Il palazzo crolla come i sogni dei protagonisti nella “Manon Lescaut”

La stagione d’opera prosegue con Puccini. Allestimento del Teatro del Giglio, con l’orchestra Cherubini. In scena al teatro Alighieri il 18 e 20 febbraio

ManonLescaut«La sentirò da italiano», decise Giacomo Puccini di Manon Lescaut, il romanzo dell’Abate Prévost che già Massenet aveva messo in musica. Ma all’atmosfera “della cipria e dei minuetti” creata dal francese, Puccini preferì una partitura che fosse dominata dalle più disperate passioni.

Quelle che – per il nuovo appuntamento della Stagione d’Opera del Teatro Alighieri di Ravenna, venerdì 18 febbraio alle 20.30 e domenica 20 alle 15.30 – la regia di Aldo Tarabella e le scene di Giuliano Spinelli trasfigurano in un solo e imponente elemento scenico: un palazzo che si trasforma progressivamente in un relitto, simbolo del naufragio delle speranze e degli amori.
L’allestimento del Teatro del Giglio, in coproduzione con il Teatro di Pisa e teatri dell’Emilia Romagna, vede Marco Guidarini alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, mentre sulla scena il ruolo della protagonista è affidato a Monica Zanettin e Paolo Lardizzone veste i panni di Renato Des Grieux. Marcello Rosiello, Alberto Mastromarino e Saverio Pugliese sono rispettivamente il fratello di Manon, il banchiere Geronte e l’amico Edmondo.

«Abbiamo creato un allestimento – spiega Aldo Tarabella circa la collaborazione con lo scenografo Giuliano Spinelli – che è divenuto un unico elemento poetico che potesse dialogare con la storia di Manon: un palazzo monumentale che, al pari dei sogni e delle ambizioni della protagonista dell’opera, subirà crolli e mutazioni. Ho pensato che questa storia potesse sopravvivere oltre il tempo, come se fosse stata incisa sulle mura del palazzo per poi essere raccontata in un altro tempo, agli inizi del Novecento, rendendola così ancor più vicina a noi, durante un inizio d’anno a Parigi».

Accanto alle voci protagoniste, la compagnia di canto si completa con Marco Innamorati nei panni dell’oste e del sergente degli arcieri, Irene Molinari in quelli di un musico, Cristiano Olivieri come il maestro di ballo e il lampionaio, Alessandro Ceccarini come comandante di Marina, mentre Greta Battistin e Giulia Petrucciani dividono il ruolo del parrucchiere. Il Coro Arché è preparato da Lorenzo Biagi. A curare le luci è Marco Minghetti, mentre i costumi sono di Rosanna Monti e le coreografie del corpo di ballo sono affidate a Luigia Frattaroli.

Informazioni e biglietti tel. 0544 249244 oppure sul sito web del teatro.
Sottotitoli e trama del libretto sono disponibili in diretta su smartphone e tablet con l’app gratuita Lyri.

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