Restauro Villa Verlicchi: abbattono una parete ed emerge un dipinto di inizio ‘900

Il muro dovrebbe risalire al 1975, realizzato per preservare la pittura con una intercapedine. L’edificio era stato il primo asilo comunale e ora, con 400mila euro finanziati dalla Regione, verrà riadattato per servizi pubblici, attività culturali e ricreative

Il Dipinto Riemerso A Villa Verlicchi (2)Durante i lavori di restauro di Villa Verlicchi a Lavezzola è stata abbattuta una contro-parete, nella stanza al piano terra prospicente il giardino all’italiana, ed è riemerso un dipinto floreale verde brillante che continuava probabilmente per tutta la stanza e che potrebbe risalire all’inizio del Novecento.

La notizia di questi dipinti era già presente nei documenti dell’Amministrazione e ha le sue origini nell’acquisto da parte del Comune della villa da Marcello Verlicchi, nel 1975, quando si decise di preservarlo con un’intercapedine, permettendo così all’intera villa di trasformarsi per trent’anni nel primo asilo nido comunale. Mercoledì 29 maggio l’intera contro parete è stata demolita e quello che poteva sembrare solo una serie di fregi si è rivelato per tutta la sua grandezza.

Il Dipinto Riemerso A Villa Verlicchi (1)La parte sottostante è andata perduta a causa dell’umidità risalente e si intravedono i segni di un dipinto precedente che è in fase di valutazione, oltre a zone che risultano distaccate. Ora si dovrà procedere alla messa in sicurezza, intervenendo con iniezioni di consolidamento, poi seguirà il restauro vero e proprio, che si preannuncia complesso.

«È molto probabile – si legge in una nota diffusa dal Comune di Conselice – che la stanza fosse utilizzata come ufficio di rappresentanza per le attività commerciali dell’opificio della famiglia Verlicchi, la cui abitazione era situata al piano nobile della villa».

Il progetto di restauro conservativo di villa Verlicchi, a firma dell’architetto Cristina Bucchi, è finanziato dal programma locale Leader, approvato dalla Regione Emilia–Romagna per un costo di 400mila euro; riporta sul territorio una serie di spazi per servizi pubblici, attività culturali e ricreative. In particolare, troveranno sede nella villa un museo del libro d’artista, laboratori e spazi per il Crac (Centro in Romagna per la ricerca arte contemporanea), un centro di aggregazione per il tempo libero e per l’associazionismo sportivo, sede di associazioni di volontariato locale e spazi per eventi ed iniziative all’aperto.

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