Sale sul tetto dell’azienda che l’ha licenziato: «Non riesco più a dormire»

Moglie, figlia e anche un negoziatore da Bologna per convincerlo a scendere dal capannone. È salito di notte con una bottiglia d’acqua

«Non dormo da un mese e mezzo». Lo ha urlato a figlia e moglie che lo stanno implorando di scendere, l’uomo salito sul tetto dell’azienda delle Bassette che lo ha licenziato, appunto, un mese e mezzo fa.

Si tratta di un autista di nazionalità albanese di circa 55 anni che lavorava nella sede ravennate dell’azienda di trasporti e logistica Lubbers, in via Zanardelli, sopra il cui capannone, alto circa otto metri, è salito per protesta nella notte tra lunedì e martedì. E nel momento in cui stiamo scrivendo, poco prima delle 11 di mattina, è ancora lì, seduto sul cornicione con una bottiglia d’acqua per combattere la disidratazione, pronto quindi per restarci anche per altre ore. A terra ci sono pompieri e vigili del fuoco, mentre un negoziatore di professione, che dovrà cercare di convincerlo a scendere, è in arrivo da Bologna.

L’uomo, rimasto senza lavoro, vive con due figlie, la moglie e la madre anziana, disabile.

Seguiranno aggiornamenti.

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