La Pigna all’attacco: «Due anni di De Pascale, trascurati veri problemi, si dimetta» Seguici su Telegram e resta aggiornato La consigliera comunale di opposizione critica l’operato del sindaco: «Pensa ad aumentare la Tari invece di occuparsi di delinquenza e strade a pezzi» «De Pascale non vuole rendersi conto che i problemi dei ravennati non riguardano fantasmi ideologici di settanta anni fa o le problematiche interne alla sinistra locale: ai ravennati interessa la pronta risoluzione di questioni come la delinquenza dilagante, il porto insabbiato, le strade colabrodo, la piscina che cade a pezzi, le aziende in crisi, il centro storico abbandonato a se stesso, l’aumento della povertà e della disoccupazione». Così Veronica Verlicchi, consigliera comunale de La Pigna, liquida i primi due anni del 33enne cervese come sindaco di Ravenna. La consigliera, entrata a Palazzo Merlato dopo le dimissioni di Maurizio Bucci che era candidato sindaco con la lista civica, accusa De Pascale e la sua giunta di «non aver combinato praticamente nulla brillando solo per tagli del nastro, proclami, perdite di tempo con comitati antifascisti e flash mob al porto. Un sindaco lontano anni luce dalle esigenze e dai problemi della città che deve amministrare, attorniato da una giunta composta da persone scelte dai suoi predecessori: Vidmer Mercatali e Fabrizio Matteucci». Verlicchi elenca alcune iniziative adottate e ritenute evitabili: «Aumentare la Tari, aumentare il numero di autovelox, difendere il sistema clientelare del “poltronificio”, coprire i disavanzi delle Fondazioni a cominciare da Ravennantica. Questo sindaco è inesistente per la nostra città, totalmente distratto e pericolosamente indifferente alle esigenze di noi cittadini. Se avesse un minimo di senso di responsabilità lascerebbe immediatamente l’incarico». Total1 0 1 0 Forse può interessarti... Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale eletto presidente regionale dell'Anci Interrogazione al ministero, la Lega chiede «provvedimenti per la moschea abusiva» «Beppe Grillo contro il liscio? La sua è ignoranza musicale: discrimina la Romagna» Seguici su Telegram e resta aggiornato