Confesercenti e lo smog: «Il blocco del traffico serve a poco per la salute»

Il presidente comunale invita a non drammatizzare: «Un palliativo privo di effetti reali. Appena pioverà tutto rientrerà nella norma»

«Il costo economico delle limitazioni del traffico deve essere tenuto in considerazione se a maggior ragione non corrisponde ad un beneficio sotto l’aspetto dell’ambiente». È l’esortazione che Gianluca Gasperoni, presidente comunale di Confesercenti a Ravenna, rivolge agli amministratori pubblici (scaricabile dal link in fondo alla pagina il testo integrale del documento) chiamati a mettere mano al problema dell’inquinamento dell’aria tornato di stringente attualità a livello nazionale visti alcuni dati delle rilevazione nelle ultime settimane. «Dovremmo chiederci se la limitazione della circolazione delle auto serve ed è utile in termini ambientali e di salute dei cittadini. Ormai da molte indagini effettuate in seguito all’introduzione di limitazione al traffico degli ultimi anni il risultato è che servono a poco se non in molti casi a niente».

«In contrasto con l’influenza scarsamente rilevante delle limitazioni del traffico sull’andamento delle emissioni di Pm10 – sostiene Gasperoni citando alcune ricerche –, emerge al contrario la notevole correlazione che intercorre tra le principali variabili meteorologiche e le concentrazioni delle polveri inquinanti. Non piove da molto tempo, non c’è vento e abbiamo una alta pressione atmosferica: tutte condizioni sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti. Non appena le condizioni ritorneranno nella norma il dato del Pm10 rientrerà mentre il blocco del traffico come al solito si rivelerà un palliativo ed una risposta priva di effetti reali. Questa problematica così complessa deve prevedere risposte coordinate sovra provinciale e sovra regionale se come è vero le polveri sottili si disperdono nell’aria per chilometri. Ci auguriamo per questo che dall’incontro di domani (31 dicembre, ndr) al ministero esca un piano organico per tutta la pianura padana che incida sulle fonti del problema».

Il tema delle limitazioni al traffico riguarda anche Ravenna: «Se prendiamo il rapporto Arpa sulla qualità dell’aria a Ravenna del 2014 si può leggere che tutti i dati sugli inquinanti sono in diminuzione, almeno dal 2007; anche il Pm10 ha un trend calante tanto che l’anno scorso nessun sforamento oltre i limiti di legge mentre la criticità viene rilevata solo nella stazione Sapir. Ed è proprio nella zona industriale che quest’anno si sono avuti ad oggi 79 sforamenti».

L’invito di Gasperoni è a non drammatizzare: «Poco più di un mese fa è stato presentato dall’Istat il rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano secondo cui l’aria nelle nostre città anche in riferimento alle polveri sottili è migliore rispetto agli anni passati. Se chiediamo alle persone se oggi l’aria è più inquinata e sta peggiorando la risposta invece sarebbe affermativa. Eppure la realtà di numeri e delle ricerche fatte da Arpa Lombardia, Cirillo, Accademia delle scienze Parigi ci dice proprio che praticamente tutti gli inquinanti dal biossido di azoto fino alle polveri sottili sono in diminuzione e, come anche gli studi di Legambiente confermano, non esiste correlazione tra Pm10 e aspettativa di vita».

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