Tartaruga marina di oltre cinquanta chili recuperata al largo: ha ingerito plastica

Misura più di un metro ed era in difficoltà. Ora al centro Cestha sarà curata e poi verrà rilasciata in mare come avvenuto anche con uno squaletto

Attachment 2019 05 10T183239.901Oltre cinquanta chili di peso, più di un metro di lunghezza: è la dimensione dell’ultima tartaruga marina ora ospite del cetro Cestha di Marina di Ravenna. L’esemplare era in difficoltà al largo della costa tra il Ravennate e il Ferrarese ed è stata recuperata dalla Capitaneria di Porto che ha attivato i biologi di Cestha.

Fortuna Maris, questo il nome datole dai suoi salvatori, è stata subito visitata dal dottor Medri della clinica veterinaria San Marco che oltre a qualche escoriazione le ha diagnosticato ciò che si verifica sempre più spesso in questi animali: una probabile ingestione di plastica. Fortuna Maris si va ad aggiungere a Nala, altra giovane tartaruga arrivata al centro in settimana e ad Aurora, il primo ricovero del centro, ora in condizioni decisamente buone ed in fase riabilitativa.

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Sempre in questi giorni, infine, i biologi hanno potuto riabilitare e rilasciare un giovane squalo spinarolo, salvato dai pescatori del motopeschereccio Nemo di Marina di Ravenna e liberato con una targhetta identificativa. Questo grazie alla collaborazione del centro ricerche  con l’Università di Padova, che coordina il progetto Tracking Sharks for Conservation e che serve a studiare gli spostamenti degli squali nel nostro mare per pianificare una loro tutela.

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