Sindaco e vicesindaco? Come il poliziotto buono e quello cattivo

Naturalmente è arrivata subito la sinistra di opposizione di Ravenna in Comune. E, in realtà, nelle segrete stanze si deve essere mossa anche quella di maggioranza (Sinistra per Ravenna).
Le esternazioni del vicesindaco Eugenio Fusignani sul nuovo regolamento di polizia urbana non hanno fatto arrabbiare solo gli esercenti a cui ha chiesto di lasciar utilizzare il bagno da chiunque e non solo ai clienti, vista la cronica mancanza di servizi in città. Una posizione che si commenta, banalmente, da sola. Ma addirittura il vicesindaco repubblicano si è spinto a immaginare multe per le prostitute in abiti succinti, travalicando la categoria del politico e anche del senso del ridicolo di cui, soprattutto chi ci governa, dovrebbe avere forse maggior rispetto.
Ciò che invece è decisamente politico è il Daspo urbano per i mendicanti, per esempio, che verrebbero, par di capire, allontantati perlomeno dal centro perché fa brutto vederli, anche se non sono molesti, solo perché esistono. E così, abbiamo perso il sindaco sceriffo per ritrovarci con un vicesindaco che rischia di essere pure peggio.

Una strategia di De Pascale che ha preferito invece intestarsi le cose “di sinistra” in questi due anni e lasciare appunto a Fusignani quelle “di destra”. Vien da chiedersi però fin dove possa spingersi questa dicotomia prima di fare l’effetto Salvini-Di Maio del possibile governo gialloverde. Chi comanda davvero sul tema ordine pubblico e decoro (spesso peraltro confusi)? Quella frase detta dal sindaco all’ex parlamentare di Sinistra Italiana Paglia che lo chiamava in causa, in cui ricorda che «siamo il Comune che ha assunto più vigili urbani (il punto sindaco, se mi permette, è però per fare cosa…) e più assistenti sociali» fa pensare molte cose.

C’è dentro quel “ma anche” di veltroniana memoria che oggi sembra tanto “la flat tax e il reddito di cittadinanza”. Insomma, in questo totale smarrimento l’idea che quella di Fusignani possa essere un correttivo a destra applicabile a un’amministratizione di sinistra lascia sinceramente un po’ perplessi. E questa recita del poliziotto buono e quello cattivo non potrà mica durare cinque anni. Anche se un po’ sindaco e vicensindaco, si può anche capirli: stanno governando insieme una città in un momento politico di profondi turbamenti ed entrambi sono stati eletti in due partiti in perenne implosione interna a livello nazionale mentre Movimento 5 Stelle e Lega fanno man bassa di voti anche qui.

E in fondo, penseranno, in questo casino totale, cosa volete che sia un po’ di confusione tra destra e sinistra in una periferia dell’impero. Rischia di non accorgersene nessuno, mica come ai tempi in cui Matteucci finiva da Vespa per raccontare le sue ordinanze contro i parcheggiatori abusivi. Ora si va in consiglio e la sinistra, per definirsi ancora tale, non potrà certo accontenarsi di salvare solo i servizi igienici dei bar e gli abiti succinti…

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