In provincia un’impresa su 5 è femminile, dato stabile. Sette su 10 sono individuali

Report annuale sulle aziende in cui è donna almeno il 50 percento tra proprietari, soci o amministratori. Il Comune più rosa è Cervia

ParitageneredonnauomoLe imprese femminili in provincia di Ravenna sono una su cinque tra quelle operative (34.401). I dati, elaborati dall’ufficio Studi della Camera di Commercio, si riferiscono al 31 dicembre 2019. L’incidenza percentuale del 21,1 si avvicina alla media regionale (21,2), ma rimane inferiore di più di un punto e mezzo rispetto a quella nazionale (22,7). Si definiscono “imprese femminili”, le imprese in cui la presenza di donne tra proprietari, soci o amministratori è preponderante, ovvero aziende in cui la partecipazione di genere femminile nei posti di comando risulta complessivamente superiore al 50 percento.

Nel confronto con la stessa data del 2018, la consistenza delle imprese “in rosa” ha subito una leggera diminuzione, equivalente a 49 unità in meno. In termini relativi, la flessione corrisponde ad un -0,7 percento, un pochino meno accentuata rispetto al calo riscontrato per il totale provinciale delle imprese attive, che in termini di variazionepercentuale ha subito una flessione complessiva pari a -1,2 percento.

Analizzando il dato all’interno dell’Emilia-Romagna, la provincia che evidenzia il “tasso di femminilizzazione” più   elevato è quella di Ferrara con il 23,1 percento; all’opposto Reggio Emilia, con un tasso pari a 19 percento. Ravenna si colloca al sesto.

In provincia di Ravenna il comparto a maggior presenza femminile risulta quello delle “Altre attività di servizi” (comprendente attività quali lavanderie, estetiste, parrucchiere ecc.), ove oltre la metà delle imprese del settore (59,7 percento) è femminile; altri settori ad elevata presenza femminile sono “Sanità e assistenza sociale” (41,7) e “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione” (34,6), “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (30,5) ed il “Commercio” (25,9).

Entrando nel dettaglio comunale, si evidenzia il più alto tasso di femminilizzazione per il comune di Cervia (23,5 percento) e il più basso per Massa Lombarda (16,5), subito seguito da Cotignola (16,7).

L’analisi delle imprese femminili per natura giuridica mostra come il 68,4 percento siano imprese individuali, il 15,6 percento società di persone e il 14,4 società di capitali; molto più contenuta la scelta di strutturarsi in forma di cooperativa o di consorzio. Le ditte individuali continuano ad essere la grande maggioranza delle imprese femminili ravennati e rappresentano una componente importante del sistema imprenditoriale femminile ravennate. Nonostante la lieve flessione del totale delle imprese femminili, le società di capitale femminili sono in contro tendenza e sono notevolmente aumentate, mettendo a segno una variazione percentuale positiva, pari a +5,2 percento rispetto all’anno prima.

Per quanto riguarda la movimentazione, cioè la nati-mortalità, nel corso del 2019, in provincia di Ravenna si sono iscritte complessivamente 558 imprese femminili e ne hanno cessato volontariamente l’attività in 569, evidenziando così un piccolo saldo negativo pari a -11 (al netto delle cosiddette cancellazioni di ufficio, cioè quelle di tipo puramente amministrativo), saldo negativo meno accentuato rispetto a quello riscontrato nel corrispondente periodo dell’anno precedente (per il gennaio-dicembre 2018 il saldo netto era stato pari a -58 unità).

Infine, approfondendo l’analisi, in provincia di Ravenna il 9,1 percento del totale delle imprese femminili sono anche giovanili, cioè imprese la cui percentuale di partecipazione di giovani under   35 è superiore al 50 percento. Per quanto riguarda la nazionalità, sono 863 le imprese femminili straniere, in crescita nel tempo e rappresentano l’11,9 percento del totale; 541 sono di nazionalità extra-comunitaria, cioè quasi il 63 percento.

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