Dall’opposizione: «Perché le compensazioni del rigassificatore le decide la giunta?»

Fdi, Pigna e Viva Ravenna avrebbero voluto un coinvolgimento del consiglio territoriale del Mare e del consiglio comunale per la decisione delle misure di mitigazione del progetto Snam

Tre gruppi di opposizione in consiglio comunale a Ravenna (Fdi, Pigna e Viva Ravenna) criticano la giunta De Pascale per aver  approvato cinque opere di compensazione al rigassificatore di Punta Marina senza coinvolgere l’aula. Il consiglio ha votato a favore dell’intervento il 18 ottobre, la giunta si è riunita il giorno seguente.

Un bosco di 90 ettari a mitigare l’impatto paesaggistico della parte a terra, una ciclabile tra via Canale Molinetto e via Trieste, una ciclabile tra via Canale Molinetto e via delle Americhe, il restyling urbanistico del viale principale di Punta, l’efficientamento energetico di alcuni edifici pubblici. «Niente da dire sul merito delle compensazioni, che abbiamo scoperto dai giornali, sulle quali neppure si è potuto entrate nel merito e che comunque vanno considerate in qualche maniera positive per definizione, ma i dubbi e le perplessità sono numerosi».

I consiglieri di opposizione si chiedono perché tutto riguardi solo Punta Marina. E perché non sia stato coinvolto dapprima il consiglio territoriale del Mare e poi il consiglio comunale. E per quale motivo pretendere lo stesso trattamento di Piombino visto che Ravenna ha il quadruplo degli abitanti «e deve pretendere un trattamento basato sulle sue caratteristiche che potrebbe essere migliore, peggiore ma comunque diverso».

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