Il ministro di Andreotti, la donna, Uòlter? Oppure il nuovo Bersani, quello dei grillini

Mentre qui infiamma il toto Presidente della Repubblica, in Grecia
hanno eletto un giovane leader di sinistra che aumenta gli stipendi…

Berlusconi vorrebbe Amato perché era amico di Craxi. Napolitano vorrebbe Amato perché era amico di Craxi e poi dei Ds e piace a Silvio e al Pd. Bersani vorrebbe Amato perché era amico di Craxi e poi dei Ds e piace a Silvio e al Pd. D’Alema vorrebbe Amato perché era amico di Craxi e poi dei Ds e piace a Silvio e al Pd. Renzi non vorrebbe Amato perché era amico di Craxi e poi dei Ds e piace a Silvio e al Pd, lui vuole un uomo nuovo, è un rottamatore, Renzi. Renzi vorrebbe Mattarella perché non piace a Silvio e neanche al Pd, e anche se non è nuovo perché era già ministro in un lontano governo Andreotti chissenefrega, lui è Renzi, lo decide lui chi è nuovo. Berlusconi non vorrebbe Mattarella perché non è nuovo ed era già ministro in un lontano governo Andreotti, e “sarebbe un nuovo Scalfaro”. Bersani non vuole Mattarella perché non è nuovo e perché era già ministro in un lontano governo Andreotti. D’Alema non vuole Mattarella perché non è nuovo e perché era già ministro in un lontano governo Andreotti. Tutti in alternativa vorrebbero la Finocchiaro perché è una donna, ma in realtà la Finocchiaro non la vorrebbe nessuno perché è una donna. In alternativa Berlusconi vorrebbe Casini perché a chi darebbe fastidio Casini? Ma nessuno vorrebbe Casini perché darebbe fastidio a tutti, Casini. Tutti in alternativa vorrebbero Padoan perché dicono “ha la statura internazionale e darebbe del tu all’Europa e alla Merkel”, ma poi tutti si voltano e dicono “ma chi cazz’è sto Padoan che non lo conosce nessuno, in Europa?”. Poi in alternativa alcuni vorrebbero Prodi. Sì, Prodi.
Buahahahahahahahahahahahahaha! E chi lo vuole Prodi? Poi, certo, i cinque stelle vorrebbero Bersani. Ah già, i cinque stelle vorrebbero Bersani ma non vorrebbero mica quel Bersani che due anni fa non ci volevano fare neanche il governo, quello l’hanno rapito gli ufo, loro vorrebbero quell’altro Bersani nuovo, che è sceso dalle scie chimiche. E Rodotà? Rodotà adesso non se lo ricorda più nessuno. E poi? E poi? Dimentichiamo nessuno? Renzi in realtà pensa a due ex segretari del Pd. Fassino e Veltroni. Con loro, Renzi ha contatti diretti. Fassino e Veltroni sono stati i primi renziani, e gli unici tra gli ex Ds a sostenerlo. Stanno antipatici a tutti, nel Pd, e risvegliano i rancori delle correnti. Renzi scommette che il Pd sarà costretto a votarli, per evitare un altro suicidio come è successo con Prodi nel 2013. Ma Renzi chi preferisce tra Fassino e Veltroni? Fassino non gli farebbe ombra. Ma c’è chi scommette che Renzi preferisce Uòlter, il fondatore del Pd, primo teorico del partito a vocazione maggioritaria realizzato (quasi) da Renzi. Veltroni, il nuovo Jfk de noantri.

Intanto, in Grecia hanno eletto un giovane leader di sinistra, Alexis Tsipras. Dice che rinegozierà i patti con la troika perché le misure di austerity non portano la crescita economica, anzi, e che diminuirà le tasse del ceto medio. Per prima cosa, in due giorni ha diminuito il numero dei ministeri, ha tagliato le auto blu e le spese del governo, ha bloccato la privatizzazione dei porti e dell’energia elettrica voluta dall’Europa, perché devono restare beni pubblici, dice lui. La prossima settimana aumenterà lo stipendio minimo dei lavoratori. «Stop ai pignoramenti e incrementi di stipendio, così tornerà la speranza», dice Tsipras. «Attaccheremo l’evasione e useremo i soldi non utilizzati per il salvataggio delle banche». Poi uno dice che Renzi è di sinistra.

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