Quando a Lido di Dante c’erano solo “Case Sparse”: una mostra dantesca

L’azione artistica di Studio Doiz, dal 20 agosto al 12 settembre

Lido Di Dante

Lido di Dante

Anche Studio Doiz, giovane associazione culturale ravennate, ha deciso di omaggiare il Sommo Poeta con un’azione artistica (una mostra intitolata “Case sparse. Cantiche per una città”), puntando l’attenzione su Lido di Dante, l’unica frazione italiana esplicitamente dedicata all’Alighieri.

«Fino agli anni Ottanta, Lido di Dante non aveva un’identità propria – si legge nella cartella stampa della mostra -. Sui catasti comunali rispondeva all’anonima definizione “Case sparse”: uno sparuto gruppetto di abitazioni sorte alla foce dei Fiumi Uniti. Solamente dopo un’alluvione, per raggiungere lo status di frazione, gli abitanti decisero di dare un nome e una forma a questa città balneare – e il plebiscito volle basarsi sull’opera più famosa della nostra letteratura, la Commedia, che citava la vicina Pineta di Classe prendendola a paragone terreno per il paradiso terrestre. Ogni strada, piazza, parco di questo lido, rimasto negli anni defilato dagli stereotipi balneari di massa della riviera, ci parlano dei personaggi e dei luoghi danteschi; l’intera sua struttura urbanistica trae logica e ordine dalle terzine della Commedia. Si tratta probabilmente di un unicum italiano: una città è “sorta” dalla poesia».

Partendo da questa intuizione la mostra di Studio Doiz approfondisce e riflette su questo legame inscindibile: «Come può la poesia farsi città? Cosa ci evocano oggi i nomi di queste strade, ripetuti così tante volte negli indirizzi da diventare quasi insignificanti? È possibile partire dallo stradario di una periferia turistica per trasfigurarla artisticamente?».

Divisa in tre parti, la mostra rispecchia le diverse anime artistiche dell’associazione: un’installazione fotografica, firmata da Giovanni Barbato, esplora l’oggettività del lido; un’opera visiva di Caterina Morigi ne espande la visione, rispecchiandola nella struttura metafisica della Commedia; infine, un’opera concettuale di Iacopo Gardelli parte dalle terzine dantesche per ricostruire la mappa della città.

La mostra, realizzata in collaborazione con gli assessorati al Turismo e al Decentramento del Comune di Ravenna, sarà ospitata in uno spazio indipendente al numero 10 di viale Catone, nel cuore di Lido di Dante, e aprirà ufficialmente il 20 agosto, alle 18.

“Case sparse” sarà visitabile fino al 12 settembre, dal giovedì alla domenica, dalle ore 18 alle 23.

Per info: www.studiodoiz.it e tel. 347 2744055

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