In provincia redditi verso il basso: meno del 4% supera i 55mila euro annui

Le dichiarazioni dei ravennati: oltre un terzo della popolazione denuncia meno di ventimila euro l’anno e quasi un quarto non arriva a 10mila, in 943 hanno reddito pari a zero

Sostegno Al RedditoUn imponibile medio di poco inferiore ai ventimila euro (19.569 euro) con due territori alle estremità della ricchezza provinciale: da una parte Cervia (17.591 euro) e dall’altra Ravenna (21.445 euro). Questa è la fotografia dei redditi nel territorio. I dati sono riferiti alle dichiarazioni dei redditi 2017 e sono pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nelle fotografia che fa ogni anno alle dichiarazioni degli italiani.

Al di là dei dati comunali, che si trovano nella tabella pubblicata in pagina, vale la pena dare un’occhiata a come questo reddito sia distribuito. I cittadini che dichiarano oltre 120mila euro di reddito complessivo sono in totale 1.946, ovvero lo 0,65 percento dei contribuenti totali. La maggior parte di essi (845 persone) vive nella città capoluogo, 363 abitano a Faenza, 194 a Lugo e 158 a Cervia.

L’1,35 per cento della popolazione contributiva (4.069 persone) ha redditi tra i 75mila e i 120mila euro mentre sono 5.815 le dichiarazioni dei redditi che certificano un tenore di vita nella forbice tra i 55mila e i 75mila euro (1,92 per cento). Secondo i parametri degli scaglioni Irpef, queste persone sono la fascia benestante della popolazione (l’aliquota oltre i 55mila euro è del 41 per cento). Possiamo quindi dire che il ceto medio-alto a Ravenna sia composto da 11.830 persone, pari al 3,92 per cento dei contribuenti.

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I redditi medi dei comuni in provincia di Ravenna (dichiarazioni 2017)

Il ceto medio è rappresentato da un’ampia fascia di contribuenti che piazza il suo reddito annuo tra i 26mila e i 55mila euro. Si tratta di una fascia molto ampia in cui possono ballare varie posizioni lavorative. Non a caso all’interno di questa troviamo 64.786 contribuenti, pari al 21,49 per cento delle dichiarazioni presentate in provincia. La maggior parte dei contribuenti è però inquadrata nella fascia di reddito che vede un imponibile tra i 15mila e i 26mila euro. È qui che si concentra l’imponibile di 104.178 persone. Non certo un reddito che permette grossi risparmi e che è in linea del resto con la media provinciale che non tocca i 20mila euro annui. Si parla in questo caso del 34,55 per cento delle persone.

Si arriva quindi alle fasce più basse di reddito, tra i diecimila e i quindicimila euro ci sono 44.897 contribuenti. In questo caso il 14,89 per cento del totale. A Preoccupare però dovrebbe essere l’ampia fascia di popolazione che dichiara un reddito sotto i diecimila euro. Sono 71.277 persone ed è la seconda platea più numerosa tra quelle viste sino ad ora. Rappresenta il 23,64 per cento dei contribuenti e vive evidentemente con molte difficoltà la crisi economica. Ci sono, infine, 943 persone che dichiarano zero euro. Si tratta dello 0,31 per cento del totale. Ne deriva quindi che 117.117 contribuenti vivono con un reddito inferiore ai 15mila euro. In termini percentuali è il 38,85 percento del totale. In questi scaglioni di reddito ci sono probabilmente molti giovani e forse anche qualche “furbetto” ma la lettura che esce dal quadro provinciale è un ceto medio schiacciato verso il basso. Per quanto riguarda i singoli territori comunali, dopo Ravenna, il territorio con l’imponibile medio più alto è quello di Sant’Agata sul Santerno (21.074 euro) seguito da Lugo (20.946 euro). Sopra i ventimila euro di imponibile si trovano anche Bagnara di Romagna, Faenza e Castel Bolognese. Sotto i diciottomila, oltre la già citata Cervia, c’è Casola Valsenio.

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