Moria di uccelli nella Valle della Canna, il Comune: «Colpa del caldo»

Secondo l’amministrazione i volatili sarebbero morti a causa delle temperature anomale del mese di settembre e ottobre

Valle Della Canna, Stato Canale Circondariale, 7.8.17«L’amministrazione si è attivata sin da subito sulle condizioni della valle della Canna», dove sono morti un migliaio di uccelli per botulino. In una nota l’ammunistrazione fa il punto della situazione: «Nella giornata di ieri – venerdì 4 ottobre – alcune decine di volontari delle associazioni, venatorie e non, hanno operato per prelevare gli uccelli morti e soccorrere quelli malati con il supporto di personale del Comune e del Centro recupero avifauna, concordandolo con tutti gli enti preposti, al fine di cercare di arginare il fenomeno verificatosi. Al riguardo si ringraziano tutti gli intervenuti per il prezioso lavoro svolto. Il Comune, insieme a tutti gli enti competenti, ha favorito azioni straordinarie per il ricambio delle acque della valle in maniera rapida e per fornire così ossigeno all’area e limitare la proliferazione del botulino con l’auspicio di uscire dall’emergenza».

D’altra parte – continua il Comune – «si tratta di un ambiente tenuto artificialmente in un difficile equilibrio, attraverso la regolazione dei livelli idrici, e la cui gestione è molto complessa perché esistono esigenze molto diverse tra loro e a volte contrapposte, in relazione alle condizioni di vita del patrimonio di flora e della diversa fauna che lo popola. Questo delicato equilibrio è stato messo ulteriormente a dura prova, oltre che dalle note problematiche legate ai cambiamenti climatici anche dalle temperature anomale del mese di settembre e inizi di ottobre, che hanno contribuito a determinare la situazione di criticità. Nei prossimi giorni si vigilerà per controllare l’evolvere della situazione e mettere in atto quanto possa risultare utile o necessario».

Le forze d’opposizione nella giornata di oggi hanno attaccato il Comune. La Lega Nord ha attaccato con il consigliere regionale Andrea Liverani e i parlamentari Jacopo Morrone e Lucia Borgonzoni, il primo segretario del Carroccio in Romagna e la seconda candidata alla Regione: «Un tempo la Valle era affidata alla gestione dei cacciatori che ne curavano il riciclo delle acque, la bonifica e la potatura della vegetazione. Da quando invece l’area è passata nelle ‘mani’ del Comune e sotto la vigilanza della Regione Emilia-Romagna, la situazione è degenerata. È chiaro quindi che chi doveva agire ha preferito stare con le mani in mano e chi doveva controllare ha chiuso gli occhi. A rispondere di questo disastro, quindi, non potranno che essere entrambe le Amministrazioni».  Attacca anche Fratelli d’Italia: «Venerdì 27 settembre il Sindaco di Ravenna era in prima fila alla manifestazione promossa da Greta Thunberg a favore del clima e lo stesso può dirsi delle forze di maggioranza che, sia a livello locale che nazionale, hanno appoggiato le istanze della giovane Svedese. Contrariamente a molti altri non critico Greta, infatti, è sempre giusto sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema reale quale è l’inquinamento. Quello che invece critico è l’ipocrisia, anche sui temi ambientali, di chi ci amministra. È facile, infatti, manifestare e sostenere determinate istanze quando queste riguardano temi importanti, ma spesso generici; al contrario non è altrettanto facile affrontare e risolvere problemi concreti». La sezione ravennate di Italia Nostra chiede che venga sospesa la stagione venatoria» e annuncia che «valuterà, anche a livello ministeriale ed europeo, tutte le azioni utili ad individuare i responsabili di questa ecatombe e del relativo stato di emergenza sanitaria»

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