Olimpiadi: gli atleti ravennati tornano a casa dal Brasile senza medaglie

Deludono in particolare Errani e l’Italia femminile del volley del ct Bonitta. Record italiano per la nuotatrice lughese Zofkova

Con il doppio ko del lottatore riolese Daigoro Timoncini nella notte tra martedì e mercoledì cala il sipario sull’Olimpiade degli atleti della provincia di Ravenna, che come quattro anni fa, tornano a casa senza neppure una medaglia. Il 30enne Timoncini, alla terza olimpiade, ha pagato un sorteggio sfortunato e non è riuscito nell’impresa di far esultare anche i suoi tifosi che si erano ritrovati davanti al maxi schermo allestito per l’occasione a Riolo Terme.

In precedenza, si era dovuto arrendere in semifinale nel doppio pesi leggeri di canottaggio l’altro atleta ravennate in gara a Rio, Marcello Miani, quarto (approdavano alla finale i primi tre equipaggi) con il compagno lombardo, Andrea Micheletti.

Tra le donne, invece, spiccava la presenza della campionessa di tennis Sara Errani, da Massa Lombarda, che però è uscita agli ottavi nel singolo, perdendo in due set contro la russa Kasatkina, e ai quarti nel doppio insieme a Roberta Vinci (in questo caso l’obiettivo era una medaglia) avendo la peggio contro le ceche Šafářová e Strýcová.

Male anche Serena Ortolani, protagonista con l’Italia del volley del ct (anche lui, come noto, ravennate) Marco Bonitta di un’Olimpiade deludente con quattro gare perse nel girone e una solo vinta, l’ultima e ormai inutile contro il Portorico.

Infine, da segnalare il debutto a un’Olimpiade della nuotatrice lughese Carlotta Zofkova (di cui abbiamo raccontato la storia nell’articolo tra i correlati qui sopra), che ha partecipato come staffettista, realizzando il nuovo record italiano nei 4×100 misti, nelle batterie, trascinata insieme alle altre compagne, da Federica Pellegrini. In finale poi è arrivato un ottavo posto che resta comunque un ottimo risultato viste le aspettative.

Da segnalare anche le opache prestazioni di due atlete in qualche modo ravennati d’adozione: nel tiro a volo Jessica Rossi (cittadina onoraria di Conselice) da campionessa olimpica in carica, si è fermata in semifinale nel trap; nel beach volley invece Marta Menegatti, cresciuta sportivamente a Ravenna, è stata eliminata agli ottavi di finale.

Infine, vanno ricordati anche i ravennati Davide Cassani, ct del ciclismo che ricorderà per molto tempo la caduta di Nibali, e Francesco Damiani, allenatore della boxe che torna a casa a sorpresa senza neppure un podio.

Quella di Rio è dunque la seconda Olimpiade, dopo Londra 2012, senza medaglie ravennati. In precedenza si erano registrate cinque edizioni consecutive con medagliati bizantini, da Barcellona 1992 a Pechino 2008 passando per Atlanta, Sydney e Atene.

Allargando un pochino i confini, quella di Rio è anche la prima Olimpiade da Mosca 1980 in avanti a chiudersi senza neppure una medaglia di un atleta romagnolo.

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