lunedì
18 Agosto 2025

I parametri delle acque rientrano nei limiti: revocato il divieto di balneazione

Si può tornare a fare il bagno nei due tratti “incriminati”, a Lido di Savio e Casal Borsetti

Bagno MareCon apposita ordinanza, il Comune di Ravenna ha revocato il divieto temporaneo di balneazione, istituito il 24 maggio, nei tratti di mare di Lido di Savio e Casal Borsetti, dove era stata riscontrata la presenza di troppi batteri.

Le analisi microbiologiche dei campioni di acque marine effettuati da Arpae hanno infatti attestato il rientro dei valori dei parametri nei limiti previsti dalla legge.

Ravenna Festival, oltre 3.500 persone al Pala De André, quasi tre anni dopo

Paladeandre
Il Pala De André gremito per Ludovico Einaudi, il 25 maggio (foto Zani-Casadio per il Ravenna Festival)

Tutto esaurito per il concerto di Ludovico Einaudi, anteprima del Ravenna Festival 2022.

Oltre 3.500 persone, a quasi tre anni di distanza dall’ultima volta (causa restrizioni anti Covid), hanno gremito il Pala De André per applaudire il celebre pianista e compositore.

Il Festival partirà ufficialmente mercoledì 1° maggio con l’omaggio a Pasolini della Mahler Chamber Orchestra, con direttore il britannico Daniel Harding.

Il programma completo con tutti gli spettacoli a questo link.

Primo caso di vaiolo delle scimmie anche in Emilia-Romagna

Si tratta di un 35enne che si è presentato al pronto soccorso del Sant’Orsola di Bologna

Vaiolo ScimmieIdentificato in Emilia-Romagna il primo caso di Monkeypox (il vaiolo delle scimmie). Si tratta di un cittadino cileno trentacinquenne presentatosi ieri pomeriggio al pronto soccorso del Policlinico di Sant’Orsola.

L’uomo ha alloggiato a Madrid all’inizio di maggio; con ogni probabilità è lì che è stato contagiato: a metterlo in allerta, infatti, è stata la notizia che in un locale, in cui era stato, erano stati segnalati più casi positivi e per questo motivo il locale era successivamente stato chiuso. Prima di arrivare in Italia, lo scorso 24 maggio ha viaggiato in Germania.

Durante la visita il paziente ha mostrato di essere in buone condizioni di salute, presentando un numero limitato di vescicole cutanee, alcune delle quali sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi. È stato sottoposto al tampone previsto in questi casi (si analizza un campione del liquido contenuto in una vescicola).

Il test virologico effettuato dal Crrem, laboratorio di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche del Policlinico di Sant’Orsola ha confermato l’ipotesi clinica: il paziente è risultato positivo al Mpxv, il Monkeypox virus. Adesso è ricoverato in isolamento presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale Sant’Orsola.

Si tratta di una malattia infettiva piuttosto rara nell’uomo, ma già conosciuta e diffusa in Africa. Il virus si tramette attraverso il contenuto liquido delle vescicole, che appaiono appunto nei soggetti infetti. La malattia è benigna e tendenzialmente regredisce spontaneamente in 2/4 settimane senza terapie specifiche.

Offerti 30 posti di lavoro alla Deco: formazione gratuita, anche senza esperienza

Il 7 giugno la presentazione on line del progetto di Randstad e Centro per l’impiego

Deco 2Randstad Ravenna, in collaborazione con il Centro per l’impiego, promuove martedì 7 giugno alle 17 una presentazione online del progetto di formazione e assunzione di 30 addetti alla produzione e al confezionamento alimentare.

La sede di lavoro è San Michele, in uno degli stabilimenti dell’azienda Deco Industrie, leader nella produzione di prodotti da forno.

Il progetto si articola in un corso gratuito di 32 ore, finanziato da Forma.Temp, che consente anche di ottenere gratuitamente l’attestato HACCP (obbligatorio per chi lavora nel settore alimentare) e l’attestato di Sicurezza generale.

Successivamente è prevista l’assunzione con contratto di somministrazione.

Non è richiesta esperienza pregressa nel settore. È necessario essere disponibili a svolgere turni articolati nell’arco delle 24 ore ed essere in grado di raggiungere la sede dello stabilimento, che non è collegata con i mezzi pubblici negli orari serali e notturni.

Per partecipare alla presentazione online occorre avere un dispositivo mobile (smartphone, tablet) o un pc con connessione Internet.

Per informazioni contattare: Randstad Ravenna: 0544/1676001, ravenna.account@randstad.it; Centro per l’impiego di Ravenna: 0544/457639, impiego.ravenna@regione.emilia-romagna.it.

Domenica al Benelli la finale play-off: il Ravenna può puntare al ripescaggio in C

I giallorossi affronteranno il Lentigione, dopo aver demolito il Carpi in semifinale e il secondo posto nel girone D del campionato di serie D

Ravenna Fc Stadio Benelli PlayoffChiusa la regular season al secondo posto del girone D, il Ravenna Fc ha travolto per 4-0 ieri (25 maggio) il Carpi nella semifinale dei play-off del campionato di calcio di serie D.

La finale è in programma alle 18 di domenica, 29 maggio, contro il Lentigione, terza in classifica, sempre a Ravenna, allo stadio Benelli. Si tratta di una gara secca con eventuali tempi supplementari in caso di parità, al termine dei quali, in caso di ulteriore equilibrio, vincerà la squadra meglio classificata, ossia il Ravenna.

La vittoria dei play-off non garantirà la promozione in serie C e quindi l’agognato ritorno tra i professionisti dei giallorossi, ma darà vita a una sorta di classifica valida per un eventuale ripescaggio. Classifica che, in caso di vittoria domenica, il Ravenna ha buone probabilità di comandare, in quanto, con 83 punti in 38 partite, è la seconda con la media punti più alta tra quelle dei nove gironi di serie D (daranno punti però anche le classifiche relative all’impiego di giovani calciatori).

Va detto, infine, che in caso di ripescaggio, prima della vincitrice dei play-off di serie D verrà individuata – come da regolamento approvato nelle scorse settimane dalla Figc – una società tra quelle appena retrocesse dalla serie C.

I mosaici di Luca Barberini ci ricordano una disumanità mai tramontata

A Palazzo Rasponi fino al 19 giugno “Oceandipity”: in mostra una marea umana colorata, fluida, destinata a inabissarsi

Barberini L'EGO

Serendipity: un incontro del caso con qualcosa di bello, che in qualche modo aspettava solo noi. Forse la correlazione fra questa parola e il lavoro di Luca Barberini sta in un incontro fra l’artista e un tema, quello delle sorti dell’umanità e del pianeta che la ospita. Forse ha a che fare con quella relazione malata, confusa e sprezzante che gli esseri umani hanno il più delle volte con se stessi e il mondo che li ospita.

Barberini JellyfishOceandipity – titolo della mostra oggi a Palazzo Rasponi di Ravenna a cura di Daniele Torcellini e Paolo Trioschi – è quindi un incontro fortuito ma atteso fra l’artista e il bisogno di rispondere all’appello nella consapevolezza che lo strumento dell’arte può almeno sottoscrivere la propria responsabilità. Barberini appartiene a quella generazione che utilizza in modo brillante una tecnica solo apparentemente tradizionale riuscendo a rinnovarne in senso contemporaneo le possibilità non solo a livello formale. Il linguaggio è in questo caso non solo un mezzo ma fa parte integrante del messaggio: quel frazionamento che impone la tecnica musiva si accosta al senso di frammentazione dell’umanità narrata nelle sue opere: un’umanità ubriaca di solitudine, folle, esplosa in mille emozioni spesso violente, negative. Una marea umana colorata, fluida e destinata al precipizio viene descritta in modo capillare, pungente eppure il lavoro dell’artista ha sempre un registro ironico che trasforma la tragedia in una narrazione splendidamente grottesca.

Nei lavori presentati a Palazzo Rasponi – pochi, intensi e ben orchestrati nell’allestimento – ci sono opere di sette anni fa e altre inedite, realizzate appositamente per questa esposizione. Nonostante appartengano a serie e anni diversi è facilmente intuibile un filo rosso, un comune denominatore che si propone fin dalla prima sala, dalla citazione a mosaico della Zattera di Géricault che già a suo tempo simboleggiava il naufragio della civiltà contemporanea. In un altro mosaico, una nave piena di scheletri in balia delle onde – che reimmagina la Nave dei folli di Sebastian Brant illustrata da Dürer alla fine del ‘400 – riprende l’impennata di Hokusai trasfigurando la stessa critica di Brant alla società contemporanea. Pazzi alla deriva, nella visione dell’umanista si trattava di uomini veri e malati di mente come spiega Foucault nella sua Storia della follia, ricordando l’usanza di imbarcare i reietti con biglietti di sola andata. E gli esseri-rifiuto di ieri e oggi – imbarcati in zattere e gommoni sovraccarichi attraverso il Meditarraneo – rammentano una disumanità mai tramontata.

Barberini IcebergEsemplare per l’abbinamento tra la potente mate- rialità musiva e l’arte concettuale è l’opera L’EGO (2019) in cui Barberini propone un kit per la creazione di un mosaico domestico: le opere self-made sono immagini sopra e sotto la linea del mare per ricreare un universo senza possibilità di uscita in cui chi costruisce il mosaico individuale definisce anche il proprio destino. Nelle profondità marine esistono solo scheletri imprigionati o divorati da pesci giganti mentre, sopra la linea di galleggiamento la vita è estendibile alle dimensioni di una piccola barca. La visione di imbarcazioni con alberi e vegetazione per sopravvivere è estesa alla serie Oblò del 2021, un universo visto attraverso le proprie prigioni fluttuanti. In uno dei testi di presentazione alla mostra, Torcellini collega questi lavori ai mondi distopici descritti dal fumetto di fantascienza Le Transperceniege di Lob e Rochette, da cui è stato tratto il film Snowpiercer di Bong Joon-ho, riferimenti puntuali a cui si può aggiungere la realtà di un progetto come Jellyfish Barge, realizzato da una équipe dell’università di Firenze coordinata da Stefano Mancuso. Presentato alla Biennale di Architettura di Venezia e all’Expo di Milano del 2015, il progetto prevede la realizzazione del prototipo di una zattera di 70 mq. di plastica riciclata con una serra destinata alla coltivazione idroponica in grado di purificare l’acqua salata o inquinata per fini agricoli.

Una serendipity collega il nome del progetto Jellyfish alle giganti meduse spesso protagoniste dei lavori di Barberini che ci ricorda come queste siano gli unici esseri viventi in grado di vivere nell’immensa isola di plastica – grande tre volte la Francia – che si è formata nel Pacifico, fra San Francisco e le Hawai. Potremmo sopportare l’idea di scomparire come umanità per lasciare il posto a questi eleganti animali incosapevoli ma il tempo sembra scaduto: nelle recenti e inedite opere dell’artista – raccolte nell’ultima stanza – un iceberg sorretto da esseri umani sembra la battuta conclusiva di un ultimo atto, mentre Folla n. 11- Oceandipity costituisce il sipario che chiude la scena, quella di un mondo privo di animali, di piante, acqua o vento ma fatto solo di una compressa, estesa, brulicante folla umana.

Luca Barberini, Oceandipity – fino al 19 giugno. Ravenna, Palazzo Rasponi dalle Teste, Piazza Kennedy. Orari: feriali 15-19; sabato, domenica e festivi: 10-19.

Le “vecchie glorie” dell’Azzurra tornano in campo per ricordare “Paolone”

Il 1° giugno a Porto Fuori, con animazione e lotteria di beneficenza

Paolone
Paolo Cortesi

Mercoledì 1° giugno dalle 18 al campo sportivo di Porto Fuori va in scena la seconda edizione del “memorial Paolo Cortesi” in ricordo dello storico dirigente dell’Azzurra Rinascita – per tutti “Paolone” – scomparso nel gennaio del 2019.

Si sfideranno “vecchie glorie” dell’Azzurra, e non solo.

A seguire, panino con salsiccia e serata animata anche per i più piccoli, con una lotteria di beneficenza.

Info e adesioni al 338 9781449.

Solo sei poliziotti al porto di Ravenna: «Con le crociere rischiamo il collasso»

Sindacati e questore d’accordo: servono rinforzi. Appello al ministero dell’Interno

Crociere RavennaSolo sei agenti al porto di Ravenna, a fronte dell’arrivo di quasi 175mila croceristi. L’allarme è delle organizzazioni sindacali di tutti i poliziotti ravennati (Siulp, Sap, Fsp, Coisp e Silp Cgil) che in queste ore hanno avuto un incontro con il questore per definire gli orari che i colleghi della sezione Porto dovranno osservare per garantire i servizi necessari per lo sbarco e imbarco dei turisti.

I sindacati hanno evidenziato ancora una volta la necessità di poter contare su rinforzi specialistici di Polizia di Frontiera, «per evitare il collasso dell’attuale impianto operativo che oggi si regge sulla professionalità e abnegazione dei pochi poliziotti in forza al Porto».

Il Questore ha convenuto con la richiesta, confermando come la stagione delle crociere non possa essere sostenibile con i soli sei agenti in organico al Porto, che saranno così impegnati fino al 30 ottobre, e parallelamente dovranno seguire l’ordinaria attività del traffico commerciale.

L’impegno comune è quindi quello di sollecitare il Ministero dell’Interno, già destinatario di una interrogazione parlamentare sul caso.

Omicidio Minguzzi, il consulente della corte è sospettato di falsa perizia a Torino

L’11 ottobre 2021 il professor Luciano Romito è stato incaricato dai giudici di Ravenna di dare una identità alle telefonate ricevute dai familiari del 21enne, cinque giorni prima una sentenza della corte d’assise di appello piemontese aveva disposto una trasmissione di atti alla procura: «Singolari lacune»

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Il professore Luciano Romito in aula in corte d’assise a Ravenna il 2 maggio 2022 per la discussione della perizia fonica

Il perito fonico incaricato dalla corte d’assise di Ravenna nel processo per l’omicidio di Pier Paolo Minguzzi, il cold case di Alfonsine del 1987 ormai prossimo alla sentenza dopo un anno di dibattimento, è sospettato di falsa perizia dalla procura generale di Torino. L’ipotesi accusatoria fa riferimento a una consulenza svolta in precedenza dallo stesso Luciano Romito, professore di Linguistica e Fonetica all’Università della Calabria, su incarico del giudice per l’udienza preliminare di Asti in un altro procedimento per omicidio con rito abbreviato.

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I giudici togati della corte d’assise per l’omicidio Minguzzi: il presidente Michele Leoni, a latere Federica Lipovscek

Il 12 gennaio 2013 il gestore di un night club di Strevi (Alessandria) venne ucciso a fucilate mentre usciva di casa. Nel processo di primo grado Romito venne incaricato di trascrivere le intercettazioni e ne uscì una relazione che lasciò particolarmente soddisfatte le difese dei due imputati e fece infuriare le parti civili. «Le risultanze della perizia – scriveva il cronista Massimo Coppero per il quotidiano La Stampa a novembre 2016 – smentiscono in parte le trascrizioni della polizia giudiziaria. Molte frasi che venivano interpretate in un’ottica accusatoria hanno invece valenza neutra». Il gup però decise di ascoltare personalmente gli audio e di affidare lo stesso incarico di trascrizione anche a un altro perito. Nel 2018 la sentenza: condanna per i due imputati a 19 anni di reclusione.

3In appello l’accusa ha chiesto la conferma delle condanne e la trasmissione degli atti alla procura di Asti con l’ipotesi di falsa perizia a carico di Romito. Il 5 ottobre 2021 la lettura della sentenza della corte d’assise d’appello di Torino: condanne a 18 anni e accoglimento della richiesta del sostituto procuratore generale. Sei giorni dopo quella sentenza Romito ha ricevuto l’incarico in tribunale a Ravenna per dare un’identità alla voce di dieci telefonate anonime ai familiari di Minguzzi, il 21enne figlio di una facoltosa famiglia di imprenditori dell’ortofrutta rapito a scopo di estorsione il 21 aprile di 35 anni fa e ritrovato morto in un canale nelle valli comacchiesi dopo dieci giorni. Il compito assegnato dai giudici ravennati è di natura diversa rispetto all’altro e anche i metodi utilizzati sono stati diversi.

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I familiari di Pier Paolo Minguzzi: da sinistra la sorella, la madre e il fratello

Nelle motivazioni della sentenza di secondo grado a Torino sono diversi i riferimenti al lavoro svolto da Romito. In un passaggio si legge che un dialogo è stato “ricostruito dal primo giudice sulla base del proprio ascolto diretto e della seconda perizia, a fronte dell’evidente carenza della perizia Romito”. Più avanti il testo è ancora più esplicito: “Il primo giudice, con metodo che questa corte ritiene di condividere, considerate alcune singolari lacune nelle trascrizioni effettuate dal perito Romito, ordinava una seconda perizia”. Infine un ultimo affondo a proposito di una conversazione registrata: la corte la definisce “di indubbia rilevanza a carico degli imputati e stupisce come la perizia Romito sul punto fosse assolutamente carente”. Mancava la trascrizione di una parte del dialogo “privandolo di quella chiara portata indiziante che viceversa possedeva”.

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La pm Marilù Gattelli e l’ingegnere Sergio Civino

L’esito della perizia Romito sul caso Minguzzi è arrivato in aula lo scorso 2 maggio. Secondo la valutazione del docente universitario la voce di Orazio Tasca, uno dei tre uomini alla sbarra, non è quella registrata nelle telefonate alla famiglia di Alfonsine. Di parere opposto invece il consulente della procura. Il 30 maggio si terrà la penultima udienza con la requisitoria del pm. L’8 giugno parola alle difese e camera di consiglio per la sentenza. Oltre a Tasca sono imputati Angelo Del Dotto e Alfredo Tarroni: i primi due erano carabinieri alla stazione di Alfonsine, il terzo faceva l’idraulico nello stesso paese. I tre hanno già scontato pene ultraventennali per un omicidio avvenuto a luglio del 1987 in circostanze del tutto analoghe.

A Ravenna si fanno i “conti con l’ambiente”: il festival green fino al 27 maggio

Con quattro scuole di Alta Formazione e momenti di approfondimento

lab e labFino al 27 maggio a Ravenna a Palazzo Rasponi si svolge “Fare i conti con l’ambiente”, il festival formativo ambientale.

L’edizione 2022, dopo una pausa dovuta alla pandemia, ospita quattro Scuole di Alta Formazione.

Il valore formativo dell’evento non si ferma, però, alle Scuole: Labelab, organizzatore dell’evento, ha lanciato infatti il Progetto G100-Formazione senza barriere, per offrire opportunità di formazione e relazione per 100 giovani neo-laureati nel corso dei prossimi 5 anni. Oltre all’importante caratterizzazione “formativa”, #Ravenna2022 (questo l’hashtag ufficiale per seguire sui social in tempo reale l’evento) sarà anche una tre giorni di incontri, di informazione, di approfondimenti e conoscenza (on line e in presenza) sulle nuove tecnologie e sui processi industriali, coniugando cultura e solidarietà ed offrendo eventi d’arte e spettacolo.

Sono previsti momenti di approfondimento in presenza, con Workshop, Conferenze, Labmeeting. Si parlerà di economia circolare, startup, sviluppo sostenibile, e poi, ancora, end of waste, trattamento acque, normative ambientali, rifiuti da costruzione e demolizione, edilizia sostenibile, fotovoltaico, compostaggio, rifiuti urbani, responsabilità e management.

Info e programma a questo link.

Malore in acqua, un anziano ravennate muore in spiaggia

Si tratta di Omero Benazzi, titolare di una carrozzeria chiusa da poco per andare in pensione

Attachment (25)È stato trovato morto in mare, a Marina di Ravenna, tra Marina di Ravenna e Punta Marina.

A lanciare l’allarme – scrive il Carlino in edicola oggi, 26 maggio – è stata una donna che ha notato l’uomo in difficoltà. Ma all’arrivo dei soccorsi – alcuni bagnini di salvataggio che si trovavano a poca distanza – l’uomo era già morto, a causa di un malore.

Si tratta del ravennate Omero Benazzi, ultrasettantenne titolare dell’omonima carrozzeria di viale Po, chiusa recentemente per andare in pensione.

Una mostra sull’assalto fascista alla Federazione delle cooperative del 1922

Esposizione di foto dedicata alla notte in cui ebbe luogo “l’incendio dell’ignominia”. Inaugurazione con un convegno, ospite l’ex direttore di Repubblica

100° Assalto Fascista Alla Federazione Delle Cooperative 1 25 05 22 (Large)Il movimento cooperativo ravennate si è mobilitato stamani, 25 maggio, per il convegno storico sui cento anni dall’assalto fascista alla Federazione delle Cooperative di Ravenna. Ospite d’onore il giornalista Ezio Mauro, ex direttore di La Repubblica, che nella sua lectio magistralis nella sala Nullo Baldini della Provincia ha rievocato la violenza squadrista di quegli anni e il percorso di progressiva sopraffazione, con la complicita della monarchia e delle classi dominanti, che portò alla presa del potere da parte del fascismo.

Nella notte tra il 27 e il 28 luglio 2022 ebbe luogo “l’incendio dell’ignominia”, l’assalto che le squadracce fasciste capeggiate da Italo Balbo diedero al palazzo della Federazione, proprio dove oggi si trova la sede della Provincia che ha ospitato l’iniziativa.

Inaugurazione Mostra L'incendio Dell'ignominia 6 25 05 22 (Large)A conclusione del convegno il Sindaco e Presidente della Provincia Michele de Pascale ha inaugurato nell’attigua Cripta Rasponi la mostra che racconta gli eventi di quei giorni attraverso le immagini dell’epoca (foto e stampe) e i bozzetti degli affreschi del Palazzo. L’esposizione è visitabile fino al 28 luglio, giorno in cui si terrà al Teatro Alighieri di Ravenna una cerimonia istituzionale di commemorazione.

Le iniziative per il centenario sono organizzate da Legacoop, Federazione delle Cooperative e Federcoop Romagna con il sostegno e il patrocinio di numerose istituzioni e realtà private.

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