«Serve semplificare incentivi e premialità sull’efficienza energetica»

Confartigianato, Cna e Confimi fra i primi (e per ora gli unici) a divulgare le loro critiche al Pug del Comune di Ravenna

Ravenna Vista Aerea

Il Piano Urbanistico Generale (Pug) del Comune di Ravenna è da oltre un mese entrato nella fase di esame da parte dei tecnici comunali e dei relatori del progetto delle “osservazioni”, inviate da enti e addetti ai lavori, per verificarne se e quanti di questi “emendamenti” potranno essere accolti ed eventualmente andranno a modificare il complesso elaborato.
Nonostante circolino sottotraccia molte perplessità e critiche al Pug sono quasi assenti le prese di posizioni pubbliche da parte degli operatori di settore e portatori di interesse direttamente coinvolti nella pianificazione che dovrebbe essere adottata (e approvata) entro l’anno.
Gli unici che hanno ufficialmente divulgato il loro parere sul Pug, inviando a suo tempo anche un documento unitario di “osser- vazioni” sono stati i sindacati ravennati di categoria Confartigianato, Cna e Confimi Industria Romagna.

Secondo le associazioni «lo strumento urbanistico deve essere improntato sulla semplificazione, la chiarezza e la certezza delle norme, deve essere flessibile e aperto a futuri contributi che intercettino l’evoluzione del sistema economico e territoriale.
La proposta del Piano Urbanistico Generale del Comune di Ravenna deve prevedere una semplificazione dei meccanismi incentivanti, innanzi tutto andando a ripensare l’atuale guida QUEA con l’introduzione di premialità vantaggiose a favore di chi realizza interventi di adeguamento sismico od efficientamento energetico, nonchè delle imprese che investono in energie rinnovabili o che danno vita alle comunità energetiche previste dalla nuova legge regionale, di modo da creare un circuito virtuoso in grado di stimolare ulteriori nuovi interventi».

«Va inoltre ripensata l’idea di abolire interamente gli indici edificatori che – secondo Cna, Confartigianato e Confimi Industria Ro- magna – dovrebbero essere solamente rivisti. È infatti fondamentale che per i lotti esistenti che hanno ancora potenzialità di espansione venga mantenuta quantomeno la stessa previ- sione edificatoria contenuta nel vigente strumento di pianificazione, così come è impensabile vincolare le nuove costruzioni ad altezze massime comprese fra 20 e 22 metri, con la penalizzazione di numerose attività produttive che operano in ambito portuale e non solo. Occorre altresì favorire il completamento dei lotti esistenti – continua il documento di seintesi – non vincolando le nuove costruzioni a parametri che limitano la capacità produttiva delle aziende, favorendo al contempo quelle imprese che realizzano investimenti creando conseguentemente occupazione e sviluppo per il territorio».

In particolare nelle osservazioni delle associazioni sono stati posti in evidenza i seguenti problemi su cui porre la massima attenzione.
1. Accordi operativi: «la nuova normativa di Pug ha sostanzialmente derubricato ogni indice di edificabilità espansiva per le aree produttive ad Accordi Operativi (Ao); sarebbe opportuno prevedere percorsi prioritari e semplificati con tempi certi per far sì che gli accordi possano essere conclusi in tempi rapidi dalla data di protocollo della pratica, eventualmente abbreviando anche i tempi previsti dalla normativa regionale, per quanto possibile».
2. Centro storico e centri abitati: «esistono edifici e quartieri che seppur collocati in centro storico non hanno vincoli di sovrintendenza o peculiarità architettoniche da salvaguardare per i quali devono essere messe in campo operazioni di riqualificazione importanti, che potrebbero senz’altro essere più efficaci tramite meccanismi incentivanti attualmente non previsti nella proposta di Pug».
3. Zona Logistica Semplificata: «è prioritario che le aree individuate vengano inserite e valorizzate a pieno titolo nel Pug. La Zls è una delle priorità e per questo occorre che nella proposta di Pug vengano inserite e identificate le aree con le relative norme ad esse collegate. con un percorso facilitato e guidato per gli investimenti in queste aree. Oltre alle opere già previste è prioritaria la realizzazione di un ulteriore attraversamento del Canale Candiano».

Per Cna, Confartigianato e Confimi Industria Romagna – conclude la sintesi dei rilievi al Piano dell’associazioni imprenditoriali – «il Pug deve essere lo strumento di supporto a questa progettualità che “apre” Ravenna rendendola sempre di più una città europea. Per questo motivo deve senz’altro garantire la crescita ecosostenibile della qualità del territorio, ma non può e non deve essere uno strumento che limita lo sviluppo economico».

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