«La priorità è la liquidità, subito prestiti straordinari garantiti dallo Stato»

La ricetta dei renziani ravennati, al lavoro con i parlamentari di Italia Viva in pressing sul Governo

Foto Coordinatori Italia Viva Ravenna Provincia

Maria Chiara Duranti e Roberto Fagnani, coordinatori provinciali di Italia Viva

«Subito prestiti straordinari garantiti al 100 percento dallo Stato per tutte le partite Iva e le piccole e medie imprese fino a 50 milioni di fatturato; liberi professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori individuali possano fare domanda alle banche per finanziamenti pari al 25 percento del proprio fatturato del 2019. La banca deve erogare il prestito rapidamente, senza burocrazia e senza controlli di rating, grazie alla garanzia statale al 100 percento, da restituire in 100 rate a partire da gennaio 2022, per le imprese nate negli ultimi 12/18 mesi si può prendere come parametro di riferimento aggiuntivo il costo del lavoro».

È la ricetta dei renziani, inviata alla stampa in una nota firmata dai coordinatori provinciali di Italia Viva Roberto Fagnani e Maria Chiara Duranti, impegnati in queste ore assieme ai propri parlamentari per stimolare il governo ad adottare la misura migliore per dare fiato alle imprese e al sistema economico.

«Liquidità, non c’è ora altra priorità – affermano Fagnani e Duranti – per le attività economiche del Paese e del nostro territorio, come affermano anche con forza tutte le associazioni di categoria della provincia di Ravenna. La posizione di Italia Viva è chiara e immediatamente fattibile, in queste ore decisive nelle quali il governo sta predisponendo un nuovo decreto di aiuti per famiglie e aziende, stiamo chiedendo che si prenda la nostra proposta, che può dare subito risposta al bisogno primario di ogni attività, soprattutto quelle più piccole: la possibilità di attivare prestiti bancari immediati interamente garantiti dallo Stato».

Le imprese, secondo i renziani, «possono ripartire subito e lavorare, purchè vengano garantite le misure di sicurezza indicate dai protocolli sanitari, possono pagare fornitori continuare a fare investimenti, pagare dipendenti e collaboratori».

E come coprire questi costi? «Lo Stato – continuano Fagnani e Duranti – deve intervenire con uno stanziamento da 33 miliardi di euro (circa 2 punti percentuali di Pil) che muove circa 412,5 Mld di garanzie, un intervento reso possibile anche dall’allentamento delle norme europee sugli impegni di bilancio. È una proposta concreta, realizzabile e condivisibile che stiamo avanzando in queste ore al Governo e che ne auspichiamo il sostegno».

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