Crisi Mercatone Uno, istituzioni e sindacati cercano riapertura per mantenere valore

Riunione in Regione e al ministero per affrontare la situazione della rete di negozi alle prese con il fallimento della società che aveva rilevato i punti vendita un anno fa. A Russi ci sono una 40ina di lavoratori in ansia

Sindacati e istituzioni uniti nell’affrontare la crisi del Mercatone Uno con l’obiettivo prioritario di salvaguardare i lavoratori (1.800 in Italia di cui 450 in Emilia-Romagna di cui circa una quarantina a Russi, l’unico dei 55 punti vendita in provincia di Ravenna) e mettere in campo tutte le azioni possibili per assicurare gli ammortizzatori sociali e la rapida riapertura dei negozi su tutto il territorio emiliano-romagnolo anche a tutela dei clienti. È quanto emerso questa mattina, 30 maggio, a Bologna nella sede della Regione dove si è svolto un incontro sul fallimento decretato dal tribunale di Milano della Shernon holding, che nell’estate dello scorso anno aveva rilevato il marchio della grande distribuzione non alimentare. All’incontro convocato dall’assessora regionale alle Attività produttive, Palma Costi, hanno partecipato le organizzazioni sindacali, la Città Metropolitana di Bologna e gli amministratori dei Comuni dell’Emilia-Romagna dove hanno sede le attività. La riunione ha preceduto l’incontro di oggi pomeriggio a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, del tavolo tecnico con l’associazione de fornitori e dei creditori, a seguito del quale sarà necessario riaggiornare il tavolo regionale già dalla prossima settimana.

Per la tutela dei posti di lavoro si attende una rapida pronuncia da parte del tribunale di Bologna sulla retrocessione del compendio aziendale dalla Shernon, che consentirebbe la riapertura della procedura di amministrazione straordinaria. Dalla riunione è inoltre emersa la richiesta al Governo, cui fa capo il tavolo di crisi aziendale del Mercatone Uno, perchè una volta ottenuta la retrocessione agisca immediatamente affinché si attivino gli ammortizzatori sociali e l’amministrazione straordinaria per la riapertura dei punti vendita (attivando anche le risorse necessarie), così da mantenere il valore delle attiività commerciali per rilanciare il marchio. Tutto questo con l’individuazione di nuovi acquirenti che presentino un piano industriale credibile. A sostegno di ciò la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione un bando di finanziamento, già attivo, per la formazione dei lavoratori per soggeti imprenditoriali che garantiscano la continuità aziendale.

L’ex Mercatone Uno ha dieci punti vendita in Regione (Bertinoro, Bologna Navile, Ferrara, Mesola Rimini, Rottofreno, Rubiera, Russi, San Giorgio di Piano, San Giuseppe di Comacchio) a cui si aggiungono la sede della logistica a San Giorgio di Piano (Bo) e la sede centrale di Imola.

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