Un grande anno per le società ravennati, ma l’indice di sportività è in calo

Ravenna è solo al 41esimo posto nella speciale classifica del Sole 24 Ore. Male in particolare la formazione nel settore

SportLa stagione 2016/17 è stata considerata da tifosi, appassionati e addetti ai lavori una delle più esaltanti degli ultimi anni a Ravenna, al punto da far parlare di una sorta di “rinascita” per lo sport del nostro territorio. C’è però un autorevole pensiero, quello de “Il Sole 24 Ore”, che va controcorrente e considera l’annata appena trascorsa peggiore, o comunque meno positiva, della precedente, la 2015/16. Non sono infatti bastati la promozione del Ravenna calcio in Serie C, i buoni risultati della Bunge nella Superlega di volley (playoff sfiorati e ritorno in Europa dopo tre anni) e dell’OraSì nella Serie A2 di basket (semifinale playoff raggiunta), il duplice salto di Conad Teodora e Olimpia Cmc dalla B1 alla A2 femminile di pallavolo e le belle performance di Rekico Faenza e Orva Lugo nella B di pallacanestro maschile per scalare posizioni nella speciale classifica stilata dal quotidiano economico, che anzi vede la provincia ravennate scendere dal trentesimo al 41° posto.

Per capire i motivi di questa discesa bisogna innanzitutto sottolineare che la graduatoria, pubblicata da “Il Sole 24 Ore” lunedì scorso, non è una semplice fotografia dei risultati agonistici dell’ultimo anno, ma possiede un più ampio respiro e riguarda la diffusione e la qualità dello sport a 360°, prendendo in considerazione trenta diversi indicatori che vanno dal numero di tesserati al Coni fino all’attività femminile, passando dagli sport Paralimpici e quelli amatoriali. A salire sul gradino più alto del podio è risultata Trieste, che ha superato Trento, mentre il terzo posto è occupato da Livorno, che precede nell’ordine Genova, Macerata, Lecco, Firenze, Padova, Bologna e Treviso, che chiude la top ten. In Emilia Romagna hanno brillato anche Modena (12ª), Parma (16ª), Rimini (17ª) e Piacenza (29ª), mentre dietro a Ravenna sono arrivate Reggio (44ª), Forlì Cesena (51ª) e Ferrara (52ª).

Entrando nel dettaglio delle tre macro-aree degli indicatori, negli sport di squadra nonostante i risultati descritti sopra la provincia ravennate ha registrato una flessione, passando dal 38° al 40° posto, negli sport individuali una crescita, scalando dal 38° al 30° posto, mentre nella sezione “sport e società” ha subito un piccolo tracollo, scendendo dal 22° al 39° posto. Analizzando ancora di più nel dettaglio il miglior piazzamento riguarda il settore “motori”, con Ravenna che sale dal terzo al secondo posto, dietro solo a Rimini, ma fanno sorridere anche la terza posizione nel “calcio dilettantistico” (alle spalle solo di Pescara e Isernia) e la quinta nello “sport e turismo” – musei dello sport, gran fondo ciclismo, maratone, circoli velici/nautici, regate vela, eventi/fiere sportive – dove è scesa di un gradino (in vetta ancora Rimini).

Anche in due nuovi indicatori – i risultati degli atleti italiani alle Olimpiadi di Rio, con il 31° posto, e l’attrattività dei grandi eventi nazionali, con il 13° – la provincia ravennate si è difesa abbastanza bene e si è confermata su ottimi livelli anche nel tennis e nella pallavolo, piazzandosi rispettivamente alla sesta e alla nona posizione. Si trova invece più indietro nelle speciali classifiche di basket (31ª), rugby (54ª) e “altri sport di squadra” (57ª), mentre negli sport individuali oltre al tennis hanno il pollice puntato verso l’alto gli sport acquatici (14ª) e invernali (21ª), “zavorrati” però da ciclismo (48ª), atletica (50ª) e nuoto (67ª).

Le note più dolenti arrivano infine dalla macro-area “sport e società”, che riguarda in particolare il settore non agonistico, con i soli “sport e turismo” (vedi sopra) e “sport al femminile” (20ª) a tenere alto il nome di Ravenna. I risultati peggiori arrivano dalla “formazione per lo sport” (103°, su un totale di 110 province), e cioè dai laureati in scienze motorie, licei sportivi e risultati campionati Cus, e dai “media sportivi” (101°) – testate giornalistiche con redazione sportiva e giornalisti USSI – ma anche da “sport e bambini” (98°) – alfabetizzazione motoria, sport in classe, scuole per lo sport – “sport paralimpici” (77°), dedicati ad atleti con disabilità, e “sport e natura” (65°), che riguarda i campi da golf, percorsi e piste ciclabili, soci CAI, arrampicata, alpinismo, società escursionistiche, corse montagna e skyrunning. Per chi volesse verificare e analizzare in modo ulteriore le varie classifiche, visitare il sito de “Il Sole 24 Ore”, che propone l’indice generale, le graduatorie delle macro-aree e le 30 classifiche alla base della ricerca sull’indice di sportività 2017.

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