Donne rom a scuola contro i pregiudizi nella settimana antirazzista di Ravenna

Ecco il programma degli eventi. L’assessore Monti: «Vogliamo far conoscere questo popolo per cercare di far diminuire la diffidenza»

In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali, che si celebra in tutto il mondo il 21 marzo, l’assessorato all’Immigrazione e la Casa delle Culture, in collaborazione con la Rete civile antirazzista, organizza la XI Settimana di Azione contro il Razzismo con un calendario di appuntamenti che si svolgeranno a Ravenna dal 14 al 23 marzo. Quest’anno le iniziative sono dedicate alla sensibilizzazione e prevenzione di ogni forma di razzismo e discriminazione, nei riguardi delle minoranze rom e sinti.

Ecco alcuni dei numerosi incontri: sabato 14 marzo alle ore 14,30 a Casa Melandri, Annamaria Rivera – antropologa, saggista, scrittrice e attivista antirazzista, docente di etnologia e di antropologia sociale presso l’Università di Bari – e Marco Brazzoduro, docente di politiche sociali all’Università La Sapienza di Roma ed esperto di popolazioni marginali, affronteranno il tema delle politiche e delle strategie nazionali che concepiscono ancora oggi la realizzazione di campi per soli rom, nonostante la Commissione Europea, il Consiglio d’Europa e le Nazioni Unite abbiano più volte chiesto all’Italia il superamento di questa modalità. Sarà proposta la visione del film Container 158, un documentario di Stefano Liberti e Enrico Parenti che racconta la vita quotidiana nei campi attrezzati, con le sue controversie.

Sempre sabato, ma alle 17, in piazza del Popolo il Teatro Due Mondi porta in piazza del Popolo un’azione “contro la quotidiana indifferenza”, nata dal laboratorio di teatro partecipato “Senza confini”, che si svolge a Faenza ogni giovedì e che vede protagonista un cospicuo numero di rifugiati politici e richiedenti asilo.

Domenica 15 marzo dalle ore 17 al circolo Mama’s “Cronache di ordinario razzismo”: Annamaria Rivera presenta il terzo Libro bianco sul razzismo in Italia che propone un’analisi delle discriminazioni e delle violenze razziste quotidiane attraverso duemilacinquecentosessantasei casi reali registrati tra settembre 2011 e luglio 2013 e documentati in un database on-line. Seguirà, dopo un aperitivo, la visione del film Come il peso dell’acqua di Giuseppe Battiston, Stefano Liberti, Marco Paolini e Andrea Segre per promuovere il progetto di solidarietà “Lampedusa siamo noi”.

Sono rivolti agli studenti due appuntamenti il 19 e il 20 marzo che si svolgeranno al Liceo Calssico nel corso dei quali tre donne rom, Shaska Jovanovic (ingegnere), Concetta Sarachella (stilista) e Danjela Jovanovic (imprenditrice), racconteranno la loro esperienza di professioniste affermate nella società, perfettamente integrate.

Venerdì 20 marzo alle ore 15 alla Casa delle Culture, “Tessere la rete: essere Romni, donne rom ora e qui”. Le donne Rom invitano al confronto le associazioni femminili ravennati ma anche gli uomini interessati a conoscere frammenti di una realtà diversa da come il pregiudizio diffuso dipinge il mondo dei rom.

Il programma integrale è nel pdf in fondo all’articolo tra gli allegati.

«A tutt’oggi questa popolazione – dichiara l’assessore all’immigrazione e sicurezza del Comune di Ravenna, Martina Monti – è immaginata e rappresentata con lo stigma della devianza, del degrado, della sporcizia, dell’illegalità. Nel vocabolario razzista è stata definita “feccia dell’umanità”, in un processo mediatico svalorizzante, discriminante. Si tratta di un processo tendenzioso e sottile che alimenta nella percezione sociale diffusa, la legittimazione alla discriminazione etnica e razziale. Certamente – continua Monti – non si vuole negare la verità della pratica diffusa dell’illegalità attivata da una parte di questa popolazione priva di opportunità lavorative e sociali poiché ogni pregiudizio nasce sempre da un nucleo di verità. Ma l’obiettivo ora è quello di decostruire la pericolosa tendenza a stereotipare e generalizzare un problema identificando nella persona singola le caratteristiche di un popolo intero, nel tipico meccanismo alla base di ogni razzismo generatore di intolleranza, odio conclamato e xenofobia. Lo scopo delle iniziative che proponiamo, aderendo alla giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali è quello di aiutarci a riflettere e fare un passo avanti nella conoscenza di questo popolo mitigando la diffidenza nei suoi riguardi».

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