L’Agenzia pubblica di onoranze funebri dona l’1 percento del fatturato per i poveri

Continua l’iniziativa in collaborazione con l’Asp che poi concede buoni spesa per le famiglie che rientrano nei requisiti

Un’iniziativa consolidata, riproposta anche per il 2014. Si tratta di “Buoni in famiglia. La solidarietà val bene una spesa”: grazie a un accordo riconfermato a fine anno fra l’Aser (l’Agenzia di onoranze funebri a controllo pubblico, partecipata al 100 percento da Ravenna Holding) e il Comune di Ravenna, l’1 per cento del fatturato dell’azienda è stato erogato all’Asp per aiutare i programmi di sostegno alle famiglie in difficoltà. Il che permetterà all’Azienda Servizi alla Persona di aumentare considerevolmente i buoni spesa assegnati alle famiglie bisognose del territorio.

Il progetto è ormai radicato, visto che l’accordo iniziale è datato dicembre 2007, e che quindi a partire dal 2008 ogni anno l’Aser ha versato la centesima parte del proprio fatturato ai Servizi Sociali del Comune. Nel 2014, la quota è stata di 16.448 euro (in crescita di oltre 2mila euro rispetto all’anno precedente, e la più alta in assoluto da quando esiste l’iniziativa); in totale, nei sette anni di vita, “Buoni in famiglia” ha permesso aiuti alle famiglie bisognose del territorio ravennate per circa centomila euro.

«Questa lodevole iniziativa si inserisce in una catena fatta di tanti anelli, di aiuti da parte di enti e di associazioni che collaborano con il Comune per affrontare il problema della povertà, un fenomeno purtroppo in crescita anche qui – ha detto l’assessore ai Servizi Sociali del Comune, Giovanna Piaia -. Il diritto al cibo è prioritario: l’iniziativa di Aser si sviluppa come una sorta di social card, e ci permette di fornire un aiuto importante in termini di buoni spesa: senza l’apporto di Aser, mancherebbe un anello importante».

Susanna Tassinari, presidente Asp, ha invece puntualizzato la qualità degli aiuti: «I buoni vengono consegnati dai Servizi a coloro che possiedono i requisiti previsti dal vigente regolamento di assistenza economica. Per la maggior parte si tratta di buoni utilizzati per prodotti alimentari freschi (carne, pesce, formaggi), anche se sono in crescita le rischieste per pannolini per l’infanzia». Buona parte degli aiuti, infatti, vengono richiesti da nuclei familiari in cui sono presenti anche bambini piccoli.

Statisticamente, nel 2014 sono stati erogati 554 buoni nel territorio di Ravenna e 200 in quello di Russi; a Ravenna è maggiore l’aiuto dato a nuclei stranieri (64 contro 52), mentre a Russi la stragrande maggioranza è di italiani (22 contro 8).

Aser ha già deciso di confermare l’accordo anche per il 2015.

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