Da tre anni in guerra con il Demanio e il bar del parco non può riaprire

Elena Marin investì 30mila euro per la rinascita e scoprì che il chiosco non era accatastato: si aprì un contenzioso ancora in sospeso. E dopo la prima estate un incendio doloso ha danneggiato la struttura: le indagini ancora non hanno individuato un responsabile

Caff Del Parco 4Quando nel 2015, dopo cinque anni di chiusura, rilevò la concessione e tirò su le serrande del bar del parco pubblico la notizia era stata presa positivamente dal paese. Elena Marin, del resto, da sempre si impegna per Marina di Ravenna: è presidente dell’Atletica Mercurio, storica realtà sportiva della località, ed è attiva nella pro loco. Il fatto che proprio lei riaprisse il chiosco non poteva quindi che essere una buona notizia. Oggi, a distanza di tre anni, quella scelta le è costata circa trentamila euro, un contenzioso con il demanio e la tristezza di aver subito un incendio doloso dopo un anno di attività. Di fatto la sua gestione del bar è durata appena un’estate. Oggi il locale, bruciato, è chiuso e recintato. Un pino, cadendo durante il maltempo della scorsa estate, come un’ultima onta ne ha sollevato parte della pavimentazione. «E dire che quell’albero lo avevo anche segnalato: mi dissero che non sarebbe mai caduto…», dice oggi Marin.

Caffè Del Parco 5Il pino è in fondo l’ultimo dei problemi del Caffè del Parco. Le grane per Elena erano cominciate già nel 2015, appena rilevato il bar. «A differenza degli altri gestori che in cinquant’anni si erano succeduti – racconta – non sono subentrata in una licenza. L’attività era rimasta chiusa cinque anni, quindi era scaduta. Ne ho aperta una nuova e il Comune ha fatto i dovuti controlli. È venuto fuori che non c’era l’agibilità. Mi diedero una deroga per lavorare, con l’obbligo di presentare dopo la chiusura di settembre il documento». Il geometra incaricato di redigerlo, però, scopre un fatto inaspettato: il bar non è accatastato. Per il Catasto non esiste. «È venuto fuori solo un vecchio disegno di quando era stato costruito che, oltretutto, non corrispondeva alla piantina di oggi. Così ho dovuto pagare una sanzione. Il problema però era appunto quello del mancato accatastamento». Così inizia il contenzioso con il Demanio forestale su chi debba accatastare. «Mi sarebbero serviti altri diecimila euro – spiega Marin – e io chiedevo che in cambio, dato che era stato messo a bando un bene non accatastato, mi fosse fatto uno sconto sulla concessione. Non se ne è fatto nulla, sono ancora in causa col Demanio».

Caffè Del Parco 1Nel 2016 il bar non apre. A giugno viene dato fuoco alla struttura. Un incendio doloso per cui c’è ancora un’indagine in corso e nessun colpevole: «Anche superando i problemi burocratici non potrei aprire per via dell’inchiesta. Ogni tanto provo a chiamare le forze dell’ordine per sapere se ci sono novità. Mi dicono di stare tranquilla e che stanno indagando. Intanto io ho restituito le chiavi. Non ha senso tenere aperta un’attività senza poter lavorare».

Nonostante tutto, però, la voglia di riprendere in mano quel progetto ci sarebbe ancora: «Sì, se per magia tutto si risolvesse in tempi brevi e ci fossero le condizioni io sarei pronta a ricominciare. Avevo investito in quell’attività perché avevo dei progetti che ritengo ancora validi».

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