Acqua con candeggina alla materna Procedura sbagliata nel lavaggio caraffe

Secondo i Nas non andava usato il prodotto chimico. Indagine contro ignoti per lesioni. In ospedale 21 bimbi subito dimessi

Le norme sanitarie in vigore vietano l’utilizzo di candeggina per il lavaggio delle caraffe per l’acqua in tavola a scuola. Sarà questa la base del fascicolo di indagini aperto dalla procura (pm Cristina D’Aniello) sull’episodio che ha riguardato la scuola materna statale Arcobaleno dei bimbi in via Caorle a Ravenna dove la mattina del 13 febbraio è intervenuto il 118 per trasportare al pronto soccorso una maestra e 21 bambini tra quattro e cinque anni di età dopo che era stato avvertito un odore acre, quello che poi si è rivelata una conseguenza del lavaggio con candeggina, in una delle caraffe. Nessuno ha riportato conseguenze: tutti dimessi in giornata e solo uno dei piccoli è tornato in ospedale il giorno successivo avvertendo malesseri.

Il divieto di utilizzare candeggina, riportato sulle pagine odierne del Corriere Romagna, è emerso dopo le prime verifiche svolte dai carabinieri del Nas che hanno svolto un dettagliato sopralluogo nella scuola la mattina del 16 febbraio. Le analisi dell’acqua contenuta nella brocca avevano subito evidenziato una concentrazione anomala di candeggina, mentre del tutto in regola è risultata quella erogata dai rubinetti. Gli addetti al servizio ristorazione gestito dalla Camst hanno confermato la procedura utilizzata: un lavaggio in candeggina per smacchiare le caraffe di plastica (non vetro, per ragioni di sicurezza) e poi il lavaggio in acqua. Al momento l’indagine procede ipotizzando il reato di lesioni colpose e non ci sono indagati.

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