«Recintare il parcheggio della basilica di Classe con tariffa per l’accesso»

Dopo un confronto con i cittadini, le proposte di Lpr per risolvere i problemi legati alla presenza estiva di nomadi nella località

Sanzionare i campeggiamenti abusivi, recintare il parcheggio e introdurre una tariffa di accesso vietando l’ingresso notturno, ordinanze specifiche per la stagione estiva. È la sintesi delle proposte avanzate da Lista per Ravenna a proposito dei «noti e annosi irrisolti problemi dello stazionamento abusivo dei nomadi, durante la stagione estiva, nella località di Classe, e dei problemi di accattonaggio insistente, di degrado igienico e di ordine pubblico che, in contemporanea, rovinano l’esistenza agli abitanti del posto e alle loro attività». Nella serata di ieri 20 luglio nei pressi della basilica di Sant’Apollinare in Classe, nel cui parcheggio si verificano le situazioni più esposte soprattutto all’attenzione dei turisti, Lpr ha incontrato i cittadini elaborando queste proposte da sottoparre all’amministrazione comunale specificando che «Lpr rifugge dalla facile polemica fine a se stessa».

L’ultimo provvedimento adottato dal sindaco di Ravenna non convince il capogruppo di Lpr Alvaro Ancisi: un’ordinanza per il periodo 22-28 luglio impone il divieto di parcheggio nell’area camper della basilica di Classe e la chiusura della fontanella dell’acqua «ma è come buttare via il bambino con l’acqua sporca impedendo ai turisti di parcheggiare col camper a Classe e ai cicloturisti che numerosi percorrono la ciclabile alternativa alla statale Adriatica di dissetarsi con l’acqua pulita, nel caso la celebrata acqua del sindaco».

Di seguito le quattro proposte di Lpr così come comunicate alla stampa:

1) Sanzionare – come finora non si ha notizia che sia mai stato fatto – gli stazionamenti abusivi dei nomadi in questione sia nel parcheggio camper a lato della Basilica con forme diffuse, ben visibili, di campeggiamento vietate dal codice della strada, sia in un’area poco distante che ha destinazione urbanistica esclusiva ad orti: questa, se di proprietà di persona appartenente al medesimo raggruppamento (come sembra), può costituire, insieme alla proprietà dei mezzi di circolazione, ragione perché il Comune di Ravenna si possa rivalere del mancato eventuale pagamento delle sanzioni;

2) da valutare anche di introdurre il divieto generale di uso del parcheggio in orario notturno o, più organicamente, recintarlo e sbarrarlo, applicando una tariffa equa a chi vi accede: chi vi arriva in camper è ben lieto di pagare qualche euro, allo stesso modo che in altre destinazioni turistiche anche meno pregiate, pur di parcheggiare in sicurezza da furti, rapine, danneggiamenti e lordure;

3) possibile emissione di ordinanze del sindaco, applicabili a tempo determinato sulla stagione estiva e legittimate dal Testo unico sugli enti locali per “gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana” (utile al riguardo anche il decreto del ministero dell’Interno del 5 agosto 2008) e/o per “emergenze di igiene pubblica”: a questo proposito è agli atti della polizia municipale lo schema di ordinanza, che il sindaco annunciò nel 2008, il quale, “per motivi di carattere igienico-sanitario” ordina “lo sgombero immediato…di tutti i mezzi e le persone che…stazionano non a fini di parcheggio, ma a fini di sosta e di campeggio” sul suolo comunale, con l’uso “delle forze di Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale”;

4) nel caso di urgenza o di grave necessità pubblica – come la stampa stessa ha documentato in questi soli ultimi giorni – il Testo unico di pubblica sicurezza dispone che il Prefetto possa adottare egli stesso provvedimenti indispensabili per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza: su questo aspetto chiederò un incontro al Prefetto stesso, anche nella sua veste di presidente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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