Prolungamento di scala e ascensore alla Classense: intervento da 870mila euro

Intervento per eliminare le barriere architettoniche che isolano il secondo piano con le sale storiche

SRL06 02 Scalone 2 Verso P1Il secondo piano della biblioteca Classense di Ravenna, dove si trovano le preziose sale storiche, non è raggiungibile da persone con ridotta capacità motoria e ora la mancanza verrà risolta con un importate intervento di restauro, rifunzionalizzazione e consolidamento per un importo di 870mila euro finanziati in parte dal Pnrr (362.354 euro) e in parte con risorse comunali (506.392 euro). Verrà realizzato un nuovo blocco scala comprensivo di ascensore sul prospetto lato largo Chartres. L’intervento si colloca, inoltre, nell’ottica di creare una nuova via di fuga dal secondo piano, che attualmente ne è sprovvisto in quanto le sale di questo piano sono raggiungibili esclusivamente mediante una piccola scala a chiocciola in legno nell’Aula Magna della Biblioteca. Il termine di attuazione del progetto, in linea con i vincoli del Pnrr, è previsto per il 31 dicembre 2025.

Scala Da Pianerottolo Verso AscensoreIl nuovo volume, sul lato di Largo Chartres, apparirà dall’esterno come un parallelepipedo razionale e semplificato nelle sue forme, che rimane staccato dal prospetto del corpo principale. La soluzione riprende il sistema costruttivo murario della Classense e, quindi, anche i colori e il richiamo alla tessitura muraria, tramite l’utilizzo di mattoni fatti a mano, con l’idea di essere il meno impattante possibile, integrandosi nel complesso edilizio e nel contempo con la finalità di distinguersi dalla preesistenza per una lettura chiara della successione degli interventi, e la reversibilità delle aggiunte. In questo modo si cerca quindi di rispettare il concetto fondamentale di un restauro critico-conservativo, ovvero quello della distinguibilità dell’intervento, senza però impattare eccessivamente sull’oggetto esistente su cui si interviene.

SRL06 05 Scala P1+L’intervento di sopraelevazione del corpo fuori sagoma sulla facciata che dà su largo Chartres sarà distinguibile dall’esistente mediante tagli vetrati, distacchi dagli elementi esistenti o semplificazioni formali. Ad esempio, l’utilizzo di laterizi fatti a mano da una fornace riconosciuta per la produzione di questo tipo di mattone e altamente qualificata, saranno disposti esclusivamente “di lista”, e non “di punta e di lista” come risultano attualmente nella parete storica. Sulla scelta dei campioni di mattoni fatti a mano che verranno, in fase di esecuzione, proposti dalla fornace produttrice, sarà interpellata la Soprintendenza, al fine di utilizzare la scelta migliore per una corretta estetica visiva dell’aggiunta volumetrica.

All’interno, l’inserimento della scala e dell’ascensore, che collegheranno il primo e il secondo piano, riprende gli stessi materiali e tecnologia costruttiva dell’intervento del 2003, tra piano terra, ammezzato e primo piano. Infatti, la nuova scala avrà una struttura prevalentemente leggera, realizzata con elementi metallici, pedate in marmo biancone e parapetti in vetro. A fianco della scala sorgerà il vano dedicato all’ascensore, di dimensioni contenute, al fine di ospitare una persona con ridotta o assente capacità motoria e/o sensoriale, con un eventuale accompagnatore.

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