martedì
01 Luglio 2025
Innovazione

C’è una Ravenna che inventa e sta crescendo: 375 brevetti in totale dal 2008

Negli ultimi tredici anni l'aumento è stato del 23 percento. Sono 32 le domande pubblicate dall’European patent office (Epo) nel 2021. Oltre alla meccanica, alla logistica e ai trasporti, aumenta in provincia il peso delle invenzioni che guardano al mondo tech

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Pexels Eva Bronzini 6475758Cresce la Ravenna che inventa: 32, infatti, sono le “invenzioni” pubblicate dall’Epo (European Patent Office) nel 2021, cui vanno aggiunte le domande presentate ma non ancora pubblicate, che fanno schizzare il dato di crescita dello scorso anno al +2,4 percento, in linea con la media registrata dall’Unione Europea a 27. Dal 2008 i brevetti nati nella provincia di Ravenna e protetti a livello europeo sono stati complessivamente 375, con un aumento dal 2008 al 2021 pari al +23,1 percento. Sono dati forniti dalla Camera di Commercio.

Il brevetto è un titolo giuridico in forza del quale al titolare viene conferito un diritto esclusivo di sfruttamento dell’invenzione, in un territorio e per un periodo ben determinati, e che consente di impedire ad altri di produrre, vendere o utilizzare l’invenzione senza autorizzazione. Per invenzione si intende, invece, una soluzione nuova e originale a un problema tecnico.

L’analisi per campo tecnologico effettuata dall’Ufficio brevetti dell’ente di Viale Farini mostra che, nel 2021, il settore delle “necessità umane” e quello delle “tecniche industriali e trasporti” assorbono oltre il 68 percento della capacità inventiva made in Ravenna.

Nel primo rientrano i brevetti relativi a diversi ambiti di attività, come ad esempio l’agricoltura, l’abbigliamento e lo sport; il secondo riguarda, invece, le tecnologie della manifattura, in particolare quella avanzata, quella, cioè, che si riferisce all’automazione. Tra i settori maggiormente coinvolti, quelli delle tecnologie meccaniche e chimico-farmaceutiche, che concentrano il 75% del totale, ma non mancano brevetti che rientrano nella strumentazione e nei sistemi elettrici ed elettronici. Il 12 percento dei brevetti pubblicati dall’Epo nel 2021 si riferisce, inoltre, alle Ket (Key Enabling Technologies), le tecnologie (biotech, fotonica, materiali avanzati, nano e microelettronica, nanotecnologie e manifattura avanzata) che la Commissione Europea considera abilitanti a tutti gli effetti, grazie alla loro diffusione pervasiva in tutti i settori di attività.

Quasi 2 brevetti europei su 3 dei 4.555 del 2021 si riferiscono alle prime 15 province del Paese, con un totale di 2.989 domande. Milano, Torino, Bologna, Roma e Treviso sono le province che hanno presentato il maggior numero di brevetti, con 1.729 domande, il 38% di quelle pubblicate per le 105 province considerate. Sempre tra le prime 15, l’anno scorso hanno registrato performance straordinarie le province di Modena, Firenze, Padova e Pisa, con tassi di crescita – rispettivamente – del 44,5%, del 34,2%, del 19,4% e del 17,6%.

Con 1.420 brevetti nel 2021, la Lombardia è la regione in cui più si concentra la capacità innovativa delle imprese; seguono l’Emilia-Romagna (con 767 domande pubblicate), il Veneto (con 627) e il Piemonte (464). Nel loro insieme queste quattro regioni concentrano il 72% dei brevetti italiani all’Epo; l’anno scorso le migliori performance sono state pubblicate dall’Emilia-Romagna (+9,3%) e dal Veneto (+5,2%).

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