Dal ministero: il riconoscimento Unesco non limita le estrazioni a Monte Tondo

Le rassicurazioni per la continuità delle attività sono state rese note da Saint Gobain dopo il tavolo di incontro a Roma

Parco Vena Gesso 2 2 2Il riconoscimento di Patrimonio Unesco per la Vena del Gesso sull’Appenino romagnolo non rappresenta un limite all’attività estrattiva della cava di Monte Tondo tra Casola Valsione e Riolo, in provincia di Ravenna. La precisazione è arrivata nei giorni scorsi a Roma in occasione del primo tavolo di confronto per la prosecuzione dell’attività produttiva di Casola Valsenio e delle relative attività estrattive convocato dal ministero dell’Ambiente, a cui hanno partecipato il ministro Gilberto Pichetto Fratin, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ravenna e la multinazionale Saint-Gobain Italia proprietaria del sito.

Saint-Gobain Italia esprime soddisfazione per il clima di collaborazione dimostrato e rileva una volontà comune di identificare un piano condiviso che consenta il prosieguo delle attività di coltivazione delle cave di gesso, con una prospettiva temporale più ampia, in linea con le logiche di un investimento industriale e nel rispetto della normativa di Rete Natura 2000.

«Questo consentirebbe la continuità dell’attività dello stabilimento di Casola Valsenio, punto di riferimento fondamentale per l’industria dell’edilizia sostenibile e per l’economia di un territorio che già oggi vive in stato di emergenza a causa dei recenti eventi climatici».

Lo scorso fine settimana a Casola si era tenuto un sit-in dei lavoratori preoccupati per un centinaio di posti a rischio.

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