Un monologo contro la violenza di genere, nuova produzione di Accademia Perduta

Sabato 25 novembre alla Casa del Teatro, dopo un incontro sul tema e la mostra “Com’eri vestita?”

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Barbablù (foto Francesco Bondi)

Sabato 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Accademia Perduta/Romagna Teatri organizza, alla Casa del Teatro (via Oberdan 9) di Faenza, grazie alla collaborazione con Teatro Due Mondi, una serie di iniziative che culmineranno, alle ore 21, con la presentazione della nuova produzione Barbablù, un intenso monologo contro la violenza di genere, scritto da Hattie Naylor (traduzione di Monica Capuani), interpretato da Edoardo Frullini e diretto da Giulia Paoletti.

Alle 18.30, nel Foyer della Casa del Teatro, aprirà la mostra “Com’eri vestita?”, curata in Italia da Libere Sinergie. Un allestimento che intende sensibilizzare il pubblico sul delicato e importante tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare stupro e abusi se solo avesse indossato abiti meno provocanti.

Alle 19 si terrà un incontro/dibattito aperto al pubblico, moderato dalla regista Giulia Paoletti, in cui interverranno, oltre all’attore Edoardo Frullini, rappresentanti di realtà faentine quali Centro Anti Violenza Sos Donna, Elio Intimate Project e Sorelle Festival.

Alle 21, come accennato, avrà inizio lo spettacolo Barbablù, una delle più recenti produzioni di Accademia Perduta/Romagna Teatri.

«Non si può combattere il male rimuovendone solo l’effetto – commenta la regista dello spettacolo, Giulia Paoletti -, non si può annientare la malattia eliminandone il sintomo, non si può abolire la violenza sopprimendone la manifestazione. I numerosi tentativi contro la violenza di genere agiscono, nella maggioranza dei casi, sull’evento e sull’atto che è già stato compiuto o subìto. Barbablù è, invece, il pretesto per dar voce all’esplorazione degli strati più profondi e primordiali di comportamenti e personalità che si trasformano da apparentemente sani a malsani e patologici. Barbablù ha senza dubbio una visione distorta delle relazioni, dei sentimenti, del sesso. Ma qual è il limite oltre il quale il consentito diventa irrispettoso, violento, illegale? Le donne di Barbablù sono intrinsecamente già vittime. Sono vittime di personalità probabilmente troppo fragili, di famiglie in cui la forza femminile è sempre stata assecondata a desideri altrui, di relazioni in cui la dimostrazione del sentimento e del bene era sinonimo di sopportazione e tolleranza, di contesti in cui il senso di inadeguatezza affibbiato loro era considerato normale, di società in cui valutare un essere umano superiore o inferiore rispetto ad un altro è regolare. In ogni atteggiamento, in ogni gesto, in ogni parola, può insinuarsi quel meccanismo di gioco-forza in cui ogni relazione deve necessariamente prevedere che ci sia un vincitore e un vinto, un predatore e una preda, un carnefice e una vittima. È proprio questo gioco-forza che emerge dalla penna di Hattie Naylor e che ritengo necessario indagare e approfondire. Non considerando la giustificazione neanche come remota possibilità, il tentativo è la comprensione del reale aspetto di Barbablù, per poter prendere coscienza della causa che sta alla base di questi comportamenti, riconoscerla, scegliere di annientarla».

Biglietti: 10 euro (intero); 5 euro (ridotto per under 29). Prevendite: da venerdì 24 novembre dalle ore 10 alle ore 13 presso la biglietteria del Teatro Masini. Prenotazioni telefoniche (0546 21306): nei giorni di prevendita dalle ore 11 alle ore 13. Nella sera di spettacolo la biglietteria della Casa del Teatro aprirà alle ore 20. Biglietti online: Vivaticket. Info: 0546 21306 e www.accademiaperduta.it.

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