Resta l’allerta per Lido di Savio. Lunedì incontro fra Matteuci e le categorie economiche per la valutazione dei danni

«In una riunione straordinaria della Giunta – ha dichiarato il Sindaco – abbiamo fatto il punto sull’emergenza maltempo, sugli interventi più urgenti da assumere nell’immediato e sull’iter della richiesta dello stato di emergenza per calamità naturale».
Nel ravennate resta il mantenimento della fase di preallarme e di attenzione per vento forte dalle 15 fino alla mattinata, lunedì 9 febbraio, con il rischio di forti mareggiate.
«A scopo precauzionale  ho deciso di non revocare l’ordinanza di evacuazione di Lido di Savio – spiega Matteucci in una nota stampa –. Sempre per motivi di sicurezza, è ancora in vigore la mia ordinanza che dispone il divieto di accesso alle pinete comunali e rinnovo l’invito ai cittadini alla prudenza nella circolazione stradale e a non frequentare i parchi pubblici: il vento previsto in queste ore e la grande pioggia che ha infradiciato il terreno,  provocano condizioni di instabilità delle piante e possono causare la caduta di alberi. Tutto regolare per quanto riguarda invece le scuole di ogni ordine e grado: lunedì l’attività didattica riprenderà regolarmente».

Assieme alla Giunta il sindaco ha deciso di concentrare nel ripristino delle opere a difesa della spiaggia,  delle condizioni di alcune strade e di alcuni ponti gli interventi di massima urgenza, mentre in contatto con il presidente della Regione Bonaccini, l’amministrazione sta predisponendo i dettagli della pratica per la richiesta dello stato di calamità naturale.
Nel pomeriggio di lunedì 9 febbraio è prevista in Municipio una riunione con i rappresentanti delle categorie economiche e i Presidenti delle Consulte Territoriali per fare una ricognizione preliminare sull’entità dei danni alle imprese e alle opere pubbliche.

«Per quanto riguarda il nostro Comune – assicura Matteucci –  studieremo forme di sostegno alle imprese coinvolgendo gli istituti bancari locali e forme di agevolazione e velocizzazione  delle pratiche burocratiche e urbanistiche che tengano conto delle necessità delle imprese colpite duramente dal maltempo di effettuare gli interventi necessari per riprendere l’attività».
Il primo cittadino ha infine sottolineato «un immenso grazie alle centinaia di “angeli del fango”»  che si sono impegnati dopo l’alluvione».