mercoledì
24 Dicembre 2025

L’unico artista italiano certificato Lego regala al Mar il suo Dante in mattoncini

Il reggiano Riccardo Zangelmi è tra i protagonisti della biennale del mosaico contemporaneo al museo di Ravenna – FOTO

Dante LegoSi chiama “Indiante” ed è un’opera realizzata interamente con mattoncini Lego che l’autore Riccardo Zangelmi ha donato al Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna, in vista delle celebrazioni dantesche del 2021.

Il reggiano Zangelmi è l’unico artista italiano certificato Lego, in un gruppo ristretto di poche persone al mondo. Esporrà una trentina di opere (realizzate con oltre 600mila mattoncini) al Mar nell’ambito della Biennale del Mosaico.

La mostra, “Forever young”, a cura di Davide Caroli, verrà inaugurata domani, 5 ottobre, dalle 16, e resterà visibile fino al 12 gennaio.

Qui sotto una gallery della mostra il giorno prima dell’apertura.

Strage volatili, il Pri contro l’ente Parco: «Atti concreti e non falso ecologismo»

Dopo la moria di centinaia di uccelli nella Valle della Canna l’Edera parla di totale incuria delle aree naturali: «No alla spettacolarizzazione dell’ambientalismo». Nel mirino il sindaco e l’assessore Mdp con la vanga allo sciopero per il clima?

Stato Valle Canna 6.8.17Il Partito repubblicano attacca l’ente di gestione del Parco del Delta del Po a cui attribuisce responsabilità, più o meno dirette, per la recente moria di alcune centinaia di volatili nella Valle della Canna. Il Pri parla di «totale incuria delle aree naturali più pregiate del nostro territorio». L’Edera chiede allora una rivalutazione delle zonizzazioni «con l’obiettivo di giungere a una nuova organizzazione strutturale e gestionale, che riporti alle istituzioni amministrative ed alle organizzazioni sociali ravennati la responsabilità che loro compete».

Per il Pri la «priorità è la cura e la salvaguardia dell’esistente, con atti concreti e pratiche quotidiane sul proprio territorio, ancor più della spettacolarizzazione di un ambientalismo supportato spesso oggi da impostazioni di falso e vetero ecologismo». Tra le righe dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dalle direzioni comunale e provinciale, pare di leggere un attacco alle recenti uscite del sindaco Michele de Pascale e dell’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini (Mdp): il primo cittadino si è fatto fotografare mentre impugna una vanga al frutteto sociale insieme agli studenti che hanno partecipato al recente sciopero per il clima. La mossa mediatica del primo cittadino già aveva attirato critiche dall’opposizione.

A proposito della strage di avifauna, l’Edera lamenta il riproporsi del «pluridecennale tema della gestione che dovrebbe essere la più accurata e responsabile possibile di questi luoghi unici e dalle indubbie potenzialità in termini ambientali e turistici». Vale la pena ricordare che, dopo anni di attesa, da poco il Comune di Ravenna – nella cui giunta il Pri è rappresentato dal vicesindaco Eugenio Fusignani – ha emesso il bando per la gestione di Punte Alberete e Valle Mandriole. Qui il nostro report sul posto nel 2017.

Il Pri non mette in discussione il valore complessivo dell’ente Parco ma lo critica soprattutto per la questione delle zonizzazioni: «Fin troppo facile decidere la costituzione di aree protette, ma si rivela di tutt’altra complessità e responsabilità il saperle gestire e mantenerle adeguatamente curate. Il Parco del Delta del Po ha di fatto vincolato un’estesissima area senza concretizzare adeguate forme di gestione, rispettose delle preesistenti situazioni di fruizione e della conseguente cura ed esperta manutenzione. La gestione ha riservato le migliori attenzioni e risorse alle zone ricadenti nei territori ferraresi».

A Ravenna, Faenza e Lugo la prima domenica senza le auto (più inquinanti)

Il 6 ottobre la prima delle giornate ecologice previste dalle misure del Pair. Off limits i veicoli a benzina precedenti l’Euro 2 e diesel fino all’Euro 3

TrafficoIl 6 ottobre è in programma (in provincia nei comuni di Ravenna, Faenza e Lugo) la prima delle dieci “domeniche ecologiche” istituite nell’ambito delle misure di regolazione della circolazione veicolare previste dal Piano aria integrato regionale (Pair 2020) contro l’inquinamento atmosferico (le prossime saranno il 20 ottobre, il 17 novembre, il 24 novembre, il 12 gennaio, il 19 gennaio, il 2 febbraio, il 16 febbraio, l’1 marzo e il 15 marzo).

Varranno quindi gli stessi provvedimenti in vigore dal lunedì al venerdì (eccetto festività) dalle 8.30 alle 18.30.

Le limitazioni: all’interno del centro abitato (area delimitata da apposita segnaletica) divieto di transito per i veicoli: a benzina precedenti l’Euro 2; diesel precedenti l’Euro 4; ciclomotori e motocicli precedenti l’Euro 1.

Possono quindi circolare i veicoli esclusi dalle limitazioni qui sopra, quelli alimentati a gas metano o gpl, con almeno 3 persone a bordo (car pooling) se omologati a 4 o più posti e con 2 persone se omologati a 2 posti, elettrici e ibridi.

Una settimana di eventi nel quartiere della stazione. E inaugura una galleria d’arte

La Farini Social Week entra nel vivo in occasione della Notte d’Oro

Pallavicini22
L’interno, in fase di allestimento, di Pallavicini 22

Torna (dal 4 al 12 ottobre) la Farini Social Week, terza edizione della settimana di iniziative, eventi, concerti, mostre, laboratori realizzata da CittAttiva insieme a molti enti, associazioni e cittadini attivi, per conoscere, far conoscere e vivere sempre di più i luoghi del quartiere della stazione di Ravenna.

Gli eventi si intrecciano con quelli della Notte d’oro e sabato 5 ottobre si parte con l’inaugurazione, alle 17, della nuova galleria d’arte Pallavicini 22, nata per offrire “uno spazio destinato alle arti e agli artisti, dove poter sperimentare e farsi conoscere, riunirsi e proporre eventi e mostre, con l’obiettivo che questo luogo possa contribuire alla riqualificazione del quartiere Farini con l’arte e la cultura”.

Lo spazio ospiterà fino al 24 novembre la mostra “I cartoni per i mosaici di Dora Markus”. Saranno sei le opere esposte: sei cartoni preparatori per sei mosaici, che oggi adornano piazza Dora Markus di Marina di Ravenna, realizzati da artisti internazionali in occasione del centenario della nascita di Eugenio Montale, alla cui poesia Dora Markus la mostra è intitolata. La mostra è curata dall’Accademia di Belle Arti e fa parte della Biennale di Mosaico Contemporaneo RavennaMosaico 2019.

La Notte d’Oro nel quartiere continua con “Balli e cibi popolari dal mondo” ai Giardini Speyer: una serata in compagnia di balli, musica popolare, laboratori e giochi per bambini e cena tradizionale rumena, a cura del collettivo Amici della Tammorra e delle associazioni Romania Mare e Mabuhay. Alle 17.30 balli e musica popolare, alle 18.30 laboratorio di bricolage e giochi della tradizione filippina, alle 19.30 cena ai giardini con sapori della tradizione rumena ed esibizione di balli filippini e dello Sri Lanka, alle 20.30 balli e musiche rumene.

In occasione della Notte d’Oro, l’osteria Il Paiolo si sposta per un evento a cielo aperto in piazzale Farini: musica live con Piper Band e cena in veranda.
Festa anni 2000 al Grinder Coffee Lab di via di Roma 178: Top of the Pop 2000s party – omaggio ai primi 10 anni del 2000.

Il programma completo della Farini Social Week è sull’evento Facebook e sulla pagina Facebook CittAttiva Ravenna.

Le femministe contro il Comune per la mostra di Chuck Close, accusato di molestie

L’artista americano al centro del dibattito. Il direttore del museo: «Separare prodotto artistico e biografia dell’autore»

Chuck Close Disordine
Marcello Landi di Disordine dà il benvenuto a Ravenna a Chuck Close consegnandogli una tessera di socio onorario dell’associazione

Mentre l’associazione Disordine lo ha accolto in città consegnandogli anche una tessera di socio onorario, le femministe di Ravenna si scagliano contro Chuck Close.

Si tratta del celebre artista americano (gravemente paralizzato da oltre trent’anni) che espone al Mar-Museo d’Arte della città di Ravenna in occasione della Biennale del mosaico contemporaneo, finito in passato al centro anche delle cronache per le accuse di molestie sessuali che gli hanno rivolto diverse donne, modelle, artiste.

Le opere di Chuck Close al Mar
L’allestimento delle opere di Chuck Close al Mar

«Il New York Times e HuffPost hanno raccolto diverse testimonianze di donne pronte a denunciare comportamenti “sconvenienti” del 77enne artista, che pur non sfociando in atti di violenza, avrebbero comunque alimentato quel clima di ambiguità e sostanziale svilimento della donne capace di inquinare pesantemente rapporti personali e sociali: molestie sessuali, insomma», si legge nella nota pubblicata su Facebook dalle femministe (a firma Udi, Donne in Nero e socie della Casa delle Donne), che ricordano come a seguito di queste accuse «molti musei e gallerie in America e in altri paesi, hanno deciso di annullare le mostre di Close in corso o in programma. Il Museo di Whashington l’ha cancellata, mentre il PAFA in Pennsylvania ha deciso di inaugurare nella stanza accanto a quella dove erano esposte le opere di Close, una Mostra collettiva di artiste, invitando visitatori e visitatrici a rispondere alla domanda: “Cosa serve per avere un mondo dell’arte più equo?”». Tutto questo – è l’annotazione delle femministe – negli Stati Uniti , dove forte e potente si è manifestato il movimento Me Too, «attraverso il quale migliaia di donne hanno preso parola pubblica, anche a distanza di anni, per denunciare abusi, molestie, ricatti e violenza sessuale».

«Se in Italia il movimento Me Too – continua la nota – non è stato forte ed incisivo come in altri paesi, lo si deve a diversi fattori, non ultimo quello ascrivibile all’ignavia del potere politico, al silenzio delle istituzioni, incapaci, ancora una volta, di comprendere la profondità e la radicalità della rivolta delle donne.Il dibattito pubblico si è fermato alla superficie ed ha preferito vedere quello che non c’è nelle denunce del movimento femminista: il desiderio di vendetta, di repressione, di giustizialismo; e non vedere quello che invece c’è: desiderio di libertà, di rottura della subalternità femminile nei rapporti di potere e sociali, di cambiamento. E allora ci chiediamo:anche le istituzioni culturali del Comune di Ravenna preferiscono non vedere e ignorare quello che è noto in tutto il mondo da tempo? Del grande artista Chuck Close non si sapeva nulla?».

Sulle pagine del Corriere Romagna è il direttore del Mar, Maurizio Tarantino, a rispondere alle polemiche, condannando ogni forma di molestia, ma invitando a tenere separati il prodotto artistico e la biografia dell’artista.

Auto elettriche e ibride: a Ravenna 7 su mille, in regione solo a Forlì sono meno

I dati riferiti a marzo 2019 dell’Osservatorio di Bologna per l’educazione alla sicurezza stradale. In provincia 83 vetture (con qualunque alimentazione) ogni cento maggiorenni: solo Modena è più motorizzata

Auto ElettricaIn provincia di Ravenna sono immatricolate 270mila vetture per il trasporto di persone e quelle con alimentazione elettrica o ibrida sono lo 0,72 percento: tra le nove province dell’Emilia-Romagna solo Forlì-Cesena ha una percentuale più bassa (0,6) mentre la media regionale è 1,1. Sono dati divulgati dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale di Bologna. Una voce dove invece la provincia ravennate sfiora il primo posto è la percentuale di vetture per residenti maggiorenni e quindi potenzialmente patentati: 83,12 (cioè in buona sostanza ogni 100 residenti ci sono 83 auto) che si avvicina all’83,21 di Modena e super ampiamente la media regionale di 79,43. I dati sono aggiornati a marzo 2019.

L’Osservatorio ha pubblicato le statistiche per diffondere alcuni suggerimenti ai possessori di auto elettriche in caso di incidenti. Prima di lasciare l’abitacolo aprire tutti i finestrini, se possibile. Spegnere l’auto, azionare il freno a mano, lasciare l’auto in posizione di parcheggio ed estrarre la chiave di avviamento e portarla con sé. Mettersi a distanza di almeno 10 metri dalle auto incidentate se si ha il sospetto di un possibile incendio. Chiamare i soccorsi, specificando che è coinvolta un’auto elettrica o ibrida e fornire marca e modello. Non toccare la vettura ed evitare di inalare gas e vapori o toccare i liquidi che eventualmente possono fuoriuscire dalla vettura. All’arrivo dei vigili del fuoco ribadire che si tratta di una vettura elettrica/ibrida e fornire marca e modello. Le stesse precauzioni vanno adottate in caso di veicolo sommerso o alluvionato.

«Per agevolare e sveltire il passaggio di queste fondamentali informazioni facciamo un appello perché ciascuno tenga a bordo la scheda di soccorso, scheda tecnica (foglio formato A4) predisposta dalle case automobilistiche per fornire ai vigili del fuoco notizie su come intervenire per la messa in sicurezza sia dell’auto che degli eventuali occupanti. Convenzionalmente tale scheda di soccorso potrebbe essere posizionata nell’aletta parasole del conducente indicandone la presenza con un adesivo sul parabrezza».

A Cervia una nuova pista ciclabile tra le saline, con “vista fenicotteri”

Da via Bova fino all’hotel Ficocle, oltre un chilometro per un investimento di 120mila euro del Comune

Immagini ItinerarioL’amministrazione comunale di Cervia ha approvato il progetto definitivo per la  costruzione della pista ciclabile che parte dalla Bova e arriva all’hotel Ficocle.

Il percorso è lungo 1.060 metri circa e parte da via Bova, dove ci sono importanti punti attrattivi quali il Centro Visite Saline e la Torretta Esagonale, fino al sito “Ficocle” dove era presente il nucleo di  “Cervia Vecchia”.

Il punto di inizio permette la connessione con il centro abitato di Cervia attraverso il sottopasso ciclopedonale di via Bova presso la SS16 Adriatica, mentre il punto terminale permette la connessione con la viabilità di via Madonna della Neve e a seguire con le strade del forese e l’abitato di Villa Inferno.

Il tracciato percorre internamente il bacino delle Saline di Cervia all’interno del Parco Regionale del Delta del Po, dove emergono gli aspetti storici e ambientali legati alla città del sale. È un itinerario di interesse storico naturalistico in cui si può vedere un  impianto di sollevamento delle acque di produzione del sale,  la suggestiva “via delle tamerici”,  punti di avvistamento (in zona sono spesso presenti i celebri fenicotteri) e una torretta di osservazione per il birdwatching..

Pista Ciclabile Saline Percorso
In rosso il percorso

Nei tratti di attraversamento sono posizionate delle staccionate di delimitazione in castagno ed è previsto  il ripristino delle stuoie in canna nelle strutture in legno di osservazione dell’avifauna.

Per il tracciato si è deciso di utilizzare un fondo in calcestre con misto stabilizzato per fondazione stradale con legante naturale.

Verrà posta  la segnaletica e la cartellonistica informativa indicante le distanze, le direzioni , le caratteristiche del luogo e l’illustrazione del percorso sia sotto il profilo ambientale che culturale.

Il progetto definitivo è stato redatto dalla Geaprogetti di Venturini Loris e C. s.a.s di Cervia e il costo totale del lavoro è di 120 mila euro.

Il Comune sta predisponendo gli atti per individuare la ditta per l’affidamento dei lavori.

Dopo il tumore, Titta torna sul palco. In concerto l’8 novembre al Bronson

Il cantante di rock demenziale ha sconfitto il linfoma di Hodgkin e ora può tornare a esibirsi

TittaQuasi due anni dopo aver rivelato di avere un tumore, Titta tornerà a esibirsi in un concerto dal vivo. L’appuntamento è per l’8 novembre al Bronson di Madonna dell’Albero (biglietti a 10 euro, prevendite già attive on line e anche al Fargo e al Bronson Cafè).

Giuseppe Tittarelli, in arte Titta, è un nome molto popolare in città (qui ne raccontammo la storia), cantante dello storico gruppo di rock demenziale delle Fecce Tricolori, che poi ha lasciato per intraprendere una carriera solista, sempre all’insegna dell’irriverenza.

Nel gennaio del 2018 l’annuncio choc che aveva messo in apprensione amici e fan: il linfoma di Hodgkin, che Titta ha però sconfitto dopo diversi mesi di chemioterapia.

Concorso Ausl per 5 autisti di ambulanza, graduatoria valida per 36 mesi

Inquadramento con categoria B livello economico super

L’Ausl Romagna ha bandito un concorso per cinque posti da autista di ambulanza (categoria B livello economico super) e la graduatoria avrà validità per 36 mesi. Uno dei cinque posti è per candidati che abbiamo maturato alla data di pubblicazione del bando tre anni di servizio alle dipendenze della Ausl Romagna a tempo determinato nel profilo oggetto del concorso e un altro in favore dei candidati già dipendenti a tempo indeterminato dell’Ausl della Romagna in altri profili.

La Cisl organizza un corso che sarà tenuto da docenti qualificati ed esperti delle materie oggetto delle prove concorsuali. L’obiettivo generale del corso è quello di indirizzare i corsisti ad appropriarsi delle materie oggetto del concorso, acquisire sicurezza e controllo del clima tipico delle sessioni concorsuali sulla base dell’acquisizione di conoscenze attraverso le lezioni frontali dei docenti, in modo che si sappia gestire in maniera efficace la prova d’esame. Il corso si svolgerà presso la sede Cisl di Cesena a partire da lunedì 4 novembre nelle ore serali. Serata conclusiva con simulazione pratica di quesiti.

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi ai seguenti numeri telefonici. Cesena: Maria Antonietta Pedrelli 338.1060776, Lazzaro  Dall’Acqua 340.5828341. Forlì: Ruben Hector Sosa 366.6505912. Ravenna: Marco Montemarano 370.3018328. Rimini:Giuseppe Bernardi 328.7543998, Salvatore Coppola 328.7926079.

Strage di uccelli nella Valle della Canna, le analisi trovano botulino di tipo C

Numerosi volatili nella zona umida in stato di secca a nord di Ravenna lungo la Romea: l’uomo non è sensibile all’intossicazione di queste tossine ma è sconsigliato avvicinarsi all’area

Valle Della Canna, Stato Canale Circondariale, 7.8.17Numerosi uccelli sono stati trovati morti nella Valle della Canna, zona umida in stato di secca che si estente lungo la Romea a nord di Ravenna e l’esito degli esami del primo campione prelevato, eseguiti dall’Istituto zooprofilattico sperimentale di Forlì, segnala la presenza del batterio “Botulino produttore di tossine di tipo C”. Lo rende noto il Comune di Ravenna. Che invita i cittadini, in via precauzionale, a non recarsi nell’area, se non espressamente autorizzati, ad evitare di toccare gli animali morti o malati e a non portarli via anche se «un’ampia varietà di uccelli è sensibile all’intossicazione da tossina di tipo C, soprattutto gli anatidi, mentre l’uomo no».

Per contrastare anossia e ristagno – condizioni favorenti il batterio e la produzione della tossina, già in parte mutate dalle piogge delle ultime ore dopo il periodo estivo – sarà quanto prima immessa ulteriore acqua alla valle, grazie alla disponibilità di Ravenna Servizi Industriali e Romagna Acque. Mentre continueranno i campionamenti, si intensificherà il lavoro di cura degli animali malati ancora vivi e quello di recupero delle carcasse, grazie ai volontari dell’Associazione Ornitologica Romagnola e Ambito Territoriale Caccia, coordinati dagli agenti di Polizia Locale addetti alla vigilanza delle zone naturali, con la collaborazione del Centro Recupero Avifauna.

La Federcaccia della provincia di Ravenna accusa le istituzioni di aver causato questo «ennesimo disastro ambientale, ennesima vergogna». La motivazione sarebbe da ricercare nel mancato ricambio di acqua nella valle di proprietà pubblica tra Punte Alberete e Mandriole – «l’acqua viene elemosinata dai soggetti privati che detengono i diritti di presa delle acque dal Lamone o dal Reno» – e l’imputridimento avrebbe fatto esplodere il botulino: «Quali sono gli interessi che impediscono di disporre dell’acqua del Lamone?».

Nel 2018 diagnosticati 500 casi di tumore al seno. Il Cpo ha una nuova direttrice

La dottoressa Di Marsico alla guida del centro prevenzione oncologica di Ravenna

Roberta Di Marsico

Nel corso del 2018 il centro di prevenzione oncologica (Cpo) dell’Ausl Romagna in provincia di Ravenna (con tre sedi: Ravenna, Faenza e Lugo) ha diagnosticato 499 casi di tumore al seno. È uno dei dati divulgati dall’azienda sanitaria pubblica per fotografare l’attività del Cpo: circa 36mila mammografie in donne invitate ad aderire al programma di screening mammografico; circa 22mila accessi ambulatoriali per visita senologica e indagini strumentali; 2.385 procedure invasive a scopo diagnostico; circa 34mila donne invitate ad aderire al programma di screening cervicale con oltre 22mila test eseguiti; 3.600 procedure diagnostiche di secondo livello dello screening cervicale; oltre 52mila persone invitate ad aderire al programma di screening del colon-retto, con esecuzione di circa 28mila test.

Di recente il Cpo ha una nuova direttrice: a seguito di procedura selettiva è stata nominata la dottoressa Roberta Di Marsico. Che stamani, 3 ottobre, ha incontrato la stampa. Laureata in Medicina e Chirurgia all’università di Pisa, specializzazione in Oncologia nello stesso ateneo e master di Senologia all’Università “La Sapienza” di Roma. Di Marsico ha prestato servizio all’ospedale di Livorno. Molto spiccata l’attività di ricerca in oncologia, nell’ambito della quale la professionista è membro e (coordinatore) di vari protocolli nazionali, multicentrici e prospettici. Così come nutritissimo è l’elenco di corsi e convegni, in Italia e a livello internazionale, ai quali la dottoressa Di Marsico ha partecipato in qualità di relatrice o uditrice e decine sono le pubblicazioni scientifiche.

Il Cpo, parte del dipartimento oncoematologico diretto dal dottor Federico Cappuzzo, da oltre trent’anni è il punto di riferimento della popolazione per la diagnosi e la prevenzione della patologia oncologica, in particolare dei tumori femminili e riveste un ruolo di grande rilievo nella promozione alla salute e nella sensibilizzazione alla prevenzione. La mission principale è quella di rivolgersi alla popolazione con l’intento di identificare la patologia oncologica prima ancora che la malattia si manifesti clinicamente, attraverso l’offerta a partecipare ai programmi di screening organizzati e controllati. Attualmente prestano servizio nelle tre sedi 62 persone: 10 Radiologi, 1 Oncologo, 2 Ginecologi, 1 Biologo, 2 Coordinatrici Infermieristico-tecniche, 6 Ostetriche, 19 Infermieri, 15 Tecnici di Radiologia, 2 Assistenti sanitarie, 2 Amministrativi, 2 OSS.

La Breast Unit (o Centro di Senologia Multidisciplinare) è un modello di assistenza specializzato nella diagnosi, cura e riabilitazione psico-fisica delle donne con neoplasia mammaria. L’attività  multidisciplinare della breast unit si avvale di un team specialistico  costituito da diversi professionisti (Radiologo Senologo, Chirurgo Senologo, Anatomo-patologo, Oncologo medico, Radioterapista, Medico Nucleare, Chirurgo plastico, Psico-oncologo e Infermiere Case Manager) qualificati e con specifica formazione nel trattamento della patologia senologica. Al termine dell’iter terapeutico per la neoplasia mammaria, la donna viene avviata ad un follow-up clinico-strumentale con visita senologica, mammografia ed ecografia mammaria, della durata di almeno 10 anni.

Mehmeti sfrattato dal ristorante Portico, su Facebook erano in vendita le stoviglie

I mancati pagamenti degli affitti all’origine del provvedimento. Attraverso la società Giglio, il 26enne aveva avviato la gestione solo un anno fa insieme ad altri quattro locali tra Ravenna e Alfonsine: tutti chiusi in fretta (uno solo è rinato con un altro ristoratore). Pignorati alcuni beni per un debito da settemila euro

A distanza di appena un anno dall’avvio della gestione dello storico ristorante-pizzeria Al Portico di Ravenna, da decenni in via Faentina alle porte della città, la società Giglio è stata sfrattata dalla proprietà dell’immobile a causa del mancato pagamento dell’affitto per diversi mesi. Lo sfratto si è concretizzato nei giorni scorsi con la riconsegna delle chiavi. È stata rimossa l’insegna del locale e il cancello di ingresso è chiuso con catena e lucchetto. Di recente inoltre un ufficiale giudiziario è entrato nei locali per pignorare varie attrezzature, una ventina di beni, nell’ambito di un’altra procedura avviata da un’altra società che vanta un credito di settemila euro.

IMG 2165La Giglio è l’azienda fondata a marzo 2018 dal 26enne Lokrez Mehmeti, origini albanesi ma nato a Ravenna: il giovane imprenditore, che afferma di aver maturato una formazione all’estero in finanza applicata dopo il diploma all’alberghiero di Cervia, tra l’estate e l’autunno dell’anno scorso avviò altri quattro ristoranti oltre Al Portico: a Ravenna in centro l’ex Piattoforte, l’ex Melarancio diventato Taberna Boaria e poi Locanda La Vigna, l’ex Labirinto del Gusto diventato Club 23, ad Alfonsine l’albergo-ristorante Stella. Escluso l’ex Piattoforte, che di recente è rinato con una gestione che non ha alcun rapporto con Mehmeti, gli altri sono tutti attualmente chiusi (qui l’articolo di febbraio in cui avevamo ricostruito tutto lo scenario all’epoca).

La vicenda del pignoramento invece è maturata nell’ambito della sponsorizzazione per l’organizzazione di un evento sportivo in città: il galà di pugilato andato in scena al Pala Costa lo scorso dicembre. Doveva essere l’ingresso in grande stile di Mehmeti sulla scena pubblica ravennate. Per l’organizzazione il Giglio si affidò a una società del settore concordando una spesa di 7.300 euro da saldare entro fine 2018. La presentazione dell’evento si tenne in pompa magna ai tavoli del Portico. Con gli organizzatori e con Mehmeti al tavolo c’erano anche le istituzioni: l’assessore allo Sport Roberto Fagnani e la delegata Coni Claudia Subini. L’evento si svolse in una buona cornice di pubblico ma quella fattura non è mai stata saldata. E così l’azienda ha messo in moto un avvocato: contro il decreto ingiuntivo dell’8 marzo 2019 non c’è stata opposizione e il tribunale a luglio ha stabilito il pignoramento. Ora si attende che il giudice nomini il custode dei beni per procedere alla vendita all’asta nel tentativo di capitalizzare più possibile. Non è da escludere che altri creditori possano inserirsi nella procedura.

IMG 2151Da alcune settimane il Portico si presenta in stato di palese abbandono. Nessuno ha cancellato una enorme scritta vandalica sul muro di recinzione. E sul marketplace di Facebook, una sorta di mercatino vendo-compro sul social network, già dall’inizio di settembre sono comparsi diversi annunci per la vendita di attrezzature per la ristorazione pubblicati da Darica Simoncelli, diventata socia di Mehmeti nel Giglio nel 2018. Bicchieri, piatti e tagamini in rame per la pizza, una piastra per la cucina. Prezzi stracciati. Fingendoci interessati all’acquisto, una decina di giorni fa abbiamo contattato la venditrice via chat. Abbiamo incontrato una certa diffidenza nel fornirci dettagli sulla provenienza del materiale ma ci ha assicurato che aveva ampia disponibilità di piatti per pizza che cercavamo. Abbiamo sparato alto chiedendone 36 e ci ha risposto che li aveva dicendoci che era materiale usato da un ristorante di Ravenna. Allora le abbiamo rivolto la domanda diretta: “Per caso è la roba del ristorante al Portico?”. La risposta è stata semplicemente “Sì”. Va precisato che il pignoramento non riguarda tutto il materiale presente nel ristorante: una parte è rimasto al Giglio, una parte è di proprietà di una società che lo aveva concesso in leasing e un’altra minima parte fa capo alla proprietà dell’immobile.

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