Mr Micoperi: «Basta con i rattoppi, la stazione dei treni va interrata»

Bartolotti si rivolge al presidente della Regione dopo il protocollo per quattro interventi tra porto, ferrovie e viabilità in città 

«Il sottopasso stradale in centro città è un’opera antitetica, il prolungamento del sottopasso interno della stazione ferrovia diventerebbe il secondo orinatoio di quell’area e un’ulteriore opportunità per disadattati e dimora per nuovi extracomunitari». Mister Micoperi liquida così il protocollo recentemente firmato dalle istituzioni per la realizzazione di quattro opere a servizio del porto e della viabilità stradale e ferroviaria tra cui le due ricordate, il prolungamento del sottopasso dall’atrio della stazione fino alle banchine in testa al canale Candiano e la realizzazione di un sottopasso carrabile per eliminare il passaggio a livello di via Canale Molinetto (le altre due sono il rifacimento del cavalcaferrovia Teodorico per il passaggio di container più grandi su rotaia e l’allungamento del raccordo ferroviario in destra Candiano fino alla penisola Trattaroli).

La sferzata di Silvio Bartolotti è contenuta in una sorta di lettera aperta indirizzata a Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna eletto a novembre scorso: «Mi sia permessa una considerazione personale, rivolta ai nostri amministratori locali e al presidente della Regione che ha iniziato con grande impegno il nuovo mandato. Proprio a Bonaccini, in occasione di un incontro durante la campagna elettorale che poi portò alla sua elezione, gli significai l’esigenza che la Regione e lo Stato italiano, invertissero la tendenza degli ultimi 15/20 anni dove Ravenna è stata dimenticata dai piani di investimento per la viabilità e la mobilità complessiva. Si stanno rappezzando le strade come un vestito di Arlecchino e continuiamo a sprecare risorse pubbliche per rattoppare e non ‘migliorare’ la mobilità in generale. Non si vuole produrre un progetto complessivo ed iniziare a costruire un futuro, anche con le poche risorse disponibili, per porre dei mattoni che nella semplicità rappresentino il futuro per le prossime generazioni, affinchè chi verrà dopo di noi, non debba iniziare dal demolire qualcosa di costruito disordinatamente da una generazione precedente completamente cieca».

Bartolotti chiede più lungimiranza, chiede una visione a lungo termine: «Possibile che nessuno guardi lontano, a 750 anni dalla nascita di Dante, nome da prendere ad esempio per creatività e lungimiranza? Possibile che non si possa comporre un progetto unitario che veda finalmente interrata la stazione ferroviaria, che veda la posa di un secondo binario sui collegamenti da/per Ravenna, che si studi una via d’uscita dall’isolazionismo in cui questa città è stata confinata negli ultimi 1500 anni, che si creiino le condizioni affinchè quei 45 milioni di turisti che frequentano Venezia (20 milion) e Firenze (25) possano visitare anche la nostra città? Accanto al turismo, porto, darsena di città ed ex Sarom rappresentano il futuro di questa città. Confido che la nuova Giunta regionale sappia valorizzare al meglio queste opportunità. Sono certo che il presidente Bonaccini è persona capace e disponibile, ma se non si avanzano proposte e progetti, continueremo a restare separati dal resto del mondo».

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