Aspettando i saldi, tra i commercianti di Ravenna è tornato l’ottimismo

È quanto emerge da un sondaggio di Confcommercio. Luci ed ombre, invece, per Confesercenti, che ricorda come nel settore dell’abbigliamento siano sparite 77 aziende

SaldiSono ottimisti i commercianti ravennati in vista dei saldi invernali in partenza domani, 5 gennaio. È quello che emerge dal sondaggio effettuato nei giorni scorsi dall’Ufficio Studi di Confcommercio Ravenna tra i commercianti del centro storico e della periferia.

Alla prima domanda, “Cosa si aspetta quest’anno dalle vendite nel periodo dei saldi?”, l’85,2 percento degli operatori intervistati ha risposto che le vendite saranno “stabili o in aumento” (lo scorso anno il dato era inferiore di quasi 15 punti, pari al 70,4%). Per quanto riguarda invece lo scontrino medio, per il 44,5 percento degli intervistati si attesterà tra gli 80 e i 120 euro e per il 40,9 percento tra i 30 e gli 80.
La tipologia di prodotti più venduta secondo i commercianti saranno quelli di marca (per il 44,8 percento, in calo rispetto allo scorso anno) e quelli utili (secondo il 48,2 percento degli intervistati, in decisa ascesa rispetto al 2017).

Una domanda del sondaggio riguardava anche l’andamento delle vendite nel periodo natalizio: per la stragrande maggioranza dei commercianti intervistati sono state stabili (55,5 percento) o soddisfacenti (il 37 percento). Lo scorso anno la percentuale complessiva di chi dichiarava vendite stabili o soddisfacenti era decisamente inferiore, pari al 55,9 percento.

Infine, l’ultima domanda riguardava le vendite di tutto il 2017 che per il 59,7 percento dei commercianti sono state stabili, per il 26 soddisfacenti e in calo solo per il 14,3 percento degli operatori (nel 2016 quest’ultima percentuale era invece oltre il 30).

Dal sondaggio effettuato (su 150 attività in provincia di Ravenna, e non solo sul comune di Ravenna come invece Confcommercio) invece dall’altra associazione di categoria del commercio, la Confesercenti, emerge un andamento eterogeneo e a macchia di leopardo tra stazionarietà rispetto a dicembre 2016, qualche luce e anche ombre. Nella media rispetto all’abbigliamento meglio l’alimentare, i pubblici esercizi (soprattutto per Natale, S. Stefano e Capodanno), i libri e la profumeria. Segnalato un aumento delle vendite online.

«Quest’anno gli sconti di partenza saranno più alti della media, ed i saldi invernali somiglieranno a un black friday ‘sotto casa’, solo più accessibile e di maggiore durata – è il commento di Roberto Manzoni, Presidente di Fismo Confesercenti (il Sindacato dell’abbigliamento) –. E in più con tutti i vantaggi del negozio tradizionale: conoscere i prodotti ed essere conosciuti dal commerciante, con cui si costruisce un rapporto di fiducia, e poter valutare toccando con mano i prodotti da acquistare. Un’occasione di risparmio per i consumatori, ma anche di vendita per le imprese, che cercano l’inversione di tendenza dopo l’ennesimo anno fiacco. Dal 2009 ad oggi in provincia di Ravenna il settore moda registra 77 attività in meno e 10 in meno anche le calzature. Anche le vendite di Natale sono state sotto le attese».

 

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