Il piano della mobilità sostenibile passa in aula: vota contro solo il centrodestra

Primo okay al Pums con 22 voti a favore. Approvato anche un odg di Perini per meno auto in piazza Garibaldi ed un emendamento di Manzoli in cui si chiedono incentivi per l’utilizzo della mobilità alternativa

BUS1L’immancabile riferimento alle rotonde di Giacobazzi, la dicitura “libro dei sogni”, i Repubblicani favorevoli ma “autocritici”. C’è tutto l’armamentario classico delle discussioni sul traffico nella prima seduta di discussione del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile che dovrebbe ridisegnare lo scenario del traffico ravennate nei prossimi dieci anni portando le ztl all’84 per cento ma anche ad un aumento dei parcheggi nella zona urbana. Il Pums – come da copione – viene promosso e adottato dal Comune con 22 voti a favore, cinque contrari (il centrodestra) e due astenuti (La Pigna e CambieRà).

Approvato all’unanimità un emendamento: quello di Massimo Manzoli (Ravenna in Comune) che chiede un piano per incentivare l’utilizzo della mobilità alternativa e mezzi ecologici. In particolare Manzoli vorrebbe «un trasporto pubblico a zero emissioni e gratuito per i cittadini del Comune di Ravenna al fine di prevederne la possibile applicabilità entro dieci anni dall’attuazione del piano».

Tutta l’aula dice sì anche ad un odg di Daniele Perini,  consigliere di Ama Ravenna, che chiede in sostanza di eliminare da piazza Garibaldi (dove parcheggia chi ha il permesso) la fila di parcheggi più prossima al palazzo delle  Poste per liberare, dalla prospettiva di piazza del Popolo, la vista della tomba di Dante.

Il Pums – valore economico di 44 milioni di euro – viene visto dall’opposizione come una sorta di libro dei sogni. Il centrodestra ha presentato un ampio ordine del giorno in cui si suggerisce di «modificare strategicamente la circolazione veicolare nelle aree urbane» convogliando il traffico sulle nuove circonvallazioni perimetrali e interrompendolo su quelle vecchie. Evitare inoltre l’utilizzo di quelle che sono considerate «circonvallazioni improprie» come via degli Spreti e in prossimità dei luoghi sensibili.

Il centrodestra vorrebbe che il Comune realizzasse i parcheggi attorno al centro storico prima di «zetatiellare» – copyright Alberto Ancarani (FI) – gran parte dello stesso. Si introducano – dice l’opposizione – «forme di abbonamento scontato per quanti – commercianti, esercenti, dipendenti – lavorano quotidianamente nel centro storico». Inoltre l’opposizione vorrebbe maggiori risorse sulla manutenzione stradale e un aumento delle zona a 30 km/h.

Molto dettagliata la parte dell’odg del centrodestra che riguarda la pedonalità. Secondo il centrodestra «il 70 per cento delle strade ravennati è fuorilegge». Si chiedeva quindi di adeguare i marciapiedi alle dimensioni del codice della strada, e dotare quelle che sono sprovviste di percorsi pedonali, con i passaggi adeguati. Discorso analogo per ciclabilità e barriere architettoniche.  L’ordine del giorno del centrodestra è stato respinto dal consiglio comunale, con la maggioranza che ha votato contro. Roberto Fagnani, assessore ai trasporti, ha osservato che molte delle proposte sono già contenute nel Pums.

Per Alvaro Ancisi (LpRa) però  il Pums «rischia di mantenere all’infinito il comune di Ravenna nell’attuale caos strutturale della mobilità, con riflessi gravi sull’economia e la socialità. La sua enciclopedica produzione è stata peraltro sbrigativamente proposta all’opposizione solo all’ultimo momento, dopo una lunga gestazione interna e con le parti sociali». L’adozione non è l’ultimo passo: servirà un altro atto prima dell’approvazione definitiva e nel frattempo arriveranno osservazioni e controdeduzioni, oltre a commissioni consiliari ad hoc.

 

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