Dalla Cina sbarca Peppa Pig tarocca 73mila borse per 2 milioni di valore

1.700 scatoloni intercettati al porto di Ravenna: il carico era diretto a Firenze dopo i controlli doganali in Grecia. Falsi marchi Made in Italy

I tarocchi non risparmiano nemmeno Peppa Pig. La guardia di finanza ha sequestrato, al porto di Ravenna, oltre 73mila borse da donna e da bambina con il logo della famosa maialina dei cartoni animati: sugli accessori i marchi di famose griffe nazionali ed internazionali, contraffatti, alterati o con falsa indicazione della dicitura “Made in Italy”. Considerando che, all’importazione, le borse sono state dichiarate per un valore medio di 85 centesimi di euro ognuna, l’illecito ricavo stimato sarebbe ammontato a circa due milioni di euro.

Il carico di oltre 1.700 scatoloni, stipato in quattro camion, proveniva dalla Cina, via Grecia. L’importatore, una società di capitali italiana – di proprietà di un 57enne cinese – aveva assolto le formalità doganali comunitarie al porto di Patrasso (Grecia) ed aveva affidato il trasporto della merce, ormai considerata comunitaria, ad un regolare spedizioniere italiano. Il carico era destinato in provincia di Firenze, ad una ditta cinese fiscalmente domiciliata in Sicilia, con effettivo luogo d’esercizio a Prato.

«Secondo il disegno truffaldino del proprietario – si legge nella nota diffusa dalle Fiamme Gialle –, la qualificazione commerciale delle borse avrebbe reso ancora più difficoltosa la scoperta dei prodotti contraffatti a causa dei minori controlli che subisce la merce immessa in libera circolazione nel territorio comunitario».

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