Arrivano 35 nuovi posti letto a canoni calmierati per chi resta senza casa

Si tratta del progetto Housing First: il pagamento sarà garantito dal consorzio Solco, che si impegna anche a fare vistie periodiche

Arriva un progetto annunciato da mesi per far fronte all’emergenza abitativa e offrire una possibilità a chi resta senza casa. Solo nei primi sei mesi del 2014 le procedure di sfratto in provincia sono state circa 600, di cui la metà esecutive, e il panorama delle soluzioni abitative del Comune di Ravenna è composto attualmente solo da 70 appartamenti, una ventina di posti tra il nuovo albergo sociale e in alberghi convenzionati (dove vengono ospitati solitamente solo donne e bambini) e altri 10 in edifici a canone calmierato.

Ora ne arrivano altri 35 con il progetto a medio-lungo termine “Housing first” un’opportunità in più che, da questo mese, sarà proposta a Ravenna dal consorzio Solco in collaborazione con l’amministrazione comunale: «Si tratta di un progetto che vuole superare le gestioni “emergenziali” proponendo soluzioni abitative stabili che, oltre al sostegno economico, prevedano un sistema di “welfare mix” utile a ridare autonomia ai soggetti che si trovano in difficoltà abitativa – spiega Antonio Buzzi, presidente del Solco -. L’Housing First, già sperimentato in molti paesi europei, intende realizzare un sistema di accoglienza che si integri nella rete pre-esistente con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone che, per motivi economici, psicologici o sociali, sono considerate ai margini del tessuto sociale. Requisito fondamentale è la piena condivisione della persona rispetto alle soluzioni proposte».

«Il progetto di Housing First nasce anche per ridurre i costi a carico del pubblico perché propone soluzioni abitative stabili a costi calmierati – spiega Fausto Maresi, presidente della cooperativa sociale La Casa, associata a Solco e incaricata del progetto -. Anche perché, al di là delle soluzioni abitative proposte dal Comune, negli ultimi anni è stata registrata un’impennata dei contribuiti concessi da Asp per le azioni di sostegno all’abitare, comprese quelle di aiuto al pagamento delle utenze (si è passati dai 384.000 euro del 2011 ai 670.000 euro del 2013, ndr)».

Di fatto il consorzio Solco reperirà sul mercato almeno 5 alloggi che destinerà in sub-affitto a persone o nuclei familiari bisognosi (ospiti di strutture a bassa soglia in emergenza abitativa, nuclei familiari e persone singole in stato di fragilità socio/lavorativa sottoposti a sfratto o in stato di inadempienza contrattuale). Le soluzioni abitative che verranno messe a disposizione si comporranno di appartamenti per persone singole in co-housing (max 5 persone per appartamenti con almeno 3 camere da letto) e appartamenti per nuclei familiari fino a un massimo di 2 nuclei familiari per appartamento (posto in camera singola 230 euro, posto in camera doppia 170 euro e nucleo familiare 350 euro).

Il pagamento dei canoni e delle spese di utilizzo, comunque a carico dei destinatari del progetto, sarà garantito nei confronti dei proprietari dal consorzio Solco che si occuperà anche di realizzare, tramite le competenze della cooperativa La Casa, visite domiciliari periodiche, con frequenza dettata dalle necessità, effettuate da parte di componenti dell’equipe di operatori formati per il progetto (responsabile del progetto, mediatore culturale, educatore e psicologo).

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