Svuotava cantine per soldi e buttava i rifiuti in una discarica abusiva di 2mila mq

I carabinieri forestali hanno denunciato un 56enne. Sul terreno c’era di tutto tra cui elettrodomestici, arredi, 66 bici. Nel 2020 i militari hanno denunciato 38 persone in provincia per reati ambientali

P1070833Si faceva pagare per sgomberare cantine e locali ma anziché smaltire i rifiuti con le corrette modalità previste dalle norme, ha creato una discarica a cielo aperto su un terreno di duemila metri quadrati a Chiesuola di Russi. Un 56enne forlivese è stato denunciato dai carabinieri forestali e l’area è sotto sequestro.

Il lotto utilizzato per la discarica era recintato e con dei pannelli metallici per nascondere l’attività illecita e abusiva. All’interno i militari hanno trovato un’ingente quantità di rifiuti pericolosi e non (televisori, frigoriferi, lavatrici, automezzi e veicoli fuori uso, tavoli, sedie, materassi, piastrelle, macerie e 66 biciclette). I rifiuti coprivano quasi per intero la superficie ostacolando l’ingresso e rendendo difficoltoso l’accertamento.

Quando i carabinieri sono arrivati hanno trovato il gestore dell’area che stava proprio movimentando i rifiuti e si è giustificato dicendo che era sua intenzione sistemare il posto. Le indagini proseguiranno sotto la direzione della Procura della Repubblica di Ravenna al fine di valutare se possono sussistere altre ipotesi di reato più gravi.

Nel corso del 2020 i controlli dei carabinieri forestali sullo smaltimento illecito di rifiuti, con il sequestro di vaste aree utilizzate come discariche e il conseguente obbligo dei contravventori al ripristino dello stato dei luoghi, hanno portato al pagamento di sanzioni per oltre diecimila euro.

È un dato che emerge dal bilancio dell’attività 2020 del gruppo presente in provincia con le stazioni di Ravenna, Cervia, Bagnacavallo, Brisighella, Casola Valsenio e del Nucleo Investigativo. In totale quattromila controlli effettuai: 134 illeciti amministrativi per untotale di 63mila euro, 45 notizie di reato perseguite e 38 denunce.

Foto ComunicatoL’attività è dedicata a prevenire e reprimere la commissione di illeciti a danno dell’ambiente, in particolar modo quelli a tutela del patrimonio boschivo, della fauna selvatica e degli animali di affezione, quelli sullo smaltimento illecito dei rifiuti e dell’inquinamento delle acque nonché la tutela della sicurezza agro-alimentare.

«Di particolare rilievo – si legge nel comunicato stampa – sono stati i servizi svolti nell’area della pialassa Piomboni e Baiona in collaborazione con il reparto Carabinieri Biodiversità di Punta Marina e le altre forze dell’ordine, contro il fenomeno della pesca abusiva che hanno portato al sequestro di oltre 5 quintali di vongole, di imbarcazioni e attrezzature utilizzate dai contravventori».

La tutela delle acque ha portato alla denuncia dei dirigenti di una nota azienda alimentare della provincia per aver messo in atto un scarico abusivo delle acque reflue industriali e averne falsificato le analisi chimiche di autocontrollo.

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