giovedì
17 Luglio 2025

La Maratona di Ravenna ha ottenuto il patrocinio Unesco

La corsa entra in un network che conta già città come Roma, Firenze e Venezia. Grande soddisfazione di sindaco e organizzatori

Sports Camera
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L’Unesco mette il cappello sulla Maratona di Ravenna e concede il proprio patrocinio. La lettera è arrivata nei giorni scorsi a firma Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione nazionale italiana Unesco. Il patrocinio viene concesso «in considerazione del significativo valore dell’iniziativa intesa a favorire una più attiva fruizione del nostro Patrimonio Mondiale». La maratona è il calendario tra l’8 e il 10 novembre prossimi. Non si tratta solo di un riconoscimento simbolico ma anche di uno strumento di marketing importante: la corsa entra così a fra parte della rete delle maratone Unesco, network del quale ci sono già le analoghe iniziative Roma, Firenze, Venezia, Verona, Ferrara e Palermo.  Un aspetto sottolineato con soddisfazione anche dal sindaco Michele de Pascale.

«Per tutta la nostra società – dice Stefano Righini, presidente di Ravenna Runners Club, associazione che organizza la Maratona – è un grandissimo riconoscimento che ci riempie d’orgoglio e, allo stesso tempo, ci investe ulteriormente di un ruolo di promotori del territorio che trascende dalla sola organizzazione di un evento sportivo internazionale, aspetto già di per sé molto impegnativo. Vorrei ringraziare lo staff di Ravenna Runners Club, e in particolare la segreteria organizzativa della società, perché solamente grazie alla perseveranza, all’attenzione nel lavoro quotidiano e alle capacità gestionali, è giunto questo importantissimo patrocinio».

 

L’ex sindaco e la querela per diffamazione: «Attacchi a dipendenti e non politici»

Coffari ribadisce la sua convinzione per l’iniziativa intrapresa, non a titolo personale ma a tutela dell’immagine del Comune e del suo personale, contro sette cittadini e i loro post sul gruppo Faceook “Sei di Cervia se…nza censura”

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Passaggio di testimone: a destra Luca Coffari, sindaco di Cervia fino al 2019, a sinistra il successore Massimo Medri eletto a giugno

«Quei post su Facebook non sono espressione di una critica sia pure eccessiva nei toni e nella forma rivolti a esponenti politici come il sottoscritto ma contro a dipendenti che con la politica non avevano nulla a che fare, al Comune o ai suoi uffici in modo generico ed impersonale». L’ex sindaco di Cervia e oggi consigliere comunale per il Pd, Luca Coffari, invia una nota alla stampa e commenta la vicenda della querela per diffamazione presentata un anno fa contro sette cittadini per una decina di post sul gruppo “Sei di Cervia se…nza censura”.

Il 16 settembre era in progamma la prima udienza – dopo l’opposizione di Coffari alla richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero – ma tutto è stato rinviato a fine ottobre per un ritardo di notifiche. In camera di consiglio però il Comune ha avuto modo di ritirare la querela verso due dei sette che avevano inviato una lettera di scuse.

«Il caso sollevato – dice Coffari ribadendo quando avevamo specificato nell’articolo – non mi vede direttamente coinvolto come persona se non in modo molto marginale e assieme a pubblici amministratori, funzionari e dipendenti del Comune. Ma soprattutto vede direttamente coinvolto il Comune in quanto tale perché oltre ad epiteti gratuitamente e gravemente offensivi e perfino intimidatori, venivano formulate accuse anche in modo impersonale basate su fatti oggettivamente non veritieri o non circostanziate».

L’ex primo cittadino porta un paio di esempi di quelli che a suo parere, e dell’avvocato Christian Biserni a cui il Comune affidò la pratica con un incarico esterno, rappresentano gravi comportamenti. «In un caso si alludeva al fatto che la polizia municipale tollerasse sotto i propri occhi la vendita di capi contraffatti al mercato del giovedì e in realtà sia Pm che guardia di finanza avevano controllato che la merce fosse regolare. Un’altro post e successivi commenti alludevano al fatto che il comune pilotasse le gare o aste pubbliche senza fornire alcun elemento o che addirittura si rubasse».

Sindaco e giunta all’epoca dei fatti, l’estate 2018, avevano ritenuto che «i messaggi, per natura, espressioni, circostanze, portata e mezzi usati, costituissero un’intollerabile aggressione non solo delle persone fisiche identificate o identificabili nei messaggi ma anche del Comune come tale incidendo sull’immagine che ne aveva la collettività. Inoltre si basavano su fatti inesistenti. Eravamo convinti e lo sono ancora che, a prescindere dagli esiti giudiziari della vicenda penale, offese e accuse gravi e gratuite ci siano state e che una Istituzione pubblica non potesse tollerarle. La serietà e l’immagine di una città e del Comune sono un bene di tutti a prescindere da chi temporaneamente li governa».

Nuovi stradelli a Marina e Punta, lavori a inizio anno. Addio a duemila posti auto

Il Comune al lavoro per un piano di parcheggi alternativi. Il cantiere verrà interrotto in estate per terminare in tempo per la stagione 2021

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Un rendering del Parco Marittimo

Quella appena trascorsa non sarà l’ultima estate con le auto in spiaggia, dietro gli stabilimenti balneari. Ma i lavori per uno degli interventi più attesi (e onerosi) della giunta De Pascale partiranno comunque come previsto a inizio 2020, per interrompersi in primavera e riprendere al termine della stagione balneare e avere così il progetto completato per l’estate 2021.

Si tratta del primo stralcio (quello che riguarda soltanto Marina di Ravenna e Punta Marina, dove sono comunque concentrati più di un terzo degli stabilimenti balneari di tutto il comune di Ravenna) del cosiddetto Parco Marittimo, il progetto di riqualificazione degli stradelli di accesso e dell’area retrodunale della spiaggia. Un intervento lungo circa cinque chilometri, in tutta la fascia retrostante gli stabilimenti balneari, di cui la giunta, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Fagnani, ha approvato in luglio il progetto definitivo, del valore di 5.845.000 euro (altri 9 circa saranno investiti negli anni successivi anche nei restanti sette lidi del comune, sud e nord).

Come ci spiega lo stesso assessore, dopo i sopralluoghi effettuati insieme ai vincitori del concorso internazionale indetto dal Comune per la progettazione (un raggruppamento temporaneo d’impresa guidato dall’Agente Tre di Parigi e con lo studio ravennate Paisà), ora è in fase di redazione il progetto esecutivo per poi appaltare i lavori che dovranno partire, come detto, a inizio 2020.

Nel frattempo non sono mancate polemiche da parte di alcuni operatori, preoccupati per la perdita dei posti auto attualmente presenti in spiaggia (e sempre sold out, almeno nei weekend), nei pressi degli stabilimenti, dove dovrà invece nascere una passeggiata interamente pedonale. Si tratta di circa 1.800 posti auto tra Marina di Ravenna e Punta Marina, secondo le stime della Cooperativa Spiagge, a cui se ne devono aggiungere cinquecento, forse più, considerando quelli gestiti con appositi parcheggiatori dagli stessi stabilimenti.

«Sono anni che chiediamo un intervento del genere e quindi non deve assolutamente passare il messaggio che i bagnini sono contro la riqualificazione – sono le parole di Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa, che intende smorzare ogni polemica –. La nostra richiesta all’Amministrazione, che in questi mesi ci ha comunque sempre coinvolto e che siamo certi continuerà a farlo, è soltanto quella di farci avere un piano di parcheggi alternativi, non può bastare il raddoppio dello scambiatore di via Trieste, come è stato annunciato. Non chiediamo parcheggi in pineta ovviamente, vanno bene anche posti auto a centinaia di metri dalla spiaggia, se poi ben collegati. E poi bisognerà trovare una soluzione per biciclette e moto, che magari saranno destinati ad aumentare, non essendo più possibile arrivare con l’auto in spiaggia».

L’assessore Fagnani assicura che la giunta è al lavoro per trovare soluzioni in questo senso, con l’attenzione rivolta in particolare, oltre che ai parcheggi scambiatori di Marina, su alcune aree di Punta e al potenziamento dei bus navetta, anche dal Pala De André.

Ruba 33 confezioni di penne per scrivere e 10 di crema deodorante: arrestata 26enne

Donna in manette al centro commerciale Le Maioliche

Nella borsa aveva 33 confezioni di penne refill Frixion e 10 confezioni di crema deodorante per un valore complessivo di 200 euro. Una 26enne romena è stata arrestata per furto dai carabinieri di Faenza al centro commerciale Maioliche. La donna è stata notata dall’addetto alla vigilanza prendere i prodotti dagli scaffali e riporli nella borsa della spesa e mettere un volantino sopra con il chiaro intento di coprirli. Ha spostato il tutto nella borsa privata quando si è recata nel reparto del settore alimentare. La donna ha superato le casse convinta di averla fatta franca, ma l’addetto alla vigilanza l’ha fermata per chiederle se avesse dimenticato di pagare qualcosa, ma lei con molta naturalezza ha risposto di no. Quindi sono stati chiamati i carabinieri. La donna domiciliata Bologna, con numerosi precedenti per furto, è stata arrestata e il pm ha disposto l’immediata liberazione. La merce rinvenuta è stata restituita al personale dell’esercizio commerciale.

Storia, antropologia e cronaca nel libro che racconta l’omicidio di Giulia Ballestri

L’autrice Laura Gambi e la storica Laura Orlandini danno alle stampe un volume che getta una nuova prospettiva sul delitto del 2016 che ha portato all’ergastolo in primo grado per il marito. Il 25 settembre al via il processo d’appello

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Matteo Cagnoni con Giulia Ballestri

A pochi giorni dalla prima udienza del processo d’appello e dopo tre anni da quel delitto che sconvolse l’intera città, esce un libro che racconta l’omicidio di Giulia Ballestri per cui il marito, Matteo Cagnoni, a giugno 2018 è stato condannato in primo grado all’ergastolo (qui la cronaca di tutte le 29 udienze). Della città, oltreché che dei protagonisti della tragedia, questo libro si occupa con uno sguardo tra lo storico, l’antropologico e la cronaca. Delitto d’onore a Ravenna è stato scritto da Laura Gambi, narratrice e autrice per il teatro, e Laura Orlandini, storica. Pubblicato da Pendragon, il volume sarà presentato per la prima volta a Ravenna il 27 settembre alla Feltrinelli alle 18 con le autrici e la sociologa Raffaella Sutter.

Un libro asciutto che mette in fila gli atti processuali per ricostruire la vicenda all’interno di un contesto più ampio, che racconta anche la storia della famiglia Cagnoni, fondamentale per la città e il Paese, a partire dai primi del Novecento. Un libro teso e preciso, senza sbavature, che mette i fatti in una prospettiva più ampia del semplice fatto di cronaca e induce inevitabilmente il lettore a più di una riflessione. Un libro che ha anche il non trascurabile pregio di una scrittura pulita, scorrevole, capace di emozionare pur parlando innanzittutto alla testa di chi legge.

Nel prossimo numero del nostro settimanale, in uscita il 19 settembre (lo stesso giorno in cui nel 2016 venne ritrovato il cadavere e venne arrestato Cagnoni a Firenze), l’intervista di Federica Angelini alle autrici del volume.

I renziani faentini non se ne vanno: Rontini e Collina intendono restare nel Pd

Travagliata la decisione della consigliera faentina, mentre il senatore è meno diplomatico: «Non capisco la scelta fatta da Matteo Renzi, mi aspetto chiarisca»

Matteo Renzi
Manuela Rontini con Matteo Renzi

«Una delle giornate più complicate e difficili del mio percorso umano e politico». Il telefono di Manuela Rontini, consigliera regionale faentina del Pd in quota Renzi, deve aver ricevuto diverse chiamate nella giornata di oggi, 17 settembre. Una giornata difficile – come scrive poi in un lungo post su Facebook – quella in cui in un’intervista su La Repubblica l’ex premier ufficializzava l’uscita dal partito. Seguito da diversi deputati (tra cui il forlivese Marco Di Maio, eletto nel collegio che comprendeva anche Faenza) e senatori. Renzi ha però detto che  il suo partito non parteciperà alle prossime elezioni regionali e locali, focalizzandosi sulle Politiche che dovrebbero cadere nel 2023. Non ci sarà quindi la nuova creatura renziana alle elezioni in Emilia-Romagna che si terranno  tra qualche mese.

Rontini non seguirà il suo leader: è quanto traspare dal lungo messaggio che scrive sul social network.  «Ho un’unica certezza: qualunque sarà la scelta, ci sarà qualcuno che, accusandomi, dirà che sto sbagliando. L’ho messo in conto».  A Matteo Renzi «mi legano profonda stima e amicizia: non solo ritengo sia stato il miglior Presidente del Consiglio che l’Italia abbia avuto negli ultimi anni, penso anche sia ingeneroso non riconoscergli che, pur dopo la pesante sconfitta del 2018, sia stata la sua leadership a determinare, nel bene e nel male (a seconda del legittimo giudizio di ciascuno), l’assetto del nostro Paese. Qualcuno continua a negarlo: sono gli stessi che, anche dopo la vittoria alle Primarie, lo hanno sempre ritenuto un corpo estraneo e oggi festeggiano la sua uscita dal Pd».

Davanti, oltre alle Regionali, ci sono le elezioni faentine del 2020: «Sarà più difficile vincere le sfide che abbiamo davanti», scrive la consigliera. Soprattutto «con un Partito democratico più povero: valeva all’epoca della scissione di Bersani e compagni, valeva ieri per Calenda e Richetti, vale oggi per Renzi».

Tuttavia, riprende,  «in questi anni ho dedicato tante delle mie energie al Pd, girando quasi senza sosta nel territorio, cercando di fare in modo che, almeno a livello provinciale, restasse una comunità plurale, aperta al contributo di tutte le diverse sensibilità. E penso che, anche grazie al paziente lavoro di cucitura di Alessandro (Barattoni, segretario provinciale del Pd di Ravenna ndr.) –ma vale lo stesso per Paolo (Calvano, segretario regionale del partito ndr.)– , pur tra alcune difficoltà, ci siamo riusciti».

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Stefano Collina e Matteo Renzi

Perciò: «Aldilà di quello che sarà il mio impegno personale (perché i destini dei singoli vengono sempre dopo), riconfermare Stefano Bonaccini alla guida della Regione Emilia-Romagna e lavorare perché la coalizione di centrosinistra si affermi nella mia città sono, e restano, le mie priorità».

Meno diplomatico pare un altro renziano faentino, il senatore Stefano Collina: «L’addio di Renzi al Pd  è un passaggio difficile da comprendere. Almeno per me». Il nome di Collina non era tra i più quotati a seguire Renzi: «Si va incontro a una fase politica nuova, anche in virtù di una nuova probabile legge elettorale proporzionale e che quindi ci potrà essere una scomposizione e ricomposizione del quadro politico, tuttavia la scelta di Renzi non è chiara né pienamente comprensibile». In attesa che il leader «chiarisca meglio certi aspetti» Collina ritiene il Pd «il luogo che abbiamo contribuito a costruire: democratico, riformista, utile al Paese, all’Emilia-Romagna e ai nostri territori. Lo strumento in grado di dare le risposte migliori ai nostri cittadini. Questa è una pianta che ha messo radici e dato frutti e, per quanto mi riguarda, è ancora una pianta da coltivare. Io resto con l’augurio e la speranza, naturalmente, che il Pd resti un partito plurale,, in cui abbiano cittadinanza tutte le culture politiche che l’hanno costituito, senza torsioni che lo snaturino».

Cresce l’utile della Cassa: nei primi sei mesi del 2019 si assesta a 11,39 mln

La raccolta diretta cresce quasi del 12 per cento. Sofferenze nette pari al 2,69 per cento, in calo rispetto allo scorso anno

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Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e dell’Abi

L’utile della Cassa di Ravenna spa si attesta a 11,390 milioni di euro con un +2,42per cento rispetto al bilancio del 2018. Il cda ha approvato i conti del primo semestre 2019 presentati dal direttore generale Nicola Sbrizzi. Il margine di interesse della Cassa è aumentato del 3,98%, le commissioni nette sono cresciute dello 20,5%.

La raccolta diretta da clientela della Cassa è di 3.651 milioni di euro (+11,59%), la raccolta indiretta è di 4.898 milioni di euro (+2,98%) di cui il risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi) ha raggiunto i 2.435 milioni di euro (+2,91%). La raccolta complessiva da sola clientela ha superato gli 8.550 milioni di euro (+6,49%). Gli impieghi economici a clientela raggiungono i 2.980 milioni di euro (+0,99%).

Le sofferenze nette sono di 95,23 milioni di euro (2,69% del totale degli impieghi netti), in calo dell’11,08% rispetto ad un anno fa. Al 30 giugno 2019 i conti correnti in essere presso la Cassa sono aumentati del 3,18%.

In miglioramento pure il bilancio semestrale consolidato 2019 del Gruppo Cassa, dedotti i dividendi distribuiti infragruppo, con un utile di 5,984 milioni di euro, superiore del 27,4% rispetto al primo semestre del 2018, nonostante anche i costi obbligatori straordinari per salvataggi di banche concorrenti.

Camion in strade vietate ai mezzi pesanti: sanzionati 12 conducenti su 16

La Polizia Municipale nella mattinata del 17 settembre ha effettuato un servizio straordinario di controllo in via Mattei e in viale Europa. Solo tre sono passati indenni alle multe

Foto N 3 Mattei

Dalle prime ore del mattino di oggi il personale della polizia locale di Ravenna ha effettuato un servizio straordinario di controllo relativo al transito di mezzi pesanti nelle vie cittadine ove vige il divieto di transito per tali categorie di veicoli. Nello svolgimento di questo servizio, articolato in due sessioni di controllo, una in via Mattei e l’altra in viale Europa, sono state impegnate tre pattuglie.

I controlli sono stati fatti con l’ausilio del software Police Controller, attraverso il quale vengono effettuati lo scarico dati dai cronotachigrafi digitali e il controllo sui tempi di guida e di riposo dei conducenti dei mezzi controllati. Su sedici conducenti di altrettanti mezzi pesanti, sono stati elevati dodici verbali di infrazione relativi al divieto di transito ed un verbale d’infrazione per riposo giornaliero insufficiente, per un totale di oltre 1.500 euro. Solo tre conducenti sono risultati in possesso di autorizzazione al transito.

Temporali, vento e mare molto mosso: allerta meteo gialla in tutta la provincia

Il provvedimento dell’Agenzia regionale di protezione civile valido per mercoledì 18 settembre

TemporaliDalla mezzanotte di oggi, martedì 17, alla mezzanotte di domani, mercoledì 18 settembre, sarà attiva in tutto il territorio provinciale di Ravenna l’ allerta meteo numero 82, per temporali e vento, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna. L’ allerta è gialla.

In particolare “sono previste precipitazioni diffuse anche di tipo temporalesco che potranno assumere carattere organizzato con maggiore probabilità sul settore centro-orientale della regione – citiamo il testo dell’allerta –. Nel corso della mattinata intensificazione dei venti da nord-est in particolare sul mare e lungo la fascia costiera (intorno a 62-74 Km/h). Il mare sarà molto mosso ma con altezza dell’onda prevista su valori inferiori alla soglia di allertamento. Generale attenuazione dei fenomeni in serata».

Il Comune di Ravenna raccomanda “di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento, della pioggia e della grandine o suscettibili di essere danneggiati; prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati”.

Un emporio con cibo a disposizione gratuitamente per le famiglie povere

L’inaugurazione a Lugo, nel parcheggio dietro la Collegiata

Il Sindaco Davide Ranalli All'inaugurazione Di Velocibo
Il sindaco Ranalli all’inaugurazione dell’emporio

«Andiamo a prendere quello che gli altri non usano per farne l’inchiostro con cui scrivere, silenziosamente, storie di vita». Ha esordito così il presidente del Centro di Solidarietà Mauro Bazzocchi sabato 14 settembre all’inaugurazione di Velocibo, l’emporio solidale di Lugo. Si tratta di un nuovo spazio in cui le famiglie in difficoltà della Bassa Romagna potranno ritirare il cibo a loro necessario.

L’Emporio è allestito nei locali situati nell’area del parcheggio dietro la Collegiata, concessi in comodato d’uso gratuito dal Comune di Lugo. Velocibo, primo nella Bassa Romagna, rappresenta l’ottimizzazione del lavoro che da tempo il Centro di solidarietà, insieme alle altre associazioni, stava attuando sul territorio per far fronte alle primarie necessità di quasi 250 famiglie in difficoltà. Pasti caldi e prodotti in eccedenza vengono prelevati da Camst e dai supermercati disponibili a collaborare, per poi essere distribuiti casa per casa agli assistiti. Con l’apertura dell’Emporio Velocibo saranno le famiglie a ritirare quanto necessario presso l’emporio. Per alcuni casi potrà invece continuare la consegna domiciliare come in passato.

L’Emporio Velocibo è frutto di un lavoro di squadra tra Comune di Lugo, Servizi Sociali dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, associazioni di volontariato e soggetti privati, tra cui l’Utensileria Lughese. A fare da capofila al progetto è il Centro di solidarietà di Lugo, in collaborazione con il Tavolo Vito Montanari, che riunisce associazioni di volontariato di matrice cattolica del territorio, e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, in collaborazione con il Fondo di Beneficenza di Crédit Agricole Italia. Il Progetto è cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso la r.E,R. e il Centro Servizi per il Volontariato provinciale.

Ravenna, il menestrello di via Diaz inizia lo sciopero della fame: «Fatemi suonare»

Bartoletti senza licenza da quasi quattro mesi dopo la lite con una famiglia. «Il dazio l’ho pagato»

Menestrello VertherWerther Bartoletti, il cosiddetto “menestrello” che si esibiva tradizionalmente in via Diaz, in centro a Ravenna, da oggi, 17 settembre, intraprende uno sciopero della fame per protestare contro la sospensione della licenza. Una protesta pacifica, scrive su Facebook, per poter tornare a suonare nella sua città (in queste ultime settimane lo ha fatto sporadicamente a Rimini), dove si esibisce da 17 anni.

Il Comune ha “sospeso” Bartoletti dopo i fatti di fine maggio, quando Bartoletti era stato protagonista (anche in un video poi circolato sui social) di una lite, aggredendo verbalmente una famiglia, tanto da finire denunciato dalla polizia municipale.

«La sospensione non ha un termine, dopo quattro mesi credo di aver pagato dazio», dice Bartoletti – che ha pure fatto ricorso al Tar – ricordando di essere disoccupato. «O mi fanno suonare o che per favore mi aiutino a trovare un lavoro – scrive su Facebook –: tutti i mesi ho un affitto da pagare, non mi sembra democratico lasciarmi morire».

Arriva la nomina ufficiale: Ferrecchi è il commissario dell’Autorità portuale

Provvedimento firmato da Paola De Micheli, ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti: l’ingegnere viene dalla Regione dove guida la Direzione Cura del territorio e dell’ambiente

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L’incontro a Hong Kong a dicembre 2018 tra la delegazione ravennate del porto e il colosso China Merchants Group. Paolo Ferrecchi è il primo da sinistra

La ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, ha nominato il commissario dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale, ossia Ravenna: la scelta, come era già parso ormai chiaro negli ultimi giorni, è caduta sull’ingegnere Paolo Ferrecchi, capo della Direzione Cura del territorio e dell’ambiente per la Regione Emilia-Romagna. La nomina di Ferrecchi arriva per consentire alla governance pubblica del porto di portare avanti le principali partite in cui è impegnata – prima fra tutte l’iter per arrivare alla pubblicazione del bando da 250 milioni di euro per i dragaggi – a seguito dell’azzeramento dei vertici (presidente, segretario e direttore tecnico) per effetto di una interdittiva cautelare emessa dal gip nell’ambito dell’inchiesta per l’affondamento del Berkan B.

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha commentato così: «Ringrazio la ministra per la tempestività e la celerità con la quale ha provveduto alla nomina del commissario. Al netto delle vicende giudiziarie e della loro evoluzione nelle prossime settimane, era assolutamente necessario dare immediatamente una guida all’Autorità portuale con piena possibilità di poteri, sia per dare continuità al progetto dell’Hub portuale, per affrontare vicende cogenti come quella della Berkan B, ma anche per garantire la gestione e la manutenzione ordinaria dei fondali, gli adempimenti che riguardano il lavoro portuale e tutte le altre scadenze quotidiane».

La scelta caduta su Ferrecchi piace al primo cittadino: «Come comunità non possiamo che accoglierla con grande favore, conoscendone la serietà, la professionalità e la competenza dimostrate in questi anni alla direzione dell’area Infrastrutture della Regione Emilia Romagna. L’ingegner Ferrecchi ci ha accompagnato in tutte le fasi del progetto di Hub portuale, ne conosce le opportunità per tutta l’economia regionale, dunque lo ringraziamo di cuore per aver dato disponibilità a gestire questa fase difficile e lo accogliamo a Ravenna con un grandissimo benvenuto».

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