Traffico merci al porto di Ravenna: +8,3 percento nei primi 5 mesi

Secondo le stime è un primo semestre da record. I materiali da costruzioni risentono della guerra in Ucraina, ma i container sono in crescita

Tcr Container

Al porto di Ravenna nei primi cinque mesi del 2022 sono state movimentate complessivamente 11,47 milioni di tonnellate di merci che rappresentano una crescita dell’8,3 percento rispetto al periodo gennaio-maggio 2021. Sono i dati ufficiali più recenti forniti dall’Autorità portuale. Dalle prime stime – formulate in base delle comunicazioni preventive caricate sul Port Community System alla chiusura degli ordinativi – per il mese di giugno si prospetta un buon risultato, con una movimentazione pari a circa 2,3 milioni di tonnellate, in crescita del 4 percento rispetto a giugno 2021. La movimentazione del primo semestre dovrebbe attestarsi, quindi, oltre i 13,5 milioni di tonnellate (+7 percento rispetto al 2021), un record nella storia dello scalo.

Analizzando le merci per condizionamento, nel periodo gennaio-maggio 2022 le merci secche (rinfuse solide e merci varie e unitizzate) – con una movimentazione pari a 9.504.590 tonnellate – sono cresciute del 7,7 percento rispetto al 2021. Nell’ambito delle merci secche nei primi 5 mesi del 2022 le merci unitizzate in container (con 1.104.030 tonnellate di merce) sono aumentate del 9,0% rispetto allo stesso periodo del 2021 e dell’8,4%, mentre le merci su rotabili (745.755 tonnellate) sono aumentate del 24,9% rispetto al 2021.

Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli) ha movimentato 2.310.737 ton- nellate di merce nei primi 5 mesi del 2022, con un incremento di circa il 27,6% (500mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 15,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Analizzando l’andamento delle singole merceologie, spicca nel periodo gennaio-maggio 2022 la ripresa della movimentazione dei cereali, per 629.541 tonnellate, in crescita del 232,6% rispetto al 2021 (quando erano state movimentate 189.259 tonnellate).

I risultati negativi si trovano nei materiali da costruzione (nel periodo gennaio-maggio il 3,5 percento in meno rispetto al 2021). La quasi totalità è data da materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo. Da fine febbraio, in effetti, il settore della ceramica – principalmente le aeree emiliana e di Faenza – è rimasto senza approvvigionamenti e, una volta esaurita l’argilla stoccata nei magazzini portuali di Ravenna, è iniziata la ricerca di alternative all’Ucraina. Sono così arrivate navi da Turchia, Spagna e Portogallo che hanno sostituito parte del quantitativo di argilla (2,5 milioni di tonnellate) che prima il porto di Ravenna riceveva dai porti ucraini, in particolare Nikolaev e Mariupol, distrutti dai bombardamenti russi e minati. A fine maggio, poi, è attraccata al porto di Ravenna, proveniente dall’India, la nave Sider Onda, con un carico di 30mila tonnellate di argilla.

Nei primi 5 mesi del 2022 i contenitori, pari a 103.249 Teus, sono in crescita sia rispetto al 2021 (+12,9%) sia rispetto al 2019 (+16,0%). La crescita ha riguardato i Teus pieni, pari a 80.518 (il 78,0% del totale dei Teus), in crescita del 12,4% rispetto al 2021 e dell’11,9% rispetto al 2019. In termini di tonnellate, la merce trasportata in contenitori nei primi 5 mesi del 2022, pari a 1.104.030 tonnellate, è in aumento sia rispetto al 2021 (+9,0%) sia al 2019 (+8,4%).

Terminal crociere: 21mila passeggeri in maggio

Da inizio anno fino tutto maggio si sono registrati a Ravenna 23 scali di navi da crociera, per un totale di 24mila passeggeri, di cui 18mila in “home port” (metà sbarcati e metà imbarcati). Nel solo mese di maggio si sono registrati 19 scali e 21.579 crocieristi.

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