fate i colibrì ti si avvicinano quando meno te lo aspetti e ti ammaliano con tutto il loro peculiarissimo microcosmo e la loro incredibile danza volante. (http://cargocollective.com/lucadisciullo).

Nel dettaglio il programma della decima edizione di Artebebè sarà così articolato giovedì 4 e giovedì 11 maggio alle 21, ad Alfonsine (Cinema Gulliver) sarà proiettato il film La tartaruga rossa di Michaël Dudok de Wit (Francia, Belgio, Giappone, film d’animazione dai 6 anni e adulti). Domenica 7 alle 17, a Bagnacavallo (Palazzo Vecchio) vanno in scena I Circondati con Tri quater!, teatro di strada dai 3 anni e adulti. Sabato 13 alle 17 appuntamento a Lugo, nel Salone Estense della Rocca con Drammatico Vegetale e il spettacolo ispirato ai classici del grande autore danese: Quattro volte Andersen (adatto dai 3 agli 8 anni) mentre il 14 maggio si torna a Bagnavallo sempre con Drammatico Vegetale che presenta questa volta l’installazione interattiva da uno a tre anni Pin’occhio, in replica a Lugo il 27 maggio. Sabato 20 ancora alle  17  a Lugo, al Salone Estense della Rocca, il teatro multisensoriale di ScarlattineTeatro – Campsirago Residenza con Mileomaya (da 1 a 3 anni) in replica domenica 21 alle 17 a Bagnacavallo, Palazzo Vecchio

Prenotazioni spettacoli e installazioni Ravenna Teatro tel. 0544 242365 in orario d’ufficio, dal lunedì al venerdì. Posti limitati. informazioni e prenotazioni posti ancora disponibili un’ora prima t. 344 3897683 Ingressi spettacoli e installazioni a offerta libera, film di animazione 5 euro, biglietteria aperta un’ora prima. Informazioni: Ravenna Teatro, via di Roma 39 – RA – t. 0544 36239 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.

La Pigna: «RavennAntica perde soldi». La fondazione: «Polemiche miopi e strumentali»

La lista civica chiede le dimissioni dell’assessore Elsa Signorino e del direttore. I due replicano: «In 15 anni valorizzato il patrimonio della città»

Il museo archeologico di ClasseIl 7 dicembre del 2016 la Corte dei Conti scriveva al Comune che «la presenza diretta in fondazioni che abbiano registrato perdite può rappresentare un rischio per l’equilibrio di bilancio dell’ente socio». Secondo la lista civica La Pigna una di queste fondazioni è RavennAntica che, fino alla sua nomina ad assessore alla Cultura, era stata presieduta da Elsa Signorino.

Nel giro di poche ore arriva la replica di RavennAntica e dell’assessore Elsa Signorino che parlano di «miopia, strumentalità od oscure ed inconfessabili motivazioni» che «possono travisare il valore di una istituzione culturale, che va misurata in primo luogo sulle realizzazioni raggiunte e sull’arricchimento apportato alla vita culturale del suo territorio».

L’attacco Si tratta del “secondo atto” dell’attacco de La Pigna ai vertici della fondazione dopo quello di venerdì scorso su Ravennantica Srl. La lista civica passa al setaccio i risultati di bilancio dal 2005 ad oggi che sarebbero stati chiusi, riporta La Pigna, con passivi anche pesanti (Qualche dato: -272.639 euro il primo anno; -163mila euro nel 2007; – 136mila euro nel 2009) e in attivo per soli tre anni: nel 2010 (49.102 euro), nel 2011 (67.740 euro) e nel 2014 (735,16 euro). Nel 2015 il passivo era superiore ai 61mila euro.

«Il patrimonio netto della fondazione – scrive la Pigna – , durante il periodo della presidenza di Elsa Signorino, è passato da 2.567.404, 93 euro del 2004 a 1.905.560,75 euro del 2015 con una riduzione derivante dalle perdite complessive maturate di  661.844,18 euro. E questo nonostante il Comune di Ravenna abbia provveduto, negli ultimi anni, ad aumentare il proprio contributo annuale:  120.000 euro nel 2012,  220.000 euro  nel 2013,  270.000 euro nel 2014 e nel 2015». Nel 2017 ci sarà un ulteriore aumento per arrivare a 400mila euro. Soldi che servirebbero «a ripianare le perdite».

Ci sono poi altri contributi che riguardano singole iniziative «pari ad 142.000 euro  dal 2012 al 2016 ai quali, nel 2015, si aggiungono  60.000 euro per il Mosaico dell’onda». La Pigna non esita a definire «asso pigliatutto» del mondo culturale ravennate la fondazione. Sotto accusa anche l’inaugurazione, slittatata di anno in anno (prevista ora per il 2018) del Museo Archeologico di Classe. «Un tempo di gestazione lunghissimo che ha impedito alla nostra città di  di offrire una nuova opportunità di interesse culturale capace di attirare nuovi e maggiori turisti». La Pigna chiede quindi di affidare la presidenza «ad un soggetto di grande competenza e serietà professionale», che sia «indipendente» e di «forte discontinuità con la gestione di Elsa Signorino». In ultimo la lista civica chiede le dimissioni dell’assessore e la sostituzione dell’attuale direttore generale, Sergio Fioravanti

La replica Come detto, la replica dell’assessore e di Fioravanti non si fa attendere. Nella loro nota ricordano che la fondazione in 15 anni «ha restituito alla fruizione pubblica siti altrimenti indisponibili come la Domus del Tappeti di Pietra (ad oggi visitata da oltre 800.000 visitatori), il Complesso di San Nicolò», prima con le mostre e poi con Tamo «un museo dedicato al mosaico visitato annualmente da oltre 30.000 visitatori, la Cripta Rasponi con 25.000 visitatori annui e l’Antico Porto che nel suo primo anno di attività ha registrato oltre 20.000 visitatori, collocandosi ai primi posti dei siti archeologici regionali, pur non avendo ancora espresso tutto il suo potenziale».

Signorino e Fioravanti ricordano anche le attività di scavo in collaborazione con Sovrintendenza e Università oltre che di ricerca documentale. Inoltre RavennAntica rivendica le collaborazioni internazionali, ad esempio con Damasco, e l’attività didattica che ha coinvolto oltre «15mila ragazzi». Il Museo di Classe andrà à completare il parco archeologico «realizzando così la sua missione istituzionale».Le sofferenze economiche sono state oggetto di seduta in commissione consiliare il 3 luglio 2015 e quel giorno arrivarano «apprezzamenti unanimi da maggioranza e opposizione» anche se vennero rappresentate le sofferenze di cui parla La Pigna. Tale sofferenza derivava, «in presenza dell’apertura di sempre nuovi siti legati alle attività istituzionali dell’ente, per un verso dalle consistenti riduzioni delle contribuzioni delle fondazioni bancarie, a ciò costrette sia dal mercato che dalla nuova tassazione da loro subita, sulle quali inizialmente era stato fondato il finanziamento dell’attività della Fondazione, ma anche dalle insufficienti risorse del comparto pubblico e, negli ultimi anni, dagli effetti della crisi generalizzata sulle contribuzioni dei soggetti privati».Per quanto riguarda i contributi comunali, Ravennantica definisce «simbolico» il contributo da 80mila euro corrispoto per anni dal Comune. Contributo che però è stato aumentatno negli anni «progressivamente a compensazione delle riduzioni sopra indicate, anche al fine di sostenere la progressione di attività prima rappresentate e che costituivano la missione stessa dell’ente.
Sostenere che la Fondazione RavennAntica è “asso pigliatutto” nel bilancio comunale di parte corrente è assolutamente risibile e totalmente infondato».Inevitabile il confronto cone le altre istituzioni culturali: «A RavennAntica sono stati erogati 400.000 euro nel 2016, per il Mar sono state sostenute spese per circa un milione di euro, oltre un milione di euro per il Ravenna Festival, quasi due milioni di euro per la formazione artistica superiore (Istituto Verdi e Accademia di Belle Arti) e circa 1.600.000 euro per la Biblioteca Classense: finanziamenti sia chiaro del tutto legittimi e assolutamente necessari, frutto di storie istituzionali diverse».Viene ritenuta «ancora più risibile ed infondata la valutazione del patrimonio netto della fondazione: dopo 15 anni di attività è imminente l’iscrizione a bilancio di oltre 25 milioni di euro che avverrà – come già indicato nelle relazioni depositate – a conclusione degli importanti lavori già eseguiti per la loro quasi totalità. Ciò significa che al termine dei detti lavori – fissato per il 2018 – il Patrimonio netto della Fondazione registrerà un incremento pari all’importo indicato, che rappresenta oltre dieci volte il Patrimonio netto di costituzione. Ribadiamo che la Fondazione RavennAntica, con i suoi 40 giovani ed esperti collaboratori, un circuito di oltre 150.000 visitatori all’anno con entrate da biglietteria e book-shop per circa 450.000 euro, una Associazione di Amici che annovera oltre 700 sostenitori, merita rispetto ed il giusto riconoscimento per il lavoro svolto».

Studentato, il progetto va avanti ma serve il finanziamento del ministero

A trasformarsi in alloggio per studenti dovrebbe essere l’immobile con uffici comunali in viale Farini. In totale 43 camere doppie e 12 singole

Fondazione FlaminiaCi saranno 9 mini alloggi, 43 camere doppie e 12 singole: questo il progetto dello studentato universitario nell’immobile di viale Farini 21, attualmente occupato da ufici comunali. Martedì scorso con atto di giunta è stato approvato il progetto di studentato che verrà candidato per i finanziamenti statali. Sarebbe il primo studentato in città, al momento esistono solo un servizio abitativo di posti alloggio in appartamenti gestito dalla Fondazione Flaminia che riesce a coprire il 50 per cento delle richieste.

L’immobile, attualmente adibito a uffici pubblici, ha una superficie complessiva di circa 4000 metri quadri distribuita su cinque piani fuori terra più l’interrato. Al suo interno ci saranno spazi collettivi (sale studio e ricreative, cucine comuni, palestra, campo da paddle-tennis in copertura) e di servizio, che privilegiano la socializzazione e la permeabilità della struttura, riflettendosi anche sul giardino esterno e gli spazi commerciali circostanti.

Sono previsti interventi sull’involucro edilizio e soluzioni impiantistiche tecnologicamente avanzate al fine di ottenere un elevato grado di efficientemente energetico. L’intervento di ristrutturazione comprende opere da appaltare per circa 3 milioni e 800mila euro. Il progetto sarà presentato il 9 maggio al Ministero dell’Istruzione. La proprietà dell’immobile è Ravenna Holding, capofila del progetto è la Fondazione Flaminia.

«L’ambizione – commenta l’assessora all’Università Ouidad Bakkali- è quella di presentare al Ministero un progetto di studentato innovativo che possa accedere ai finanziamenti necessari. Per Ravenna si tratta non solo della possibilità di avere finalmente uno studentato che accolga gli studenti fuori sede che frequentano il Campus ravennate, aumentando l’offerta di servizi, ma anche dell’occasione di riqualificare un’area strategica della città ripopolandola di studenti e studentesse e servizi a loro dedicati»

Vongole e anguille in valle, 565 tesserini nel 2016

I pescatori si muovono a bordo delle batane. E poi c’è il cosiddetto “padellone”, la rete che dai capanni viene calata in acqua alla ricerca del pesce

Diga Foranea PescaAccanto alla pesca in mare, Ravenna ha una lunga tradizione di pescatori nelle valli. I permessi di pesca rilasciati nel 2016 a vario titolo (professionale e sportivo) sono in totale 565.

I pescatori in questo caso si muovono con le batane a fondo piatto, barche in legno con motore fuoribordo. Sono molte le qualità di pesce pescato in valle a partire dall’anguilla, pesce che spesso si associa solo a Comacchio ma che in passato è stato pescato in grandi quantità anche nelle due valli ravennati. Tra le attività più praticate in Baiona c’è la raccolta di vongole (le veraci, più pregiate, e le “filippine”) che all’inizio degli anni Duemila era molto praticata fino ad arrivare ad una sorta di bolla esplosa poi nel 2003, quando un’estate particolarmente calda portò ad una moria generalizzata. Nella valle è poi praticata la pesca con il cosiddetto “padellone”, la rete che dai capanni viene calata in acqua alla ricerca del pesce.

Secondo i dati dell’ufficio Ambiente del Comune, nel 2016 sono stati rilasciati 565 tesserini. Di questi, 204 sono stati richiesti da residenti nel Comune di Ravenna, 361 a persone che abitano fuori dal territorio. I tesserini attestano il pagamento dell’uso civico di pesca e sono il dato migliore per capire in quanti praticano l’attività in Baiona. Questa tassa viene infatti pagata sia dai pescatori professionali sia dai proprietari di capanni e dai pescatori sportivi. Per il Comune si tratta di un introito che dovrebbe essere riutilizzato per migliorie strutturali nelle valli: chi pesca molluschi deve pagare cento euro, poi il costo dell’uso civico via via cala fino alla pesca con la canna, da sette euro. La pesca con padellone fisso costa 25 euro. La maggior parte dei tesserini è ad uso sportivo/ricreativo mentre i professionisti sono una quindicina.

Recentemente il Comune ha deliberato in effetti alcune migliorie  che vengono giudicate positivamente anche dagli stessi frequentatori delle valli tra cui la ricostruzione di un pontile galleggiante. Praticamente scomparsa invece la pesca nell’altra valle, il Piomboni, che si trova ai margini della zona portuale è che è stato recentemente al centro di un contestato progetto di riqualificazione.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi