giovedì
11 Settembre 2025

Via libera dal Comune: Unigrà si amplia e investe 95 milioni. 180 nuove assunzioni

Il progetto è stato modificato: un impianto fotovoltaico sulla vecchia discarica. Resta il nodo dei mezzi pesanti

UnigraVia libera dal consiglio comunale di Conselice all’espansione dell’Unigrà.

Sono state infatti approvate due delibere fondamentali per poter concludere l’iter autorizzativo iniziato da vari mesi (il progetto fu presentato la prima volta in consiglio comunale nel febbraio del 2020). Il Paur (Provvedimento autorizzativo unico regionale) deve essere ora deliberato dalla Giunta della Regione previo il parere positivo della Conferenza dei servizi conclusiva, che è prevista per i primi giorni di marzo.

Il progetto prevede essenzialmente l’incremento della capacità produttiva (da 1.150 t/giorno a 1.890 t/giorno) attraverso l’inserimento di nuove linee e di nuove tipologie produttive e il conseguente e necessario adeguamento e rafforzamento del comparto servizi, nonché l’ampliamento del perimetro dello stabilimento alimentare con occupazione di aree adiacenti allo stesso (per una superficie totale pari a 146.769 m2) e la realizzazione di fabbricati per un complessivo di 45.400  m2 di superficie coperta.

Unigrà vanta un fatturato che per l’impianto di Conselice è passato da 360 milioni di euro nel 2010 a 531 milioni nel 2019 ed esporta circa il 40 percento del suo volume con importatori in più di 100 Paesi nel mondo.

Anche il trend occupazionale è di forte incremento: nello stabilimento di Conselice il personale è cresciuto da 342 dipendenti nel 2010 a 658 nel 2019.

L’azienda – è stato poi ricordato in consiglio comunale – in tutta la sua storia e anche in quest’ultimo difficile periodo, non ha mai fatto ricorso all’uso di ammortizzatori sociali, come la Cassa Integrazione.

Il nuovo progetto prevede investimenti per 95 milioni di euro, e un incremento ulteriore di 180 dipendenti. I prodotti, frutto delle lavorazioni dell’impianto sono principalmente oli e grassi alimentari, margarine, cioccolato, creme e bevande vegetali destinati sia ad aziende industriali che artigianali, oltre che al consumatore finale tramite, in particolare, il noto marchio Orasì, sponsor tra l’altro dell’omonima squadra di basket di Ravenna (serie A2).

Durante la fase istruttoria del procedimento ed il confronto con le Autorità locali, «sono state apportate significative modifiche al progetto finalizzate al miglioramento dell’impatto ambientale complessivo», si legge sempre nella nota del Comune. In particolare, è stato ritirato il progetto di sopraelevazione della discarica, originariamente previsto, con «conseguente presentazione del progetto di chiusura della stessa; verrà installato un sistema di abbattimento delle emissioni in atmosfera di NOx e CO sulla nuova linea di cogenerazione in progetto; verranno utilizzati mezzi euro 6 / euro 5 ad elevate prestazioni ambientali per il trasporto dell’olio vegetale e dei prodotti finiti; verrà installato un impianto fotovoltaico sulla vecchia discarica attualmente esaurita; verranno realizzate colonnine di ricarica elettrica nel parcheggio».

Fra i temi rilevanti collegati all’allargamento dello stabilimento di Conselice, c’è sicuramente quello dell’incremento previsto del traffico di mezzi pesanti. Al riguardo, il sindaco Paola Pula ha sottolineato in consiglio comunale che proprio pochi giorni fa la Rete Ferroviaria Italiana ha scritto una lettera ufficiale al Comune in relazione al nuovo raccordo ferroviario che dovrebbe raggiungere l’Unigrà per incentivare il traffico di merci su rotaia. “Tenuto conto del parere positivo dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria”, si legge nella nota, “si prevede la conclusione dell’ite approvativo al progetto entro il 30 aprile p.v. e l’avvio dei lavori entro il mese di settembre 2021”.

«Esprimo soddisfazione per la volontà dell’azienda più importante del nostro Comune di investire sul territorio – sottolinea il sindaco, Paola Pula – per di più in un momento delicato come questo, mantenendo l’impegno precedentemente preso nonostante il sopraggiungere della pandemia. E abbiamo apprezzato lo spirito collaborativo con cui è stato modificato il progetto originario, addivenendo a una soluzione che unisce le esigenze di espansione dell’azienda con quelle di salvaguardia ambientale del territorio. Rimangono problematiche aperte soprattutto legate al flusso di mezzi pesanti e per questo continuerà la vigilanza sui tempi indicati da RFI per l’attuazione della messa in funzione del raccordo ferroviario, come pure l’impegno con le altre istituzioni coinvolte (Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Provincia di Ravenna e Regione Emilia Romagna) per la ricerca di finanziamenti per la realizzazione della Variante Selice Ponte Rosso-Statale 16, indicata come priorità nei documenti della Unione della Bassa Romagna. Poi vi è l’impegno reciproco, finché non verrà messa in funzione la ferrovia (Unigrà ha già realizzato il raccordo in prossimità dell’azienda, ha realizzato i serbatoi per lo stoccaggio degli oli sul porto e il raccordo al terminal portuale) per l’aggiornamento dell’accordo volontario fra gli Enti (Provincia, Comuni di Lugo e Conselice, e azienda) sottoscritto per la prima volta nel lontano 2002 per la distribuzione del traffico da e per il porto, sulle arterie viarie della provincia. Infine, abbiamo chiesto all’Azienda la disponibilità a collaborare per la fattibilità dell’ampliamento dell’acquedotto industriale, al fine di utilizzare acqua da superficie e attingere sempre meno acqua dal sottosuolo: un’ infrastruttura ambientale che ritengo davvero strategica per il futuro».

Il parco Teodorico come quelli in Gran Bretagna: due porte da rugby per tutti

Sono alte undici metri, nell’area vicino al campo da basket. L’assessore: «Piccola iniziativa che rende più varia l’offerta sportiva in città»

WhatsApp Image 2021 02 25 At 10.38.07Tanti percorsi con attrezzi per esercizi di ginnastica, porte da calcio in abbondanza, non mancano canestri con piastre di cemento: di solito si ferma qui l’offerta dei parchi pubblici italiani per lo sport all’aperto, ma a Ravenna spunta una novità. Al Teodorico sono state installate due porte da rugby. Ed è subito Gran Bretagna. Nel Regno Unito infatti, come noto, la palla ovale ha una popolarità molto maggiore e non è così inusuale trovare le porte per giocare liberamente sui prati pubblici.

Adesso anche Ravenna. Alte 11 metri fuori dal terreno, in alluminio, verniciate, con inserti per giunzione, complete di bussole, le porte sono state posizionate nell’area verde vicino al campo da basket.

È l’esito di una promessa fatta dall’assessore comunale Roberto Fagnani in occasione di “Rugby nei parchi” nel 2017, iniziativa itinerante per la promozione della pratica sportiva: «Sono particolarmente soddisfatto di questa piccola iniziativa che contribuisce a rendere l’offerta sportiva di Ravenna varia e diffusa – scriveva l’assessore su Facebook – in modo che ognuno possa provare e scegliere di praticare la disciplina che sente più affine e adatta alle proprie esigenze. Penso che sarà molto bello, una volta superata questa pandemia, vedere giovani e meno giovani a riempire i parchi per fare sport, ogni tipo di sport, qualsiasi sport».

 

Fotovoltaico, Tozzi accende la luce in Perù: «In Italia la burocrazia ci blocca»

Nel Paese sudamericano verrano installati nel 2021 altri ottomila kit per arrivare a un totale di oltre duecentomila al servizio di un milione di persone nelle aree più remote. L’amministratore delegato dell’azienda di Mezzano aspetta da decenni il via per progetti italiani

Pexels Kelly Lacy 4320473Si amplia l’intervento di elettrificazione rurale in Perù eseguito dalla Tozzi Green di Mezzano attraverso l’installazione di pannelli solari. Entro la fine del 2021 è prevista l’installazione di oltre ottomila nuovi kit fotovoltaici (altri seimila sono già operativi) che consentiranno di fornire energia elettrica a 14mila famiglie nelle aree più remote del Paese sudamericano. Diventano così 222mila i kit installati in totale per il fabbisogno di quasi un milione di persone e a tremila tra strutture sanitarie e scolastiche.

L’innovazione tecnologica implementata dalla Tozzi consiste nella riduzione delle materie prime utilizzate che permette di abbassare il carbon footprint e di fornire il 50 percento in più di energia ai suoi utilizzatori. «Lo scopo – di legge in un comunicato diffuso dall’azienda ravennate – è quello di incrementare la diffusione di apparecchi di uso quotidiano di piccola potenza, come ad esempio luci a led, radio, tv, ventilatori, lanterne solari e frigoriferi che migliorano le condizioni di vita della popolazione». La Tozzi definisce lungimirante il Governo peruviano che ha promosso una legge generale che ha stabilito un quadro normativo chiaro e semplice e che ha consentito di attirare investimenti e progetti dei principali player mondiali.

Non è l’unico intervento in Sudamerica. Il gruppo Tozzi ha avviato la costruzione di un nuovo impianto fotovoltaico da 11,83 MW a Tinogasta, in Argentina, con un investimento complessivo di dieci milioni di euro. L’impianto dovrebbe entrare in esercizio nel quarto trimestre 2021 ed è stato selezionato all’interno del programma finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo argentino fissato al 20 percento di utilizzo di energie rinnovabili per il consumo di elettricità entro il 2025.

Andrea Tozzi
Andrea Tozzi, amministratore delegato di Tozzi Green

Andrea Tozzi, amministratore delegato di Tozzi Green, si dice felice di poter sviluppare progetti di energia rinnovabile in tanti Paesi del mondo, «ma spero di poter portare a termine presto anche quelli pianificati in Italia, tenuto anche conto del fatto che oggi gli impianti di energia rinnovabile coprono il 18 percento del fabbisogno energetico nazionale e che dovremmo arrivare, secondo gli impegni del Ministero dello Sviluppo Economico, al 33 entro il 2030». Tozzi spera di ottenere presto le autorizzazioni dal Governo italilano per poter avviare impianti anche in Italia per oltre 200 MW: «Attendiamo il via libera da diversi decenni e purtroppo la burocrazia nazionale continua a rallentare o addirittura a bloccare».

Il gruppo opera da oltre 30 anni in tutto il mondo nello sviluppo di impianti per la generazione di energia da fonti rinnovabili. I ricavi consolidati nel 2019 sono stati pari a 144,7 milioni di euro, l’Ebitda pari a 57 milioni di euro e l’utile netto pari 13 milioni di euro. A fine 2019 il Gruppo aveva impianti di proprietà in Italia e nel mondo e partecipazioni qualificate per una potenza installata complessiva di 118,53 MW. Lavorano nel gruppo, tra Italia ed estero, 513 persone.

«La nostra passione per le rinnovabili parte nei primi anni ’90 – ricorda il manager –.  Dopo la liberalizzazione del mercato elettrico in Italia, abbiamo iniziato a sviluppare alcuni impianti idroelettrici in Valtellina, collaborando con un partner locale. Fu un’esperienza per me, allora giovane imprenditore, molto formativa da un punto di vista professionale e umano».

Tra gli interventi più noti c’è quello in provincia di Ravenna a Sant’Alberto con uno degli impianti fotovoltaici più grandi d’Italia: «Potremmo definirlo un primo esempio di agrovoltaico. Un impianto di circa 35 MW su 71 ettari. Produce circa 42 milioni kWh/anno pari a 25mila tonnellate di CO2 non emesse e 3.612 tep risparmiate». I pannelli fotovoltaici poggiano su strutture collocate sul terreno senza cemento armato, che vanno ad alimentare un impianto in grado di coprire il fabbisogno energetico di oltre diecimila famiglie. Parte integrante dell’impianto è costituita da un allevamento di ovini e da un caseificio che produce formaggi a km meno di zero.

Nel nuovo Governo Draghi è stato istituito il ministero per la Transizione ecologica. L’Ad di Tozzi Green stima Roberto Cingolani: «Penso sia positivo che si occupi trasversalmente di energia, ambiente e clima. Penso infatti che per raggiungere gli obiettivi che l’Europa stessa si è data, sia irrinunciabile  per il nostro Paese la revisione dei processi autorizzativi attraverso l’introduzione di un iter unico e condiviso fra Ministeri, Regioni, enti regolatori e sovrintendenze per stabilire una cornice regolamentare chiara e definitiva».

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, fa i suoi sinceri complimenti alla Tozzi Green: «Mi unisco alle parole di Andrea Tozzi che denuncia l’assurda burocrazia in Italia che da decenni rallenta o addirittura blocca progetti di innovazione tecnologica per la produzione di energia verde. Auspico che il Recovery Fund e il nuovo Ministero per la transizione ecologica mettano in campo l’approccio giusto per affrontare il tema dell’energia in maniera coraggiosa, innovativa, ma concreta e pragmatica, perché la modalità degli ultimi anni, risultato della somma dei No e delle sindromi Nimby ha avuto solo l’effetto di colpire nel contempo sia l’energia di transizione – come il gas naturale – sia lo sviluppo delle energie rinnovabili. Con il risultato che mentre si bloccano gas, rinnovabili e altri progetti innovativi per contrastare le emissioni di CO2, si ritarda l’uscita dal carbone, si brucia petrolio e la bolletta energetica e i costi per le famiglie e le imprese aumentano».

Ufficiale: il 21 maggio il Giro d’Italia torna a Ravenna, per celebrare Dante

La corsa rosa partirà dalla città bizantina per la 13esima tappa

RAVENNA 21/05/2019. PARTENZA GIRO D’ ITALIA.Dopo le prime anticipazioni, ora è ufficiale: il Giro d’Italia torna a Ravenna.

L’appuntamento è per il 21 maggio, per una tappa che vuole celebrare Dante nel settecentenario della morte. Ecco quindi la partenza da Ravenna, vicino alla Tomba del Sommo, con arrivo in un’altra città dantesca, Verona.

Si tratta della 13esima tappa della corsa rosa – dedicata agli sprinter – che il giorno prima arriverà a Bagno di Romagna.

Il Giro d’Italia 2021 è stato presentato oggi, 24 febbraio, negli studi Rai di Corso Sempione. La manifestazione partirà sabato 8 maggio da Torino e si concluderà domenica 30 maggio dopo 21 tappe e 3.450 km.

«Il Giro torna a Ravenna nel “giro” di soli due anni – commenta sui social l’assessore allo Sport Roberto Fagnani –. Questo dimostra il feeling instauratosi tra la città e uno dei più importanti eventi sportivi nazionali, che, proprio perché molto identitario, non poteva non rendere omaggio a Dante Alighieri. E il Giro gli renderà onore attraversando i luoghi della sua permanenza a Ravenna e la sua tomba.
Per chi ama il Giro, l’Italia e Ravenna non poteva esserci un’occasione più bella per celebrare la nostra storia sportiva e culturale insieme e finalmente concedere a questa città la prima vera festa collettiva del 2021. Ovviamente nel rispetto di tutte le misure di sicurezza che si renderanno ancora necessarie».

Nei comuni in fascia arancione scuro si anticipa la vaccinazione degli over 80

Bagnara, Conselice, Massa Lombarda e Riolo dal 25 febbraio avranno maggiori restrizioni e nel weekend del 27-28 cominciano le somministrazioni previste in marzo

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNANei quattro comuni della provincia di Ravenna che dal 25 febbraio avranno maggiori restrizioni per l’ingresso in zona arancione scuro dovuto a un aumento dei contagi (Bagnara, Conselice, Massalombarda e Riolo), partirà in anticipo la campagna vaccinale per gli over 80. Il piano dell’Ausl prevedeva il via alle prenotazioni dall’1 marzo e invece dal 27 febbraio cominceranno le somministrazioni. La fascia di  popolazione interessata corrisponde a circa duemila persone.

Saranno utilizzate le strutture sanitarie (Case della Salute) presenti o più prossime alle località:

  • Casa della Salute di Conselice, nei locali dell’ex Radiologia in via Provinciale Selice 104 per i residenti nel comune di  Conselice over 80;
  • Casa della Salute di Massa Lombarda in via Resistenza 7 per gli over 80 residenti a Massa Lombarda e Bagnara;
  • Casa Della Salute di Castel Bolognese in via Roma 3 per chi risiede a Riolo Terme.

La vaccinazione sarà effettuata sabato 27 e domenica 28 febbraio dalle 9 alle 19. I residenti dagli 80 anni in su quindi potranno prenotare già dalla mattina del 25. Chi aveva già l’appuntamento per eseguire la vaccinazione nei punti distrettuali il 27 e 28 dovrà recarsi in quelle sedi, mentre le persone con in mano una prenotazione più avanti nel tempo dovranno riprenotare per ricevere la somministrazione del vaccino nelle giornate di sabato o domenica.

Sarà possibile la prenotazione attraverso i seguenti canali: agli sportelli Cup presenti in provincia di Ravenna, nelle farmacie della provincia tramite il servizio Farmacup, telefonando al Cuptel al numero 800-002255.

Le sedi Cup presenti sui territori interessati osserveranno nelle giornate di giovedì 25 e venerdì 26, un’apertura straordinaria per consentire la prenotazione:

  • Cup Bagnara: giovedì 25 dalle 8 alle 18, venerdì 26 dalle 13,15 alle 18;
  • Cup Conselice: giovedì 25 e venerdì 26 dalle 8 alle 18;
  • Cup Massalombarda: giovedì 25 dalle 13 alle 18, venerdì 26 dalle 8 alle 18;
  • Cup Riolo Terme: giovedì 25 e venerdì dalle 13 alle 18.

L’Alain Delon delle balere a Sanremo: «Quando l’ho saputo ho pianto per due giorni»

La storia del lughese Mauro Ferrara, la voce di “Romagna Mia”: da Raoul Casadei al red carpet di Venezia e ora all’Ariston con gli Extraliscio dopo 54 anni di carriera. «Che tempi quando facevamo 360 serate l’anno»

Mauro CarliniEra il 1967 quando ricevette i complimenti di Giorgio Gaber in persona, per cui aveva appena aperto un concerto al festival dell’Unità a Campotto di Argenta. «Era il debutto con il mio primo “complesso”, le Ombre Nere. Facevamo tutte le canzoni melodiche italiane di quei tempi, ne cantavo anche 45 a sera», ricorda. Ora, 54 anni dopo, si appresta invece a esibirsi davanti a milioni di persone, su un palco che di «canzoni melodiche italiane» ne ha ospitate parecchie, quello dell’Ariston, tra i big del prossimo Festival di Sanremo (dal 2 al 6 marzo).

Lui è Mauro Ferrara, 73 anni («ma mica scriverlo», ci dice ridendo), l’Alain Delon delle balere, noto soprattutto per essere diventato “la voce di Romagna Mia nel mondo”, vera e propria icona del liscio e della romagnolità.

«Quando abbiamo saputo che ci avevano selezionato tra i 300 e passa candidati, siamo rimasti sbalorditi. Ho pianto per due giorni di fila. Per la gioia, eh. Non riuscivo a crederci, era il sogno che avevo fin da bambino, quando ho iniziato a cantare per gioco insieme a mia mamma, cantante lirica. E quando ho saputo di Sanremo sono andato proprio da lei, a dirglielo davanti alla sua tomba».

Extraliscio Punk Da Balera
La copertina del nuovo album

Ferrara sarà a Sanremo con gli Extraliscio, il progetto di “punk da balera” del compositore e polistrumentista Mirco Mariani, personaggio arrivato dal mondo del rock e folgorato dalla musica folkloristica romagnola, che ha contribuito fortemente a rilanciare in questi anni volendo accanto a sé i veri protagonisti di quelle balere, in primis Moreno il Biondo e, appunto, Mauro Ferrara.

Lughese d’adozione – da quando ha sposato l’attuale moglie, nel 1976 -, all’anagrafe Carlini, ribattezzato Ferrara per le sue origini (è nato ad Argenta) da Raoul Casadei. «La gente non lo sa mica, che è mia la voce di quasi tutti i suoi più grandi successi, da “Amico Sole” alla “Ballata del camionista”, di cui abbiamo venduto 1,5 milioni di 45 giri. Praticamente ogni camionista d’Italia l’aveva comprata. Peccato che i baiòc li abbiano fatti altri, mica li ho presi io». Ride, Ferrara, emblema di un mondo che sembrava non ci fosse più e invece c’è ancora, decenni dopo. «Il segreto del liscio? L’allegria che portiamo in giro. La gente viene a vederci per divertirsi, cerca un diversivo, e da ogni parte d’Italia, con le scarpe da ballo sotto braccio. Sai che arrivavamo a fare 360 serate all’anno? Poi dovevamo dichiararne 320 perché avevamo anche noi diritto alle ferie, ma ne facevamo 360. E con alcuni veglioni che duravano dalle 9 di sera fino alle 6 del mattino. All’alba ci chiedevano ancora un valzerino…».

E chi se l’aspettava, di doversi fermare per una pandemia. «Grazie al Covid almeno ho potuto godermi per la prima volta davvero la mia casa, mia moglie. Devo dire anzi che mi sto abituando bene. Oltretutto rispetto ad altri colleghi sono un privilegiato…». Dal 2004, infatti, Mauro Ferrara è un musicista in pensione, che va a lavorare per arrotondare. «Con 1.100 euro di pensione mica si campa».

Un pensionato che negli ultimi anni, grazie al progetto Extraliscio, è diventato (di nuovo) idolo dei ragazzi. «Senti questa: mi sono ritrovato a cantare le nuove canzoni senza conoscerle ancora a memoria, costretto a leggere sul palco. Mentre sotto il palco c’erano i giovani che, grazie ai social, le cantavano già a memoria. Grazie a Mirco (Mariani, ndr), siamo andati a suonare nelle birrerie, nei club. E a fine concerto era tutto un gran chiedere “bis” e autografi. In questi ultimi giorni è stato sorprendente dover constatare la nostra popolarità anche durante le prove per Sanremo: a Roma i musicisti dell’Orchestra della Rai, dei professionisti veri, ci hanno riempito di complimenti, in particolare a me, mi hanno detto che sono un mito. Mi hanno lasciato a bocca aperta».

Lui che ha iniziato quasi per caso, cantando con la mamma, e diventato poi cantante da autodidatta. «All’inizio mi avevano messo in braccio anche un basso, ma io al massimo so suonare il campanello di casa, o battere le mani. Ho sempre e solo voluto fare una cosa: cantare. Ho sempre voluto fare il cantante melodico italiano, ispirato da Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano. Mai cantato una volta in inglese».

«Le esperienze che non dimenticherò mai? – continua Ferrara rispondendo alle nostre domande – sicuramente l’esibizione in Brasile con Raoul negli anni Novanta, per il Carnevale, in un sambodromo, tra migliaia di figuranti. E poi la tournée negli Stati Uniti, fino all’emozione di esibirci con una vera orchestra sinfonica al Ravenna Festival e, pochi mesi fa, l’esperienza al Festival di Venezia, grazie a Elisabetta (Sgarbi, autrice del film sulla storia degli Extraliscio presentato all’ultima Mostra del Cinema, ndr), quella che definisco come la mia nuova capo-orchestra, la persona che ci ha cambiato la vita portandoci ora anche a Sanremo (dove Ferrara canterà nella serata dei medley, mentre nella canzone in gara si limiterà ai cori, ndr). Le siamo piaciuti subito, forse perché siamo un gruppo alla buona, senza nessun montato…».

Danneggiata l’opera d’arte dedicata a Matteucci: «Ma non è stata vandalizzata»

Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti sono al lavoro per la sistemazione

Vandali MatteucciNon è stata vandalizzata, come denunciato in un primo momento, ma si è solo spezzata (in seguito a un abbraccio troppo stretto) l’opera d’arte dedicata all’ex sindaco Fabrizio Matteucci, inaugurata domenica scorsa in darsena.

Lo ha rivelato la vedova, Simona Pepoli, in un post su Facebook, dopo la prima denuncia del consigliere territoriale Nicola Grandi.

Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti sono già al lavoro per sistemare la valigetta.

Covid, la provincia di Ravenna prima in regione con 240 nuovi casi in un giorno

Da registrare anche un altro decesso. In Emilia-Romagna 1.427 contagiati su 42mila tamponi

Balzo in avanti dei contagi a Ravenna, che oggi è la provincia che registra più nuovi casi giornalieri, 240, in tutta la regione.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 24 FEBBRAIO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 250.839 casi di positività, 1.427 in più rispetto a ieri (648 asintomatici), su un totale di 42.169 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, il numero più alto da inizio pandemia. La percentuale dei nuovi positivi sui tamponi fatti da ieri è del 3,4%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.331 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 203.642.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 36.771 (+63 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 34.545 (+74), il 93,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 33 nuovi decessi: 3 a Piacenza (una donna di 63 anni e due uomini di 73 e 82 anni); 3 nella provincia di Parma (una donna di 74 anni e due uomini di 61 e 93 anni); 1 nella provincia di Modena (un uomo di 54 anni); 16 in provincia di Bologna (dieci donne, rispettivamente di 57, 68, 73, 81, 85, 89, 91, 93, 94 e 95 anni, e sei uomini: due di 83 anni, uno di 87, due di 91 e uno di 96 anni); 3 nel ferrarese (due donne – di 86 e 93 anni – e un uomo di 89 anni);1 in provincia di Ravenna (una donna di 89 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 89 anni e un uomo di 57 anni); 4 nel riminese (una donna di 91 anni e tre uomini di 74, 84 e 92 anni). Nessun decesso nella provincia di Reggio Emilia e nell’imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.426.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 201 (+5 rispetto a ieri), 2.025 quelli negli altri reparti Covid (-16).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 8 a Piacenza (-1), 12 a Parma (+1), 17 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri), 45 a Modena (+1), 56 a Bologna (+1), 14 a Imola (-1), 20 a Ferrara (+1), 5 a Ravenna (+1), 2 a Forlì (invariato), 7 a Cesena (+1) e 15 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 19.752 a Piacenza (+57 rispetto a ieri, di cui 31 sintomatici), 17.227 a Parma (+62, di cui 28 sintomatici), 32.206 a Reggio Emilia (+172, di cui 85 sintomatici), 43.699 a Modena (+94, di cui 71 sintomatici), 51.032 a Bologna (+227, di cui 107 sintomatici), 8.784 casi a Imola (+65, di cui 48 sintomatici), 14.538 a Ferrara (+82, di cui 13 sintomatici), 18.915 a Ravenna (+240, di cui 139 sintomatici), 9.531 a Forlì (+73, di cui 62 sintomatici), 11.404 a Cesena (+133, di cui 86 sintomatici) e 23.751 a Rimini (+222, di cui 109 sintomatici).

Omc rinviato a settembre: «Puntiamo a una partecipazione in presenza»

Il tema di questa edizione è “Ripensare l’energia insieme: creare alleanze per un futuro sostenibile”

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Omc 2019

Rinviata a settembre (dal 28 al 30 settembre) la XV edizione dell’Offshore Mediterranean Conference and Exhibition (Omc), che quest’anno punta a caratterizzarsi come la conferenza del Mediterraneo sull’energia per un futuro energetico sostenibile.

L’evento era previsto inizialmente in marzo, poi rinviato a fine maggio, ma a causa della situazione sanitaria è stato deciso di rinviare a fine settembre, al Pala De André di Ravenna.

«Lo spostamento di data va inquadrato nella volontà di dare visibilità alla manifestazione e puntare a una partecipazione in presenza, per favorirne il suo rilancio e al contempo essere a fianco del territorio e a supporto dell’economia locale», commenta Monica Spada, presidente Omc 2021.

Il tema scelto per questa edizione è ”Rethinking energy together: alliances for a sustainable energy future” (Ripensare l’energia insieme: creare alleanze per un futuro energetico sostenibile): dibattere e trovare sinergie e collaborazioni per lo sviluppo di percorsi concreti verso la transizione energetica, coinvolgendo tutti gli attori del settore e le filiere, operatori energetici e stakeholder, abbracciando tutte le forme di energia e considerando Omc un luogo di confronto e un catalizzatore di partnership a 360 gradi, è l’obiettivo della nuova manifestazione.

«Questa edizione di Omc – aggiunge Monica Spada – si occuperà della sfida primaria della transizione energetica, partendo proprio dall’esperienza del comparto industriale dell’ultimo decennio, per andare verso un mix sempre più low carbon, in una prospettiva olistica, che abbraccia tutte le forme di energia e una più ampia platea di player dell’energia. Davanti a sfide così importanti non c’è mai una soluzione unica ma occorre individuare e testare opzioni e percorsi diversificati. Ecco perché diventa determinante stringere alleanze tra i vari stakeholder energetici, focalizzarsi sempre di più sulle partnership tra operatori, contrattisti, istituzioni e consumatori, allineandosi su obiettivi comuni e trovando soluzioni adeguate. E in questo percorso coinvolgere la scuola, l’università, il mondo giovanile è una delle nuove mission di OMC 2021».

Numerose le novità introdotte. Il Comitato Scientifico, presieduto da Edoardo Dellarole, è il vero punto di forza dell’organizzazione e ha allargato i confini delle proprie competenze integrando esperti nei settori delle rinnovabili, dell’economia circolare e della digitalizzazione.

Dopo aver valutato le numerose proposte ricevute, il Comitato Scientifico ha formulato il programma della conferenza che prevede oltre 150 relazioni che spazieranno dall’eccellenza operativa alle tecnologie, dalla decarbonizzazione all’economia circolare. Nelle sessioni strategiche, con ospiti internazionali, si parlerà di riposizionamento dell’industria post pandemia e degli obiettivi sostenibili di medio e lungo termine; di evoluzione delle attività upstream e di nuovi modelli di business per accelerare verso un futuro a emissioni zero; di sinergie tra Nord e Sud del Mediterraneo e dei necessari investimenti e politiche per sostenere un sistema energetico low carbon.

Con Ravenna Food, un’originale pizza gourmet si trasforma in “piatto sospeso”

Una proposta della serie “Chef in Tandem” con Max del Babaleus e lo chef Mattia Borroni per la serata di giovedì 25 febbraio

Pizza Gourmet Ravenna FoodOra l’iniziativa benefica del “piatto sospeso” prende la forma di una gustosa pizza gourmet preparata con maestria dello storico pizzaiolo ravennate Massimiliano Gentile, detto Max (Babaleus), e impreziosita dal condimento gourmet del rinomato chef Mattia Borroni (ristorante Alexander).
«Con l’ennesimo peggioramento dei contagi e il ritorno in fascia arancione, abbiamo pensato fosse necessario unire nuovamente le forze e rinnovare il nostro impegno solidale. Non è facile affrontare questo momento; come ristoratori lo sappiamo bene ma siamo consapevoli che non si possa mollare ora. Dobbiamo rimanere uniti, come categoria e come comunità», spiega Massimiliano “Max” Gentile, titolare della pizzeria Babaleus.

Ecco la proposta con ingredienti del territorio: una pizza con farina “Stramba” tipo 2 con germe di grano del Molino Benini, pomodoro in conserva dell’Azienda Agricola Giraldi, rosole ripassate in padella, lo sboccato del Caseificio Buon Pastore, mozzarella fior di latte del Caseificio Pascoli e “Ndujolio”, l’olio alla ‘nduja firmato Casebianche.

Massimiliano Gentile Babaleus
Massimiliano Gentile

La pizza è in vendita nella serata di giovedì 25 febbraio, con servizio take away o delivery, al prezzo di 15 euro, di cui 10 euro devoluti all’iniziativa solidale “il Piatto Sospeso”, di RavennaFood ed Ecologia di Comunità, sostenuta da Slow Food Ravenna e Godo e Bassa Romagna, a sostegno di persone bisognose individuate dal sistema di aiuto cittadino.

«Già in periodo di lockdown e durante l’estate, come associazione avevamo sperimentato con successo, in diverse modalità in base alle restrizioni imposte, la collaborazione tra cuochi grazie al progetto “Chef in Tandem” – spiega Mattia Borroni –. Si tratta di serate in cui due soci di RavennaFood uniscono le proprie competenze in una sola cucina e propongono un menù a quattro mani nell’intento di offrire un momento speciale ai propri ospiti, in sala o nelle proprie case, e portare loro un messaggio di speranza sostenendo al contempo, nel nostro piccolo, la ripresa economica locale».

Mattia Borroni Cheftochef
Mattia Borroni

L’essenza delle due iniziative di Ravenna Food, Chef in Tandem e “il Piatto Sospeso”, verrà dunque sintetizzata in un’unica serata voluta e organizzata per rafforzare la coesione del gruppo, valorizzare la filiera e la qualità delle materie prime e portare avanti valori importanti come la sostenibilità e la solidarietà.
Info tel. 0544 216464 – 366 7162502.

Ravenna, in piazza Kennedy nuova sede per Accademia di belle arti e “conservatorio”

Accordo con la Monte Paschi di Siena: dal Comune un canone di 167mila euro l’anno

L’Accademia di Belle Arti e l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giuseppe Verdi” sono pronti ad approdare nel centro di Ravenna, in piazza Kennedy, nell’edificio all’angolo con via Garatoni, che fornirà nuovi spazi ai due storici istituti cittadini di alta formazione.

La nuova sede si aggiunge a quelle di via delle Industrie (Accademia di Belle Arti) e via di Roma (Verdi) e renderà possibile l’ampliamento degli spazi per la didattica, per i servizi agli studenti e per gli uffici amministrativi, oltre che l’incremento di esposizioni, iniziative e concerti grazie alla presenza di un auditorium.

Gli spazi saranno fruibili già a partire dall’avvio dell’anno accademico 2021/2022.

«L’Accademia di Belle Arti e l’Istituto Superiore di Studi Musicali Giuseppe Verdi rappresentano due eccellenze del territorio – commenta il sindaco Michele de Pascale – e costituiscono parte integrante dell’identità artistica e culturale di Ravenna. Con l’individuazione di questa nuova sede si risolve un problema storico di carenza di spazi per il Verdi. Negli ultimi anni anche la crescita dell’Accademia aveva reso non più sufficiente lo spazio di via delle Industrie ed è stata quindi colta l’occasione per dare anche a questa prestigiosa istituzione uno spazio in centro, non sostitutivo rispetto ai laboratori e ai locali della sede attuale, ma aggiuntivo. Accademia e Verdi saranno ancora di più un punto di unione fra darsena e centro, una vera e propria officina creativa in costante evoluzione, un polo di alta formazione artistica prezioso non solo per i suoi allievi ma per tutta la città».

L’edificio di piazza Kennedy ha una superficie di circa 2.150 metri quadrati, di cui 860 al piano terra, 880 al primo piano e 410 al secondo, oltre a 460 metri quadrati di spazi esterni ad uso esclusivo.

Il polo di alta formazione dedicato ad arte e musica in piazza Kennedy consentirà l’attuazione del progetto di federazione tra i due istituti, pur mantenendo la propria autonomia, con lo sviluppo di nuove offerte formative in comune, la costituzione di un’unica segreteria didattica e amministrativa, la gestione comune del progetto Erasmus e dei tirocini nonché la realizzazione di progetti di produzione artistica condivisi.

L’immobile è stato individuato a seguito di una procedura ad evidenza pubblica che si concluderà con la prossima stipula del contratto di locazione con la Banca Monte dei Paschi di Siena spa, soggetto proprietario dell’immobile.

Il contratto di locazione avrà una durata di 12 anni e il canone annuo di locazione, pari a 167.994 euro (Iva inclusa) sarà gratuito per il primo anno per coprire i costi sostenuti dal Comune per l’adeguamento della struttura ad uso didattico.

Vendeva pentole, rasoi e profumi ai camionisti al porto: multato dai finanzieri

Sequestrati oltre 800 articoli di materiale vario. Rischia una multa fino a 15mila euro

GdF Ambulante PortoDurante un pattugliamento nell’area portuale di Ravenna, le Fiamme Gialle della 2a Compagnia hanno notato e controllato nei pressi di via della Battana un individuo intento a vendere, di fronte a numerosi clienti, in gran parte camionisti, merce varia, per lo più prodotti per cucinare e per il tempo libero.

Dopo aver effettuato i preliminari accertamenti del caso, i militari hanno constatato che il soggetto risultava sprovvisto di qualsiasi tipo di licenza o autorizzazione al commercio su area pubblica e che deteneva abusivamente, stipati all’interno della propria autovettura, oltre ottocento pezzi di materiale vario, tra i quali pentole, coltelli, rasoi, articoli di ferramenta, profumi ed altri generi.

Pertanto, i Finanzieri hanno proceduto a segnalare all’autorità competente il venditore, un cinquantenne residente nella provincia di Napoli, e ad elevare la sanzione amministrativa prevista per i commercianti ambulanti abusivi che va da un minimo di 2.582,28 ad un massimo di 15.493,71 euro, nonché a sequestrare ai fini della confisca amministrativa tutto il materiale, di cui peraltro il soggetto non era in grado di dimostrare la legittima provenienza.

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