giovedì
21 Agosto 2025

Gattino randagio incastrato nel cofano di un’auto, arrivano poliziotti e pompieri

Una volta liberato, l’animale è stato dato in adozione alla donna che per prima aveva segnalato il miagolio alla polizia

GattinoIn tanti hanno chiamato la polizia per segnalare il miagolio di un gatto proveniente dal cofano di un’auto parcheggiata in piazza 1° Maggio, nella mattinata di oggi, a Lugo.

Gattino1Gli agenti, giunti sul posto, hanno rintracciato il proprietario dell’auto e, alla presenza di tanti cittadini preoccupati, sono riusciti a individuare il gatto, incastrato sotto la scocca del motore.

Per estrarlo si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco che lo sono riusciti a liberare solamente sollevando l’auto.

GattinogabbiaIl gattino, spaventato, ha tentato la fuga prima di essere acciuffato dai poliziotti che lo hanno affidato al veterinario del gattile. Non avendo alcun chip di identificazione, il gatto randagio è stato infine consegnato alla signora che per prima aveva richiesto l’intervento della polizia, in quanto disponibile alla sua adozione.

Su un’auto rubata supera la colonna, passa col rosso e tenta la fuga: arrestato

Per scappare ai vigili urbani ha lasciato la vettura a bordo strada con il motore acceso e ha proseguito a piedi ma è stato bloccato

Polizia Municipale1A bordo di un’auto che poi è risultata rubata ha superato la colonna di veicoli fermi al semaforo, è passato col rosso e quando la polizia municipale si è messa all’inseguimento ha tentato la fuga a piedi nei campi dopo aver mollato la vettura a bordo strada ancora con il motore acceso: è il rocambolesco episodio accaduto il 2 luglio a Ravenna e conclusosi con l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e furto di un 43enne campano con numerosi precedenti. Una pattuglia dei vigili urbani in transito in via Sant’Alberto ha notato l’altra auto sopraggiungere nel senso opposto di marcia: considerate le infrazioni alle quali avevano appena assistito, gli agenti si sono messi all’inseguimento. L’arresto è avvenuto nei pressi di via Fosso Miglio.

Una volta accompagnato al comando di piazza Mameli è risultato che l’auto era stata rubata il giorno prima a Cesenatico. Il 43enne veniva quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e per essere a bordo di un’auto oggetto di furto, per il quale si è assunto la responsabilità. In data odierna si è celebrato il processo per direttissima. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, visti i recenti analoghi precedenti ha disposto la custodia cautelare in carcere dello stesso in attesa dell’udienza rinviata al prossimo 25 settembre.

Scontro fra due moto, muoiono una coppia di ritorno dal mare e un imbianchino 33enne

Lui 44 anni è morto sul colpo e lei 42 è deceduta in ospedale. La terza persona che ha perso la vita è il conducente dell’altra motocicletta

Cristianmarcella
Christian Casadio e Marcella Barbieri

È tragico il bilancio di un incidente stradale avvenuto a Longana nella tarda serata di ieri, 2 luglio: nello scontro frontale fra due motociclette che viaggiavano in direzione opposta su via Ravegnana sono morte tre persone (due uomini sul colpo e una donna poche ore dopo in ospedale). Le vittime sono un 33enne residente a Ravenna (Luigi Ferraioli, imbianchino) in sella a una Yamaha e una coppia residente a Roncalceci in sella a una Honda (Christian Casadio di 44 anni e Marcella Barbieri di 42).

Ferraioli
Luigi Ferraioli

Il personale del 118 arrivato sul posto ha potuto solo constatare il decesso dei due conducenti, la donna è stata invece trasportata all’ospedale di Ravenna già in gravi condizioni e poco dopo la mezzanotte è morta. Per i rilievi è intervenuto il distaccamento di Lugo della polizia stradale. A loro il compito di ricostruire la dinamica. L’ipotesi che pare al momento più plausibile è che una delle due motociclette abbia invaso l’altra corsia in curva.

Secondo quanto si apprende la coppia di Roncalceci stava rientrando a casa dopo una serata trascorsa in un bagno a Punta Marina. Lui lavorava per una ditta di impianti fotovoltaici mentre lei era disoccupata. Appassionati di musica, erano stati sabato al concerto di Vasco Rossi a Modena.

Al terminal crociere si può salire a bordo di un cacciatorpediniere della Marina

Sarà visitabile dal pubblico sabato 8 luglio nell’ambito della manifestazione “Valore Nazionale” che porta a Punta Marina le Frecce Tricolori

CaiodullioDopo l’Eurofighter Typhoon, punta di diamante dell’Aeronautica Militare Italiana, è arrivata la conferma della partecipazione del cacciatorpediniere Caio Duilio della Marina Militare Italiana alla manifestazione Valore Tricolore, in programma a Punta Marina nel weekend

Il programma completo della manifestazione

La nave sarà ormeggiata presso il Terminal Crociere (accosto nord) di Ravenna a partire da venerdì 7 luglio e sabato 8 luglio sarà aperta alle visite del pubblico dalle 9 alle 11 e dalle 15.30 alle 19.

Il Caio Duilio (D554) è un cacciatorpediniere lanciamissili della Marina Militare e fa parte, con l’Andrea Doria, della classe Orizzonte. Si tratta di un’unità multiruolo dalle spiccate caratteristiche antiaeree: la nave possiede in tal senso prestazioni di gran lunga superiori rispetto ai caccia precedentemente in servizio essendo capace di controllare coi sensori imbarcati oltre 500.000 km² di spazio e potendo le sue armi intervenire in oltre 30.000 km². Le capacità di difesa a corto e medio raggio sono affiancate alla possibilità di operare efficacemente nelle altre forme di lotta, anti-superficie e anti-sommergibile.

La seconda edizione di Valore Tricolore si terrà a Punta Marina Terme nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 luglio; per questa occasione, ci sarà uno spettacolo unico delle Frecce Tricolori, «che stenderanno nel cielo – scrivono gli organizzatori – il Tricolore più grande al mondo».

Mercatali, il sindaco che ha voluto Marinara: «Sono orgoglioso della sua creazione»

Le fasi decisive della progettazione del porto turistico durante i due mandati a Palazzo Merlato, l’inaugurazione dieci anni fa quando il primo cittadino era ormai in Senato: «Era un’area abbandonata che stava diventando una discarica»

RAVENNA 22/06/2007. MARINARA INAUGURAZIONE PRIMO LOTTO
Il taglio del nastro nel 2007 a Marinara. Il terzo da sinistra è Vidmer Mercatali

«Sono orgoglioso di aver contribuito alla creazione di Marinara. Quando la costruimmo tutti erano d’accordo, abbiamo fatto almeno cinque o sei incontri con la cittadinanza e l’allora Circoscrizione del Mare». L’ex senatore Vidmer Mercatali era sindaco quando il porto turistico di Marina di Ravenna veniva progettato e costruito ed era da poco stato eletto a Palazzo Madama quando venne inaugurato. L’artefice politico di Marinara è lui. L’etichetta non lo spaventa, anzi.

Mercatali vede ancora nel comparto la soluzione ai venti di crisi della località: «Il complesso va valorizzato ed è ancora la più grande opportunità per il rilancio di Marina di Ravenna. Basta vedere le riviste specializzate di nautica e vela che ne parlano benissimo». Quando fu costruita «a Marina si tenevano alcuni eventi di vela di rango, il paese era diventato un’eccellenza. Bisogna investire e tornare ad avere quel tipo di appuntamenti, come il Match Race e altre manifestazioni».

RAVENNA 13/07/2011. MARINARA
MARINARA

Marinara fu inaugurata nel 2007 e l’ex sindaco ricorda le fasi che portarono a quel taglio del nastro: «C’era un primo progetto che non piaceva. Quello sì che era una colata di cemento, una sorta di parallelepipedo chiuso lungo la costa». A quel punto fu coinvolto nel progetto l’architetto Bruno Minardi: «Lo contattai e gli chiesi di realizzare qualcosa di più aperto, poi convinsi anche gli investitori. L’unico appunto che mi sento di fare riguarda la presenza di troppi spazi commerciali ma fu una scelta obbligata, dettata da una legge regionale». Rimandate al mittente anche le accuse di una speculazione edilizia: «Ma stiamo scherzando? Quella era un’area abbandonata, stava diventando la discarica di Marina di Ravenna. La spiaggia c’era forse negli anni Cinquanta ma quando costruimmo Marinara era una zona da recuperare, abbiamo portato a termine un progetto di valorizzazione urbanistica che ha avuto la sfortuna di incrociare la crisi economica».

Allora si diceva che Marinara avrebbe rappresentato il nuovo modello di sviluppo che avrebbe portato Marina di Ravenna dagli happy hour ad un turismo di qualità. Le critiche sono arrivate dopo: «Il progetto è stato ampiamente discusso con la popolazione. Ricordo assemblee di 200-300 persone per illustrarlo ai cittadini e senza grandi opposizioni. Ora tutti si divertono a criticare». Del resto «per me quello resta un bel progetto ed è – ripete – la potenzialità di sviluppo numero uno di Marina di Ravenna. Non esiste in Adriatico un altro porto da mille posti, ora va rilanciato e anche le attività economiche a terra ne risentiranno positivamente». Questa, per Mercatali, è semplicemente la sola strada da percorrere per far ripartire il paese «lasciando perdere le polemiche e le stupidaggini».

Posti letto per gli studenti universatari: è uscito il bando di assegnazione

Sono 48 i posti letto messi a disposizione: possono concorrere all’assegnazione gli studenti del Campus, Accademia di Belle Arti e Istituto Verdi

Sono in tutto 48 i posti letto messi a bando da Fondazione Flaminia per il prossimo anno accademico. Possono concorrere all’assegnazione gli studenti iscritti ai corsi di laurea del Campus ravennate, dell’Accademia di Belle Arti e dell’Istituto Superiore di Studi Musicali ‘G.Verdi’ di Ravenna.

I bandi di assegnazione sono disponibili sul sito della fondazione Tra i posti a concorso, 28 si trovano nei 10 appartamenti di via Nino Bixio; 20 nei quattro appartamenti di via Le Corbusier. Il prezzo della retta è, nel caso di via Nino Bixio, 240 mensili per la stanza singola e 195 euro mensili per la stanza doppia più le spese; nel caso di via le Corbusier 140 mensili per la stanza singola e 125 per la stanza doppia più le spese. Le tariffe degli alloggi non hanno subito aumenti da dodici anni a questa parte per agevolare gli studenti fuorisede del Campus ravennate. Domande entro le 12 del 30 agosto.

Concerti, stand gastronomici e mercatini per tre giorni con il Riot a Massa Lombarda

Il festival porta in piazza Matteotti i live dell’americano Will Hoge, l’orchestra gitana di Eusebio Martinelli e il tributo dei Floyd Machine

Floyd Machine (1)
I Floyd Machine

Da mercoledì 5 a venerdì 7 luglio ritorna nel centro storico di Massa Lombarda il “Riot Fest”, arrivato alla 14esima edizione. Per tre giorni concerti, musici vaganti, birrerie artigianali, stand gastronomici, esposizioni e decine di bancarelle delle associazioni e del mercato vintage. Per l’occasione saranno allestiti quattro palchi su cui si esibiranno dodici gruppi musicali, suddivisi nei tre giorni dell’evento.

Mercoledì 5 luglio il palco centrale di piazza Matteotti ospita, in collaborazione con “Strade Blu – Folk &Dintorni”, Will Hoge, rocker di Nashville accompagnato dalla sua band. Il giorno successivo tocca alla Eusebio Martinelli gipsy orkestar, la band nata nel 2010 che porterà a Massa Lombarda un po’ di essenza gitana. Infine, venerdì 7 luglio arrivano i Floyd Machine, la Pink Floyd tribute band più importante d’italia che proporrà uno spettacolo in linea con i memorabili show dello storico gruppo inglese.

La musica protagonista anche nella zona della chiesa di San Paolo con il “Riot non retorico”, al Jylpub (zona Sala del Carmine) e nell’ambito della rassegna “In acustico” della rete d’imprese InMassa che porta nella zona della chiesa di San Salvatore, dalle 21 alle 23, tre concerti acustici.

Musica protagonista anche di “Legends – History of Rock”, la mostra con l’esposizione di opere di vari artisti, in collaborazione con Studio SanVitale41. La mostra sarà inaugurata alla sala del Carmine, in via Rustici 2, martedì 4 luglio alle 21.

A fare da cornice all’evento anche il mercatino vintage, quest’anno a totale appannaggio dei volontari del Centro giovani “Jyl” e i dj set a cura di Radio Sonora con il MovingBus, che stazionerà in piazza durante le tre giornate del festival.

Non mancheranno anche gli stand gastronomici a cura di Birrificio Non Retorico (chiesa di San Paolo), Gruppo musici e sbandieratori (sala del Carmine), la rosticceria di Divini sapori e bar Kristal (chiesa San Salvatore). In piazza Matteotti ci sarà invece il Ristoriot di Avis e centro giovani Jyl in collaborazione con birrificio Valsenio di Casola Valsenio.

Tartaruga marina salvata a cinque miglia dalla costa: era coperta da parassiti

L’animale è stato affidato alle cure del Cestha e della Fondazione cetacea per il soccorso veterinario e il reinserimento in mare

Assistenza All'animaleUna tartaruga marina è stata salvata domenica pomeriggio dagli uomini della guardia di finanza. Una motovedetta ha avvistato l’esemplare di caretta caretta a cinque miglia dalla costa, in grossa difficoltà. La guardia di finanza si è avvicinata e ha visto che l’animale, attorno ai dieci anni di età, era debilitato e poco reattivo. Inoltre era coperto da parassiti marini. I militari hanno portato a terra la tartaruga e l’hanno consegnata ai volontari all’associazione scientifica di ricerca.

I militari hanno portato a terra la tartaruga e l’hanno consegnato ai volontari all’associazione scientifica Cestha di Marina di Ravenna per un’assistenza più qualificata e il successivo trattamento al centro di recupero cura e riabilitaziona delle tartarughe marina della Fondazione cetacea per il soccorso veternario e la possibile riabiliazione in vista di una restituzione dell’animale all’ambiente marino.

Salute mentale, i famigliari dei pazienti: «Il servizio dell’Ausl è inadeguato»

Il presidente dell’associazione Porte Aperte: «Ci sono 25 medici invece di 34. E i malati nel Ravennate sono circa seimila»

Depression

Hanno intenzione di contattare e sollecitare tutti i sindaci dei principali comuni di Ravenna e della Romagna e i direttori dei Distretti sanitari, oltre a chiedere nuovamente un incontro con i vertici dell’Ausl per lamentare quelle che, a loro dire, sono mancanze sempre più tangibili ed evidenti nel servizio sanitario che si occupa del disturbo mentale negli adulti. Sono i membri di Porte Aperte, un’associazione che conta un centinaio di famiglie che vivono la difficile realtà del disturbo mentale in un familiare, spesso il figlio, e da anni opera sul territorio organizzando anche convegni e cercando di difendere i diritti dei malati. Il presidente è Valerio Cellini che ci spiega le ragioni di questa nuova iniziativa: «Da quando è nata l’Ausl unica della Romagna è successo esattamente ciò che molti, anche tra i primari dei reparti interessati, avevano previsto: sul territorio non c’è più nessun “responsabile”, ma solo un referente che ha moltissimo da fare e pochissimi poteri effettivi, con un calo dell’organico ed enormi problemi per gli assistiti. I servizi di salute mentale sono inadeguati».

Cellini riconosce miglioramenti avvenuti sotto gli anni della direzione del Dipartimento di Salute Mentale ravennate della dottoressa Carozza, a cominciare dalle condizioni in cui si trova chi viene ricoverato, ma oggi denuncia una situazione di grave difficoltà  per la stragrande maggioranza dei pazienti, dovuta innanzitutto alla mancanza di medici. «Non si fanno più sostituzioni e oggi ci sono 25 medici in servizio sui 34 che erano. Alcuni psichiatri  hanno in media 300 pazienti, come si può sperare che si possano davvero seguire e monitorare casi anche molto complessi con così poche risorse?». E così, anche a chi servirebbero incontri settimanali si riesce a garantire non più di un incontro al mese, è la denuncia di Cellini. Quando da tempo ormai tutti gli studi indicano come strada maestra da intraprendere quella di una “presa in carico” del paziente da parte di un’équipe di specialisti per arrivare quando possibile alla guarigione completa o almeno alla cosiddetta “guarigione sociale” cioé alla possibilità per chi è affetto da disturbi psichici di interagire con gli altri. «Molte di queste persone, anzi la grande maggioranza, se adeguatamente supportate, sono in grado di lavorare e possono diventare autonome, ma serve un percorso, serve un supporto che oggi solo in pochissimi riescono ad avere». Perché stiamo parlando di cifre a tre zeri.  Cellini dice che ci sono circa 6mila pazienti nella sola Provincia di Ravenna (circa 18mila in tutta la Romagna) di cui un terzo grave, con patologie che vanno dalla Psicosi alla depressione. Le persone prese in carico con interventi anche riabilitativi sono in numero estremamente insufficiente. «Il nostro obiettivo è continuare a dire che si può stare meglio, se non guarire, che altrove succede, che il diritto alla salute va garantito e anche l’inclusione di queste persone, vogliamo lavorare per superare lo stigma sociale. Anche i media hanno un ruolo importante – aggiunge – quante volte sentiamo dire “seguito dai servizi” di qualcuno che ha commesso un delitto. Ma la verità  statistica è che  queste persone sono pericolose per se stesse, perché tra loro c’è un tasso di suicidio più alto rispetto al  resto della popolazione, mentre in proporzione il dato relativo ai fatti delittuosi è più basso. Sono persone fragili e sensibili, spesso travolti dalla velocità  di questa società  rispetto alle quali si trovano impreparati».

Ma, appunto, Cellini insiste: esistono percorsi di uscita possibili. «Sarebbe importante la piscoterapia, ma non abbiamo psicoterapeuti né dal sociale, né dal sanitario». Ecco allora il nuovo appello e un tentativo di sensibilizzazione sul territorio che va a unirsi, per la verità, a quelli di altre realtà che si occupano di salute mentale a cominciare dall’Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale, del Sunas, Sindacato Professionale degli Assistenti Sociali alla Società  Italiana di Epidemiologia Psichiatrica. E non è forse inutile ricordare come solo ad aprile scorso l’Organizzazione mondiale della sanità  lanciava l’allarme per il continuo e drammatico aumento dei casi di depressione. Il paradosso è che questi appelli e le raccomandazioni sono state di fatto accolte dalle istituzioni, visto che la Conferenza Stato-Regioni ha approvato un documento dal titolo “Piano di azioni nazionale sulla salute mentale” che l’associazione Porte Aperte definisce “molto avanzato” e “con il taglio giusto”. Peccato che all’articolo 1 venga anche precisato che “per le attività  previste dal presente accordo si provvede nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. E la sensazione, secondo i famigliari dei malati, è che non solo negli ultimi anni non sia aumentata la spesa per una domanda e richiesta comunque in crescita, ma che addirittura stia subendo dei tagli. Con buona pace dell’Oms e degli allarmi di questi anni lanciati da tanti specialisti.

Finte email dell’Agenzia delle Entrate: «Non aprite gli allegati, sono virus»

Si parla di un debito contratto con l’erario ma si tratta di una truffa informatica. L’invito è quello di cestinare il messaggio senza aprire nulla

L’allarme viene dalla Toscana e di è diffuso in tutta Italia: una finta e-mail dell’Agenzia delle Entrate in cui si parla di un debito accumulato nei confronti dell’erario. La particolarità è il numero di telefono in calce. L’oggetto è di quelli che preoccupano: “Avviso in merito a indebitamento”.  L’oggetto delle email che molti contribuenti si sono visti recapitare sulla propria casella personale di posta elettronica. Molti uffici dell’Agenzia delle Entrate hanno ricevuto in queste ore numerose telefonate da contribuenti di tutta Italia preoccupati per la comunicazione ricevuta. Nella mail, infatti, sono riportati alcuni numeri telefonici “reali”.

Per questo in forma preventiva, l’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna «informa di essere totalmente estranea a tali comunicazioni, raccomanda inoltre di non dare seguito al loro contenuto e di non scaricare gli allegati della mail potenzialmente dannosi per il proprio pc».

Queste le parole utilizzate nella finta email: “Egregio сontribuente, ci аffrettiаmo a informare che per il 3o trimestrе 2016 Lei ha debito сon dipаrtimеnto finanziario. In сaso di mancаtа estinzione di indebitamento еntro un trimestre dopo il ricеvimento di avviso sarеmo costretti а deferire le cаusа al precettare е compilare la cаusа di prelievo dеi fondi dаl personale conto bancario. Il numero del Suo atto № IT69119495 inserito nella comunicazione.”

Le segnalazioni dei contribuenti – L’email si conclude con l’indicazione di alcuni numeri telefonici, questa volta reali, relativi agli uffici toscani dell’Agenzia delle Entrate. Per questa ragione, dunque, i centralini sono stati contattati ripetutamente da contribuenti di ogni parte d’Italia per ricevere informazioni in merito. Non è la prima volta che questo tentativo di truffa viene segnalato, il consiglio è di cestinare la mail e non aprire gli allegati.

Al via il Masini Estate: cinque spettacoli, si comincia dal Pifferaio di Hamelin

Prende il via l’estate 2017 del teatro faentino. Gli spettacoli della rassegna alterneranno riletture di fiabe classiche e drammaturgie

Masini Estate

Prende il via l’estate 2017 del Teatro Masini a Faenza, dedicata ai giovani e alle famiglie con cinque appuntamenti programmati nei lunedì sera del mese di luglio. Gli spettacoli della rassegna alterneranno riletture di fiabe classiche e drammaturgie originali, portando sul palcoscenico una policromia di linguaggi artistici che al puro teatro d’attore affiancherà musica e canzoni eseguite dal vivo, pupazzi, clownerie e computer graphic. Le rappresentazioni avranno inizio alle 21,15 e, in caso di maltempo, si terranno all’interno del Teatro Masini.

Si comincia lunedì 3 con Accademia Perduta/Romagna Teatri che porta in scena la propria rilettura di un classico come Il pifferaio magico: “Un topo, due topi, tre topi… un treno per Hamelin” di Claudio Casadio, Giampiero Pizzol e Marina Allegri con Mariolina Coppola, Maurizio Casali, James Foschi, per la regia di Claudio Casadio. Tecnica utilizzata: teatro d’attore, canzoni e musica dal vivo. Lunedì 10 luglio ci sarà poi il Teatro delle Briciole/Solares Fondazione delle Arti con “Rosso Cappuccetto”, lunedì 17 luglio di nuovo Accademia Perduta con “Jack e il fagiolo magico”, lunedì 24 luglio la compagnia Fontemaggiore con “Storia tutta d’un fiato” di Roberto Piumini e Luca Radaelli e per chiudere il 31 luglio ci saranno “I tre porcellini” del Giallo Mare Minimal Teatro.

Gli operatori: «C’è un problema sicurezza a Milano Marittima, bisogna intervenire»

Dopo la rissa davanti al Pepita Confcommercio chiede di incontrare il sindaco sulle problematiche della località e vogliono un presidio più costante

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Un momento della rissa in un frame video ripreso da un telefono

Dopo la maxirissa di venerdì sera a Milano Marittima si apre il problema sicurezza nella movida notturna della località. Un gruppo di giovani è stato fermato dopo aver messo a soqquadro viale Romagna, aggredendo con un pugno Ettore Cabrini, proprietario del Pepita che stava raccogliendo i tavolini rovesciati.  Il presidente di Confcommercio Cervia Piero Boni e il direttore Cesare Brusi, esprimono la loro solidarietà a Cabrini e chiedoo al sindaco  la convocazione di un incontro urgente con le associazioni di categoria sulle problematiche della sicurezza urbana nel centro di Milano Marittima e, in particolare, «sulla questione centrale dei controlli che devono garantire il normale svolgimento della vita turistica e degli eventi nella cosiddetta “zona rossa”».

I due dirigenti ricordano che la recente ordinanza sul decoro urbano, della quale hanno condiviso impostazione e contenuti, individua con estrema precisione i pericoli derivanti da comportamenti violenti e illegali che, sfociando spesso in risse, non rispettano le persone e l’ambiente. «La stessa ordinanza indica nell’attività di controllo costante e capillare il mezzo idoneo per prevenire e reprimere tali comportamenti. Occorre, pertanto, un salto di qualità nel presidio della sicurezza del territorio, intensificando la collaborazione tra istituzioni, Forze dell’Ordine e associazioni di categoria. L’incontro richiesto al Sindaco, chiesto dai dirigenti Confcommercio, intende affrontare operativamente questo delicato passaggio»

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